Boh, ora sono qui, in camera mia, seduto. Penso a un sacco di cose... penso che dovrei fare i compiti, penso che dovrei pulire il macello in cui vivo, penso che devo fare la spesa, che devo finire di leggere un sacco di libri. E poi penso che dovrei smettere di pensare così tanto. Sento freddo, ma c'è un piccolo raggio di sole che mi riscalda il fianco sinistro, e questo calore si diffonde in tutto il mio corpo, eccetto che nelle mani, come se queste fossero distaccate completamente dal resto del corpo. In effetti è bello soffrire il freddo. Anzi, certe volte è bello soffrire, non chiedete il perché; molto probabilmente nemmeno io saprei rispondervi. Mi piace essere calmo, composto e coi nervi saldi. Quando capita riesco a pensare lucidamente, e a mantenere il controllo quando succede qualcosa che normalmente mi farebbe perdere le staffe, perché - sapete - io sono un po' - troppo - permaloso e irascibile, ma in questi giorni lascio correre. Però certe volte mi accorgo che dentro di me non riesco a tollerare ogni cosa, ma trattengo tutto, riuscendo così a tenere sotto controllo la mia rabbia, reprimendola. È una cosa brutta, sì, ma fa parte del mio carattere. Da poco ho capito che la scrittura mi aiuta un po', mi fa sfogare, e mi sento bene quando rileggo le mie storielle. È bello, nonostante io non ne vada proprio fiero, inizialmente... Toh, il gelo si è diffuso fino ad arrivare alle gambe. Che sia un segno? Che l'oscurità stia iniziando a prendere il sopravvento, soffocando il mio animo e sottraendomi quel pizzico di buonumore accumulato in seguito ad un buon rendimento scolastico? Chissà, tutto può essere. Anche se, francamente... non lo spero.