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Autore: carol96    03/02/2015    2 recensioni
In un ipotetico futuro ambientato dopo la saga dell'isola di Dressrosa e il paese di Wano, la ciurma di Cappello di paglia e Trafalgar Law approdano in un'isola del Nuovo Mondo, il regno di Amalachia, con il bisogno di fare rifornimento e di riposarsi dall'imperterrita ricerca dell'imperatore Kaido. Non sanno che questo luogo apparentemente tranquillo e ospitale nasconde, in realtà, molte ombre. Qui incontreranno anche delle loro vecchie conoscenze della Marina e le loro vicende saranno inevitabilmente collegate. Una nuova avventura e sfida attende i nostri eroi!
Genere: Avventura, Commedia, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Smoker, Tashiji, Trafalgar Law
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Pirati e marines nel regno di Amalachia

Note:
 -…-  = discorso parlato
°…° = discorso pensato
(…) = note dell’autore o commenti della sottoscritta

  

Capitolo 1: Arrivo ad Amalachia

L’alleanza pirata tra la ciurma di Cappello di Paglia e Trafalgar Law stava continuando imperterrita il suo viaggio nel Nuovo Mondo, con l’obiettivo di sconfiggere uno dei quattro Imperatori: Kaido delle Cento Bestie.

Era da un po’ che avevano lasciato il paese di Wano, dove avevano salutato il samurai Kinemon e suo ­figlio Momonosuke, e l’abile navigatrice Nami aveva localizzato un’isola, in cui fermarsi a fare rifornimento: per il momento non avevano molte informazioni sul luogo, ma Robin stava facendo ricerche. Non era comunque il caso di fare gli schizzinosi, dato che, per colpa di un certo capitano, le scorte di cibo erano pressoché esaurite: bastava solo che fosse abitata.

Dopo che la Thausand Sunny si avvicinò alla costa, tutto l’equipaggio scese dalla nave, per ammirare la bella città portuale già molto visibile e decidere il da farsi.

 -FINALMENTE! UNA NUOVA AVVENTURA!- urlò dalla gioia Luffy.

-Idiota, smettila di strillare! Non dobbiamo attirare l’attenzione!- detto questo, Nami tirò al capitano un pugno in testa.

-Già, sarebbe meglio: non vorrei imbattermi in qualche ammiraglio o uno della Flotta dei Sette com’è successo a Dressrosa.- Usopp tremava al solo pensiero.
­
-Quello è l’ultimo dei nostri problemi, ricorda che abbiamo un Imperatore alle costole.- ricordò Law con voce atona e senza emozioni, che fece rabbrividire i membri più fifoni della ciurma.

-Non credo che ci sia da preoccuparsi, il libro che ho consultato dice che lo stato presente sull’intera isola, un certo Regno di Amalachia, è molto ospitale con gli stranieri.-

°Amalachia…°- pensò Law con aria leggermente sorpresa, come se il nome gli ricordasse qualcosa.

-Dici sul serio Robin? SUUUPEEEEEER!- ­esultò Franky con entusiasmo.

-Solo se non si tratta di un’isola di cannibali affamati.- Per quanto l’archeologa fosse pacata, aveva un insolito senso dell’umorismo.

-NON DIRLO NEANCHE PER SCHERZO!- Ci mancava solo questo a fare venire ad Usopp una crisi di nervi.

-Io basterei come pranzo, yohohohohoho!- (N.A. Riferimento a Punk Hazard)

-MA SE SEI TUTT’OSSA, BROOK!- ribatterono subito gli altri membri della ciurma, con fare da siparietto comico.

-Se avete finito con le buffonate, che ne dite di organizzarci?- Richiamati all’ordine dal “Chirurgo della morte”, che ormai stava perdendo la santa pazienza, tutti quanti si misero in cerchio.

-Ho fame, andiamo a cercare una locanda.- propose subito Cappello di paglia.

-Ci penseremo dopo, ingordone. Io devo assolutamente andare in città, ho un mucchio di spese da fare: vestiti, alimenti, beni di consumo, ecc… e
se ci fosse qualcuno che mi aiutasse a portare le borse…-

-C’è qui il tuo cavaliere, Nami-swan! Sempre disposto a correre in tuo aiuto, così posso occuparmi anche delle riserve di cibo. Vieni anche tu Robin-chwan???- Sanji era ormai entrato in modalità “cuoco innamorato”, con tanto di cuoricini sprizzanti attorno a sé.

Zoro alzò istintivamente gli occhi al cielo, disapprovando la scena.

-Sì, anch’io ho voglia di fare un po’ di shopping. Chissà che non trovi qualche libro interessante.-

-Una giornata con le mie dee, fantastico!-

-Io avrei bisogno di qualche nuovo gadget per il combattimento: che ne dici Franky? Vieni anche tu?- disse Usopp con il suo ritrovato buonumore.

-Sicuro, supeeeer-cecchino! Qualche attrezzo nuovo è quello che ci vuole!-

-CHI HA CHIESTO NIENTE A VOI DUE???- urlò il cuoco, vedendo la sua passeggiata “romantica” andare a rotoli.

-Io non ho voglia di girare, mi sa che starò di guardia alla nave.- disse lo spadaccino dai capelli verdi.

-Mi sembra la cosa migliore, non vorrai mica andare ad aumentare i tuoi debiti, vero?- intervenne perfida Nami, con un sorriso da furbetta.

-Strozzina di…- ringhiò Zoro, dopodiché sbuffò con aria di strafottenza.

-Ti faccio compagnia, devo finire di preparare delle medicine.- disse Chopper con la sua solita dolcezza.

-Anch’io terrò gli occhi ben aperti qui, anche se gli occhi non li ho, yohohohoho!- Lo scheletro musicista non resistette a fare una delle sue battute.

-Te che fai Trafalino?- Chiese Nami incuriosita.

-Vado in città. C’è qualcosa che devo cercare.- Il tono di Law era sempre lo stesso, ma nel suo sguardo si scorgeva una certa emozione.

-Bene, ora che ci siamo organizzati, possiamo anche andare! CIBOOOOOOOOOO!!!!- Luffy, spinto dalla fame, cominciò a correre verso la città.

-LUFFY, ASPE… Niente da fare, è partito in quarta.- Usopp si mise una mano in fronte, sconsolato.

-Perché è così scemo? Ha almeno un po’ di soldi?- Nami reagì proprio come il cecchino.

-Sappiamo com’è fatto, lo incroceremo strada facendo. Intanto ci conviene avviarci.- disse l’archeologa, pronta a partire.

Così cinque membri della ciurma di Cappello di Paglia, insieme al capitano degli Hearts, attraversarono l’entrata delle grandi e imponenti mura di pietra per entrare in città. Era molto bella: sembrava uscita direttamente dal Medioevo che si immagina leggendo le storie sui cavalieri e le principesse (Presente il paese di San Gimignano? Qualcosa del genere).
Tutte le vie, lastricate con ciottoli levigati, convergevano in un unico punto, probabilmente la piazza cittadina­­ o il castello del re, trattandosi di un regno. Le case erano piccole e sobrie, fatte di mattoni marroni tendenti al rosso, una accanto all’altra, con la porta direttamente sulla strada se non fosse per qualche scalino che la separava da terra. L’atmosfera era molto vivace: le strade pullulavano di persone, artisti di strada che divertivano i bambini e mercatini colorati, sistemati sotto dei portici, nel caso dei più fortunati. (Non era mia intenzione fare la rima, ve lo assicuro).

-Da qui ci separiamo, ho delle cose da fare: ci troviamo alla nave prima del tramonto.-

-Ok Trafalino, a presto!- Lo salutarono i cinque Mugiwara. (Mugiwara è il corrispettivo di Cappello di Paglia in giapponese)

-°Ma quanto la pianteranno con questi soprannomi idioti…°- pensò irritato Law, mentre se ne andava.

Nami:- Questo posto è stupendo, ci sono così tante bancarelle che non saprei da dove cominciare: vai con gli acquisti!!!-

Usopp:-°e pensare che criticava l’entusiasmo di Luffy…°-

 Mentre i pirati si davano allo shopping nel mercato della piazza, delle misteriose figure incappucciate si aggiravano per la città, coperti da dei mantelli marroni e cercando di passare il più inosservato possibile (cosa difficile, dato che la maggior parte delle persone era vestita di bianco). Tenevano tutti in mano un mini lumacofono (o den-den mushi per i giappofili). Due di loro si nascosero dietro un edificio, controllando di non essere seguiti.

-Signore, è certo che i pirati si trovino qui?-

-Ne sono certo: da come si agitava il Log Pose, Cappello di paglia non può che aver seguito questa rotta. E questa volta riuscirò a catturarlo,
insieme a quel farabutto di Trafalgar Law, quant’è vero che mi chiamo Smoker.-

-Ne è sicuro, signore? Sa che questo regno non fa parte del Governo Mondiale: tecnicamente, non abbiamo alcuna giurisdizione. Il re locale potrebbe considerare un arresto da parte nostra un’offesa nei suoi confronti e considerare noi dei criminali.-

-Tashigi, ricorda che stiamo catturando dei pirati, non degli abitanti del luogo: se avrà da ridire, spiegheremo la situazione e non farà storie.-

-Sarà, ma non ne sono convinta. Questo posto a un non so che di strano, ho un brutto presentimento.-

- Bah, non perdiamo tempo in chiacchere. Piuttosto, dividiamoci e perlustriamo nuovamente la zona: se vedi qualcuno di loro, informami subito.-

-Sissignore.- La voce di Tashigi tradiva un poco di esitazione.

Dopo questo scambio di battute, i due si separarono. Il vice-ammiraglio si confuse tra la folla, mentre la giovane spadaccina controllava i vicoli della città. I primi in cui era passata erano spaziosi e abbastanza frequentati, ma più si allontanava dal centro, più diventavano più stretti e silenziosi. Un ufficiale della marina come lei non si farebbe di certo intimorire, ma la sensazione di essere osservata la metteva in agitazione.

Era ormai passata più di un’ora da quando aveva cominciato la ricerca e dei pirati non c’era nemmeno l’ombra, il che rendeva inutile il suo girovagare: decise, così, di tornare indietro il più in fretta possibile. In quel momento sentì un debole rumore di passi dietro, il che la mise subito in allarme: estrasse la sua katana e cercò con lo sguardo la fonte del rumore. Il silenzio e la penombra di quel luogo non la aiutavano e si convinse che il suo nervosismo le aveva giocato un brutto scherzo, ma per prudenza non depose l’arma. Neanche il tempo di riprendere il cammino, che sentì del metallo colpire violentemente la sua Shigure, facendola cadere. In meno di un secondo aveva una mano davanti alla bocca e il capitano cercò con tutte le sue forze di divincolarsi, provando a urlare e a togliere la mano nemica. Smise di lottare non appena si ritrovò la lama di una spada che quasi le sfiorava la gola.

-Non è sicuro per una donna aggirarsi da sola… e nemmeno giocare a fare il soldato.- gli sussurrò una melliflua voce maschile.

Dopodiché, il buio.

 

Cosa sarà successo a Tashigi e come proseguirà la storia? La risposta sarà nei prossimi capitoli!

Ciao a tutti, sono tornata dopo un sacco di assenza, ma gli impegni scolastici si sono fatti sentire e scommetto che la maggior parte di voi capirà. Ho sempre voluto scrivere una fan fiction su One Piece un po’ impegnativa a livello di trama e fu così che la mia mente malata ha partorito questa idea, che spero possiate apprezzare.

Il rating è abbastanza alto dato che tratterà di argomenti un po’ delicati, anche se non in maniera troppo esplicita. Inoltre, cosa molto strana per me, saranno presenti alcuni OCs, limitati ai soli personaggi dell’isola: alcuni avranno la loro importanza, ma non toglieranno il ruolo di protagonisti ai nostri eroi.

Spero che abbiate apprezzato, mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni attraverso recensioni, messaggi privati, lettere inviate da civette o quello che vi pare.

Grazie mille per la lettura, al prossimo capitolo!
Carol96
 
  
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