30/01/2015
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“Ascoltami bene, biondino!” urlò la voce di un ragazzo dalla nave. “Come dovresti ben sapere non c’è alcun modo in cui tu potestri anche solo sperare di avere un goccio della mia bellezza, e della mia sexynosità e...” Una risata interruppe il rantolo dell’altro ragazzo. “Perseus, mi fai morire dal ridere ogni singola volta!” esclamò l’altro ragazzo. “Davvero la tua mente può anche fermentare l’idea che tu abbia una qualunque speranza di essere più affascinante di me? Neppure il più vecchio vino di Dioniso può farti arrivare a questo punto di idiozia!” Perseus, o meglio Percy, guardo l’altro con espressione corrucciata. “Jason, non usare parole difficili per mascherare la tua mancanza di fascino con l’intelligenza che hai a malapena. E lo ha detto pure Annabeth che sono bello!” Jason strinse le labbra in una linea sottile.
Annabeth entrò proprio in quel momento. “Chi ha pronunciato il mio nome invan...?” La ragazza guardò basita lo spettacolo che le si presentava davanti. Percy e Jason vestiti entrambi con due lunghi vestiti fino ai piedi. Rimase a fissarli a bocca aperta. Percy fu il primo a riscuotersi. “Chi è la persona più bella della nave?” Lei si riprese e rispose rapidamente. “Hazel.” Lui la guardò incredulo. “Ma... credevo di essere io?!” Lei fece una smorfia. “Hai dei capelli ricci castano scuro cioccolato con extra mocha? Hai degli occhi dorati? Non credo proprio.” Lui rimase ferito. “Ma mia mamma dice che sono bello!” Lei roteò gli occhi. “Tua mamma penserebbe che persino i disegni di Leo sono bellissimi!”
Leo entrò. “SCUSAMI? Metti in discussione le mie doti artistiche? Io sono un talento.” Non rimase per nulla sorpreso di vedere i due con degli abiti femminili addosso. “Un talento, come no.” Fece Annabeth, ogni parola intrinsa di sarcasmo. Per tutta risposta lui tirò fuori un disegno. “Questo è il mio disegno di Percy che mangia un cocomero.” Lei guardò il disegno a lungo. Poi guardò Leo a lungo. Poi riportò lo sguardo sul disegno. “Iinazzitutto, perchè.” Disse.
Hazel e Nico entrarono nella stanza in quel momento ed entrambi sbarrarono gli occhi alla vista dei due ragazzi. Poi Hazel prese parola. “Ragazzi... siete vestiti da femmine.” Percy la guardò con sufficienza. “Non essere sessista. Le ragazze possono mettere i pantaloni ma i ragazzi non devono toccare i vestiti? Su, su, torna a giocare a famiglia con Frank. Dopotutto ho cresciuto io la Frazel, voglio vedere presto i nipotini.” Fece con una punta di orgoglio nella voce. Hazel si colorò di vermiglio.
Nico faceva fatica a respirare. Perchè anche quando faceva l’idiota patentato riusciva così affascinante. Il ragazzo dagli occhi verdi lo individuò rapidamente. “Nico! Secondo te chi è più bello io o Jason?” TU! SEI TU IL Più BELLO! Urlava la mente del più piccolo. Si costrinse a respirare. “Vi state comportando in maniera ridicola entrambi.” Fece notare, con uno sguardo ipassibile. Per quanto potesse essere impassibile un ragazzo rosso come un pomodoro.
Gli occhi d’aquila di Jason si focalizzarono su Nico e le labbra si spalancarono in un sorrisino. Dei immortali!pensò il più giovane. Conosceva quell’espressione sul viso di Jason. Voleva dire guai.
“Oh ne sei sicuro Nico? Non trovi che il colore del vestito di Percy si sposino perfettamente con i suoi occhi? Dopotutto si sa che a te piace...” “IL COLOR ORO! AMO IL COLOR ORO.” Sbottò Nico, per impedire all’altro di parlare. Percy inarcò le sopraciglia, confuso dal cambiamento drastico di Jason. “Oh ma io intendevo che...” “JASON GRACE!” Tuonò Nico. Aveva un’espressione pericolosa in viso, ma il ragazzo non si zittì. “Sai com’è, Pernico feels.” Annabeth lo guardò. “Che cos’è il Pernico feels?” Nico sentì caldo. Jason la guardò un poco disgustato. “Feccia di Percabeth.” Borbottò.
“Ho sentito Percabeth?” trillò Piper, entrando. Poi fissò meravigliati il proprio fidanzato e Percy vestiti con degli abiti da donna. “Veramente parlavamo della bellezza del Pernico.” Rispose il fidanzato. Nico si fece aria. La ragazza socciuse gli occhi. “L’unico posto in cui il Pernico merita di stare è nel Tartaro. Io voglio Percababies! Dopotutto la Pernico non ha nemmeno delle fondamente. È tutto nella tua testa, amico.” Jason la guardò con pietà. “Certo che è successo tutto nella mia testa. Ma perchè cavolo dovrebbe significare che non è reale?” Annabeth si mise una mano sulla testa per la quotazione di Harry Potter. “ E poi parli proprio te di cose che accadono nella testa, quando la tua relazione attuale è fondata su una precedente che non è mai esistita se non nella tua mente.”
Un lungo silenzio seguì questa frase. Poi Leo e Percy urlarono: “OOOOOHHH, BURN!” “Brucia, eh?” aggiunse Leo. “Vuoi un pò di aloe vera su quella bruciatura?” rincarò la dose Percy. Jason tirò fuori una bandiera. “W IL PERNICO!” . Nico quasi cadde a terra svenuto. Percy lo acchiappò al volo. Jason era fuori di sè. “Oh, preparati a morire l’uno per l’altro!” Leo obbiettò “Stava solo per cadere a terra.” Jason gli lanciò un’occhiataccia. “Silenziati o ti silenzio io, Valdez.” Percy sussurrò nell’orecchio di Nico. “Lo so che ho un fascino che schianta, ma non dovevi prendermi alla lettera!” Poi ad alta voce. “Comunque ho vinto io.” Guardò Nico in cerca di sostegno con un sopracciglio inarcato. “Ha vinto lui.” Borbottò il piccolo, rosso di imbarazzo.
PSEUDO AUTRICE
Una piccola Pernico demenziale storia che ho scritto di getto guardando la foto. I am sorry. Si festeggia! Ho fatto un tema su: What do you feel strongly about. Ho parlato di libri e sopratutto di Harry Potter e Percy Jackson, lasciando citazione ovunque. Alla fine ho scritto. I am a Divergent and I cannot be controlled.