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Autore: Zamy123    01/02/2015    1 recensioni
Ogni volta che entrava nel Reattore, esattamente come quella volta, la sua mente si riempiva di voci, voci dal passato, voci che minacciavano di ucciderlo, voci che lo chiamavano, tirandolo verso di loro.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cloud Strife, Sephiroth, Zack Fair
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I SAW AN ANGEL

By Zamy123

Capitolo 1 - INCUBI


Arrancava nel buio. Si fermava, si guardava intorno e poi iniziava a correre. Vedeva una luce, come la fine di un tunnel. Correva più forte per raggiungerla, ma era più lontana di quanto sembrasse. Nonostante ciò, riusciva sempre a raggiungerla e, una volta uscito, si trovava al Reattore della Shinra, quello vicino a Nibelheim, il luogo che gli aveva dato tutti quei terrori.

Lo conosceva bene, era stato mandato spesso in quel paesino sperduto nel nulla. Ma quella volta... se la ricordava benissimo.

Era insieme a Zack e aveva visto quella creatura. Lui era uno di loro: un mostro.

Ogni volta che entrava nel Reattore, esattamente come quella volta, la sua mente si riempiva di voci, voci dal passato, voci che minacciavano di ucciderlo, voci che lo chiamavano, tirandolo verso di loro. Urlava, ma la voce non gli usciva; pregava con tutto il cuore che le voci tacessero, le supplicava di smettere, ma queste si intensificavano. Diventavano talmente insostenibili da svegliarlo, mentre tempo prima aveva perso i sensi, proprio davanti a Zack.

Un incubo.... Erano settimane, se non mesi che tutte le notti quell'incubo lo tormentava. In più, quell'idiota di Zack lo aveva mandato di nuovo laggiù, a Nibelheim.

Dormiva insieme a tre Fanti nell'unico hotel del paese; non era scomodo, anzi, c'era tutto; nella sua vita aveva passato momenti ben più duri. Eppure si rigirò nel letto per tutto il resto della nottata.

Aveva detto di arrivare qui e controllare il Reattore, pensò Sephiroth mentre si alzava, rinunciando ormai al riposo.

"Io, al Reattore, non ci vado..." mormorò guardando fuori dalla finestra la montagna con il reattore ancora attivo.

Ad un tratto si bloccò e tese l'orecchio: aveva distintamente sentito un rumore dietro di sé.

Un fruscio...

Con la coda dell'occhio guardò la sua katana a un paio di metri da lui: se si fosse mosso velocemente sarebbe riuscito a precedere il suo avversario. Era vicino, poteva batterlo facilmente.

Si spostò velocissimo e afferrò la katana; non ebbe il tempo di vedere chi fosse il suo nemico: semplicemente gli si gettò addosso fermandolo a terra, mettendogli la lama affilatissima della spada a pochissimi millimetri dalla gola.

"Tu?!" esclamò Sephiroth nel riconoscere il volto atterrito di Cloud, uno dei giovani Fanti che erano con lui.

"Scu...Scusate. Non volevo spaventarvi..." mormorò il ragazzo cercando di appiattirsi contro il pavimento, allontanandosi dalla lama.

"Perché non stai dormendo? Domani dobbiamo andare al Reattore!" lo rimproverò Sephiroth alzandosi da terra e riponendo al suo posto la lunghissima katana. "DovrestI riposare. Non sei ancora abbastanza in forze."

Cloud mortificato abbassò lo sguardo chiedendo scusa:

"Io... non riuscivo a dormire, Signore. Poi vi ho visto alzato e ho pensato che neanche voi riuscivate a dormire."

"Cosa faccio non deve importarti, Cloud. Non preoccuparti per me!" aggiunse poi quando il ragazzo lo guardò. Aveva degli occhi azzurrissimi, grandi e innocenti. Sephiroth li guardò meglio: avevano dei riflessi verdi, conseguenza dell'Energia Mako che gli avevano iniettato nel corpo. Come a lui, ma in quantità molto minore.

"Vai a dormire, Cloud. Domani dobbiamo alzarci presto!"

Il biondo, sorpreso di non aver ricevuto punizioni, annuì e, girandosi, tornò nel letto singolo accanto a quello del suo superiore.

Sephiroth si girò verso la finestra, tornando a scrutare il cielo scuro.

Nessuna stella.

Nessuna luce.

Solo buio.

Esattamente come il destino di quel ragazzo.

"Un giorno... lui diventerà come me." mormorò tra i denti prima di stringere forte i pugni sibilando:

"Perché? Perché proprio quel ragazzo?! L'innocenza fatta persona...” non poteva permettere che Cloud diventasse come lui. Una marionetta, un fantoccio.

Un mostro.

Sentì il respiro leggero di Cloud che aveva ripreso sonno.

Anche Zack aveva avuto un iniezione di Energia Mako, ma lui era forte, lo era sempre stato, era riuscito a gestirla benissimo.

Invece lui, Sephiroth, no; gliene avevano iniettata troppa e in troppo poco tempo.

Aveva maledetto e lanciato cancheri a quella sottospecie di scienziato pazzo per dei mesi, ma vedendo che Hojo non moriva e soprattutto che la sua situazione non migliorava, Sephiroth aveva rinunciato.

In compenso era diventato un Soldier fantastico, un combattente eccezionale.

Era il Soldier più forte di tutti e tutto grazie all'Energia Mako.

Il suo corpo l'aveva assorbita, ma la sua mente no. Era stata proprio quella sostanza ad aver dato inizio a tutto, compresi quegli odiosissimi sogni.

Si avvicinò al letto di Cloud e lo guardò dall'alto. Mentre dormiva sembrava un angelo; non avrebbe mai lasciato nelle mani del Professor Hojo (o come preferiva definirlo 'di quel coglione di Hojo') una creatura come quella. Aveva già liberato altre cavie, umane e non, dal suo laboratorio e non se n'era mai pentito.

Posò una mano sul braccio di Cloud, sentì la sua pelle morbida e calda; non l'aveva percepita quando l'aveva bloccato a terra e i loro corpi anche se per poco si erano toccati.

Cloud si mosse piano nel sonno e Sephiroth ritrasse immediatamente la mano, come per paura di averlo svegliato, ma Cloud continuò a dormire sereno.

“Non ti lascerò a Hojo, nemmeno per tutto l'oro del mondo. Ti proteggerò!”.




Zamy: Questa è la prima fanfiction a capitoli che scrivo, perciò se qualche capitolo di seguito ritarderà di diverse una o due settimane, non tiratemi niente (compresi cancheri, ortaggi vari, scarpe, unicorni o sterco di Chocobo), prima o poi me lo ricorderò!
Genesis: Proprio... Intanto ti sei dimenticata persino di CITARMI! Non pretendevo parlare di me e di tutta la mia magnificenza, ma almeno citarmi!
Zamy: Si, si, nel prossimo capitolo, Genny!
Genesis: E non chiamarmi così! Ho un nome stupendo! Non osare storpiarlo in cotale modo!
Zamy: Si, si, va bene, Geronimo! Saluta che devo andare a finire i compiti!
Genesis: Compiti? Ma che caz...
Zamy: Poi ti spiego cosa sono! Grazie a tutti per aver letto, spero vi sia piaciuto questo capitolo! Alla prossima con....
Genesis: ...
Zamy: Dicevo.... Alla prossima con...
Genesis: ... Oh, sì! Giusto! 'UN MOSTRO O UN ANGELO?!'
Zamy: Ossanto Chocobo... * facepalm *.

  
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