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Autore: Ghillyam    01/02/2015    4 recensioni
Regina era al settimo anno e quello, per lei, sarebbe stato l'ultimo; quei sette anni erano stati i migliori della sua vita, a Hogwarts si sentiva davvero a casa e avrebbe voluto restarvi ancora a lungo. […]
«Pensierosa?» chiese la Corvonero
«Sto solo pensando a quanto siano passati in fretta questi anni… e a quante cose siano successe.» aggiunse Regina con un tono malinconico.
[Principalmente Outlaw Queen]
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Elsa, Regina Mills, Robin Hood, Will Scarlett
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Era una limpida giornata di fine settembre, nonostante fosse autunno da poco faceva già freddo e le giornate come quella erano sempre più rare. Quel giorno, il cielo era sereno e il vento non soffiava particolarmente forte: erano le condizioni perfette per le selezioni di Quidditch.
Regina era la cercatrice di Serpeverde da quando aveva dodici anni e, arrivata al suo settimo anno, era diventata il capitano della squadra. La ragazza si stava dirigendo al campo di Quidditch e cercava in tutti modi di non ripensare agli avvenimenti del giorno prima. Era ancora scossa. Non poteva credere di averlo fatto davvero, non riusciva a concepire di essere stata cosí impulsiva.
Si costrinse a non pensarci e, di corsa, arrivò agli spogliatoi. Si mise la divisa e, con la scopa in mano, una bellissima Firebolt160, entrò nel campo. Notò con piacere che i suoi vecchi compagni si trovavano già lí. Oltre a loro, erano pochi quelli che avrebbero partecipato alla selezione. Da quando Regina aveva ottenuto il ruolo di cercatrice, i Serpeverde erano diventati la squadra più forte di Hogwarts, non che prima non lo fossero, ma l'entrata della mora aveva contribuito notevolmente, e nessuno aveva l'intenzione di fargli perdere il primato. Erano pareggiati solamente dai Grifondoro, e, le due squadre, negli ultimi quattro anni avevano vinto, rispettivamente, due campionati a testa, arrivando sempre insieme alla finale. Quell'anno si sarebbero giocati il tutto per tutto poiché quasi tutti  i giocatori stavano frequentando il loro settimo anno.
Regina lanciò un'occhiata veloce agli spalti e vide Elsa che le sorrideva e, a qualche metro da lei, c'erano Will e Robin. Trasalí, si era completamente dimenticata che, quest'ultimo, era un ottimo cacciatore e che, per ben due anni, era stato il capitano della squadra. Probabilmente, sapendo del suo ritorno a scuola, gli avevano dato nuovamente il titolo. Sperò che nessuno notasse il rossore che era comparso sulle sue guance e cominciò a spiegare ai neo-giocatori quello che avrebbero dovuto  fare per riuscire a entrare in squadra. I ragazzi presero posto e la selezione cominciò. I cacciatori sfrecciavano veloci sulle scope, cercando di segnare e i battitori erano incredibilmente rapidi nel respingere i bolidi che cercavano di disarcionare i loro compagni. I portieri se la cavavano alla grande e furono poche le pluffe che andarono a segno. Regina era fiduciosa, quell'anno la coppa sarebbe stata loro.
Dopo quarantacinque minuti di gioco la ragazza fermò i giocatori e li fece radunare al centro del campo. Senza troppi giri di parole disse «I cacciatori saranno Sidney Glass, James Spencer e Anastasia Jewels. Come battitori ho scelto Tamara Trent e Greg Mendell, mentre il portiere sarà Killian Jones. Vi farò sapere quando si terrà il primo allenamento. Gli altri sono sicura che avranno maggiore fortuna l'anno prossimo, continuate ad allenarvi. Ciao a tutti.»
La Serpeverde era soddisfatta, la squadra era la stessa degli anni precedenti, ad eccezione di Greg e Tamara, ma, entrambi, erano eccellenti battitori ed era sicura che avrebbero potuto solo far migliorare il gruppo.
Regina raggiunse Elsa sulle gradinate e la Corvonero la salutò con un largo sorriso «Ehi! Grande squadra, vincerete di sicuro. Anche se sarebbe carino che lasciaste spazio anche alle altre squadre.» disse la bionda.
«Prima dovrebbero imparare a giocare, però» rispose la Serpeverde con il suo solito ironico.
Elsa rise, scuotendo la testa «Ora tocca a Will, ti fermi, vero?»
Regina esitò prima di rispondere, lanciò un veloce sguardo al suo ragazzo, per poi soffermarsi su Robin: ancora una volta, le immagini di loro due, il giorno prima, in biblioteca le attraversarono la mente.

"«Avanti, pronuncia l'incantesimo» disse Robin.
Regina lo guardò dubbiosa, non si sentiva a suo agio. Odiava trovarsi in quella situazione, non poteva avere sfortuna peggiore che trovarsi a provare quel maledetto incantesimo con lui. In fondo, però, sapeva che la sua era paura, paura di quello che avrebbe potuto vedere. Dopo dei minuti che le parvero interminabili si decise a pronunciare la formula «Legilimens» la sua voce era tremante, ma la concentrazione non mancava, nonostante non avesse affatto voglia di farlo, non sopportava di non riuscire in qualcosa quindi si impegnò più che poté.
All'improvviso si ritrovò nella Sala Comune dei Grifondoro, un Robin di dodici anni stava facendo levitare distrattamente una piuma sotto lo sguardo infastidito di quello che riconobbe come Will il quale non ci riusciva; subito dopo stava osservando un ragazzo di circa quattordici anni volare velocemente sulla sua scopa sopra una grande prateria inglese, alla larga da occhi babbani, i capelli scuri erano scompigliati dal vento e gli occhi chiari brillavano dall'emozione. Pochi secondi dopo si trovò nella Sala d'Ingresso di Hogwarts. Un Robin sedicenne e, con suo stupore, una Regina più giovane di un paio di anni si stavano baciando con passione, prima di sentire dei passi sulle scale che si stavano avvicinando a loro. Si separarono velocemente e cominciarono a parlare come se nulla fosse, aspettando che il professor Gold passasse oltre. Regina aveva gli occhi lucidi per l'emozione, ricordava bene quel giorno, cosí come tutti i momenti passati con Robin, e, riviverli, la faceva sentire in un modo in cui non si sentiva da tanto tempo, nemmeno Will riusciva a farla stare cosí.
Improvvisamente la scena cambiò di nuovo. Adesso, era in quello che doveva essere il dormitorio del ragazzo, un groviglio di corpi e lenzuola si agitava in un letto. La Serpeverde si avvicinò e vide Robin insieme a...Marian, la ragazza con cui l'aveva tradita due anni prima. Si voltò dall'altra parte. Gli occhi, prima lucidi per l'emozione, adesso erano pieni di lacrime: era proprio quello che temeva di vedere. Sperava che Robin riuscisse a chiudere la sua mente in fretta. Non voleva più rischiare di vedere ricordi come quello, ma non voleva nemmeno essere lei ad inrerrompere l'incantesimo. Ed ecco che la scena cambiò di nuovo: si trovava in una casa che, da quello che poteva vedere dalla finestra, vicino alla quale si trovava, doveva essere in Francia, più precisamente nel centro di Parigi, da lí poteva vedere la torre Eiffel. Si guardò intorno: vide Robin osservare dalla porta una ragazza, che doveva essere Marian, leggere una favola ad un bambino di circa un anno. Il cuore di Regina perse un battito. Sapeva il motivo per cui Robin, di un anno più grande di lei, aveva lasciato Hogwarts alla fine del suo sesto anno e non era tornato l'anno dopo, ma vederlo in una casa con la sua nuova fidanzata e...suo figlio la faceva sentire, più che mai, triste, arrabbiata e perfino gelosa. Sperava di essere lei quella ad avere un figlio con lui, certo, dopo che entrambi avessero finito la scuola e avessero trovato un lavoro, ma ormai quella possibilità era sfumata. Osservò nuovamente Robin, non riusciva a decifrare la sua espressione. Il ragazzo si allontanò dalla porta e salí le scale. Regina lo seguí e si trovò in una camera da letto. Robin si avvicinò ad un cassettone, prese una scatola da uno dei cassetti e tirò fuori una fotografia. Regina la guardò da sopra le sue spalle e vide che si trattava di una loro fotografia, scattatagli vicino al Lago Nero. Con stupore della Serpeverde Robin iniziò a parlare «Auguri Regina» la ragazza capí che doveva essere il giorno in cui aveva compiuto diciassette anni «Mi manchi moltissimo» continuò lui «So di aver fatto una cazzata, ma non posso più stare senza di te. Voglio bene a Marian e il piccolo Roland é il bambino migliore del mondo, ma io ti amo, non ho mai smesso di amarti e voglio rimediare. Tornerò a Hogwarts e, in un modo o nell'altro mi farò perdonare»

Regina, ormai, stava piangendo a dirotto, ma, all'improvviso si ritrovò nella biblioteca di Hogwarts e si asciugò le lacrime. Guardò Robin, che la stava osservando con un'espressione indecifrabile. Lentamente si avvicinò a lui e, prima, gli diede uno schiaffo, quello che non gli aveva dato due anni prima e, poi, lo baciò. Non fu un bacio lungo, ma bastò ad entrambi per rivivere le emozioni del periodo passato insieme. Regina si staccò da lui e, con voce sommessa, disse «Scusami, i-io non so perché l'ho fatto» e poi uscí dalla biblioteca, lasciando Robin, con un mezzo sorriso stampato sulle labbra.
"

La ragazza fu riportata alla realtà da Elsa «Allora, ti fermi?»
«Si, mi fermo»
Le due ragazze si sedettero e osservarono i ragazzi di Grifondoro prendere posizione. Robin fischiò e diede inizio alla selezione. I giocatori se la cavavano bene, ma, ad un certo punto, un battitore, Filippo Porter, invece di scagliare il bolide fuori dal campo lo indirizzò contro Mulan Fa, che stava lanciando la pluffa verso gli anelli proprio in quel momento. In un secondo, il capitano, si parò davanti alla cacciatrice, che era una sua grande amica, e fu colpito dal bolide sul braccio, con un sonoro crac. Il gioco si fermò e, Regina, senza nemmeno che se ne rendesse conto si catapultò giù dagli spalti e raggiunse Robin, sotto lo sguardo attonito di tutti. Con voce calma, ma decisa disse «Vieni, ti porto in infermeria»
Il tono che aveva usato non ammetteva repliche cosí il ragazzo, appoggiandosi leggermente a lei, si fece accompagnare senza proferir parola.


NdA: et voilà! Ecco un nuovo capitolo. Intanto un paio di chiarimenti:
1- Robin ha tradito (sigh :-( ) Regina a dicembre di due anni prima rispetto alla storia. Ha lasciato Hogwarts alla fine del suo sesto anno (il quinto per Regina) e durante il sesto anno della ragazza non ha frequentato la scuola, ma é tornato per ottenere i M.A.G.O. e farsi perdonare dalla sua bell(issim)a. Roland é nato a circa inizio settembre del sesto anno di Regina, quindi nell'agosto (mese del compleanno di Regina) dell'anno in cui si svolge la storia ha quasi un anno.
2-James e David non sono gemelli, mi serviva un altro Serpeverde da far entrare in squadra.
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio tutti coloro che leggono silenziosamente o hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate e grazie infinite a chi ha recensito, questa storia, per me, é molto importante e sono felice quando mi dite che vi piace. Fatemi sapere cosa ne pensate e alla prossima.
   
 
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