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Autore: ki_ra    01/02/2015    2 recensioni
Il desiderio inappagato, invece, brucia soltanto e scava, scava sotto la pelle, dentro la carne e consuma, fino a quando non rimangono che brandelli di anima.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non siamo fratello e sorella

 

La porta è spalancata, come l'ultima volta che hai messo piede nel suo appartamento, ma ora tutto è al proprio posto, com'era prima che la normalità del suo mondo esplodesse.

- Che ordine ... complimenti! - la tua voce la richiama dai suoi pensieri.

- Ho qualche trucco nella manica ... - mormora in risposta, coprendo la runa che si è incisa sul braccio.

Ti fai più vicino, solo qualche passo, per guardarle gli occhi verdi, i capelli che come fiamme le scorrono tra viso e spalle.

Non ti è mai successo di sentire il bisogno di sfamare gli occhi col colore della pelle di una donna; mai hai desiderato così un profumo, il suono di una voce.

E questo fa, stranamente, più male di tutte le ferite che il destino da cacciatore ti ha inferto.

Perché le ferite bruciano e bruciano, ma poi guariscono e lasciano solo cicatrici.

Il desiderio inappagato, invece, brucia soltanto e scava, scava sotto la pelle, dentro la carne e consuma, fino a quando non rimangono che brandelli di anima.

Eppure vai incontro a quel desiderio comunque, con la solita arroganza con cui affronti il male. Vai incontro a lei, da cui puoi prendere solo il profumo, solo l'immagine, senza poterla toccare. Mai.

Non come un uomo tocca una donna!

- Abbiamo paura che non tornerai più. - riprendi sulle labbra il filo delle parole spezzate dal battito incessante del cuore, ad un palmo da una bocca rossa, invitante come il peccato.

- Per me è difficile stare vicino a te. - replica e non ti guarda, forse perché anche la tua bocca per lei è il peccato.

- Ti assicuro che per me è lo stesso. Ma non esistiamo solo noi due. - racconti e vorresti invece che fosse il contrario. Vorresti che foste gli unici al mondo, nessun compito da assolvere per far trionfare il bene; nessun obbligo; niente legami di sangue; niente altro che voi!

- Tu hai un dono incredibile e abbiamo bisogno di te. -

Quanto è diventato bravo con le parole il cacciatore silenzioso!

- Io ho bisogno di te! - confessi, senza riprendere fiato, perché le parole non inciampino nelle paure e rimangano solo un'eco lontana.

Non abbastanza da nascondere l'inconfessabile!

- Credi ... non lo so. - si nega, con un sussurro, mentre i tuoi occhi affondano nella sua pelle bianca.

- Ti ho detto di non aver mai visto un angelo, vero? - continui, in balia ormai del desiderio disperato e inutile di confessarti, illudendoti che dopo farà meno male. - Beh, ho mentito ... -

Lei sorride, come succede alle ragazze con le lusinghe dei corteggiatori.

Ma per te, Jace Wayland o Morgenstern o come diavolo ti chiami adesso, quel sorriso è una stilettata alla quale tu stesso hai offerto il fianco.

Fai un passo indietro, poi un altro, perché la ferita fa male e il dolore non ti permette di respirare. Sulla soglia, il busto ruota per prendersi, forse per l'ultima volta, l'immagine di lei, ma, quando fai per lasciarla, qualcosa ti lega.

Non rinunciare, non stavolta. Non a lei.

- Sei la mondana più coraggiosa che abbia conosciuto. -

A lei sembra un saluto, ma per il tuo cuore è un'esca.

Fuori, per strada, appoggiato alla moto, aspetti, proprio come un pescatore paziente.

- Jace. - ti chiama a voce alta, quasi temesse di trovare solo il rombo di un motore.

- Hai già cambiato idea? - sorridi al suono della sua voce, senza voltarti, le labbra piegate in una smorfia compiaciuta e sul viso ancora i segni dell'ultimo scontro.

- Tu hai bisogno di me ... - si giustifica, ma sa che il bisogno è reciproco e così forte da accettare anche il male che vi farete stando vicini.

Un cenno del capo e lei monta sulla sella, le mani indecise su quale sia il loro posto, in bilico, come siete voi, sul filo sottile tra un desiderio carnale e il legame del sangue.

Ad un palmo dalla tua schiena, lascia le braccia aperte, impacciata, indecisa; mormora qualcosa, un permesso, una richiesta; allora le afferri le mani, freddissime, come l'aria pungente che vi circonda, e te le stringi intorno al petto, sulle cicatrici, sulle rune, sulla pelle liscia, lasciata nuda dalla maglietta.

- Clary, per me non è vero ... Sento che non è così, non nel mio cuore ... - insisti, rispondendo ai dubbi che le fanno tremare il respiro.

Non è così, non è vero.

Ripeti, anche a te stesso, perché una sola cosa è certa: voi non siete fratello e sorella.

 

********************

Ben trovati!

Innanzitutto, chiedo scusa a coloro che hanno letto la saga della Clare, perchè io, come è evidente, non l'ho fatto!

Ho visto solo il film!

Però l'idea di un amore che sta nascendo e che deve cambiare le proprie caratteristiche, diventare da carnale a fraterno, per una rivelazione improvvisa e scioccante, mi ha ispirato e questo è il risultato!

Grazie a chi ha speso il proprio tempo per leggere fin qui e a chi avrà voglia di farmi sapere cosa ne pensa!

 

 

  
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