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Autore: Andreatorinista    29/11/2008    4 recensioni
Esistere è un concetto che non ha un significato preciso, ma racchiude dentro di se tutto ciò che noi vediamo, sentiamo, tocchiamo.
Tutti ciò che percepiamo per noi esiste.
Ma ci sono cose che noi non possiamo vedere, e quindi facciamo fatica a credere alla loro esistenza.
A volte queste ‘cose’ possono avere dei sentimenti, e tali sentimenti vengono feriti quando non si viene notati, perché quando si parla di qualcosa che non esiste, non ci si riferisce solo a dei semplici oggetti inanimati.
Perché anche ciò che non esiste può avere una coscienza, un identità propria.
Queste entità vengono chiamate Organismi Ectoplasmatici, o in gergo comune Fantasmi.
Questa è la storia di uno di loro.
Questa…è la mia storia.
Introduzione modificata. E' vietato creare l'effetto riga vuota nelle stesse.
Nausicaa212, assistente amminisratrice.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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1 La vita.
Che cosa vuol dire vivere?
Che cosa significa essere al mondo?
Ha un senso?
Un significato?
Perché noi esistiamo?
Tante sono le domande che mi martellano il cervello.
Ma il motivo per cui sono presenti in esso, è un altro.

Esistere è un concetto che non ha un significato preciso, ma racchiude dentro di se tutto ciò che noi vediamo, sentiamo, tocchiamo.
Tutti ciò che percepiamo per noi esiste.
Ma ci sono cose che noi non possiamo vedere, e quindi facciamo fatica a credere alla loro esistenza.
A volte queste ‘cose’ possono avere dei sentimenti, e tali sentimenti vengono feriti quando non si viene notati, perché quando si parla di qualcosa che non esiste, non ci si riferisce solo a dei semplici oggetti inanimati.
Perché anche ciò che non esiste può avere una coscienza, un identità propria.
Queste entità vengono chiamate Organismi Ectoplasmatici, o in gergo comune Fantasmi.

Questa è la storia di uno di loro.
Questa…è la mia storia.

Io Esisto

1° Capitolo-Shikamaru Nara (Prologo)

“Uffaaaaaa. Non c’è un cazzo da fare.”
Mi chiamo Shikamaru Nara.
“Se sapevo che sarebbe finita così, non ci sarei andato in chiesa tutte le domeniche.”
Nato il 22 settembre 1989.
“Che seccatura.”
Morto lo stesso giorno del 2005.
Morire il giorno del compleanno è la sfiga più grossa che mi sia mai capitata.
Non che me ne importi molto ora, data la mia condizione.
“Almeno posso dire di essere stato il pigro più figo del mondo.”
Sono morto investito da una Chevrolet bianca dopo essere uscito dal corso pomeridiano di recupero del debito scolastico di matematica.
E il buon Dio invece di farmi andare in paradiso, com’era giusto che sia, mi fece ricomparire qui, con un collare di ferro al collo, e una catena che partiva dal punto del muretto in cui persi la vita.
Una sorta di ‘ultima cosa prima del trapasso definitivo.’
Già, il problema però era uno solo.
Ma che cazzo dovevo fare?
“Almeno non sento i morsi della fame e della sete.” Dissi ascoltando il suono della campanella, e sdraiandomi sul marciapiede.
“E poi devo dire che questa situazione comincia a piacermi.” Aggiunsi, mentre ammiravo con la bava alla bocca le mutande delle liceali che mi passavano sopra senza che si accorgessero della mia presenza.
“Non ho mai amato la gonna così tanto in vita mia.”
Finito lo spettacolo, mi rimisi seduto sul muretto.
“E’ STATO BELLO RAGAZZE. CI VEDIAMO DOMANI.” Gli urlai contro, ma nessuno sentì la mia voce.
Nessuno mi vedeva.
Per la gente comune non esistevo più.
Ma può essere così crudele il mondo dopo la morte?
Io pensavo di diventare una nuvola e di viaggiare nel cielo sospinta dal vento, oppure cantare le odi al signore insieme agli angeli in paradiso.
“Possibile che dopo tutti i sacrifici fatti, sia questa la ricompensa? Dopo essermi fatti un culo così, che cosa ottengo in cambio? Nulla. Solo il piacere e l’emozione che si prova ad essere seduto su un muretto, e allo stesso tempo di non essere su quel muretto, perché infatti è così. Ci sono ma non ci sono. Esisto, ma nessuno può vedermi. Io posso vedere tutti, ma loro non possono vedere me.”
Ero arrivato anche al punto di cominciare a parlare da solo.
Il dopo-morte era peggio di una droga.
Ti faceva impazzire subito, e ti faceva perdere la cognizione del tempo.
Infatti mi resi conto solo guardando il sole che era già pomeriggio inoltrato.
Che ore saranno state?
Le 5?
Oppure le 6?
“Mi piacerebbe comparire in televisione. Magari in quei programmi che parlano del paranormale. Essendo un fantasma dove potrei comparire se non lì? Alla prova del cuoco?”
Mi affascinavano moltissimo quei tipi di documentari.
Soprattutto Voyager, un programma della RAI che parlava di tutto.
Medioevo, guerre mondiali, ufo, geologia, preistoria.
Tutto ciò che volevi sapere te lo diceva Voyager.
Altro che SuperQuarkekka.
Comunque pensando tra me e me venne la sera.
I lampioni si accesero.
E le strade cominciarono ad affollarsi, a riempirsi di autovetture e di gente che desiderava soltanto andare a casa per vedere il TG e le partite della Champions League.
Era il minimo, dopo una giornata intensa di lavoro.
E io li fissavo, con occhi stanchi e assonnati.
La fame no, la sete no, ma il sonno si.
“Yawn…Ho una gran voglia di bestemmiare non so perché.”
Comunque la giornata per me era giunta al termine.
Non avevo altro da fare.
Ero legato a quel muretto, in attesa di qualcosa che mi avrebbe liberato.
Non potevo neanche andare a sbirciare in edicola qualche porno oppure la Gazzetta Dello Sport.
Per sapere del calciomercato del Milan dovevo sperare che qualcuno ne parlasse all’uscita della scuola.
Ero un tifoso sfegatato del Milan.
Anzi, sono ancora un tifoso del Milan.
Avevo in camera il poster di Gullit, la foto con Ancelotti e il mio trofeo più grande, un autografo di capitan Maldini con tanto di auguri per un futuro felice, spensierato ma soprattutto rossonero.
Non che mi piaccia farmi gli affari degli altri, ma per caso Maldini porta sfiga?
“Ad ogni modo è notte fonda, tanto non verrà nessuno a quest’ora…mh?”
Non l’avessi mai detto.
Girandomi a sinistra notai una figura incappucciata venire verso la scuola.
“Ma…quello lo conosco.”

E FINALMENTE DOPO TANTO TEMPO UNA NUOVA FIC XD
all'inizio avevo cominciato a scriverla con l'intenzione di concluderla al primo capitolo, ovvero doveva essere una One-Shot.
ma l'idea di uno Shikamaru fantasma legato al mureto della scuola dove aveva perso la vita mi piaceva, e così alla fine optai per la long.
alcuni capitoli sicuramente saranno corti.
il motivo è perchè ognuno dei capitoli della fic parlerà di Shikamaru e dei suoi compagni di scuola.
quindi ci appresteremo a conoscere lo stile di vita che Naruto e gli altri avranno in questa AU.
infatti ogni capitolo avrà come titolo il nome di colui che si andrà a descrivere, o meglio descriverà Shikamaru.
dovrà fare qualcosa nel frattempo no? XD
ma non pensate chediventerà un personaggio secondario, perchè in alcuni casi il suo aiuto sarà essenziale, sia per gli altri, che per se stesso.
e all'ultimo capitolo farà qualcosa che sicuramente gli farà capire che anche se nessuno lo vede, lui...esiste.
ok, il mio spazio termina quì, fatemi sapere come vi sembra mi raccomando, i vostri commenti mi danno la forza per continuare a scriver meglio di così ;^) see ya
  
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