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Autore: pikkolamakkia    28/11/2008    1 recensioni
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Rinoa81, assistente amministratrice.
Genere: Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo risplendeva di una luce rossastra, come pervaso da fiamme irregolari, che alteravano i colori sugli oceani e sulla terra. I riflessi delle fiamme si posavano sulle montagne, facendole sembrare proprie di vita, tanto la luce le faceva apparire in movimento. Più in là, dove la lunga catena si congiungeva al mare, stretta fra questa e una seconda catena, seppur maestosa, più piatta, vi era una enorme distesa di terra arida. Il rosso della terra assieme a quello della luce, facevano apparire la piana un lago di sangue. Da una parte della pianura, vicino al mare impetuoso, si ergeva l'unica costruzione presente, una rocca nera, posta stranamente su uno spiazzo pianeggiante anzichè, come uso comune, su un rilievo, che certo non mancava. Costruita da pietre vulcaniche, la caserma nera non aveva finestre, e se le avesse avute, queste dovevano essere state murate con notevole maestria. La porta invece era ben distinguibile, sospesa da due catenacci arruginiti. All'interno non si potevano più distinguere quali fossero le stanze dedicate ai banchetti, quali quelle per i bagni e via dicendo. Ogni mobile, piano o decorazione era stata asportata interamente.
L'unica parte della forte ancora riconoscibile nella funzione, erano le segrete, dove gli strumenti di tortura e il resto degli arredi sembravano ancora presenti. Vi erano due ali di celle, divise per così dire, da un lungo corridoio che proseguiva in una porta, e un lungo colonnato.
Ora, se il luogo poteva sembrare deserto non lo era. La terza cella dell'ala sinistre scese le scale in pietra, era occupata da due persone. La luce all'interno della stanza era fioca, emessa da una serie di 15 candele poste ai lati opposti della stanza.
La debole luce illuinava i due corpi legati alle mura, ad anelli di ferro battuto. La terra in quel momento prese a tremare, come questa fosse posta su un bacino d'acqua improvvisamente scosso da forze ancestrali. Una delle due ragazze aprì gli occhi. "Ho fallito" mormorò con voce mesta. "Ho fallto Victoria... Dovevo vegliare su di te. Lo avevo promesso. Dovevo proteggerti. Dovevo chiudere il primo sigillo. Non sono riuscita in nessuno dei compiti". Anche l'altra aprì i suoi. "Non hai fallito Angelika. Tu hai fatto tutto ciò che era in tuo potere. Hai combattuto fino alla fine e oltre con un'ostinazione notevole e degna di un vero Eroe. Il fallimento era segnato. Abbiamo sfidato forza troppo potenti, troppo importanti.... E divine. Noi siamo dei mortali e dobbiamo accontentarci di ciò che è fatto..." rispose l'altra. "No... Ti conosco... Non avresti mai accettato una sconfitta. Perchè ti arrendi così?". "Cosa dovrei dire dopo aver vissuto tutto questo?". "Che abbiamo ancora una possibilità!" "Una possibilità? No... Non dipende più da noi..." rispose Angelika mesta prima di accasciarsi al suolo. L'altra la chiamò più volte. Victoria la prese fra le braccia e la abbracciò forte forte. Fuori il sole iniziò ad oscillare quasi la luce si accendesse e spegnesse velocemente. Una strana sfera nera iniziò a oscurare l'astro. Una scossa scosse la pianura con la forza distruttiva di un gigante seguita da altre tre di intensità inferiori. Seguirono altre di intensità crescente. La parete rocciosa della collinetta vicino alla fortezza iniziò a fremere sotto la spinta di una misteriosa forza, rimbombando nell'aria. Da una crepa nel cielò precipitò una farfalla nera. Era viva, ma senza forze.
Cadette a terra. Il sole iniziò ad emettere luci di ogni colore. Dalla crepa uscì una seconda farfalla, questa volta rossa. Anche lei era esausta. Vide la nera. Ma le sue ferite erano troppo profonde. Si posò a terra e poco dopo spirò assieme all'altra. La luce attorno a loro brillò, e un turbinio di colori li avvolse. Le stelle iniziarono a cadere dal cielo, lasciandolo vuoto. Questo ripiegandosi in se, diventò un vuoto nero, portandosi dietro i confini degli oceani. Il sole rimase come una sfera vuota che iniziò a perdere colore. Il sigillo fremette sotto la spinta della creatura. Le tenebre invasero la terra, il cielo frantumato emetteva luce rosea dalle falle. Il terreno tremò in tutto il pianeta sotto la forza della creatura. Il sigillo si aprì.
Eh...
Ci metterò un po' per aggiornare vi avviso subito...
perchè il mio tempo libero è sempre meno...
Ma vi garantisco che mi impegnerò il più possibile a continuare...

Ciao!!!
  
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