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Autore: Monkey D Akiko    04/02/2015    5 recensioni
Lui è un ribelle in stile metal, lei la prima della classe con un’attitudine al cinismo. Loro, tanto diversi da essere uguali, capiranno che non potranno più vivere senza tormentare l’altro.
Tra problemi di scuola, compagni scalmanati e ricatti vari, un amore tutto particolare leverà l’ancora nei loro cuori.
*DALL’ULTIMO CAPITOLO*
“E che cosa servirebbe per conquistarti?” chiese Kidd fingendosi disinteressato.
“Se te lo dicessi non sarebbe più divertente” rispose sogghignando mentre faceva no con il dito indice.
Il ragazzo sbuffò di nuovo tentando di non darlo a vedere, poi si propose di riaccompagnare la mora a casa e la aiutò a risalire verso la strada.
Arrivati davanti all’abitazione di Law, la ragazza fece per salutarlo ma lui la fermò.
“Aspetta, c’è ancora una cosa da fare ma dobbiamo entrare in casa” disse facendo il misterioso.
“Che vorresti fare in casa mia, Eustass-ya?” chiese squadrandolo e incrociando le braccia al petto.
“Che c’è Trafalgar? Non dirmi che hai paura …” la canzonò con un sorrisetto provocatorio.

[Nuova copertina. Pubblicazione in corso su Wattpad. Nuova numerazione dei capitoli]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Pirati di Kidd, Pirati Heart, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Era una tranquilla e pacifica giornata primaverile. Gli uccellini cinguettavano allegri, le farfalle danzavano sotto i tiepidi raggi mattutini, i ragazzi si dirigevano felici, per quanto possono esserlo gli studenti, a scuola. Era una giornata meravigliosa per tutti tranne uno: Eustass Kidd. No, per lui era una pessima giornata, la peggiore!
Aveva appena varcato la soglia dei cancelli della sua nuova scuola e già poteva dire di volerla distruggere. Come biasimarlo. Non amava nemmeno la sua vecchia ma questa provocava in lui lo stesso istinto di un pirata pronto all’attacco dei marines. Era un enorme edificio su tre piani con un cortile esterno, provvisto di campo di calcio e pista atletica, e uno interno; dentro più che una scuola sembrava un labirinto.
Camminava ormai da dieci minuti fra studenti scalmanati nella vaga speranza di trovare la segreteria ma tutto ciò che era riuscito a trovare era il bagno, il che a molti non riesce.
“Eh no, adesso basta!” urlò “Già odio questo posto. Ma dico io è così difficile mettere la segreteria all’ingresso?!”.
“È così difficile chiedere indicazioni invece di sbraitare, testa rossa?”
Kidd si girò all’istante, pronto ad appendere al muro chiunque avesse osato parlare, e vide uscire dal bagno delle femmine una ragazza dai lunghi capelli nero-blu, con le braccia conserte sotto il seno che lo guardava con un ghigno beffardo.
“Chi ti credi di essere ragazzina? Non sai chi hai di fronte, vedi di non prenderti gioco di me o te ne pentirai!”
“Di’ un po’, sei sempre così socievole o non hai fatto colazione stamattina?” disse la ragazza ridendo furbetta.
“Finiscila e fatti gli affari tuoi!”
“Gli affari tuoi sono di dominio pubblico visto che da come urlavi ti avranno sentito anche al terzo piano”
“Grr chi sene frega! E adesso vattene prima che cambi idea e ti riduca a pezzi!”
“Vuoi delle indicazioni?” la ragazza non si curava nemmeno dello sguardo omicida del rosso
“Ce la faccio da solo!”
“Si vede, infatti hai indovinato: il preside il lunedì mattina riceve ai servizi igienici. Fufufu”
Kidd divenne quasi rosso come i suoi capelli e giunto al limite della sopportazione girò i tacchi e si allontanò farfugliando improperi verso ignoti.
“Prosegui dritto e gira verso il primo corridoio che vedi a destra”
Kidd si rigirò verso di lei e rimase incredulo. Non capiva se quella ragazza gli stava sorridendo o se si stava nuovamente prendendo gioco di lui. Non fece in tempo a risponderle perché arrivarono subito due tizi strani con cappelli che appena la videro iniziarono a scodinzolare come cagnolini.
“Capitano, capitano ti stavamo cercando!” disse quello con il cappello rosa e visiera verde.
“Le lezioni stanno per cominciare dobbiamo andare in classe!” continuò quello con il cappello con la scritta “Penguin”; in meno di un secondo la presero per mano e corsero via.
Kidd ne era certo: era finito sicuramente in un manicomio e se si sbagliava ci sarebbe finito tra non molto se tutti lì dentro lo avrebbero fatto dannare come Lei. Senza pensarci seguì le indicazioni della morettina e ripensando a lei un ghigno gli piegò le labbra. Non aveva mai incontrato una ragazza che non lo temesse nonostante l’aspetto da teppista.
Poco dopo trovò la segreteria, strano a dirsi ma era di nuovo all’ingresso. Come aveva fatto a non vederla prima?
***
Il professore entrò in classe “Buongiorno ragazzi, da oggi avrete un nuovo compagno. Prego entra pure”
Dalla porta entrò un ragazzo alto almeno due metri con i capelli rossi sparati in aria e fermati da un paio di occhiali da aviatore sulla fronte.
Kidd si sentiva osservato e digrignava i denti, ma infondo non gli dava fastidio. Era abituato ad essere giudicato male per il suo aspetto e con gli anni aveva imparato che poteva sfruttare la paura degli altri a suo vantaggio per poter fare ciò che voleva senza che nessuno gli si mettesse contro.
“Presentati alla classe” lo incitò il professore con un sorriso di circostanza, sapeva bene chi si sarebbe ritrovato come allievo e Kidd avrebbe giurato di spaventare pure lui.
“Sono Eustass Kidd e mi sono appena trasferito in questa scuola.”
“Ehm, bene, vai pure al tuo posto là vicino alla finestra”
Kidd fece come gli era stato detto ma fermò di scatto.
 “Non posso crederci, ancora tu!”
Davanti a lui, seduta nel banco vicino a quello che sarebbe stato il suo, c’era Lei, la ragazza di quella mattina.
“È un piacere rivederti, testa rossa-ya” disse con un’aria compiaciuta.
“Piantala e togliti quel sorrisetto dalla faccia!”
“Sarà un anno molto interessante… fu fu fu”
Non poteva crederci! Perché con tutte le persone in quella maledetta scuola doveva capitare non solo nella sua classe ma addirittura doveva essere il suo compagno di banco!
“Signor Eustass, vedo che conosce già la signorina Trafalgar Law, molto bene”
“Bene un bel niente, questa non la reggo!”
“Come sei scortese, e io che ti ho aiutato per la segreteria”
“Taci ti ho detto che non ne avevo bisogno!”
“Fu fu fu”
Kidd ne era certo, per lui stava iniziando un incubo.





NOTE DELL’AUTORE
Salve a tutti, questa è la prima storia che pubblico e sono molto emozionata! Dunque, questa storia parla di una coppia molto nota ovvero KiddxLaw che io ho voluto rendere più adatta alle mie competenze. In questo contesto Law è una ragazza ma non ho modificato il nome, inoltre la storia è ambientata in una scuola e non nel vero mondo di one piece. Ho cercato di mantenere intatti i caratteri dei personaggi ma più avanti nella storia sia Kidd che Law diventeranno personaggi a tutto tondo perchè amo la psicologia nelle storie. Con questo credo di aver detto tutto, spero che leggerete in tanti e che magari qualcuno lasci un piccolo commento, sarebbero molto utili per aiutarmi a crescere come scrittrice. Alla prossima, ciaoooo!
   
 
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