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Autore: Eco_90    04/02/2015    0 recensioni
Seguito di "Mo anam cara" Storie di spiriti, amori perduti e sogni infranti poi ricostruiti.
Dal testo:
"Aveva del lavoro da fare, lavoro normale: era la segretaria di una dottoressa. Ormai era quella la sua vita, non c'era più spazio per le nottate insonni al freddo solo per convincere un paio di presenze a sloggiare. Già, non c'era più tempo per quelle cavolate."
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il signor O’Neill parve illuminarsi trovando i due ragazzi fuori dalla porta di casa sua.
Li fece accomodare in un salotto molto ampio, ricoperto di legno scuro. Aveva grandi finestre coperta a metà da tende di un tessuto pesante color sangue, che davano su un giardino ormai fradicio per la pioggia del giorno, e un camino in muratura alto quanto un uomo e lungo uguale. Era uno spettacolo raro. Kelly ne rimase affascinata. Davanti al camino c’era un divano con due poltrone, e poco più lontana faceva bella mostra di sé una sedia a dondolo che sembrava molto antica.
Le luci non erano accese, solo il fuoco illuminava quella grande stanza, creando ombre lugubri sulle pareti circostanti.  
Il vecchio li fece accomodare davanti al camino, avendo notato il leggero tremare dei due ragazzi, dovuto alle temperature lievemente rigide dell’esterno.
Offrì loro del tè con qualche biscotto, per poi immergersi nella totale ammirazione delle fiamme che ballavano davanti al suo sguardo.
-Siete stati carini a venire, so che anche Wynne apprezza il gesto, lo sento.- disse sicuro, senza mai distogliere lo sguardo dalle fiamme.
-Siamo felici di questo, ma sono qui per qualcosa di spiacevole. Devo chiederle un favore, e mi creda se le dico che non vorrei farlo, ma sono obbligata...- sembrò non aver bisogno di respirare, disse tutto senza mai prendere fiato mordendosi spesso il labbro inferiore. Tutta colpa del disagio che si faceva spazio in lei.
-Giuro che avrà in cambio tutto ciò che vorrà, senza alcuna restrizione.- ormai aveva perso il controllo, parlava a vanvera cercando di mettere le mani avanti per evitare l’umiliazione nel dovergli chiedere quella cosa.
Il vecchio la studiò per un po’, rendendosi subito conto del suo disagio. –Ragazzina parla, così ti togli il pensiero!- le lanciò un sorriso dolce e tranquillo che Kelly ricambiò con altrettanto sentimento. –Beh, vede... vorrei chiederle un’intervista sulla sua storia con Wynne. Io lavoro in quell’edificio, cioè lavoro per il proprietario, collaboro con la troupe che fa i rilievi di notte in quel posto. Cerchiamo fantasmi. La storia della 206 ha affascinato da subito il mio capo, così vorrebbe filmarla e mandarla in tv...-
 Il disagio era tornato più forte che mai, ora evitava lo sguardo di Thomas, e si tormentava le mani cercando di trovare un minimo di sollievo. Si faceva leggermente schifo in quel momento, ma non aveva molta scelta... quei soldi le facevano gola, non era poi migliore di Brendan.
-Beh, va bene.- la risposta dell’anziano signore arrivò inaspettata, Kelly saltò sulla poltrona tanta fu la sorpresa. Liam aveva iniziato a ridere, fin troppo felice per quella risposta.
-Dovrebbe firmare queste carte.- disse poi la ragazza, tirando fuori dalla borsa che aveva poggiato sulle gambe dei documenti prestampati. Qualche minuto dopo tutto era finito. La richiesta di Thomas fu semplice, un’ala del nuovo ospedale, quella in cui si trovava la 206 doveva essere dedicata a Wynne, e chiedeva anche che fosse eretta una cappella nel cimitero dell’ospedale in cui far riposare la sua amata, abbastanza spaziosa da far si che ci fosse posto anche per lui, un giorno.
Kelly abbracciò con trasporto il vecchietto davanti a se, salutando poi il fantasma della donna che si era palesato solo in quel momento. Si sarebbero visti il giorno seguente, per registrare la sua intervista.
 Brendan fu estremamente felice per la notizia, e fu ancora più contento di scoprire che le condizioni del vecchio non richiedevano chissà quale sperpero di denaro.
Rassicurò Kelly per quanto riguardava ciò che lei aveva chiesto, c’era già un’equipe d’investigatori a lavoro per farla felice.
Quella sera andò a dormire più contenta, Billy era sparito dalla sua mente, ora c’era solo la felicità che provava per aver portato a termine qualcosa d’importante.
 
                                                                                  ***
 
 
L’intervista fu molto toccante, tutti, nessuno escluso, versavano lacrime per la troppa emozione, o per empatia nei confronti di Thomas. Anche quella vipera senza cuore di Brendan. Kelly dal canto suo cercava di non mostrarsi troppo fragile: vedeva la forte emozione di Thomas nel raccontare la loro storia, e vedeva Wynne con una mano poggiata sulla spalla del suo amore, sempre pronta a donargli forza e sicurezza. –So che può sembrare strano.- disse il vecchietto, finendo la sua intervista. –Ma nonostante la distanza, gli equivoci e l’impossibilità di vederci, io so che il nostro amore ancora resiste. Ne abbiamo passate talmente tante che non potrebbe essere altrimenti, la amo, anche se fisicamente non è qui, la amo perché lei è quella parte indispensabile della mia anima, la parte di cui ho fatto a meno per troppo tempo. L’ho persa senza poter fare nulla per cambiare le cose, è morta da sola aspettando il mio ritorno, ma nonostante questo ora siamo insieme e quando finalmente tornerò da lei per stringerla forte a me, da quel momento in poi l’eternità sarà il nostro futuro, un futuro che passeremo insieme senza più limitazioni. Lei è il mio per sempre. Se avessi potuto, avrei fatto in modo di passare ogni istante di questa vita insieme a lei, regalandole tutto me stesso, ma adesso ho solo l’eternità davanti, una vita dopo la vita da dedicarle completamente. Penso spesso al momento in cui la rivedrò. So che piangerò senza ritegno, so che cadrò ai suoi piedi chiedendole perdono per non essermi opposto alla decisione dei miei genitori, per non aver lottato a sufficienza per noi. Ora so che avrei dovuto provare, so che se ami qualcuno con tutto te stesso non lo lasci andare via dalla tua vita, non lasci che venga strappato un pezzo della tua anima senza il quale non potrai più vivere, non veramente. Per questo non vedo l’ora di riaverla con me, perché la vita che ho vissuto fino a questo momento non è stata veramente vita, ho vissuto nei ricordi di noi, invecchiando senza di lei. Morirò trovandola già al mio fianco, sarà la cosa più bella del mondo.
La bacerò e poi la terrò con me, come il tesoro più prezioso che sia mai esistito, e solo in quel momento potrò veramente vivere felice, anche se sarò morto!- Aveva parlato con la tranquillità che lo caratterizzava sempre, la consapevolezza della morte non lo spaventava, anzi, lo esaltava fino al punto di renderlo euforico. Sarebbe tornato da lei, sarebbe tornato dal suo amore. Solo questo era l’importante: ricongiungere i pezzi stracciati della sua anima. Riunire le loro essenze per crearne una nuova e unica.
Kelly si alzò dalla poltrona del salotto di Thomas, aveva deciso di registrare lì il loro incontro, e lo abbracciò piangendo come una bambina isterica. Piangeva per la sua storia, piangeva per Billy, piangeva perché era stata lei l’artefice della disastrosa fine tra loro due.
L’abbraccio caldo del vecchietto la consolò ma solo in parte, sembrava che il suo pianto non potesse essere placato in nessun modo. Tremava e singhiozzava sonoramente, sotto lo sguardo di tutti. Nessuno però aveva voglia di parlare, ognuno dei presenti capiva lo stato d’animo della ragazza, anche loro erano usciti provati da quel colloquio.
Solo dopo parecchio tempo Kelly sembrò calmarsi, erano andati via tutti tranne Liam, sempre pronto a prestarle una spalla su cui piangere.
-Dovresti andare da lui.- Kelly  che era ancora abbracciata a Thomas sbarrò gli occhi, erano umidi per le tante lacrime, le guance rosse indolenzite per il troppo pianto. Cercò di ritrovare un minimo di compostezza prima di voltarsi verso il suo interlocutore.
Liam la guardava con intensità, lo sguardo praticamente indecifrabile. Era seduto in maniera strana sulla sedia a dondolo, sembrava trovarla particolarmente scomoda.
-Scusa come?- non credeva possibile che proprio lui potesse dirle una cosa simile. Proprio Liam che si era battuto strenuamente per tenerla lontana dal riccio, per proteggerla da lui.
-Hai capito benissimo, dovresti andare da lui. Hai sentito cos’ha detto il signor Thomas.-
Le labbra le tremarono vistosamente, segno che stava per ricominciare a frignare. Salutò molto velocemente l’anziano signore e la sua dolce metà, per poi afferrare Liam per un braccio e condurlo fuori dalla grande villa.
-Perché?- chiese lei semplicemente. Il cuore che le galoppava nel petto come in poche altre occasioni.
-Perché non puoi stare senza di lui. Non stai vivendo, sopravvivi sperando che il domani sia leggermente meno merdoso dell’oggi. Nonostante odi quel coglioncello ho capito che solo lui può renderti veramente felice.- la voce gli tremava, la stava lasciando andare via dal riparo sicuro delle sue braccia.
Kelly carezzò piano il volto del ragazzo, aveva lo sguardo pieno di tenerezza, il cuore pompava più sangue del dovuto e un sorriso appena abbozzato fece capolino sul suo viso.
-Lo sai che comunque tu sei indispensabile per me, vero?- non era un modo per tenerlo legato a lei facendogli credere di avere qualche possibilità. Voleva solo fargli capire che nonostante tutto aveva bisogno della sua presenza nella sua vita, che anche lui ormai era diventato un pezzo necessario della sua anima. –Ovvio che non puoi fare a meno di me, ma mi hai visto?- Kelly rise con gusto a quelle parole, quel ragazzo sapeva sempre come renderla felice, come farle tornare il sorriso.
Guidata dall’affetto nei suoi confronti e dalla gratitudine si avvicinò al suo viso, depositando un lieve bacio sulle sue labbra. Fu solo per qualche secondo, poi si staccarono, entrambi pieni di una nuova consapevolezza: erano liberi.
  
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