01/02/2015
2 recensioniCiao a tutti!!! eccomi tornata anche se siete in pochi a leggere le mie ff.Comunque un buon san valentino a tutti sia che lo passiate con la persona che amate sia come me con i vostri libri preferiti e una tazza di cioccolata calda e te. Recensite vi prego!Buona lettura~~-Ohi, sveglia dormiglione! -
Greg sobbalza e cade con un’espressione stupita dalla sedia su cui stava dormendo. Davanti a lui c’è Morgan con in mano una grossa tazza di caffè fumante che ride scuotendo la testa,i capelli biondi che si muovono dietro di lei. Lui si risiede sbuffando e con un’ espressione offesa sulla faccia.-Sai ci sono modi meno irruenti per svegliare un povero diavolo che dorme.-
-Sì ma non sono altrettanto divertenti! E per farmi perdonare…-Dice e gli passa la tazza sorridendo.
-Dovrai fare molto meglio di così per riuscire ad ottenere il mio perdono.-
Lei si siede con aria soddisfatta vicino a lui e gioca con lo smalto rosso che le ha regalato a Natale. Greg la guarda da sopra il bordo della tazza. Le ciglia lunghe le coprono gli occhi azzurri dove ricadono i capelli biondi come raggi di sole nel cielo azzurro. Sorride immersa come al solito nei suoi pensieri.
-Allora cosa farai a San Valentino Hollywood?-
-Niente, rimarrò a casa sdraiata sul divano a leggere qualche libro romantico con una tazza di cioccolata calda. Tu cosa mi dici? Inviterai qualche ragazza stupenda a ballare in discoteca?-
Greg scuote la testa ridendo-E chi dovrei invitare, scusa?- Morgan non ha il tempo di rispondere. Il Capitano Brass entra nella sala relax.-A quanto parre ci siete solo voi due in servizio oggi, venite abbiano un duplice omicidio.- Si allontana seguito dai due giovani borbottando qualcosa su come avrebbe voluto passare san valentino quell’anno. E in quel momento Morgan nota qualcosa sulla sua scrivania. Un vaso con delle rose rosse e un biglietto. Li guarda stupita mentre esce per andare al lavoro.Chissà chi le ha mandate, pensa.
Morgan apre il biglietto:
“Alla mia bellissima bionda, Se vuoi sapere chi sono dovrai aspettare e l’intuito un po’ aguzzare ma di certo apprezzerai questo dono, entro il pranzo ne avrai un altro e il terzo per stasera svelerà la mia identità”
Sorride stupita cercando di capire quelle poche righe così buffe. Annusa le rose con gli occhi chiusi.
-Su chi hai fatto colpo questa volta M.?- la voce di Greg la sorprende e questa volta tocca a lei sobbalzare. Lui le porge un caffè e il fascicolo del caso con il risultato delle ultime analisi
-Non sono affari tuoi Greg e comunque non lo so si è solo firmato come ammiratore segreto-
-Probabilmente è Henry, ti sbava dietro da quando sei arrivata-
-O magari sei tu e vuoi solo sviarmi per mantenere la copertura…-
-Ti assicuro che non so scrivere poesie e non ho avuto il tempo per andare a comprare delle rose e un biglietto smielato-
Lei lo guarda indagatrice e torna al lavoro.-Sai forse abbiamo una svolta- Dice infine correndo fuori dalla stanza. Un agente la ferma.-L’agente Morgan Brody?- chiede saltellando da un piede all’altro.-In persona , perché?- Lui non risponde e si limita a porgerle una scatola rossa a forma di cuore.Morgan li guarda curiosa
-Cioccolatini-commenta infine e dalla mano le scivola un bigliettino.
“Ecco il secondo e so che ti piacerà perché se ci cadrai dentro di sicuro io non ti salverrò”
-Uao ti conosce bene questo Ammiratore Segreto-commenta Greg sorridendo e rubandole un cioccolatino
-Ehi, giù le mani G.!- Esclama e i due si allontanano ridendo.
Il laboratorio sta chiudendo. Morgan mette nella borsa le ultime cose e chiude lo sportello del suo armadietto. Esce e l’aria densa di smog la colpisce come uno schiaffo. Apre la porta della macchina e sta per sedersi quando nota con sorpresa che il suo Ammiratore non si è dimenticata di lei. Una busta rossa è incastrata sul volante e sul sedile ci sono dei piccoli petali di rosa.
“E’ giunto il momento di calare le maschere sul tetto io ti sto aspettando.Usa la chiave che c’è nella busta ma quando arriverai in cima apri gli occhi solo quando sarò io a dirtelo”
Morgan non ci pensa due volte.Afferra la chiave e chiude la macchina poi corre su per le scale. Non c’è tempo di prendere l’ascensore. Arriva all’ultimo piano e con mano tremante apre la porta. E se fosse solo lo scherzo idiota di qualcuno del laboratorio, pensa mentre passa la porta con gli occhi chiusi.
-Buon San Valentino, mia bellissima bionda!- Morgan potrebbe riconoscere quella voce fra mille. Si volta e trova davanti a lei il volto sorridente di Greg. I capelli biondi come al solito pettinati in quella stupida serie di spunzoni stile riccio. Greg si gode la sua aria confusa e allunga una mano in avanti. Stringe una rosa rossa con un biglietto legato al gambo sottile.
Ci sono solo due parole scritte sopra:
“Ti Amo”
Lei ride e una lacrima le scivola lungo la guancia alza lo sguardo e apre la bocca per dire qualcosa ma Greg la blocca. Le sue labbra sono morbide contro quelle di Morgan mentre i due si incontrano in un bacio. Lui la avvicina a se tenendola per i fianchi mentre con una mano le accarezza leggero e delicato una guancia. Lei si aggrappa al suo collo alzandosi sulle punte per riuscire ad avvicinarsi a lui il più possibile. I loro corpi sono perfettamente incastrati in quell’abbraccio, due pezzi dello stesso puzzle che combaciano perfettamente.
-Sei tu allora- Sussurra Morgan contro le labbra di lui.
-Sono sempre stato io- Risponde Greg tenendola stretta a se in un altro bacio sul tetto del laboratorio con tutta Las Vegas che ai loro piedi scintilla piena di vita.