Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |      
Autore: izzie_sadaharu    02/02/2015    3 recensioni
I membri della squadra di Levi (aka Rivaille) sono morti, inducendolo a riflettere sulla caducità della vita.
Breve fanfiction ispirata dalla meravigliosa poesia dell'ermetico Ungaretti.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Come d'autunno sugli alberi le foglie





Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie.

 

 

Non ha mai riflettuto così intensamente sulla caducità della vita.
Non fino a quel momento, in cui ha visto tutti i membri della sua squadra giacere, come se non fossero mai stati altro che polvere, o un mucchietto di foglie secche.
Avrebbe restituito loro l'umanità di una degna sepoltura, se non fosse stato per quell'emergenza. È stato posto davanti a un bivio, a una scelta: salvare i vivi o l'umanità dei morti?
La risposta è ovvia: i vivi, che vengono sempre prima nella scala delle priorità, con il loro egoismo di voler continuare a respirare e di surclassare chi, al contrario di loro, non potrà più farlo.

 

...come

d'autunno

sugli alberi

le foglie.

 

Non ha mai avuto paura di morire, e non ne avrà neanche in futuro. Ne è consapevole.
Così come è consapevole che tutti, prima o poi, si muore, e tutti, prima o poi, si diventa polvere.
Eppure, sente dentro sé una sorta di gelo. È come se il suo cervello, folle nella sua ansia di vivere, stesse gridando impazzito: voglio vivere. Voglio vivere. Voglio vivere!
Sa bene che non ha senso aggrapparsi tanto ad una cosa come la vita, e allora perchè proprio in questo momento è così conscio del suo respiro, della terra sotto i suoi piedi, e del sole, quel sole beffardo e spettatore che si prende gioco di lui e di tutti gli umani?

 

 

...sugli alberi

le foglie.

 

 

Sente l'impulso di gettare a terra l'attrezzatura e di mettersi in ginocchio, aspettando che un Titano lo trovi e lo divori.
Lo desiderebbe, in realtà: desiderebbe con tutta l'anima smettere di lottare per una causa persa fin dall'inzio, e di riposare per sempre, circondato da coloro a cui tiene.
Eppure, non lo fa: non getta l'arma, non si accascia a terra, non guarda negli occhi la morte vestita da Gigante.
Continua a saltare da un ramo all'altro, difendendosi da coloro i quali vorrebbe tanto che lo uccidessero. Si aggrappa con dita d'acciaio alla vita, tentando di bloccare la fuga di essa proprio come un bambino cerca, giocando, di intrappolare l'acqua tra le dita. È un attimo: velocemente tutto il liquido scivola inesorabile dalle mani, lasciandole bagnate e deluse.
Un piccolo mucchietto di polvere, una semplice foglia morta staccata da un ramo troppo pieno.

 

 

Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie.

 

 




* ANGOLO AUTRICE *

Salve a tutti!

È la prima volta che scrivo nel fandom di Shingeki no Kyojin, e sono subito partita con una cosuccia un po' deprimente e da suicidio... Ma quella meravigliosa poesia di Ungaretti mi ha ispirata questa mattina, e non ho potuto fare a meno di buttare giù qualcosa di fandomish .^.
Coomunque, spero che non faccia troppa pena! Vi lascio alla depressione, vado a cena!
Alla prossima
Izzie

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: izzie_sadaharu