Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Eridian    31/01/2015    5 recensioni
Salve popolo di EFP! Tutto a posto? ^-^
Ritorno dopo tantissimo tempo con una nuova storia, questa volta a più capitoli però.
Avverto subito che non so quanto andrà avanti questa fic dato che sono punti di vista di vari personaggi di una giornata un po' movimentata.
Spero di essermi spiegata per bene. ^-^’
ma soprattutto spero che la storia vi piaccia! :D
Genere: Fluff, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una Giornata, Mille Storie

Una Giornata, Mille Storie

 

 

"Gentile Sig. Kudo Shinichi,
con questa lettera la invitiamo alla festa in onore alla famosa attrice Vineyard Chriss, il cui volo atterrerà in Giappone la mattina del 26 aprile. La festa sarà lo stesso giorno del suo arrivo, alle 20.30 all'Hotel di Haido City. Con il biglietto allegato a questa lettera potrà entrare alla festa, non lo dimentichi!
Saremmo felici di averla come ospite. Porti pure la sua famiglia se vuole saremo onorati ad avervi qui.
Con questo mi congedo.
Cordiali saluti,
 S.V."

Tutto iniziò con questa strana lettera...


Giorno 24 aprile

 Quella mattina il Dottor Agasa mi aveva chiesto di passare da lui nel pomeriggio; da quel che avevo capito era arrivata a Shinichi Kudo una lettera alquanto strana.
Con la solita scusa della creazione del nuovo videogioco sgattaiolai fuori dall'agenzia del detective Mouri e andai dal dottore.
Arrivato ci sedemmo subito sul divano (io, lui e Haibara) e mi consegnò la lettera.
La esaminai per bene ma, a parte il mittente mancante sulla busta, sembrava una normale lettera. La aprii e lessi e qui iniziarono a venirmi non pochi sospetti, soprattutto per la storia dell'arrivo dell'attrice Chriss Vineyard.
Vidi Agasa e Ai scambiarsi uno sguardo che non riuscii a decifrare bene ma credo proprio che mi stessero nascondendo qualcosa e guardai la bambina/ragazza con curiosità e molta serietà.
Questa decifrò il mio sguardo e sbuffando andò a prendere qualcosa. Tornata vidi che aveva in mano una busta identica a quella che tenevo io.
-È arrivata la stessa lettera anche a noi...- disse con il suo tono freddo, senza lasciar uscire alcuna emozione ma riuscii a scorgere nei suoi occhi un velo leggero di paura -e così il dottore ha deciso di chiamarti insospettito. Hai visto Kudo? Sono rientrati in azione.-
Sapevo bene di chi parlava: l'organizzazione. Che avranno in mente questa volta!?
Fingendo calma e tranquillità presi il biglietto ma mi accorsi mettendo la mano nella busta che non ce n'era uno, ma due! Avranno in mente di certo qualcosa. Feci finta di nulla e prendendola li misi in tasca.
-Cosa avete intenzione di fare- chiesi.
-Andremo è ovvio! Non ti lascio solo in balia di spietati assassini.- mi rispose Haibara.
-E lei dottore? Verrà alla festa?-
-Lui deve venire per forza; sono io la sua accompagnatrice, la lettera è arrivata a lui e dato che io faccio parte della famiglia posso venire. Ma tu invece piccolo genio? Tu non sei di questa famiglia, come pensi di fare ad andare a quella festa!?- rispose per prima Haibara con il suo tono da capitano saputello.
-Sta tranquilla. Se li conosco bene, a questo punto avranno inviato anche...-

---

-Wow papà! Che emozione Chriss Vineyard! La figlia della bellissima Sharon Vineyard! E guarda! Puoi portare la tua famiglia! Quindi veniamo anche noi con te! Vero Conan?- appunto, hanno invitato anche lo zietto.
-Certo non vedo l'ora!- improvvisai la solita battutine da bambino innocente. Sarei andato a quella festa quindi; chi lo sa magari riesco a catturarli questa volta.

Giorno 25

Quella mattina Ran ricevette una chiamata, da Sonoko ovviamente, che le disse che pure lei aveva ricevuto una lettera uguale alla sua.
Rimasero tutto il giorno a parlare su quanto fossero emozionate e cose così mentre io, dal Dottor Agasa, insieme ad Ai, pensavo ad un piano per incastrarli. Comunicai però al dottore di portare, per sicurezza, un cambio di vestiti più grandi per me e per Ai.
Dissi poi a lei che sarebbe dovuta rimanere sempre vicino a me e non allontanarsi MAI per nessuna ragione.
Finito il mio discorsetto tornai a casa stanco e affamato.

Giorno 26

Finalmente arrivò il giorno X. Quella sera ci sarebbe stata la festa.
Passai la giornata ci Ran e Goro a decidere cosa mettere.
Alla fine optammo per uno smoking nero con cravatta per Goro, un vestito azzurro con una sola spallina per Ran e il solito smoking blu con papillon cambia voce rosso per me.
Avevamo deciso in precedenza di trovarci tutti davanti all'entrata dell'Hotel, e così fu. Davanti all'entrata ad aspettarci trovammo il Dottor Agasa in smoking nero pure lui, Ai in un vestitino rosso e Sonoko in un vestito verdino senza spalline.
Entrammo. Ai mi rimase tutto il tempo accanto come le avevo ordinato.
Tutto andava bene. Gli invitati non sembravano sospetti, i nostri amici si divertivano senza pericolo finché ad un tratto accadde.
Si spensero le luci, si sentì uno sparo, subito dopo qualcosa che cadeva a terra, si riaccesero le luci e infine si sentì una donna urlare. Un omicidio era appena stato consumato in quella stanza.
Iniziai ad indagare; venne fuori alla fine che il colpevole era il marito della vittima. La donna aveva scoperto le relazioni che aveva con altre donne in contemporanea a lei e lo aveva minacciato di dire tutto alle altre. Questo accecato dalla rabbia si era vendicato proprio ora.
Arrestato il colpevole tornai a girare per la sala, Ai sempre con me, ma di Vermouth (Chriss Vineyard in realtà) non c'era ancora traccia.
Mi guardavo in giro, come faceva la mia compagna di avventure, senza guardare avanti e questo fu un grosso errore. La strada infatti mi venne tagliata da una cameriera contro cui andai a sbattere.
-Oh povero piccolo! Ti sei fatto male?- mi pose la mano che presi alzandomi; quella cameriera aveva un'aria strana e anche Ai lo notò infatti d'un tratto divenne seria, si aggrappò al mio braccio nascondendosi un po'.
-No grazie sto bene. Mi scusi se le sono venuto addosso- beh in fondo... Non era tanto male anzi!, era quasi simpatica.
-Meno male.- sospirò -Senti, per farmi perdonare ti offro un cioccolatino, e anche alla tua amica ok? Prendete dai!- ci pose il vassoio che aveva in mano; era pieno di cioccolatini. Massi perché no, sono troppo sospettoso dovrei rilassarmi un po' mentre non c'è Vermouth.
-Io lo prendo volentieri! Ai prendine uno anche tu dai.- e poi le sussurrai... -Sta tranquilla non sembra cattiva.-
Lei ancora un po' titubante ne prese uno e, insieme a me, lo mangiò.
E siamo a quota due errori in tutta la giornata. La cameriera ghignò, noi invece ci misimo le mani sul cuore sofferenti. Urlammo, urlammo e urlammo tantissimo. Vermouth! Ecco chi era quella cameriera!
Passarono svariati minuti di sofferenza quando insieme caddimo a terra.
L'ultima cosa che ricordo erano il volto preoccupato di Ran, Goro che la trascinava lontano e Agasa che prendeva me e Ai.
Poi il buio assoluto.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Eridian