Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: BettyLovegood    05/02/2015    1 recensioni
Leo sapeva che non poteva lasciarla sola, sapeva di dover tornare.
Sapeva che avrebbe fatto di tutto per ritornare, sapeva che lei gli avrebbe detto di non farlo.
Ma Leo sapeva che lei voleva essere liberata, sapeva che lei doveva essere liberata.
Non poteva certo lasciarla sola ancora una volta su quell’isola.
Doveva ritornare, poteva farlo, e lo avrebbe fatto.
[Caleo]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Leo Valdez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Ma io vorrei camminare per 500 miglia,
e io camminerei per ancora 500 miglia,
solo per essere l'uomo che camminerebbe per 1000 miglia,
per cadere sulla tua porta.

The Proclaimers - I'm gonna be.

 



Leo sapeva che non poteva lasciarla sola, sapeva di dover tornare.
Sapeva che avrebbe fatto di tutto per ritornare, sapeva che lei gli avrebbe detto di non farlo.
Ma Leo sapeva che lei voleva essere liberata, sapeva che lei doveva essere liberata.
Non poteva certo lasciarla sola ancora una volta su quell’isola.
Doveva ritornare, poteva farlo, e lo avrebbe fatto.
Bastava solo qualche modifica a Festus e grazie all’astrolabio di Ulisse sarebbe stato in grado di ritrovare Ogigia e riportare Calypso indietro con lui.
Leo poteva farcela. Leo doveva farcela .
Perché Leo Valdez non è il tipo che abbandona le persone. Leo Valdez non è il tipo che dimentica facilmente le persone. Leo Valdez non è il tipo che lascia sole le persone.
Perché lui sa cosa significa essere abbandonato, essere dimenticato e soprattutto sa cosa significa essere solo.
Dopo la morte di sua madre lui era rimasto solo, senza nessuno al mondo.
I suoi parenti l’avevano abbandonato a famiglie affidatarie, da cui lui ovviamente era scappato ogni volta.
Nessuno poteva sostituire sua madre, nessuno poteva essere come la sua Esperanza Valdez.
Dolce, gentile e in grado di riparare qualsiasi cosa c’era di rotto.
Era rimasto solo fino a quando il tribunale l’aveva mandato alla Scuola della Natura, dove si era finalmente fatto dei veri amici: Jason e Piper.
Ma poi era stato dimenticato dal suo migliore amico Jason.
Beh, in realtà non aveva mai vissuto quei momenti con Jason, era tutta un’enorme bugia che Era gli aveva montato in testa grazie alla Foschia.
Leo sapeva che Jason non ne aveva colpa, ma rimase lo stesso ferito quando scoprì che lui non si ricordava tutte le cose che avevano fatto insieme.
E poi era arrivato al Campo Mezzosangue, e tutto sembrava andare a meraviglia.
Era diventato il nuovo capo-cabina, aveva salvato Festus, aveva partecipato alla missione per liberare Era, aveva costruito la sua nave dei sogni, l’Argo II.
Ma ovviamente nella vita di Leo non può andare tutto bene, deve esserci sempre qualcosa che va storto.
Nuova Roma era stata bombardata a causa sua, -a dirla tutta era stata bombardata da uno stupido spirito che si era impossessato di lui, ma questo lo faceva sentire lo stesso in colpa-, Gea si stava risvegliando e Nemesi l’aveva classificato come la settima ruota del carro.
Che novità, Leo era sempre abituato ad essere il ragazzo in più, quello che non serve perché troppo mingherlino o troppo stupido.
Era abituato ad essere l’ultima scelta, come quando giocava a calcio alla Scuola della Natura: tutti lo sceglievano per ultimo, veniva perfino dopo Bob il ciccione. E si, Bob, all’età di 13 anni pesava già 80 Kg e passava le giornate a rimpinzarsi di dolci.
Leo era quindi abituato ad essere solo, e da quando era atterrato su Ogigia e aveva  incontrato Calypso, da quando aveva iniziato  a conoscere veramente quella ragazza, si era ripromesso di non lasciarla mai sola.
Non poteva farlo per il semplice motivo che Calypso gli ricordava tutto quello che aveva passato, con la differenza che lei era sola da 3000 anni, o forse più.
Si era innamorata di tutti gli eroi che erano approdati su quell’isola, ma tutti quegli stupidi eroi avevano già qualcuna da cui tornare, e così la lasciavano lì, ad aspettare la persona giusta che sarebbe rimasta con lei.
Ma questa persona non è mai arrivata.
Anche Leo era dovuto andare via, doveva salvare i suoi amici.
Ma in realtà Leo voleva restare li con lei, voleva ancora una volta sentire il suo profumo di cannella, voleva ascoltarla ancora una volta cantare, voleva lavorare ancora una volta con lei, voleva sentirla mentre lo sgridava per qualcosa di sbagliato che aveva fatto.
Leo voleva restare su Ogigia, voleva rimanere giorni, mesi, anni, secoli al fianco di Calypso.
Non importava dove, non importava per quanto tempo, non importava nulla.
Leo voleva solo stare con Calypso per sempre, e l’unico modo per farlo era ritornare su quell’isola e portarla via.
Leo studiò la zattera che avevano costruito insieme e decise che avrebbe fatto di tutto per ritornare lì da lei.
-Tornerò a prenderti Calypso- disse al vento della notte. –Lo giuro sullo Stige.-






 

L'angolo di B.
Eccomi quì con una nuova piccola Caleo.
Niente da dire, oltre che adoro questa coppia.
Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate :D
Ah, quasi dimenticavo! Il titolo della canzone è tratto dalla canzone I'm gonna be, come la citazione sopra.
I'm gonna be the man who cames back home to you. - Sarò l'uomo che ritorna a casa da te.
Grazie a chiunque legge, with love BettyLovegood <3


 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: BettyLovegood