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Autore: Shanksilrosso02    03/02/2015    0 recensioni
Uno dei più forti e crudeli agenti operativi di Doflamingo "Senior Pink " va su un isola per uccidere qualcuno,ma succede qualcosa di inaspettato. La storia è ambientata nel passato del personaggio quando aveva 30 anni e descrive tutto quello che l'ha portato ad essere colui che conoscete ora nel manga.
Il titolo iniziale doveva essere "Il Passato di Senior Pink" , ma ho scelto questo per focalizzare il tutto solo su un avvenimento importante. Buona lettura.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Disclaimers: I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
 

Non ha mai piovuto così tanto
 

L’aria era secca e pungente. Il sole, alto nel cielo, rifletteva i suoi raggi nel verde smeraldo di quel mare così pulito e splendente che con le proprie onde accarezzava dolcemente la spiaggia dell’isola di Rainless, un piccolo paradiso del Nuovo Mondo famoso soprattutto per le rare piogge. Qui la popolazione aveva dovuto arrangiarsi come poteva e inventare parecchi macchinari che potessero far prosperare la civiltà in assenza di acqua per mesi o addirittura anni. La capitale, “Hope“, era stata eretta e fondata da Cristhoper Nivius, un uomo dalla sconfinata intelligenza e cultura che arrivò dal  mare occidentale per  esplorare e scoprire nuove isole dove si potessero impiantare e far fiorire nuove civiltà. Ogni isolano conosceva questo nome, tanto che lo veneravano come se fosse una divinità. Nella piazza principale, difronte all’enorme palazzo dove risiedeva il pronipote di Nivius, proclamato re dell’isola, era stata costruita un’enorme statua di bronzo in onore del “creatore”.  
 Le temperature a Rainless erano sempre molte alte, soprattutto d’estate. Era proprio in questa stagione che l’agente operativo di uno dei più grandi e terribili pirati di sempre, Donquijote Doflamingo, vi era approdato: Senior Pink, agente speciale e sicario dell’armata di Diamante, identificata come la “squadra dei Lottatori”. 
 Doflamingo divideva la sua ciurma in tre sezioni, le Armate, comandate ognuna da un ufficiale capo e composta da tre o quattro ufficiali semplici   che a loro volta comandano oltre duemila soldati. 
Senior Pink era un uomo alto, snello, sulla trentina. Indossava un abito scuro con una camicia floreale. Aveva grandi labbra e capelli nero corvino rivolti verso dietro, portava sempre degli occhiali da sole blu scuro e un fazzoletto bianco nel taschino sinistro della giacca.
Doflamingo sembrava averlo inviato sull’isola senza una ragione quando il piccolo lumacofono aveva iniziato a suonare. E, con aria pacata e tranquilla, Senior Pink lo aveva estratto, infilando la mano destra nella tasca della giacca .
- “Pronto? Con chi parlo?” – aveva chiesto con voce dolce e tranquilla.
- “Sono io, Diamante” – aveva risposto il suo interlocutore con la solita voce suadente – “Doffy mi ha detto che ti ha mandato lì senza darti nessuna direttiva. Bene, la tua missione è uccidere un noto costruttore di quei depuratori che estraggono l’acqua dal mare per purificarla e permettere a quegli sporchi parassiti di berla. Uccidilo, ruba il progetto e distruggi le macchine esistenti. Sarà un piacere rivendere quei quattro straccetti al mercato nero. Faremo un mucchio di soldi e Doffy sarà molto, molto fiero di noi“.
- “Certo, certo. Non c’è problema. Farò un lavoretto veloce e pulito“ – aveva detto, chiudendo la conversazione in modo brusco come era solito fare. Non c’era tempo da perdere. Nessuno poteva permettersi di far aspettare il “Signorino”.

*

Affaccendato nel raccogliere quante più informazioni possibili sul protagonista del suo nuovo lavoro, Senior Pink aveva iniziato a percorrere l’isola in lungo e in largo senza rendersi conto che fosse calata la sera e, con essa, fosse arrivata l’ora di cenare. Ma, con suo immenso sgomento, si era reso conto all’improvviso di essere in un posto sperduto, molto lontano da quella che era diventata la sua base. Non vi era niente intorno a lui. Niente e nessuno. Persino le piccole case che vedeva in lontananza dalla spiaggia sembravano essere deserte. Era come se quell’isola fosse disabitata. Ma, probabilmente, la colpa di quella totale assenza di vita era solo una conseguenza dell’insopportabile calura che affliggeva quel posto paradisiaco.
Così, con le mani in tasca e passo cadenzato e tranquillo, continuava ad avanzare, accorgendosi che il tempo stava cambiando in maniera del tutto inaspettata. Sembrava quasi impossibile che stesse accadendo proprio in quel momento, eppure stava per verificarsi quello che non succedeva da almeno due anni: il preludio di un violento temporale.
In un attimo, alle prime gocce di pioggia, il silenzio precedente si era tramutato in caos: tutte le persone avevano aperto di botto le finestre gridando di gioia.  Un fenomeno così naturale e comune altrove era per loro qualcosa di straordinario.
Egli, però, era semplicemente infastidito dall’insistenza e dall’imprevedibilità di quella pioggia, e con una corsetta aveva raggiunto rapido la tettoia di una locanda posta a cento metri di distanza nel tentativo di ripararsi.
Ma sembrava che quel giorno non fosse la pioggia l’unica sorpresa che gli era stata riservata. Perché, girando per puro caso lo sguardo verso la sua destra, aveva visto comparire da un vicolo una ragazza dai capelli ricci color miele, occhi cerulei e pelle bianca e candida come la luna, i lineamenti gentili ed un sorriso che faceva sembrare il mondo un posto colorato e felice. Inutile dire che Senior Pink era rimasto incantato da cotanta bellezza e purezza. E la cosa più straordinaria era che lei si stava proprio dirigendo sotto la sua stessa tettoia.
-“ Mi sono tutta bagnata ah ah ah ah!” – aveva detto con voce dolce e squillante –“Come è divertente! Io amo la pioggia, è un miracolo! Non pensi anche tu lo stesso?”.
Per un paio di secondi non aveva risposto. L’imbarazzo era tanto e non si era mai sentito in quel modo prima d’ora. Un modo che non riusciva a spiegare neanche a se stesso. Donne ne aveva avute tante. Sapeva di essere bello e che tutte cadevano ai suoi piedi. Ma quella volta era diverso. Quella volta sembrava che fosse stato lui a cadere. Alla fine, facendosi coraggio -anche per non fare la figura dello stolto - aveva deciso di rispondere nella speranza di dire qualcosa di sensato.
- “Sì anche a me piace molto, ti culla quando ti addormenti, no?” – era una mezza verità. O meglio, forse era un’autentica bugia, ma che importava? Se questo poteva permettere di parlare con lei c’era solo da guadagnarci.
- “Purtroppo a me culla poche volte. Non vedevo e sentivo la pioggia sulla pelle da parecchio tempo. Saranno almeno due anni “.
- “E’ una caratteristica del posto, no? “.
- “Già… Ma noi siamo felici così.  E’ un bel posto dove vivere alla fine dei conti. Ti troverai bene se deciderai di rimanere. A proposito, come ti chiami? Non ci siamo neanche presentati”.
- “Mi chiamo Senior, Senior Pink. Ma tu puoi chiamarmi solo Senior se ti fa piacere “.
- “Va bene “solo Senior”. Piacere di conoscerti”.
Avrebbe voluto farle notare che non gli aveva detto il suo nome, ma alla fine aveva deciso di evitare. Cosa avrebbe potuto dirle, del resto?
- “Oggi siamo stati fortunati. Nessun pirata ha deciso di attraccare. Li odio quei furfanti, sai? Non li sopporto proprio. Soprattutto non tollero quelli con quei pancioni enormi. Sono una piaga per il mondo ed io… Ma scusa, tu di cosa ti occupi, se posso permettermi di chiedere?”.
Sembrava preoccupata. Quasi sospettosa. Come se avesse osato troppo. E lui era stato colto impreparato per la seconda volta in pochissimo tempo.
- “Bè, io … Mi occupo di … Lavoro in banca! Sì, sono un banchiere! “ . Ce l’aveva fatta: balbettando era riuscito a celare la sua vera natura. Una natura che quella ragazza così bella tanto odiava.
- “Ma perché sei diventato triste? Non ti piace il tuo lavoro, forse? E’ anche ben retribuito” – aveva detto, sfoderando un sorriso innocente e pentito che usciva da quelle labbra così carnose. Quanto dovevano essere soffici quelle labbra? Era ansioso di scoprirlo.
- “No no: è un buon lavoro… Sono giù per un altro motivo”. Non voleva fare la figura dello sciocco o dello scontato, ma sentiva che se non avesse parlato subito non lo avrebbe fatto mai più. Non sapeva neanche lui dove aveva preso il coraggio, ma le parole erano uscite prima che lui potesse rendersene conto. Ed erano parole che non aveva mai detto prima di allora.
- “Sono giù perché appena finita la pioggia sono certo che finirà la magia e che tu te ne andrai “.
Era rimasta stupefatta. Stupefatta e imbarazzata., costretta a girare il capo in direzione opposta a lui per non mostrargli il suo sorriso.
– “Davvero pensi questo? Pensi che si sia creata la magia?” – sorrideva. Sorrideva serena e gli occhi le brillavano di una luce che prima non aveva notato. Forse, anche lei stava provando le sue stesse sensazioni? – “Facciamo una cosa, ti va? Godiamoci la magia di cui parli” – e lo aveva invitato a seguirla sotto la pioggia, portandolo sulla spiaggia per godere lo spettacolo della luna seminascosta dietro le nuvole cariche di acqua.
Lui non riusciva a smettere di sorridere, esattamente come lei, la ragazza misteriosa di cui non sapeva neanche il nome. La pioggia sbatteva sui loro corpi bagnando pian piano i vestiti fino ad arrivare alla pelle dei due giovani. Era meraviglioso. Meraviglioso ed unico.
Ma lui era impaziente. Per quanto non le avesse detto davvero chi era, era pur sempre Senior Pink, e una piccola vocina dentro di lui pretendeva di sapere chi avesse davanti. Ma la pretesa era diventata desiderio, un desiderio disperato di sapere almeno quale fosse il suo nome. Così, con voce tremante le aveva rivolto la fatidica domanda, sperando di ottenere una risposta – “Ancora non so il tuo nome: come ti chiami?”.
Lei aveva sorriso, guardandolo negli occhi.
-“Il mio nome è Lucian, “Solo Senior”. E sono davvero felice di conoscerti”.
Era stata la luna nascente con i suoi timidi raggi ad indicare loro la strada, la strada verso una notte che avrebbe segnato per sempre le loro vite. Vite che da quel giorno sarebbero diventate una cosa sola.

Continua…

________________________________________________________________________________________________________________________ Ringrazio FairyCleo per avermi fatto da Beta e tutti coloro che hanno letto questa introduzione al mio primo lavoro. 

Alla prossima.

ShanksIlRosso92

   
 
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