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Autore: Ryuzaki_    03/02/2015    1 recensioni
Credete al disprezzo, allo scherno, alla paura, allo scoraggiamento, alla vergogna, al panico, all'odio. Credete pure a tutto ciò. Ma non credete mai all'indifferenza.
Non si può sfuggire alle emozioni primarie come la paura e l'amore. Non si può nascondere il proprio lato umano dietro a una maschera di crudele indifferenza per sempre. Light e Near hanno imparato questa lezione grazie a un forte, spaventoso, attacco di panico.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Near | Coppie: L/Light
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MY FIRST PANIC ATTACK

 

 

Near

Apatia. Ho sempre pensato di riuscire a rimanere abbastanza estraneo al mondo da non farmi mai coinvolgere dalle mie emozioni. Spesso mi definiscono una macchina ma non è sempre stato così. Il mio primo attacco di panico l'ho avuto quando avevo 14 anni. Mi sono sentito male, molto male. Ogni muscolo del corpo era paralizzato, un groppo in gola bloccava l'aria che inalavo e i miei occhi erano spalancati come se avessi di fronte un fantasma.. ma no.. nessun essere che ovviamente non può esistere mi ha procurato un tale malessere. Di fronte a me avevo Mello.

Mello mi aveva immobilizzato i polsi. Mello mi aveva morsicato le labbra. Mello aveva addentato con forza il mio labbro facendolo sanguinare. Mello.. Mello che non sa accettare le sconfitte. In primo luogo mi sono sentito molto spaesato, non riuscivo a capire che cosa gli prendesse che cosa stesse facendo, ma in poco tempo e i pensieri si erano annebbiati e la forza di continuare la resistergli era scomparsa.. poco tempo e non riuscivo a mettere nemmeno a fuoco la sua immagine dinnanzi a me. È durato poco, una manciata di secondi immagino, ma è stato il momento più sofferto di tutta la mia vita. Non ero capace di formulare un minuscolo ragionamento razionale, nulla! Ero fuori di me e il dolore che provavo nel petto mi immobilizzava. Paura. L'unica emozione che ho provato in vita mia.

Questa paura lo riprovata anche quando Mello è morto. Non immaginavo che una persona che mi ha sempre maltrattato, insultato, che mi ha impresso nella mente i momenti peggiori della mia vita potesse avere un significato tale per me. Ma è vero: ci si accorge dell'importanza delle persone solo quando non ci sono più. E allora ecco che ritornò quella sensazione di vuoto, di paralisi. Ecco che era ritornata come una fedele compagna quel forte desiderio di chiudere gli occhi e di vedere buio per sempre. Paura di averlo perso. Paura. Dannata emozione ormai a me fin troppo conosciuta.

 

Light

La giustizia. Eccomi qua. Sono ritornato, Kira è di nuovo fra di noi! Quando sull'elicottero ho preso il Death Note fra le mani mi sono sentito rinato, cosa che effettivamente ero. Ogni minuscola tessera del mio puzzle stava andando al suo posto, tutto. Nel giro di pochi giorni e sarei diventato il re di un nuovo perfetto mondo! Ma ecco che qualcosa è andato storto.. qualcosa che non avrei mai pensato di poter provare mi ha travolto come un uragano. Ecco che quando ho realizzato che avrei dovuto uccidere L il battito del mio cuore è accelerato, sembrava voler uscire dal mio petto ribellandosi alla sola idea di eliminarlo una volta per tutte. Era la prima volta che mi capitava di sentirmi così terrorizzato, spaurito, confuso. Era la prima volta che improvvisamente il respiro mi veniva a mancare e che il mondo iniziava a sformarsi e a riempirsi di macchie violacee. Era la prima volta che svenivo. Era la prima volta che sperimentavo un attacco di panico. Le emozioni che ho provato il quel momento e la disgustosa debolezza che mi ha accecato non sono mai riuscito a dimenticarle. Ormai fanno parte della mia ombra, non mi abbandonano mai, nemmeno un instante. La vergogna che ho provato a manifestare questa mia disgustosa debolezza nei confronti di un'altra persona. La vergogna nel dimostrare a me stesso che in fondo anche io sono come quei poveri, disgustosi, ingovernabili, esseri umani.

Ho fatto la scelta migliore, mi sono ripetuto per giorni, dopo aver visto il detective cadere dalla sedia, morto. Ho continuato a ripetermelo ma le parole dopo un po' risultavano vuote, senza un vero significato. Il dolore che manifestavo con la maschera del bravo ragazzo era fin troppo reale. Era disarmante. Qualcuno era riuscito a rubarmi il cuore e non solo quel qualcuno aveva pagato con la vita per questo.



Angolo dell'autrice:
Ciao! Ed eccomi qua con una nuova O.S. su Death Note :) Mi dispiace se sono uscita un po' dai personaggi (cosa che penso di aver fatto) ma spero di essere riuscita a darvi un'idea delle forti emozioni che entrambi hanno provato :)
Per favore lasciatemi un recensione per dirmi cosa ne pensate.. mi renderebbe veramente molto felice :D
Un bacio M.Sygin

 

 
  
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