Prologo
Io
non capisco. Sono indubbiamente una persona dotata, sagace e con un
intelletto
superiore alla media. Falsa modestia a parte: lo sono. Io, R. J. Lupin,
sono
probabilmente uno dei ragazzi più intelligenti della scuola.
E allora spiegatemi:
per quale strano, arcano motivo, ho fatto amicizia con gli esseri
più imbecilli
di tutta Hogwarts, animali compresi? Quando, sette anni fa, salii sul
treno,
ero convinto che i miei giorni in questa meravigliosa scuola sarebbero
stati
molto calmi e tranquilli. Ovviamente, inutile dirlo, non è
stato così e la
colpa sono i miei succitati amici che hanno reso la mia vita in questo
posto
tumultuosa, confusionaria e caotica. Non dirò divertente
perché non c’è nulla
di piacevole nello stare in punizione due giorni su tre. A onor del
vero devo
ammettere che la colpa solitamente ricade su James e Sirius, ma
è comunque
faticoso passare gran parte delle mie giornate a tentare di cacciare
fuori dai
guai me e i miei compagni di dormitorio.
Ma cominciamo, com’è
d’uopo, dall’inizio, ovvero da quando quel giorno,
che sia maledetto ora e per sempre, quel cappello rattoppato ha avuto
la
malsana idea di mandarmi a Grifondoro.
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Odio
i commenti dell’autore a fine capitolo perché non
so mai cosa scrivere. Questo
è solo il prologo, so che sembra non avere molto senso ma lo
acquisterà, spero,
nei prossimi capitoli. È la mia prima ff ma criticate lo
stesso (soprattutto
nei prossimi capitoli, anche perché in questo non ho ancora
detto niente)
perché dire “è la prima” non
è mai una scusa, anche se molti la usano come
tale. Se trovate errori, se la punteggiatura non va, se vi ha fatto
venire
voglia di rintanarvi in bagno e vomitare già dopo la prima
frase, avvertitemi.
Grazie