Vivere non vuol dire respirare
Quanti anni saranno passati da quando, di lei, non rimane altro che una lapide in marmo?
Non ti ricordi quante volte tu sia passato a trovarla, non t'importa nemmeno saperlo: ti limiti ad alzare il cappuccio della cappa e a sfilarti la maschera, perché non vuoi mentirle.
Cambi i gigli bianchi, ormai appassiti, e metti nel vaso quelli freschi: cominci a parlarle, a rassicurarla del fatto che non manca molto al momento in cui lei potrà di nuovo vivere, a dirle quanto la ami ed al fatto che non hai mai accettato che lei chiudesse le palpebre per sempre.
Ti abbassi per accarezzare la stele fredda: le tue mani guantate si fermano davanti alle incisioni del suo nome, mentre tu continui a ripeterti che avresti voluto morire schiacciato tra quelle rocce, piuttosto che continuare a vivere con un simile fardello sulle spalle.
Perché, tu lo sai bene, voi in realtà siete morti insieme, quella notte: l'unica differenza tra te e lei è che tu sei ancora costretto a respirare in un mondo dove le parole "speranza" ed "amore" non hanno alcun significato.
L'angolo dell'autrice:
La mia voglia di Angst ha intaccato anche la mia OTP per eccellenza xD
Ho sempre immaginato Obito che va a trovare Rin, che le parla del suo progetto, la rassicura e magari le dice ciò che lei non ha mai avuto il tempo di sapere, perché l'Uchiha non ha mai smesso di amarla come lei non ha mai smesso di vegliare su di lui...
Un amore rimasto immutabile tanto da superare la morte è qualcosa di molto poetico, non trovate? :)
Spero che la flash vi sia piaciuta^^
Un abbraccio,
Angie 96