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Autore: Blueyes0907    31/01/2015    2 recensioni
Da: Harry
Vieni su Skype piccola xx
“Fammi indovinare. Vai su Skype? Ne ero certa. Però un giorno di questi mi dovrai dire con chi parli tutto il giorno e chi ti video-chiama tutte le sere.”
“Te l’ho detto, mamma: Ally, Julie e gli altri.”
...
“Ciao bellissima! Indovina chi viene a prenderti all’aeroporto domani?”
“Oddio, Harry è meraviglioso!”
...
“Ti vedo allegro, figliolo.”
“Lo sono...”
“Scommetto che c’entra una ragazza... La stessa a cui hai dato la tua collana...”
“Non ho mai detto di averla regalata a una ragazza...”
“Ok ok, ho afferrato il concetto, non ne vuoi parlare.
“Papà? Sta succedendo qualcosa di bellissimo nella mia vita...”
“Lo so, Harry. Lo so.”
...
Perché è proprio quando tutto va per il meglio... è lì che tutto inizia a peggiorare.
...
SEQUEL DI ENJOY THE CAMPUS
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dia, he's Des

 

 

Era passata una settimana da quando avevo lasciato il campus e non facevo che chattare con i miei amici londinesi, che avevo conosciuto durante la mia vacanza. Con Harry, beh... con lui era un continuo parlare al telefono, o fare video-chiamate su Skype. Cercavo il più possibile di non dare nell’occhio a mia madre, anche se lei sospettava che i miei continui sorrisi centrassero col ragazzo della collana. Ma non poteva sapere cosa ci fosse sotto. Il mio telefono vibrò e lo presi in mano.

 

Da: Harry

Vieni su Skype piccola xx

 

Sorrisi e saltai giù dal divano dove stavo guardando un telefilm con mia madre. Lei mi guardò interrogativa, per poi sospirare sorridendo.

 

“Fammi indovinare. Vai su Skype?” mi chiese e io annuii felice. “Ne ero certa. Però un giorno di questi mi dovrai dire con chi parli tutto il giorno e chi ti video-chiama tutte le sere. Alzai gli occhi al cielo sorridendo.

 

“Te l’ho detto, mamma: Ally, Julie e gli altri.” Dissi, mentendo con una certa disinvoltura, come ormai era diventato d’abitudine. Con Harry avevamo deciso che, nel momento in cui ci saremmo stabilite a Londra, le avremmo detto di noi. Harry avrebbe preferito dirglielo prima, ma io volevo far conoscere Harry e mia madre di persona, non tramite una webcam. Sotto questo punto di vista il riccio mi dava ragione. Dopo aver salutato mia madre corsi in camera mia e chiusi la porta a chiave, per avere un po’ di privacy. Presi il computer e rapidamente accettai la richiesta di video-chiamata di Harry. Il suo bellissimo sorriso, contornato dalle fossette comparve sullo schermo del mio portatile, facendo sorridere anche me.

 

“Ciao bellissima!” esclamò il riccio salutandomi con la mano. Ricambiai il gesto di saluto, sedendomi sul letto con il computer sulle gambe; la piccola luce del mio comodino accesa accanto a me, illuminava giusto il mio viso, lasciando il resto della stanza nell’oscurità. “Domani è il grande giorno. Eccitata?” chiese allegramente lui. La sua camera, a differenza della mia era illuminata a giorno, lasciandomi intravedere sulle pareti poster di Pink Floyd e Led Zeppelin, sue vecchie fotografie. Si notavano inoltre uno scaffale pieno di libri di ogni tipo.

 

“Dire che sono eccitata è un eufemismo.” risi. “Penso che stanotte non dormirò, non sto più nella pelle!” esclamai saltellando sul letto.

 

“Non vedo l’ora di poterti abbracciare ancora...” disse con un leggero rossore a imporporargli le guance. Mi morsi il labbro, quando pronunciò quelle parole. “A che pensi, piccola?” chiese. Come al solito, Harry mi aveva capito al volo.

 

“Stavo pensando... una cosa sdolcinata.” ammisi sorridendo, distogliendo lo sguardo dal suo. Sentii una lieve risata da parte del riccio.

 

“Dimmela.” mormorò incuriosito, passandosi una mano tra i ricci. Scossi la testa, con le guance più rosse delle sue.

 

“È... imbarazzante.” bisbigliai, facendolo ridere ancora. Mi pregò fino allo sfinimento, finché non tirai un sospiro rassegnato, per poi guardarlo negli occhi. Lui sorrise incoraggiante. “Ogni singolo giorno lontano da te è stato come un anno senza Nutella...” dissi pizzicandomi il labbro inferiore con il pollice e l’indice. Il sorriso del riccio si allargò.

 

“Piccola è la cosa più bella e romantica che mi abbiano mai detto...” sussurrò sincero. Lo guardai e arrossii per l’ennesima volta in quella serata. “Vorrà dire che domani ti porterò anche un barattolo di Nutella.” promise. Spalancai gli occhi.

 

“Domani? Vuoi dire che...” cominciai con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.

 

“Indovina chi viene a prenderti all’aeroporto domani?” chiese retorico, mettendo in mostra le fossette. Saltellai sul letto, facendo quasi cadere il computer dalle mie gambe.

 

“Oddio, Harry è meraviglioso!” esclamai, per poi tapparmi la bocca, temendo che mia madre mi avesse sentita. Rimasi in silenzio, e gli unici suoni che venivano dal piano inferiore erano le voci ovattate di un qualche programma televisivo che stava seguendo mia madre. “Sono felicissima!” dissi, questa volta contenendo il mio tono di voce.

 

“Anche io, piccola.” disse sorridendomi. In quel momento mia madre bussò alla porta di camera mia, facendo ammutolire entrambi.

 

“Dia. Spegni il computer e vai a dormire, domani dobbiamo svegliarci presto.” mi informò, per poi allontanarsi dalla mia porta. Harry mi guardò.

 

“Ti lascio andare a letto, piccola. A domani.” mi salutò con la mano. Sorrisi.

 

“A domani! Un bacio.” dissi, per poi mandargli un bacio volante, che lui finse di afferrare. Ridacchiai. Ci scambiammo un ultimo saluto, per poi disconnettere la video-chiamata. Chiusi il computer e mi rimboccai le coperte fin sopra la testa. E col sorriso di Harry ancora nella mente, mi addormentai, come ogni notte, col sorriso sulle labbra e con la collana di Harry tra le dita.

 

HARRY’S POV

 

Chiusi il computer sorridendo, per poi andare in cucina. Trovai mio padre intento a digitare cose sul suo iPad. Appena entrai distolse lo sguardo dall’oggetto e si tolse gli occhiali per vedere da vicino, mentre io mi avvicinai al frigo per prendere qualcosa da bere.

 

“Ti vedo allegro, figliolo.” commentò sorridendo. Amo il rapporto tra me e mio padre, perché siamo emotivamente molto legati. Se uno è felice, lo è anche l’altro. Viceversa, se uno è triste, l’altro ci sta male.

 

“Lo sono...” risposi prendendo la bottiglia d’acqua e posandola sul tavolo. Mi diressi verso la lavastoviglie, per prendere un bicchiere. Mio padre attivò il blocca schermo dell’iPad, guardandomi.

 

“Scommetto che c’entra una ragazza... e scommetto anche che è la stessa con cui parli da quando sei tornato dal campus.” ridacchiò. Ovviamente aveva notato il mio umore più che arzillo di quell’ultima settimana. “La stessa a cui hai dato la tua collana...” continuò indicando il mio petto, sul quale mancava la collana a forma di aeroplano di carta. Mi passai una mano tra i capelli, evitando lo sguardo indagatore di mio padre.

 

“Non ho mai detto di averla regalata a una ragazza...” dissi, versando l’acqua nel bicchiere. L’uomo rise scompigliandomi i capelli.

 

“Ok ok, ho afferrato il concetto, non ne vuoi parlare. Quando vuoi però ricordati che il tuo vecchio papà è qui, mh?” fece andando verso la porta della cucina. Bevvi a lunghi sorsi, guardandolo.

 

“Papà?” lo richiamai, facendolo voltare. Sorrisi, posando il bicchiere vuoto sul tavolo. “Sta succedendo qualcosa di bellissimo nella mia vita...” mormorai, cercando di evitare il rossore sulle mie guance. Mio padre sorrise, e mi diede una pacca sulle spalle.

 

“Lo so, Harry. Lo so.” rispose, per poi uscire definitivamente dalla cucina. Sbadigliai, decidendo di fare lo stesso. E quando fui nel mio letto, immagini di me e Diamond che ci baciavamo all’aeroporto, dopo esserci appena ritrovati, mi fecero addormentare sorridendo.

 

*il giorno dopo*

 

DIAMOND’S POV

 

Il volo era stato breve e indolore. Prima di quanto mi aspettassi ero arrivata all’aeroporto di Londra. Presi in fretta le mie valige e subito uscii dal gate, guardandomi intorno. Abbandonai mia madre al suo destino e iniziai subito a cercare nella folla una familiare testa riccia. Accesi il cellulare e scrissi un rapido messaggio a Harry.

 

A: Harry

Sono appena arrivata in aeroporto, sono al ritiro bagagli, tu dove sei?

Ps: Qui c'è un buon odore

 

Non mancò molto prima che arrivasse la risposta.

 

Da: Harry

Ok, resta dove sei, sto arrivando.

Ps: Odore di cosa, scusa?

 

Sorrisi e mi guardai intorno, senza vederlo. Subito digitai la risposta.

 

A: Harry

Odore di Londra ;)

 

Ridacchiai tra me e me per la mia risposta, guardando il telefono e aspettando risposta, quando un brusio concitato si fece intorno a me e prima che me ne rendessi conto, ero schiacciata in un enorme abbraccio di gruppo. Urletti felici uscivano dalle bocche dei miei amici che mi stavano stritolando, ignorando le espressioni sconcertate delle persone in aeroporto.

 

“Anche voi mi siete mancati, ragazzi.” sorrisi emozionata. Erano venuti tutti per salutarmi. Abbracciai i miei amici uno ad uno, quando a un certo punto notai una testolina bionda di troppo. Spalancai la bocca appena mi resi conto che quella lunga chioma biondo cenere apparteneva alla piccola Payne.

 

“Ally?!” chiesi guardandola. Lei rise, illuminando i suoi occhietti castani.

 

“Sì, reagiscono tutti così.” disse allegra, togliendosi i capelli dalla spalla. “Ti piacciono?”

 

“Stai benissimo.” risposi per poi venire incastrata tra le braccia del mio migliore amico. “Irlandese!” esclamai stringendolo forte. Mi accarezzò i capelli, come se fosse un padre o un fratello maggiore. Quel gesto mi fece sorridere.

 

“Ciao Dia.” mormorò nel mio orecchio. Sorrisi e gli baciai la guancia, per poi sentire qualcuno alle mie spalle schiarirsi la gola. Un moto di felicità mi invase quando, girandomi, vidi Harry con una camicia a quadri rossa, dei jeans neri e le sue Converse bianche. Aprì le braccia, invitandomi con lo sguardo ad avvicinarmi a lui. Niall mi liberò dalla sua stretta, permettendomi di correre tra le braccia del mio ragazzo. L'impatto col suo corpo fu morbido e appena mi attaccai al suo petto, le sue braccia mi strinsero in un caloroso abbraccio.

 

“Ciao Harry...” sussurrai con il viso premuto contro il suo petto, concentrandomi sul suo profumo. Mi era così mancato. In quel momento volevo dirgli tante cose, ma erano rimaste bloccate in gola, lasciandomi senza parole.

 

“Ciao piccola.” disse baciandomi la testa. “Mi sei mancata tanto.” continuò. Alzai lo sguardo, incontrando i suoi occhi mozzafiato. E in quel momento mi sentii più a casa che mai. Come non mi ero mai sentita a Manchester in sedici anni di vita. La sincerità dei suoi occhi cristallini, mi disse che era ancora il mio Harry.

 

“A-anche tu.” balbettai, per poi trovare le sue labbra sulle mie. Ricambiai il bacio salendo sulle punte, così da essere alta quasi quanto lui. Quando il bacio terminò, le sue labbra restarono ancora a pochi millimetri dalle mie, sfiorandole continuamente. Era una sensazione paradisiaca.

 

“La webcam non ti rende giustizia, Dia...” bisbigliò, accarezzandomi la guancia con le dita, per poi passare l'indice sul mio labbro inferiore. Mi venne la pelle d'oca a quel contatto. Ovviamente quel momento perfetto doveva essere interrotto da qualcuno. E quel qualcuno mi stava telefonando. Harry socchiuse gli occhi, mentre il suono della mia suoneria spezzava il nostro momento. “L'ultima volta che ho sentito questo suono ti sei dovuta allontanare da me...” disse, per poi prendere il mio telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans. La sua mano indugiò più del dovuto sul mio sedere facendomi ridacchiare imbarazzata. “Tua madre.” mi passò il telefono. Risposi leggermente scocciata.

 

“Mamma?” chiesi, senza riuscire a staccare gli occhi da Harry. Non lo vedevo di persona da poco più di una settimana, e ci eravamo visti via webcam, ma mi era mancato da impazzire. Come mai nessuno mi era mancato prima.

 

“Dia, sai che odio quando sparisci. Sono al bar dell'aeroporto, vieni qui. Dai, che facciamo tardi!” esclamò mia madre col suo solito tono frettoloso. Sospirai.

 

“Va bene, mamma. Arrivo. Tu calmati ok?” chiesi retorica, chiudendo la telefonata. Guardai Harry e gli altri. “Devo andare, mia madre sta per andare nel pallone. Grazie di tutto ragazzi, davvero...” dissi aprendo le braccia, invitandoli a stringersi in un altro abbraccio di gruppo. Subito loro si fiondarono su di me, stringendomi ridendo. Adoravo i miei amici, trovavo incredibile che in così poco tempo qualcuno si fosse affezionato a me così tanto e viceversa. Lasciai un ultimo bacio a Harry e sorrisi.

 

“Dopo ti chiamo, ok?” sussurrò. Annuii sorridendo, per poi prendere le mie valige e correre verso il bar, per trovarmi con mia madre. La vidi seduta a un tavolino e mi avvicinai a lei.

 

“Ehi mamma.” dissi atona, sedendomi di fronte a lei, guardandola girare nervosamente un cucchiaino nel caffè. “Tutto... ok?” chiesi, inarcando il sopracciglio.

 

“Stanno venendo qui...” disse con tono eloquente. Non afferrai, e il mio sopracciglio si inarcò ulteriormente.

 

“Chi?”

 

“Des e suo figlio.” mormorò semplicemente. Ok, COSA?!

 

“Aspetta, aspetta, aspetta... aspetta.” misi le mani davanti a me, facendo il segno del Time Out. “Aspetta... Des e chi altro stanno venendo qui?” chiesi, sperando con tutto il cuore di essermi lavata male le orecchie quella mattina e di aver sentito male. Des non poteva avere un figlio. Mia madre non poteva avere un figliastro. E soprattutto io non potevo avere un fratellastro. Non era nell'accordo, non avevo firmato per niente del genere, già stavo accettando Des nelle nostre vite, perché accettare anche un ragazzo sconosciuto, pronto a rendere la mia vita un inferno.

 

“So che avrei dovuto dirtelo prima, Dia, ma... non trovavo il momento giusto per dirtelo...” si giustificò debolmente la donna.

 

“E questo ti sembra il momento giusto?!” alzai leggermente la voce, scivolando sempre più nel panico. Doveva essere un incubo.

 

“Lo so, piccola, ma...” cominciò mia madre, quando una voce maschile alle mie spalle la interruppe, chiamandola per nome.

 

“Nicole!” esclamò la voce, facendomi voltare. Mia madre corse tra le braccia di un uomo alto con scompigliati capelli castani scuri, occhi neri e labbra rosee. L'uomo la strinse prontamente, baciandole la testa.

 

“Des.” sussurrò mia madre guardandolo negli occhi. Si scambiarono un veloce bacio a fior di labbra, per poi girarsi verso di me. Del famoso figlio di Des non c'era traccia. Forse era rimasto a casa.

 

“Lei è tua figlia?” chiese Des guardandomi. Arrossii sotto il suo sguardo. Mi alzai.

 

“Sì, Des.” disse mia madre con tono fiero, posando una mano sul petto del suo compagno. Mi sorpresi, per il tono di mia madre. Non capivo davvero da cosa scaturisse quell'orgoglio. “Dia, lui è Des.” ci presentò. Strinsi la mano dell'uomo, guardandolo timidamente. Lui mi fece un sorriso amichevole, dall'alto del suo intimidatorio metro e ottanta (all'incirca).

 

“È un piacere.” sussurrai, sperando di non avere le guance arrossate.

 

“Il piacere è tutto mio, Diamond. Tua madre mi ha parlato tanto di te.”

 

“Spero abbia detto solo cose positive.” scherzai per rompere il ghiaccio. Sia Des che mia madre risero e per me fu un sollievo.

 

“Certo che sì.” mi rassicurò lui, per poi rivolgersi alla donna che teneva tra le sue braccia. “Nikki, mio figlio sta arrivando, mi aveva detto che aveva un impegno. Sarà qui a breve.” la rassicurò. Mia madre sorrise, e io rischiai l'iperventilazione. Stavo per conoscere il ragazzo con cui sarei stata costretta a convivere, ottimisticamente parlando, finché morte non avesse separato i nostri genitori. “Oh, eccolo qua! Figliolo, come sempre ti sei fatto attendere.” esclamò Des prendendo per le spalle un ragazzo e scompigliandogli giocosamente la chioma riccia. La sua risata echeggiò e un sorriso circondato da fossette spuntò sotto quell'ammasso di capelli. In quel momento mi sentii morire.

 

“Harry?!” esclamai con voce strozzata. Il riccio alzò lo sguardo e incontrò i miei occhi. Il suo sorriso scomparve in un millisecondo.

 

“Dia?!”

 

COMMENTI DELL'AUTRICE

Oddiiiiiio, non ci credo, primo capitolo della seconda serie! Nun ce belivo, no davvero! Chi l'avrebbe mai detto che sarei arrivata a questo punto? OuO non io ahahah
allora, beh... non c'è bisogno che io commenti, alcune persone c'erano arrivate (lasciandomi di merda, davvero ahahah). Quindi, Harry e Dia sono fratellastri *zan zan zaaan* e adesso? che succederà? Misssterooo ahahaha oddio, scusatemi io sto tipo pompata a mille, saltello felice sulla sedia, mi mancava questa storia!

   
 
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