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Autore: Giobuswin    05/02/2015    0 recensioni
molte volte non ci si accorge qual'è il limite esistente tra due universi interiori, semplicemente li si vive. jake era un semplice uomo trasformato in uno spaventapasseri da delle streghe ancora molti ma molti anni fa ed ora è costretto a vivere questa maledizione in eterno.
Genere: Avventura, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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C’era una volta uno spaventapasseri che era stanco di stare in un campo di grano. Disse:”Mi tolgo il cappello,mi metto le scarpe e finalmente parto in giro per il mondo.” Salutò le rondini, i corvi e i lombrichi, mise una pannocchia nello zaino e salì sul primo treno per Tolosa. Un giorno Jake lo spaventapasseri decise di tornare alla vita che aveva prima di essere uno spaventapasseri,cioè una rockstar. Scoprì che la sua vecchia band era tornata insieme ma mancava lui; così, un giorno, prese il primo volo per Milano e tornò a suonare con la sua band:The Sames. Seguirono giorni felici, si sentì rinato e finalmente gli tornò il sorriso sulle labbra. Ma un pensiero non riusciva ad abbandonarlo…l’incontro con quell’uomo alla stazione del treno…quell’uomo che tanto lo impressionò al punto da voler prendere le sue sembianze. Sembianze, che, nonostante la stravaganza e l’eccentricità, rivelavano un vissuto di tristezza interiore, di impotenza. Durante l’estate decise di rintracciare quell’uomo che tempo prima aveva conosciuto alla stazione dei treni. Scoprì che lavorava in un negozio di musica a due isolati da casa sua. Così un giorno andò a trovarlo al lavoro e iniziò a rivolgergli domande senza sapere che avrebbero potuto compromettere la sua carriera nei The Sames. Venne a sapere che il suo nome era Christian e che aveva anche lui una band. Mentre gli parlava, a Jake girava la testa,non riusciva più a ritrovarsi…stava parlando a quell’uomo da cui mesi prima rimase folgorato alla stazione dei treni per il suo aspetto bizzarro. Aveva voluto diventare come lui, ma anzichè un musicista era diventato uno spaventapasseri in un campo di grano. Ora non voleva più quelle sembianze, ormai aveva capito che il suo sogno era quello di fare il musicista. Pensava,pensava,pensava fino a quando, ascoltando” knocking on the even’s door”,cadde in trance. Per colpa di quella canzone, ogni volta, Jake o cadeva in trance oppure sveniva. Solo quella canzone aveva su di lui quest’effetto perché aveva un grande significato. Era la canzone che egli ascoltava ogni giorno quando , prima di diventare spaventapasseri, stava ancora con sua moglie, la quale poi morì in un incidente d’auto. Quando invece divenne spaventapasseri tutti i ricordi svanirono, ma questa canzone, seppure lui non sapesse cosa significasse, continuava a farlo svenire o cadere in trance. Capì all’improvviso tutto…il motivo per cui era diventato spaventapasseri, il motivo per cui aveva desiderato annullarsi dentro quel fantoccio informe, trasandato, con lo sguardo fisso e l’espressione statica, sempre uguale a se stesso. Ricordò improvvisamente che quello era l’unico modo che aveva trovato per non sentire il dolore, dolore che, ora, invece cominciava a riemergere incalzante. Salutò il nuovo mondo che aveva conosciuto, sentì l’istinto di tornare nel suo caro, vecchio campo di grano. Ritrovò i suoi vecchi amici: le rondini, i corvi e i lombrichi. Tirò un grande respiro, si rimise sul suo vecchio palo e guardò per l’ultima volta il cielo, poi ad un certo punto si rese conto che non riusciva più a muoversi, né a parlare…era tornato spaventapasseri. Fu lì che si accorse che la vita con Christian gli mancava…dopo due anni pensò allora che sarebbe stato bello tornare da lui. Christian aveva una band che ora, undici anni dopo dalla fondazione, non esisteva più. In realtà lui continuava a suonare ma gli altri, che avevano alternato bei momenti e brutti momenti, avevano deciso di non tornare più. Un giorno triste e sconsolato Christian si diresse alla stazione dei treni di una cittadina vicino al suo paese. Non sapeva bene cosa stesse aspettando, ma si sedette. Ad un certo punto vide arrivare in lontananza un treno, che fischiò e pian piano rallentò finchè da una porta scese un uomo dall’aspetto stanco e trafelato: sembrava uno spaventapasseri. Cristian lo seguì finchè Jake non si accorse che qualcuno lo stava seguendo. Gli chiese: dove vai così mal vestito? Jake rispose: sono Jake, lo spaventapasseri e sto ritornando nella mia vecchia band, the Sames. Jake entrò dentro casa sua lasciando Cristhian fuori dalla porta. Da quella scena Cristhian non si lasciò impressionare e gli venne in mente un’idea. Un giorno invitò Jake a casa sua e quella sera mise sul fuoco una minestra calda, gli offrì una giacca, un paio di pantaloni puliti e una spazzola per pettinarsi i capelli annodati…parlarono a lungo, Jake non sembrava più spaventoso come voleva mostrarsi, piuttosto sembrava spaventato all’idea di non ritrovare più i suoi amici e all’idea di non riuscire più a suonare la chitarra. Cristhian capiva benissimo questi stati d’animo; come avrebbe potuto non capirli? Vedendolo così Cristhian chiese a Jake: “prima mi avevi detto che suoni in una band”… “sì”, rispose Jake. “Ti va di creare un duetto di chitarre io e te?”, disse Cristhian. Ma Jake, spaventato da questa domanda e dal fatto che così facendo non poteva suonare con la sua band, rispose: “guarda, vengo, ma se comprometto il mio ruolo nella mia band lascio tutto”. Cristhian, felice di questa risposta continuò per tutta la sera a rivolgergli domande per conoscerlo meglio. Cristhian aveva ben chiaro cosa fosse la fedeltà e capiva cosa Jake intendeva dire. Per lui la sua band era la cosa più cara al mondo e nessuno, dico nessuno, avrebbe potuto intromettersi. Diventarono molto amici, così tanto da sembrare che Jake si fosse dimenticato della sua vecchia band. Però, sebbene Cristhian faceva di tutto per renderlo felice, Jake era sempre più strano. Indagando un po’ Cristhian scoprì tutto di Jake e capì che la voglia che aveva di tornare con la sua band non era svanita. Un giorno Cristhian decise di parlargli e di renderlo felice. Gli disse: “ho capito che tu vorresti tornare con la tua band e ho capito anche che lo desideri più di qualunque altra cosa” Jake rispose: “non volevo che lo sapessi perché non intendevo farti soffrire. Cristhian tirò un respiro profondo e disse: “vai pure se vuoi…ho sbagliato io a intromettermi nella tua vita, così senza neanche vedere se era proprio questo quello che volevi… Ora, se esci da quella porta per tornare dalla tua band io non mi arrabbio. Piuttosto mi arrabbio se non lo fai. Jake prese la sua roba e tornò dalla sua band… i duetto che Cristhian e Jake avevano creato finì ma fu meglio per tutti e due perché era scritto nelle carte del loro destino. Il tempo passò velocemente e ogni giorno che passava Jake si sentiva sempre più rinato. Christian,invece,si creò una famiglia ed ebbe un figlio che lo chiamò Matteo. Matteo crebbe e Christian iniziò la carriera da personaggio famoso finchè un giorno ci fu un incidente durante un concerto dove morì. Jake venne a conoscenza di tutto ciò ma non fece niente perché ormai si era dimenticato di lui e così voleva continuare. Intanto Matteo iniziò a crearsi amici e ogni giorno pensava a suo padre. La vita di Jake sembrava andare bene, ma tutto ciò cambiò quando dovette fare un concerto nel suo vecchio campo di grano. Capì che non stava facendo quello che voleva;così,finito il concerto,si rimise nel suo vecchio palo e si ritrasformò in spaventapasseri,ma questa volta sembrava durare per sempre. Matteo crebbe ancora e ancora ma sembrava che gli mancasse qualcosa:la felicità. Così Jake fu risvegliato da il bisogno di aiutare Matteo e così si mise in viaggio alla ricerca del figlio di Christian
   
 
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