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Autore: Anown    02/02/2015    0 recensioni
[Akuma no Riddle/ Riddle Story of Devil]
Kenmochi si risveglia molto confusa in un ospedale, ricorda di dover fare qualcosa di importante ma Cosa? Sarà ancora in Tempo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché si era risvegliata in quella stanza? Era la camera di un ospedale ma come era finita lì? Il suo ultimo ricordo era… niente da fare, non se lo ricorda, aveva l’impressione di dover fare qualcosa ma anche in quel caso la memoria non l’aiutava, doveva essere qualcosa di importante, da fare entro un certo limite di tempo ma cosa? Cominciava a ricordarsi l’ultima cosa che aveva visto, era Kirigaya, era stata lei a farla finire in ospedale? Ma perché? L’obbiettivo di tutte le assassine della classe nera era Haru Ichinose, non lei.
Ecco cosa doveva fare, uccidere Ichinose, era ancora in tempo?
-Buon giorno, spero di non disturbare. Emh… allora Kenmochi come va? L’infermiera mi aveva detto che stavi ancora dormendo, ti sei ripresa ora? Sei ancora un po’ stordita?- Ichinose era entrata nella stanza, portava in mano un sacchetto da cui fuoriuscivano un foglio arrotolato ed un mazzo di cardi viola. Finalmente arrivava un po’ di fortuna, la vittima era venuta a trovarla ed era da sola, non avrebbe potuto ucciderla all’interno dell’ospedale perché non doveva coinvolgere persone esterne alla classe nera però poteva sempre convincerla a seguirla in un luogo dove nessuno le avrebbe viste. In fondo le dispiaceva, Haru le faceva simpatia ma aveva un obbiettivo da perseguire quindi... -Figurati, non provochi alcun disturbo, ansi mi fa molto piacere vederti.- Ichinose sembrava molto contenta della reazione, tirò fuori della busta il foglio e il mazzo di cardi e li porse a Kenmochi. -Tieni questo è il tuo diploma.- Kenmochi prese il foglio in mano e lo guardò attentamente, diploma? Era già finito l’anno scolastico e lei non aveva potuto uccidere Ichinose e guadagnare la ricompensa? Ma non aveva nemmeno potuto provarci! Questo non era giusto.  Ichinose tirò fuori dalla busta altri due oggetti, un DVD ed un piccolo lettore DVD. -Io ed il professore abbiamo pensato di registrare la recita e fartela vedere dato che ti eri impegnata tanto.- a Kenmochi non andava di accettare quell’ingiusta sconfitta ma ormai anche uccidendola non avrebbe ottenuto niente, intanto tanto valeva vedere la recita, in fondo Ichinose ed il professore avevano avuto un pensiero gentile e forse così si sarebbe distratta un po’. -Va bene, vediamo la recita, spero sia venuta bene.- Ichinose si sedette accanto a Kenmochi e fece partire il disco. -Tranquilla è stata un successo.- disse Ichinose fiduciosa.

Finito il filmato Kenmochi non poteva credere a ciò che aveva visto. -Ma questo non è Romeo e Giulietta. Da quando Romeo uccide Giulietta, se l’avesse strangolata sarebbe sembrato il finale di Otello inoltre non ha fatto capire nemmeno il motivo per cui l’ha fatto e Tebaldo e Romeo non dovevano entrare in scena in quel momento ma in un altro, perlomeno Nio ha cercato di spiegare cosa stesse succedendo ma la sua recitazione era poco credibile, però era abbastanza buona nella parte finale ma il prete non si doveva trovare in quella scena. Cosa è successo? Kirigaya voleva ucciderti e nel tentativo ha rovinato la recita? Io avrei voluto ucciderti il prima possibile per non intaccare la recita. Ti avrei eliminato anche prima di quel giorno ma ero troppo impegnata con l’organizzazione della sceneggiatura .- Ichinose cercò di calmare l’agitatissima ragazza e le spiegò quello che era successo durante la recita e sentendosi in colpa anche il vero motivo per cui era diventata l’obbiettivo della classe nera riuscendo ad essere anche abbastanza chiara. -Capito, quindi Kirigaya e Namatame sono morte sul serio, almeno.- Ichinose sorrise pensando di dare alla ragazza una buona notizia. -No, tranquilla, stanno bene anche se Namatame ci ha messo un po’ per riprendersi.- Kenmochi si tolse il pigiama, si mise i vestiti e disse nervosamente a Ichinose -A questo punto uccidendoti non concluderei niente, peccato, avevo un nobile progetto: in caso di riuscita avrei aiutato l’associazione per le vittime di bullismo di cui faccio parte. Ciao scusa ma ho molta fretta.- e se ne andò mentre Ichinose cercava di fermarla -Ferma, ti sei svegliata solo oggi, dovresti stare qui ancora un po’.- alla fine la ragazza uscì dall’ospedale e riuscì a seminare Ichinose.

Kenmochi in qualche modo voleva vendicarsi, si era fatta mettere i piedi in testa per gran parte della sua infanzia e non voleva farlo anche in quel momento ma come poteva vendicarsi e di chi voleva vendicarsi? Di Kirigaya che non aveva rispettato la sua precedenza nel tentativo di uccidere Ichinose, l’aveva quasi uccisa con il veleno e aveva rovinato la recita? No, comunque anche lei era li per uccidere Ichinose, anche se la piccola ipocrita era stata davvero scortese, le regole non le impedivano di sbarazzarsi di una rivale, regole stabilite dall’accademia, la stessa accademia che aveva incaricato dodici assassine di uccidere una ragazza senza nemmeno spiegarne il motivo. Alla fine il gioco non era facile come sembrava, Ichinose non era una ragazza qualunque, era dotata di un grande potere, lei era il primer e alla fine quante possibilità c’erano che qualcuno al di fuori di Ichinose vincesse, il vero obbiettivo della classe non era ucciderla ma testarne le capacità, praticamente erano state tutte fregate.    
Arrivata in un internet caffè la ragazza si appartò con un computer e cominciò ad hackerare il sistema della Myojo Academy per metterne i segreti su Internet, per il clan sarebbe stato un grosso problema inoltre così imparavano fregarla, questo era una specie di lieto fine giusto?
Nessuno era veramente morto e lei poteva finalmente dimostrare che le ex vittime di bullismo non erano deboli. Ma essersi messa insieme ad altre undici assassine per attaccare una ragazza che non lo era non poteva essere considerato come bullismo? Va beh. In fondo Ichinose non era debole come sembrava in più era protetta da Azuma quindi con la coscienza tutto a posto.


La ricompensa di Kenmochi sarebbe stata decisa dalla “destituzione collettiva” associazione costituita da vittime di bullismo di cui lei fa parte. Grazie della lettura. 
  
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