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Autore: AleSlytherin    31/01/2015    2 recensioni
George chiuse la lettera in una busta e la mise nel cassetto, non l'avrebbe portata il giorno dopo sulla tomba di Fred.
Sarebbe rimasta in quel cassetto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao, fratello.

Oggi, dopo 19 anni ho trovato il coraggio di affrontarti e ti scrivo questa lettera che non t'arriverà mai. Non posso telefonarti, non posso mandarti un gufo ne materializzarmi accanto a te. Non posso fare nulla, se non scrivere questa lettera fingendo che tu, poi, la leggerai.

Sei un idiota Fred, un vero idiota. Che ti diceva il cervello? Cosa ti ha fatto pensare che potessi andartene?

Non è facile senza di te, non lo è mai stato. Per nessuno.

La mamma non ha parlato per un mese. Dopo la fine della battaglia non è uscita da camera sua per una settimana. Ma poi è tornata a fare le cose di sempre. La casa doveva essere pulita, la cena doveva essere preparata e nostra madre sapeva che senza di lei non si andava avanti.

Ma non parlava, non diceva nulla. Moriva dentro.

Però man mano si è ripresa. Doveva, perché lei era forte, doveva esserlo per tutti noi. Ma io lo so che lei, la notte, piangeva ancora in silenzio. Si vedeva dalle occhiaie che aveva la mattina. Dal sorriso triste, da come le parole le morivano in gola, a volte, mentre cercava di comportarsi come se davvero non fosse successo nulla.

In casa non parlavamo mai di te, specie all'inizio, non eri presente nei discorsi, ma nei silenzi sì. Nei silenzi pieni di sofferenza, quando riuniti a tavola o in salotto c'era sempre un posto in più.

Anche negli anni a venire quando si parlava di te nessuno aveva mai il coraggio di pronunciare il tuo nome, la ferita che hai lasciato nei cuori di tutti ci ha messo davvero molto a rimarginarsi.

Papà non ha fatto altro che lavorare, lavorare.. non c'era quasi mai alla Tana, la mamma ci stava davvero male, ma non diceva nulla. Papà lo faceva per stare lontano da una casa in cui suo figlio non avrebbe più messo piede e mamma questo lo sapeva, quindi non gli diceva nulla, lo lasciava distrarsi a modo suo.

Per i primi tre mesi dopo la tua morte papà non ha fatto che evitarmi, mi guardava il meno possibile. E come biasimarlo? Anche io, ancora ora, evito di guardarmi troppo spesso allo specchio. Mi sento male a pensare che se fossi qui ora tu saresti identico all'uomo che vedo riflesso . Ma tu così non ci sei mai diventato.

Percy si sentiva in colpa, sai? Pensava che fosse colpa sua, che se non avesse fatto quella battuta tu non ti saresti distratto, che ora tu saresti ancora qui se te ne fossi accorto prima. Ma no, non era colpa sua, lui non poteva saperlo.

Però Percy a questo non ci credeva, perciò è partito. È partito per un lungo viaggio, nessuno ancora oggi sa dove è andato, non ha voluto dircelo. Quando è tornato ci eravamo già ripresi in parte, non abbiamo più toccato l'argomento con lui, non so se ora pensa ancora che la colpa sia stata sua.

Ron è stato, forse, quello che ha reagito peggio. Ha sfogato il suo dolore con la rabbia, si è scaricato soprattutto su Hermione e Harry, che per fortuna sono rimasti con noi. Loro non hanno abbandonato Ronnie, Harmione era sempre lì ad abbracciarlo, anche dopo che lui le urlava contro.

Harry, più di tutti, poteva capirci. La sua presenza è stata indispensabile, soprattutto per Ginny. Ginny... Ginny ha sempre avuto un debole per noi, soprattutto per te, lo sai.

Piangeva spesso, la nostra sorellina. Però lei è una guerriera, vero? Dopo due settimane era già lì a cercare di distrarci, di farci dimenticare per un secondo che il nostro Fred non c'era più. Faceva davvero di tutto per ignorare il dolore e cercare di toglierne un po' anche dai nostri cuori. Si impegnava molto, cosa avrei fatto senza di lei?

Charlie e Bill erano sconvolti dalla notizia. Charlie all'inizio era convinto che fosse uno scherzo, poi mi ha guardato negli occhi e le lacrime sono scese sul suo viso, semplicemente.

Bill, invece, corse in camera di mamma. Rimase lì per tre ore prima di andare via, senza aggiungere una parola.

Anche Lee venne a farci visita, sai? Non ricordo molto bene cosa ci siamo detti, però, né la sua reazione, ricordo solo che mi ha abbracciato e che ha pianto anche lui.

Quanto a me... beh.. Fred una parte di me, una grande parte di me, è morta con te quel fottuto giorno, è rimasta sul pavimento gelido della torre dove ti ho visto l'ultima volta.

Nello stesso modo in cui ti rivedevo nei miei incubi, dai quali mi svegliavo in lacrime.

È stato orribile vedere il tuo corpo senza vita... non avevo mai pensato che fosse possibile. Certo io e te abbiamo rischiato la vita talmente di quelle volte... ma mai, prima di quel momento avevo pensato a quella possibilità, che tu morissi. Come se non potesse essere possibile. Ma purtroppo non era così.

Durante il resto della battaglia non ho potuto nemmeno pensarci, ma quando tutto è finito, quando Lord Voldemort è morto, allora la verità mi è sbattuta in faccia. Ho dovuto affrontare quella consapevolezza che dallo stomaco si faceva strada fino al mio cuore, strappando tutto durante il percorso, uccidendomi da dentro.

“Non è successo davvero. Dimmi che è stata un'allucinazione. Dimmelo Percy.” ma lui scuoteva la testa, lui aveva visto la vita abbandonare il tuo corpo.

In quel momento avrei voluto prenderlo a pugni, ma non ho fatto nient'altro che accasciarmi a terra, ero distrutto. Tu te n'eri andato, il mio fratello gemello non c'era più.

Non ci potevo credere.

Non l'ho mai detto a nessuno, ma ho tentato di annullare la distanza da noi, una volta. Ma poi ho pensato a mamma, a papà, a Ginny, a Percy, Bill, Charlie. Ho pensato a quanto dolore hai provocato tu e quanto ancora ne avrei provocato io. E poi ho pensato a te, che avresti pensato di me?

E allora ho deciso, avrei vissuto anche per te.

Sono stati anni bui, quelli prima di quando ho deciso di vivere di nuovo, ma alla fine l'ho fatto e credo di esserci riuscito anche grazie al pensiero di te, di come avresti reagito a sapere che George Weasley non ha superato la morte di suo fratello.

Non mi sono mai ripreso del tutto, certo e non credo che ci riuscirò mai. Ma è già qualcosa che io abbia voltato pagina. Ora sono felice, ora ho una famiglia, sono passati 19 anni ormai.

A volte capita che sento ancora che mi manca l'aria, quando penso troppo a lungo a tutto quello che avremmo potuto fare insieme. Perché da solo non è la stessa cosa.

Mi manchi da impazzire, Fred.

L'affetto che provo per te non è paragonabile a nessun tipo di affetto, ne a quello di un altro fratello, ne all'amore di Angelina... ed è quello che mi manca, che ha lasciato un vuoto incolmabile. A volte non posso non desiderare di raggiungerti presto.

 

È appena entrato in camera Fred Weasley jr. Tuo nipote. Ti assomiglia un sacco. Ci assomiglia un sacco. Anche nel carattere.

Spesso mi chiede dello zio di cui porta il nome e allora io gli racconto dei Gemelli Weasley, con un dolore al cuore ma con il sorriso sul viso.

 

 

 

Ti lascio, Fred. Ci vedremo, prima o poi. Saluta anche la mamma.

George  

  
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