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Autore: VioletP_    01/02/2015    3 recensioni
La Ring High School è l'unica scuola presente nella cittadina immaginaria di Mobiusdale, in America.
I protagonisti si troveranno coinvolti nei classici problemi da adolescenti: amori non corrisposti, bullismo, compiti in classe, divertimento ecc.
Insomma, ne vedrete delle belle.
Note: I personaggi non appartengono a me ma alla SEGA, la storia non è stata scritta a fini di lucro.
I personaggi sono stati tramutati in umani e la loro età varia dai tredici ai diciannove anni.
La città è una parodia di Mobius, pianeta di origine di Sonic&co con l'aggiunta di 'Sdale'
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prologo

 
Cream aprì entrambi gli occhi e spense la sveglia a forma di mela poggiata sul comodino con molta nonchalance. Sua madre, Vanilla, la stava chiamando dal piano di sotto, ordinandole di scendere al piano di sotto per la colazione.
La ragazza si alzò dal letto e si stiracchiò, poi mise le calde pantofole rosa e scese al piano di sotto.
In cucina c’era un odore di brioches, segno che sua madre le aveva fatte per lei, come oramai accadeva da tempo. Salutò sua madre con un ‘buongiorno’ e si mise a sedere, prese una brioches e la inzuppò nel latte caldo.
<< Pronta per questo primo giorno di scuola? >> le chiese Vanilla passando una pezza bagnata sul mobile della cucina.
<< In realtà sono un po’ agitata, sai com’è, primo anno di scuole superiori… >> disse la ragazza addentando la brioche.
<< Andrà tutto bene, tranquilla. >> la madre le carezzò la fronte e mise nel lavandino una tazza.
Cream finì la sua colazione, andò a cambiarsi e prese lo zaino che conteneva qualche quaderno e qualche libro, salutò sua madre e salì sulla sua bici, diretta a scuola.

 
Rouge era appoggiata al muro della scuola, lo zaino ai suoi piedi e una sigaretta tra le labbra.
‘Quasi quasi oggi entro a seconda.’ Pensò tra sé e sé, ciccando a terra, sporcando anche lo zaino rosa con un grande cuore disegnato sopra. Davanti le passò Amy Rose insieme a Big. Amy le lanciò un’occhiata truce: le due non andavano per niente d’accordo, specie perché Rouge ci provava con un tipo che piaceva anche ad Amy.  Big invece sorrise, sorrideva sempre e questa cosa urtava Rouge.
<< Ehilà confettino mio. >> disse Rouge in tono provocatorio. Amy arrossì e si allontanò, mandandola a quel paese.
<< Comunque sappi che quei capelli rosa ti stanno benissimo. >> disse per schernirla. Amy si avvicinò e le diede uno schiaffo, poi scappò via, Big dietro di lei.
<< Odiose ragazzine del secondo anno. >> disse prendendo il suo cellulare e iniziò a digitare un messaggio a una sua amica, Shade.
‘Sapientona, oggi entriamo a seconda?’ recitava il messaggio. Rouge inviò e gettò a terra la sua sigaretta, mise lo zaino in spalla e si allontanò da lì.


Guardò l’uomo dei suoi sogni, erano uno davanti all’altra. I loro nasi si sfioravano, sentì i capelli di lui sul suo viso, quando qualcuno la spinse via con un pugno.
<< ODIOSA MOCCIOSA! >> esclamò la ragazza con tutta la rabbia che aveva in corpo. Tikal dal canto suo si avvicinò a Knuckles e lo baciò sulle labbra, facendo il medio a Shade.
<< Io giuro che… Cosa diamine è questa vibrazione che sento sulla pancia?! >> disse, massaggiandosi la pancia.
Aprì gli occhi, il cellulare sulla sua pancia aveva il display illuminato. C’era un messaggio su whatsapp, era di Rouge, decise di ignorarlo.  Si mise a sedere e cercò di ricordare il suo sogno. C’erano lei e Knuckles, si stavano per baciare, poi c’era Tikal che l’aveva spinta via e aveva baciato il suo non fidanzato. Tikal era una ragazzina del terzo, mentre lei e Knuckles frequentavano il quarto, i due stavano insieme e Shade odiava questa cosa più di quanto odiava i compiti di biologia. No ok, i compiti di biologia erano anche peggio di Tikal, soprattutto perché il professor Eggman non era in grado di spiegare. Guardò l’orario sul cellulare, erano le 8:15.
<< O santo smeraldo! Sono in ritardo, dannazione! Tra cinque minuti devo entrare a scuola. >> saltò via dal letto e si pettinò i capelli di fretta e furia, indossò una maglia nera con dei pantaloni dello stesso colore, degli stivali neri e la sua inseparabile fascia per capelli nera con un disegno fucsia. Prese lo zaino che non toccava dal penultimo giorno di scuola e tolse i vecchi libri che aveva, gettò qualche quaderno a caso, corse in bagno e si lavò i denti, poi realizzò di aver perso l’autobus e iniziò a prendere a pugni il muro.
<< Vediamo cosa vuole quest’altra… >> aprì la chat con Rouge, le stava chiedendo di entrare a seconda ora.
‘Ok.’ Rispose Shade, inviando il messaggio.


Sonic era seduto su un muretto in pietra che si trovava nel giardino della scuola, accanto a lui c’era il suo amico Miles Prower, il secchione della scuola. Miles stava mangiando una mela rossa e parlava con Sonic.
<< Quindi ho vinto anche il torneo di corsa campestre, non è fantastico? >> disse Sonic, mostrando la medaglia del primo premio. Sonic era uno dei ragazzi più veloci della scuola, se non l’unico. Era anche uno dei ragazzi più corteggiati dalle ragazze, cosa che lui adorava. Miles era il suo migliore amico, si erano conosciuti al primo anno, quando dei bulli lo stavano deridendo e Sonic è accorso in suo aiuto, da allora i due erano diventati un duo inseparabile. Miles adorava parlare con Sonic, ma a volte non sopportava i suoi discorsi in cui  non faceva altro che ripetere quanto fosse veloce e bravo in educazione fisica.
<< Ehilà Amy! >> disse Miles, interrompendo Sonic che aveva iniziato a vantarsi sulla sua ultima vittoria.
Amy che stava passando di lì con Big, un ragazzo del quinto molto grasso, si voltò e sorrise radiosa alla vista di Sonic.
<< Sonic, Tails! >>  disse sedendosi accanto a Sonic. Tails era il soprannome di Miles, lo chiamavano così perché aveva i capelli raccolti in due codini, ad Amy piacevano molto i capelli di Miles, erano un colore indefinibile tra il biondo e l’arancione. Sonic invece li aveva castani, ma li tingeva di blu, Amy ovviamente adorava quel colore, anche se secondo Big, lei amava il blu solo perché Sonic aveva i capelli di quel colore.
<< Che si dice?  Novità? >> disse la ragazza, avvicinandosi a Sonic più del normale.
<< Mh, carini quei capelli, Amy. >> disse Sonic, sorridendo. Amy prese una ciocca di capelli rosa tra le mani e sorrise.
<< Ti ringrazio, anche i tuoi sono bellissimi. >> disse.
<< Lo so, me lo avrai detto un migliaio di volte. >> rispose lui, ridendo. Amy adorava la sua risata.


Cosmo attraversò il cancello della scuola e si guardò intorno, avanzò fino ad arrivare davanti alla porta dell’istituto.
Davanti a lei passò una ragazza con una bicicletta.
<< Razza di idiota, potevi mettermi sotto! >> le gridò dietro Cosmo, sperando solo di non aver beccato una di quelle bulle del quarto anno. La ragazza della bici indietreggiò e Cosmo poté vederla meglio: aveva i capelli castani che arrivavano fino ai fianchi con due fiocchetti gialli sopra, indossava un abito rosso e delle scarpe da tennis dello stesso colore del vestito, gli occhi erano color nocciola. Insomma, una ragazzina carina. Cosmo invece era bassa-non che la ragazza della bici fosse così alta-, aveva i capelli verdi e gli occhi dello stesso colore, indossava un abito bianco e verde ed aveva due rose sui capelli.
<< Ops, scusami. Non volevo. >> disse la ragazza.
<< Fa niente, scusa per il tono di voce. >> disse Cosmo, sorridendo.
<< Per farmi perdonare ti darò questo. >< la ragazza le diede un biscotto con gocce di cioccolato e sorrise.
<< Io comunque sono Cosmo. >> disse, porgendole la mano.
<< Io mi chiamo Cream. Wow, che bello smalto! >> disse stringendo la mano di Cosmo. Lo smalto era di colore verde, come la maggior parte dell’outfit della ragazza.
<< Sei del primo? >> disse Cream, tirando fuori un altro biscotto. Cosmo annuì e mangiò il biscotto.
<< Oddio, è buonissimo! >> disse la ragazza in verde.
<< L’ha fatto mamma, ha un talento particolare per i dolci. >> disse Cream, mangiando il suo biscotto.
Un ragazzo grasso dai capelli viola accompagnato da una ragazza dai capelli rosa passò davanti a loro.
<< Voi siete del primo? >> disse lui, fermandosi, gli occhi ridotti a fessure per cercare di ricordare quei due volti.
<< Sì. Voi due? >> disse Cosmo.
<< Io del quinto, lei del secondo. Mi hanno incaricato di accompagnare gli studenti del primo per l’accoglienza e stavo controllando se ci fosse ancora qualcuno in giro. Andiamo dai. >>
Le ragazze obbedirono e presero il loro zaino.
<< A proposito, chiamatemi Big. >> disse lui, avviandosi verso la scuola.


Shadow stava sonnecchiando all’ombra di un albero al di fuori della scuola, la campanella era suonata da qualche minuto e lui non aveva intenzione di entrare a scuola quel giorno.
 Nonostante egli fosse sempre stato un tipo solitario, ultimamente si sentiva strano per via di una ragazza del suo anno, ma di una classe diversa. Si chiamava Rouge, o qualcosa di simile.
Staccò un filo d’erba e lo mise in bocca, poi incrociò le braccia dietro al collo e rimase a guardare la scuola.
<< Te l’ho detto, quella stronza continua ad intralciare le mie possibilità. >> disse una voce femminile che fece sobbalzare il ragazzo.
<< Oh andiamo, sono sicura che prima o poi si lasceranno. >> disse una seconda voce femminile che Shadow riconobbe benissimo: era Rouge, o come si chiamava lei.
Le due gli passarono davanti e lo guardarono, poi tornarono a parlare dei loro problemi, sempre se potevano essere definiti così. Il ragazzo prese il suo zaino e si allontanò dalla scuola, deciso ad evitare altri incontri, quel giorno voleva restare solo, più solo del solito.
Arrivò fino alla stazione del treno ed entrò nel bar.
<< Vorrei una birra. >> disse infine.
<< Quanti anni hai, ragazzo? >> disse il locandiere, un uomo vecchio a cui mancava qualche dente.
<< Non sono affari suoi. >> rispose lui, acido.
<< Non posso dare bevande alcoliche ai minorenni. >> disse il vecchio.
<< Ti sembro un minorenne? >> disse lui, tirando fuori dal portafoglio dei soldi.
<< Mh, no. Ok, oggi non ho nemmeno gli occhiali, ma mi fido. >>
ll vecchio aprì il frigorifero e prese una birra fredda, la consegnò al ragazzo e prese i soldi.
Shadow uscì e si mise ad aspettare un treno, avrebbe incontrato un amico fuori città, ecco cosa avrebbe fatto.


Angolo autrice:
Capitolo di presentazione su alcuni personaggi della “Ring High School”, ovviamente ci saranno altri personaggi, ma ho deciso di descrivere quelli principali.
Spero che questo prologo vi convinca, buona lettura.

 
   
 
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