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Autore: Night Sins    31/01/2015    1 recensioni
Neal ha sempre pensato a come sarebbe stata la sua vita futura, e non ha mai avuto molte pretese. Una casa normale, appartenente a una via qualunque, ma ben riconoscibile per qualche dettaglio; un giardino nel quale giocare col proprio cane e, poi, i suoi figli (ne voleva almeno due, perché sapeva quanto era triste crescere come figlio unico); una donna accanto che fosse intelligente e amorevole; e sì, perché negarlo, anche un bello stipendio mensile per permettersi qualche vizio.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Neal Caffrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Neal Caffrey (Neal/Kate, Peter/El/Neal)
Rating: G
Genere: introspettivo, sentimentale
Avvertimenti: oneshot
Timeline/Spoiler: timeline irrilevante, no spoiler
Conteggio Parole: 716 (FDP)
Prompt: 2 warning tra Het, Slash, Femslash per la prima prova della seconda settimana del CowT
Disclaimer: "Io scherzo... forse." (cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale.

 

Neal ha sempre pensato a come sarebbe stata la sua vita futura, e non ha mai avuto molte pretese. Una casa normale, appartenente a una via qualunque, ma ben riconoscibile per qualche dettaglio; un giardino nel quale giocare col proprio cane e, poi, i suoi figli (ne voleva almeno due, perché sapeva quanto era triste crescere come figlio unico); una donna accanto che fosse intelligente e amorevole; e sì, perché negarlo, anche un bello stipendio mensile per permettersi qualche vizio.
 
Quest’ultimo, però, non è un dettaglio che è sempre stato presente. Di solito gli adolescenti, specialmente i maschi, non pensano così in là nel futuro, ma Danny Brooks non era come la maggior parte dei suoi compagni. Era cresciuto nel mito di una famiglia perfetta, distrutta dalla morte del poliziotto eroe che era suo padre. Aveva pochi ricordi della sua infanzia, ma ricordava giorni felici, e se sua madre non era stata più in grado di ricrearli, era solo perché troppo segnata dalla perdita improvvisa, che nemmeno l’amore per suo figlio era stato in grado di fargliela superare.
 
Danny Brooks si accontentava del piccolo stipendio da poliziotto, Neal Caffrey, d’altro canto, ha imparato che essere buoni non paga e se vuoi qualcosa devi prendertela, in un modo o nell’altro – e poi, essere buoni non è nella sua natura. Come può essere buono qualcuno nato da un poliziotto corrotto e da una persona che non è stata nemmeno in grado di mettere da parte i problemi personali per il bene del proprio figlio?
 
Le sue fantasie sono diventate sempre più costose, case sempre più eleganti, decorazioni e arredi sempre più importanti, non solo le perfette riproduzioni che riusciva a fare. Sa che c’è un risvolto della medaglia sempre più profondo, ma non gli interessa. O almeno non gli interessava fino a che non si è ritrovato a lavorare per Peter.
 
All’inizio la donna al suo fianco era indefinita, basata su qualche ragazza che gli piaceva a scuola o sulle sue attrici preferite, poi ha preso l’aspetto di Kate. È stata Kate a salvarlo in quei quattro anni in prigione, le sue visite e il pensare a lei. Man mano, però, quella donna è cambiata; i capelli erano sempre lunghi e scuri, gli occhi sempre azzurri e brillanti di gioia per la vita, ma i dettagli erano diversi, la forma del viso più rotonda, la silhouette più matura... Nei suoi sogni, spesso ad occhi aperti, adesso quella donna è Elizabeth Burke.
 
Questa non è l’unica differenza. La prima volta che Peter è apparso nella scena è stato stupito da sé stesso. Non che abbia mai pensato a quella visione come reale, già solo Elizabeth era un’illusione, più un “vorrei una donna come lei al suo fianco”; non avrebbe mai pensato seriamente ad una relazione con lei, Peter è praticamente il suo migliore amico e l’amore che lo lega a sua moglie non potrebbe essere intaccato nemmeno dalle sue mosse migliori, anche se avesse voluto provarci. Però Peter lì è una nota stonata, un dettaglio sbagliato che nonostante tutto non vuole mandare via. Elizabeth è seducente, affascinante e affine al suo modo di pensare in molti aspetti, dove Peter è arguzia e sicurezza, solida e sempre presente.
 
Non riesce a pensare a uno dei due senza l’altro, forse è per questo che non ha mai considerato un problema la sua presenza in quelle fantasie, non perché voglia davvero una vita romantica e sentimentale con la coppia. Tra tutte le cose che ha fatto e pensato di fare, quella sarebbe la peggiore di tutte, no?
 


“Neal, hai fatto?”
 
Il truffatore si volta verso le scale che Peter sta scendendo in quel momento e si mette in piedi. “Sì, ho finito tutto.”
 
Peter lo raggiunge e gli sorride. “Bene. Andiamo, El ci sta aspettando.” La mano finisce automaticamente sulla sua schiena, nella parte bassa, mentre lo accompagna alla porta dell’openspace e la apre, permettendo loro di raggiungere gli ascensori.


E allora perché il calore dato da quel piccolo contatto tra i loro corpi lo scalda più del riscaldamento del Bureau e quando si allontana, una volta in ascensore, si sente come se mancasse qualcosa? Perché sempre più spesso si ritrova a immaginare (sperare?) che quelle cene insieme portino a qualcosa di diverso delle solite chiacchiere e risate, per quanto piacevoli?

   
 
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