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Autore: GreenTea    01/02/2015    5 recensioni
Ehilaaa!
Torno su EFP dopo una piccola pausa
*coff* 3 anni *coff*
con questo orrore depresso scritto in un momento di depressione estrema.
Buona Lettura, ci vediamo dentro!
Dal testo:
"Ryuuji Midorikawa ha sempre creduto che tutto ciò che accade nel corso della vita di un individuo sia frutto del destino."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Midorikawa Ryuuji ha sempre creduto che tutto ciò che accade nel corso della vita di un individuo sia frutto del destino.

Ed è proprio questo il pensiero che, data la situazione in cui si è ritrovato, lo fa sentire dannatamente male.
Chissà per quale misteriosa ragione l'Universo aveva daciso di punirlo, e chissà perché in mezzo a tale punizione c'era capitato anche Hiroto Kyama.

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Iniziò tutto una mattina di metà aprile.
Nella casa di Midorikawa e Hiroto regnava un silenzio che avrebbe spaventato chiunque.
Ryuuji Midorikawa, allora ventenne, sta preparando la colazione, ignaro del fatto che il suo fidanzato Hiroto Kiyama si sia alzato dal letto e si sia chiuso in bagno a rimettere.
Lo chiama, dolcemente, pensando che stia ancora dormendo e Hiroto non risponde.
Midorikawa allora alza la voce, innervosito, ma dell'altro nessun segno di vita.
Decide allora di salire al piano di sopra con una bottiglia d' acqua per svegliare Hiroto alla sua maniera, ma in camera non lo trova.
Ed è allora che Midorikawa inizia ad andare nel panico.
Lo inizia a cercare dappertutto, e lo spettacolo che si ritrova davanti non appena apre la porta del bagno lo lascia di stucco.
Hiroto Kiyama, suo amico dai tempi del Sun Garden e successivamente amante e promesso sposo, è accasciato sulle piastrelle del bagno.
Svenuto.

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Tre giorni dopo, Midorikawa venne a sapere che lui e il suo compagno non si sarebbero mai sposati.
Hiroto sarebbe probabilmente morto prima del giorno delle nozze, fissate per fine maggio.
Shirou e Kazemaru cercarono in ogni modo di sollevare il morale di Midorikawa.
Gli dissero che sarebbe avvenuto un miracolo, che Hiroto si sarebbe salvato e che si sarebbero sposati a fine maggio, in spiaggia, come Midorikawa aveva sempre sognato.
Ma più ascoltava le parole degli amici, più Midorikawa realizzava che Hiroto, l'unico amore della sua vita sarebbe morto, lasciando un vuoto incolmabile dietro di se e un aura di tristezza che probabilmente non lo avrebbe mai abbandonato.
E questo Midorikawa non lo avrebbe mai accettato.

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I medici parlavano di cancro ai polmoni.
Midorikawa Ryuuji non sapeva neanche cosa volesse dire di preciso.
Hiroto Kiyama era in coma e non si sapeva né se, né quando si sarebbe svegliato.
La vita era ormai diventata qualcosa di insignificante per Midorikawa, che aveva smesso di mangiare, di curare il suo corpo e aveva smesso di dormire.
Stava la maggior parte del tempo a sperare, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale, davanti alla camera 327, la camera dell'ultima persona che avrebbe mai voluto vedere in un posto come quello.
Era sempre sedutto nella stessa e anonima sedia bianca e scomoda.
La seconda a partire da destra.
Ogni tanto il medico usciva e guardava Midorikawa alzare il capo speranzoso, ma poi lui scuoteva il capo e il ragazzo si prendeva la testa tra le mani, iniziando a singhiozzare.
Questo accadeva ogni giorno.
Da una settimana.

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Il cuore di Hiroto Kiyama si fermò nove giorni dopo il suo ricovero all'ospedale, nel bel mezzo della notte.
Quella notte Ryuuji Midorikawa se la ricorderà per tutta la vita.
Il telefono aveva stranamente suonato quella notte, e al terzo squillo Shirou Fubuki, che ormai stava sempre da lui, rispose.
Midorikawa sentì le parole scambiate da Fubuki al suo interlocutore molto distrattamente.
Fino a quando non sentì Fubuki, con voce rotta dai singhiozzi, che chiamava Kazemaru ed Endou.
Dalla porta entrarono i suoi tre amici, in lacrime, e lo guardarono.
Lo guardarono come se avessero paura di romperlo con un solo sguardo, di disintegrare la sua vita con un cenno del capo.
Midorikawa guardò negli occhi Kazemaru che annuì.
Midorikawa scoppiò in un pianto che si spense definitivamente solo 4 giorni dopo.
Erano le 3:18 del 25 aprile.
Hiroto era morto e con lui era morto anche Midorikawa.

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Midorikawa Ryuuji non si riprese mai dalla morte di Hiroto Kiyama.
Era diventato l'ombra di se stesso, odiandosi, dandosi la colpa, pensando aver provocato la morte di Hiroto.
Non si perdonò mai di non averlo svegliato subito quella mattina, di essere sceso a preparare la colazione invece di stare con lui, di averlo chiamato dolcemente e non essere salito subito.
Sapeva bene che in Hiroto c'era qualcosa che non andava, ma non aveva mai voluto sapere cosa fosse.
In poche parole era colpa sua se Hiroto era morto.
Midorikawa, seduto in salotto con Shirou Fubuki, che non lo aveva mai lasciato, guardò il calendario.
Era il 24 maggio.
Un mese prima, quella sarebbe stata l'ultima giornata su questo mondo di Hiroto Kiyama.
Tra poche ore lui sarebbe morto.
Il loro matrimonio doveva essere celebrato il 26 maggio.
Midorikawa chiuse gli occhi e si lascio pervadere dal ricordo di un sorridente Kiyama, che lo aveva portato a Parigi, che tirava fuori un anello dalla tasca, si inginocchiava davanti a lui e gli chiedeva ciò che gli doveva chiedere.
Midorikawa era scoppiato in lacrime e gli era saltato addosso, urlado che lo amava e che lo avrebbe sposato anche subito.
Sembrava passata un eternità.
In realtà erano passati solo 3 mesi.
I minuti passavano e Midorikawa stava sempre peggio.
Shirou Fubuki lo guardo, Midorikawa Ryuuji ricambiò lo sguardo e il primo capì i pensieri del secondo, Midorikawa fece un sorriso amaro scuotendo il capo e abbassando la testa.
Non ci fu bisogno di parole.
Quella fu l'ultima volta che Shirou Fubuki vide Ryuuji Midorikawa.

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Ryuuji Midorikawa fu trovato morto il 26 maggio alle 4:35 del pomeriggio da Kazemaru Ichirouta.
Nessuno da due giorni sapeva che fine avesse fatto e non riuscivano più a contattarlo in alcun modo
. Kazemaru Ichirouta in fondo al suo cuore sapeva che sarebbe successo, prima o dopo.
Shirou Fubuki era felice che il suo amico avesse scelto quella data per ricongiungersi con Hiroto.
La data in cui il loro amore avrebbe trionfato.
Il giorno del loro matrimonio.
Endou Mamoru si limitava a piangere sul divano in salotto, tra le braccia di suo marito.
Midorikawa Ryuuji aveva lasciato una lettera alle tre persone che più gli erano state vicine durante il periodo più buio della sua vita.
Una lettera che è ancora custodita da Kazemaru, nella scrivania del suo studio.

"Amici miei,
Alla fine di tutto mi sembra come minimo necessario spendere due parole per ringraziarvi di tutto quello che avete fatto per me.
Ho scelto di andarmene perché questo mondo senza Lui, per me non è più niente.
Me ne vado perché ho bisogno di dirgli che lo amo, che avrei voluto almeno avere l'occasione di salvarlo, che la mia vita senza lui non ha senso.
Grazie amici miei, e spero che il destino, anche se non dovrei nemmeno più nominarlo, abbia in serbo per voi una vita migliore della mia...della nostra.
So già che mi odierete per non avervi detto nulla, ma a volte le parole non servono a niente e sono i gesti a parlare per noi.
Ora sono qui che scrivo a voi queste poche righe, con il polso che sanguina e spero di fare in tempo a scrivere tutto.
Grazie, per aver provato ad evitare l'inevitabile fino alla fine.
Avrei voluto aver il coraggio di dirvi a voce queste parole, ma voi mi avreste fermato prima di afferrare la lama e ormai non potevo più permettermi di vivere oltre e di fare questo torto a Hiroto, perché noi dovevandovevami stare assieme per sempre.
L'Universo ha deciso di punire entrambi con l'assenza dell'altro, solo perché Hiroto Kiyama e Midorikawa Ryuuji si amavano (e si amano ancora) in maniera infinita e l'Universo non poteva sopportare che esistesse un'entità più grande di lui.
Avrei solo voluto che l'Universo avesse deciso di far morire prima me.
Ora suppongo di dover andare.
Prometto che dopo aver trovato Hiroto, là, dove finalmente staremo insieme per sempre, lo abbraccierò anche per voi.
Sempre vostro, Midorikawa Ryuuji. "

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Kazemaru Ichirouta sorride guardando le due lapidi una accanto all'altra.
Lentamente posa una fede sulla lapide di Hiroto Kiyama e l'altra sulla lapide di Midorikawa Ryuuji anche se sa che si saranno sicuramente già sposati.
"Sono passati 10 anni." Pensa poi guardando verso il cielo alzando una mano in segno di saluto verso i suoi amici.
Spesso la sera Kazemaru Ichirouta e Endou Mamoru si sdraiano sull'erba e guardano sempre una coppia di stelle che stanno disumanamente vicine.
Una ha sfumature rosse e l'altra verdi.
Kazemaru Ichirouta sa che quelle stelle sono i suoi amici.
Insieme, finalmente, hanno trovato un posto fisso nell'Universo.




*Angolo Autrice Depressa*
Che dire, beh se siete arrivati qui deduco che avrete dei pomodori con cui uccidermi per questa sorta di FF.
È che sto ascoltando musica depressa e mi è uscita così.
Ho pianto come una fontana a scriverla e spero che voi gradiate.
Lasciate anche una recensione se vi va e fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio lacrimoso (?)
Ila.
  
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