Bčati, mondo,
degli occhi sorridenti:
sono l'aurora dei tuoi giorni.
Bčati di quelle mani
acerbe, mai possedute,
sue e soltanto sue:
sono le onde delle tue rive.
Bčati dei suoni dolci, soavi
e sporadici:
sono il rigoglio dell'acqua
nei tuoi deserti.
Bčati di lui, mondo,
che io non posso.
Non lasciarlo possedere
ad alcuna
perché non una né mille potrebbe mai
essere, comprendere tanto.
E se lo permetterai
fa che sappia dell'aurora, delle onde, del rigoglio dell'acqua.
Fa che ogni suo respiro
sia il bearsi di quelle meraviglie.