La storia che sto per raccontarvi, è quella di un giovane amore difficile ma non impossibile.Il padre di Aurora governava una piccola città di campagna. Lei non aveva sorelle ne fratelli e quindi, oltre a essere una principessa agli occhi del popolo lo era anche per quelli del padre. Aurora aveva sempre avuto tutto. Tutto quello che desiderava, tutto quello di qui avrebbe potuto avere bisogno. Ma quel tutto agli occhi di un adolescente diventava il niente più assoluto. Aurora aveva 16 anni quando vide per la prima volta Marco. Ricordava molto bene quel giorno. Ogni suono, ogni battito del suo cuore, tutto. Lo vide con la luce del sole. Era immobile, sdraiato con gli occhi chiusi sull’erba. Quando lo vide, lei capì subito che non sarebbe mai riuscita a dimenticarlo. Allora tornò in quel campo per giorni, con l’unico intento di rivederlo, e com’è solito dire "volere è potere". Si guardarono, parlarono e si amarono. Ma lui non era un nobile e lei non era una persona, era solo una donna " in tempi cosi rigidi la donna non ha voce in capitolo neanche sulla politica, figuriamoci sui matrimoni" quella era la politica di suo padre, era la politica di un re. Si avvicinava sempre di più il compleanno della principessa Aurora. In suo onore il padre le organizzò una bellissima festa. Indossava l’abito più bello e costoso che aveva, perché era questo che tutti si aspettavano da lei. Raggiunse velocemente la sala da ballo e fu travolta da milioni di colori, abiti pomposi, lusso e sfarzo. Non le apparteneva più quel mondo, a dire il vero l’odiava, perché quel mondo è egoista e l’incatenava ad un futuro buio, ma benestante. Non le interessava più quel tutto che le era sempre stato dato, non le serviva più, non la rendeva più felice. voleva soltanto poter amare. Tra tutti quegli occhi truccati, ma spenti, vide anche quello di Marco. Aurora indossava un diadema giallo e Marco sembrava guardare solo quello. Quasi come se la temesse. Decisero di sparire dagli occhi indiscreti dei nobili. Allora si diedero appuntamento al prato. Quando la festa fini Aurora si ritirò nella sua stanza per riposare. Ma quando la porta della sua stanza fu chiusa, scappo via dalla finestra, per raggiungere Marco all’appuntamento al prato. Lo trovò dove l’aveva visto la prima volta. l’unica cosa diversa era la stella che sostava sopra di lui quasi come se volesse tenergli compagnia. Gli si avvicinò cauta e si sedette accanto a lui. Dietro di loro c’era solo una casa devastata dal tempo e abbandonata. Attorno a loro regnava il silenzio. Erano li, da soli con la complicità della luna. Che tra tutti i segreti che conservava avrebbe custodito anche il loro. Quello di un amore difficile, ma non impossibile.


salve atutti. spero che questa storia vi sia piaciuta e vi invito a trovare le parole che il prof ci aveva detto di inserire nel testo cosi capirete meglio il perchè lesistenza di alcuni elementi nella mia storia. vi prego inosltre di lasciare una recensione, perchè trovarne una rende sempre felici. personalmente mi ripaga di tutto il lavoro.