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Autore: Longriffiths    05/02/2015    3 recensioni
《[...] Lei è sempre stata l'unica ad aver creduto in me, qualsiasi cosa io abbia fatto mi è stata sempre accanto. Non si stancava mai di me e delle mie stupidaggini, ed anche se diceva continuamente il contrario poi finiva col ridere come una matta, ed io ho rovinato tutto, non vorrà più vedermi!》
《Hai finito?》
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Sequel NC di "Caccia al Tesoro".
Cosmo l'ha fatta grossa, e lo ha capito, ma non ha il coraggio di andare a chiedere scusa. Wanda non sembra più disposta a perdonare, non è una cosa da niente questa.
Qualcuno però dovrà pur spronarli a fare la pace!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: AntiCosmo, AntiWanda, Cosmo, Timmy Turner, Wanda
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cupido era proprio un pazzo, un idiota. Secondo lei, la troppa caffeina alla fine aveva finito per dargli alla testa. Organizzare una cosa tanto impegnativa come una caccia al tesoro solo per avere una colazione diversa dal solito, che poi avrebbe potuto far apparire da solo! Ed in palio, trenta secondi di desideri fuori dalle regole. Ancora una volta aveva rischiato di essere allontanata dal suo figlioccio. Non ne poteva più, perchè non potevano essere lasciati in pace loro tre?! Ed a proposito di idioti e allontanamenti.. Era ancora furiosa. In collera, stanca e incredula. Se solo pensava a quello che era successo pochi minuti prima, e cosa sarebbe potuto succedere se Timmy non avesse avuto la brillante idea di seguire gli 'insegnamenti' dei film. Le mani prudevano maledettamente, la gola, il naso e le gote per poco non andavano a fuoco, e gli occhi pizzicavano da morire. Fluttuava guardando persa il vuoto davanti a lei al centro della stanzetta, dopo essersi materializzata lì dalla casa del dio con un colpo di bacchetta, impassibile ed inespressiva all'apparenza, lasciando che un piccola lacrima luccicante come un diadema colasse sulla sua guancia fino a cadere giù, proprio sulla punta del cappellino rosa del suo adorato figlioccio, che la guardava pieno di compassione, con aria triste.
《Wanda?》
《Che cosa c'è campione?》

Non aveva affatto dieci anni per quanto riguardava cose di questo genere, era comprensivo, sveglio e tentava in ogni modo di tirarti su il morale, o per lo meno, di farti ragionare. Aveva un cuore d'oro ed una grande intelligenza, e quando voleva sapeva essere molto, molto maturo.
《Senti Wanda, Cosmo fa moltissime sciocchezze ogni giorno ma lo sai bene che ti ama, e che sono tutte in buona fede, non ha mai delle cattive intenzioni.. non lo sto giustificando, perché per un attimo anche io mi sono chiesto con quale forza hai smesso di strangolarlo poco fa, ma tu sei razionale, non affrettare le conclusioni. Se vuoi posso parlargli quando torna ammesso che uno di quei personaggi delle varie epoche non abbiano ucciso sia lui che Juandissimo..》le disse guardando altrove accarezzandosi il mento.
《Timmy..》
《No anzi, adesso vado da A.J, potrei dormire da lui! Tranquilla me la caverò senza desideri per una notte e una mattina, domani è sabato! Vi lascio da soli. A domani, non preoccuparti Wanda!》

La fata dai riccioli rosa sorrise riconoscente, e volò fino in terra per abbracciare stretto il ragazzo, guardandolo poi scomparire dietro la porta. Andò a sedersi sul letto a gambe incrociate togliendosi la corona per sciogliersi i capelli e stare in libertà. Ma quando in un 'Poof' seguito da porporina verde emerse una fata dai capelli del medesimo colore, le iridi rosate della donna tornarono ad infiammarsi, e se prima si era trattenuta per la presenza di Timmy, adesso poteva dare libero sfogo alle ombre che aveva dentro. Si alzò in volo fronteggiandolo e sbattendo le ali come un calabrone impazzito, con le mani sui fianchi e la fronte corrugata. Al sorriso innocente che attraversò il volto del marito non riuscì a trattenersi, e pochi attimi dopo si sentì un suono secco ed una macchia rossa colorò il viso del verde mentre la mano della rosa era ancora alzata.
《Un. Nichelino.》
《Wanda..》
《MI HAI BARATTATO PER UN NICHELINO? Mi hai reso merce da scommessa e per giunta con un uomo che non ha mai smesso di farmi la corte DAVANTI A TE! Tutte le volte che hai lottato per il mio amore, tutte le volte che io ho scelto e riscelto te, tu le hai buttate al vento!》
《Wanda io non volevo, io avevo detto di no, che non se ne parlava..》
《AH DAVVERO? E come mai Juandissimo si stava pregustando una vita da sposato?? Cosmo per una volta, una sola volta durante quella gara hai mai pensato a cosa sarebbe successo se avessi perso? Quando effettivamente stavamo perdendo?》
《Si, io l'ho fatto, ma ero sicuro di vincere, noi specie da quando siamo stati assegnati a Timmy abbiamo superato e vinto ogni cosa!》
《Non significa niente!》
《Ma, Wanda.. vedi che avevo ragione? Insomma, tu sei ancora qui con me》
《Già, ma per poco.》
《C-che vuoi dire?》
《Ho deciso che se credi di poter giocare coi miei sentimenti e fare come se fossi un oggetto che puoi tranquillamente scambiare, e se sono così ovvia da permetterti di scommettere sul mio amore, voglio offrirlo IO PERSONALMENTE a chi se lo merita davvero, a chi ci ha sempre provato a conquistarlo senza mai smettere nemmeno quando ero sua, che non si è arreso a diecimila anni di matrimonio, a chi da valore al mio amore, a chi mi ama davvero!》
《Wanda ti prego non farlo, per favore io.. io.. mi dispiace! Wanda non lo farò più, ti prego..》

《No Cosmo, basta. Questa non è una delle tue scemenze qualsiasi, tu.. mi hai delusa tantissimo. Addio.》
《WANDA!》

Non fece in tempo a fermarla, che era sparita in una nuvola di fumo senza il minimo rumore. Cosmo cadde in terra in ginocchio, con le mani sugli occhi, versando lacrime amare.
《Io ti amo /davvero/..》
Niente avrebbe avuto senso senza lei. L'eternità stessa non valeva la pena di essere vissuta. Non aveva energie per trasportarsi da solo nel Fantamondo, e non voleva che Timmy lo vedesse in quel modo.

 

Cosmo's PoV

Scosso dai singhiozzi alzò la bacchetta magica, e si diresse in un semplice luogo terrestre che amava; un parco in un boschetto circondato da aiuole in fiore, panchine, una splendida fontana, giostre per bambini e coniglietti in libertà. Lui e Wanda ci andavano con il loro figlioccio molto spesso tramutati in scoiattoli, o uccellini, o insetti, o qualsiasi altro animale per fare giochi strani sugli alberi. Su quello più alto, Cosmo sedeva tra i fitti rami tirando su col naso, malinconico e distrutto. Erano passate forse delle ore da quando era in quella posizione, a riflettere sulla stronzata fatta quel mattino perché si, era stata una stronzata, e lui proprio un grande stronzo. Avevano ragione a dire che non esisteva creatura più stupida di lui. Aveva perso l'amore della sua vita ed era solo colpa sua, ed ora probabilmente era da quel belloccio tutto muscoli e nien-, no, il cervello ce l'aveva ed anche immenso. Juandissimo era stato subdolo. La mente di Cosmo iniziò a correre, elaborare pensieri e ragionamenti precisi quasi riesaminando i passi dello Spagnolo, come a voler entrare nella sua mente. "Lo sapeva che si sarebbe arrabbiata e mi avrebbe lasciato, mi ha ingannato. L'ha fatto apposta, e sapeva anche che si sarebbe presa una rivincita a favore suo, per questo era felice quando sono tornato a casa, ha calcolato tutto quel gran.."
Oh ma sentitemi, ora voglio anche trovare il pelo nell'uovo! Non ci vuole un genio a farmi fesso, la verità è che sono semplicemente un idiota e non posso dare la colpa a nessuno se non a me stesso!》
Urlò a pieni polmoni contro se stesso. La sua mente e le sue labbra erano due persone diverse che parlavano, era come se il non potersi sfogare con nessuno sapendo di essere in torto gigantesco lo portassero a volere a tutti i costi autoconvincersi di poter rimediare in qualche modo se solo avesse provato a scovare le intenzioni di Juandissimo ed esprimerle a... alla sua ex moglie che ora era con lui... poi magari poteva dirle che aveva approfittato del suo essere molto ingenuo.. così lo avrebbe perdonato.. ma chi prendeva in giro. Le intenzioni di quel bastardo erano sempre state chiare e lui gli aveva servito ciò che voleva su un piatto d'argento.

《Bene, bene, bene. Ma sentitelo, finalmente in quella testa vuota a furia di gettarci i semi è cresciuto qualcosa!》

Quella voce. La /sua/ voce. Non era possibile, non anche quello, la giornata era già penosa così com'era.
E invece si, voltandosi lentamente, Cosmo potè notare una bombetta tenuta in perfetto equilibrio su un ciuffo di capelli scombinati e scuri come la notte, zanne del colore opposto perfettamente immacolate in un sorriso inquietante, sotto gote tirate su cui una, era appoggiato un monocolo che risaltava iridi verdi brillanti. Dietro di lui appoggiato al tronco, c'era la sua controparte.
《Vattene AntiCosmo, non è giornata.》

《E questo chi l'ha detto?》

《Non mi pare sia venerdì tredici!》

《A dire il vero, sembra che per te lo sia! Sai, mi sento particolarmente allegro da qualche ora ihihih, ed anche AntiWanda lo è, ci siamo divertiti da morire poco fa.》 《Vattene!》

《 Poi mi sono chiesto come mai questo radicale cambiamento al mio stato d'animo così all'improvviso. Volevo scoprirlo, mi sono concentrato e la bacchetta mi ha portato qui. Dovevo pensarci prima, dipende dalla mia controparte ed infatti guardati, sembri un morto vivente. Che diavolo hai?》Il verde sospirò.

《Immagino sia inutile dirti di nuovo di andare via, non lo farai.》

《Cosmo così mi preoccupi! Il tuo figlioccio ha espresso il desiderio di farti diventare sveglio ed ora stai piangendo la realtà della vita e non la specie di gioco in cui vivi tu da stupido solitamente?  Eh si, essere intelligenti ha un prezzo, beata stupidità. Immagino che tua moglie sia contenta di no-》

《Wanda mi ha lasciato.》 AntiCosmo invece, perse la facoltà di parola per qualche attimo, palesemente confuso.

《Che cosa vai blaterando?》 Rassegnato, Cosmo gli voltò nuovamente le spalle iniziando a raccontare amareggiato tutto il corso della giornata, dalla caccia al tesoro, alla scommessa, alla discussione sino a quel momento. AC ascoltava incredulo, aveva gli occhi talmente spalancati che il monocolo cascò restando appeso alla cordicella a penzolare. Quando il racconto terminò, Cosmo che non l'aveva mai guardato invece accortosi del suo silenzio alzò lo sguardo incontrando il suo, e quasi ebbe paura della reazione dell'Anti-Fata, se lo stare fermi come baccalà a scuotere il capo con la mascella sotto i piedi poteva essere considerata una reazione. Iniziò a balbettare qualcosa, dopo che un pensiero lo toccò: se Wanda era andata da Juandissimo per "donarle il suo amore" dopo aver lasciato Cosmo, allora... NO. Doveva calmarsi, respirare. Non mostrare preoccupazione ma superiorità, gonfiare il petto e... doveva andare via subito.. no, niente preoccupazioni. Si ricompose, e con tono consigliero mascherato da una punta di indifferenza, riprese il discorso. 《Hai superato te stesso, razza di stupido.》

《Tu che faresti?》

《Innanzitutto non avrei mai fatto una cazzata del genere. E in ogni caso non starei qui a piangermi addosso mentre mia moglie sta facendo chissà cosa con un cretino che le fa il filo da sempre, a cui avresti dovuto rompere i denti circa diecimila anni fa. Comunque, la riconquisterei.》

《È troppo tardi! Aah ma che ne vuoi capire tu? Tu sei quello geniale e malvagio che non ha problemi di questo tipo, che è stato costretto a sposarsi e i sentimenti non contano, non puoi capire! Lei è sempre stata l'unica ad aver creduto in me, qualsiasi cosa io abbia fatto mi è stata sempre accanto. Non si stancava mai di me e delle mie stupidaggini, ed anche se diceva continuamente il contrario poi finiva col ridere come una matta, ed io rovinato tutto, non vorrà più vedermi!》
《Hai finito?》AC aveva lo sguardo duro con gli occhi ridotti a fessure, e il tono perfido di sempre, i pugni stretti.

《Ascoltami bene ignorante babbeo, perchè non te lo ripeterò due volte; Sarà meglio che tu la smetta di dire cazzate ora, quando vuoi tu quelle minuscole e arrugginite rotelle che hai nell'anticamera del cervello sai farle muovere, quindi vedi di inventarti qualcosa e alza il culo da quest'albero, vai a rimediare a quello che hai fatto perché se AntiWanda mi lascia per AntiJuandissimo, tu sei una fata morta. Chiaro?》
《Ma l'anti-camera del cervello tra noi due non dovresti avercela tu?》 Il genio del male afferrò il verde per un braccio, con una vena pulsante sulla fronte.
《IMMEDIATAMENTE!》

《Ehi fa piano! Non so nemmeno da dove cominciare! Di solito lei mi perdonava subito, non mi ha mai detto che non l'amavo più..》 il solo ricordo fece inumidire di nuovo gli occhi di Cosmo, che sporse il labbro inferiore in fuori.
《Devi pensarci tu, è già tanto che abbia perso il mio tempo con te quando avrei potuto continuare il mio nuovo piano per la conquista dell'universo. No, non provare a guardarmi in quel modo, non è affar mio. No,  la stessa espressione di AntiWanda n- VA BENE SMETTILA DI FRIGNARE! Ma se provi a dirlo in giro ti strappo la lingua con le pinze. Dunque vediamo un pò..》


Wanda's PoV
Non si era mai accorta di quanto quel Castello fosse ampio, silenzioso, vuoto. Aveva più di cinquecento porte ma, quando passava le notti con Cosmo a rincorrersi, nascondersi, fare gare di ogni tipo, come quelle di incantesimi, guardare film, preparare piani per il giorno seguente da fare col figlioccio, sistemare i quadri e la disposizione delle cose fin quando non piaceva ad entrambi; quel Castello le sembrava minuscolo. Le risate rimbombavano ovunque e il tempo passava veloce.
Naturalmente non si era mai mossa da li, era sparita proprio all'interno della struttura nella vasca dei pesci senza muoversi da lì, il suo scopo era quello di fargli capire il suo gesto, fargli pesare ciò che aveva fatto e le possibili conseguenze che avrebbe comportato. L'arrabbiatura era sparita, perché Cosmo non era tornato, segno che stava rimuginando su quanto accaduto, il che significava che aveva capito. Doveva solo sperare di non averlo fatto impazzire di gelosia e che non era tornato perché si stava ammazzando con Juandissimo a casa sua. Cosa impossibile, forse.. Quella scena le riportò alla mente quella volta in cui per motivi vari tra cui orgoglio e paura, fece finta di essere un Fantamiliardario e di aver sposato quella pop-star, mentre la rosa giocava il ruolo della segretaria ad una riunione tra fate del liceo. Dal nulla apparse lo Spagnolo, e Cosmo si dimenticò della messinscena per allontanarli, dato che aveva iniziato a fare lo spaccone con lei, e alla fine confessò a tutti che erano sposati dimostrandosi innamoratissimo. O ancora, quando il figlioccio di Juandissimo sfidò  Timmy ad una gara di tre prove. Erano pari, e per far si che vincesse imbrogliarono. Cosmo doveva distrarre la fata. Si trasformò in lui prendendosi gioco di quell'immagine, facendogli perdere le staffe con la frase 'Sono forte, ma la mia donna mi ha lasciato per un idiota!' canticchiata con un pessimo accento spagnolo. Al ricordo della sua espressione, Wanda attaccò a ridere tanto che dovette sedersi. Sembrava una pazza. Ripensandoci era vero. Li ora sul pavimento del suo Castello tornò con la mente a diecimila anni prima, quando mollò il ragazzo più sexy e desiderato del Fantamondo che aveva completamente perso la ragione per lei, per uno che confondeva lo shampoo con il lubrificante di bacchette, e anni di allenamento alla Van Strangle non avrebbero eguagliato il suo fisico muscoloso. Non poteva farci niente, aveva perso la testa. Si era innamorata della sua risata, del suo modo infantile di piagnucolare quando era nervosa e gli negava una carezza, del suo vedere le cose con gli occhi di un bambino, del suo non credere al male, alla sua mancanza di malizia e infamità nelle cose che faceva e che diceva, della sua ingenuità, spontaneità. Del suo essere soffocante e tenero allo stesso tempo, dolce e premuroso, dal cuore grande e .. dal cervello ristretto ma ehi, gli opposti si attraggono. E poi, con il passare del tempo lui aveva imparato a vestirsi da solo e lei ad apprezzare quale scherzo e magari riderci su. Le giornate con lui erano sempre una festa, e non ti annoiavi mai. Al massimo ti esasperavi, ma poi quando te lo trovavi in piedi accanto a te con le mani dietro la schiena e il viso basso, la postura impacciata, spostando il peso del corpo da una gamba all'altra, e poi ti guardava con quegli occhioni grandi velati da una patina lucida colma di sensibilità e parole che non riesce a dire, e ti sorrideva.. e quel sorriso.
Cosmo era molto bello. E alle volte poi quando si poneva in quel modo non potevi fare a meno di alzarti e saltargli addosso fino a cadere entrambi, o tirarlo per un braccio vicino a te e in ogni caso, stringerlo come un peluche. La differenza tra i due era così strana. Non abissale, ma quasi. Juandissimo era l'estate, il sole bollente, il ritmo, il relax, l'equilibrio. Cosmo invece era la primavera, era l'odore dei campi in fiore, era il sole tiepido, la pioggerella che rifletteva un meraviglioso arcobaleno tra le nuvole e il sole che cercava di splendere. A volte freddo, a volte caldo, a volte bianco, a volte nero. Per questo si era innamorata di lui, era sempre una sorpresa. E poi la rendeva felice. L'amore con lui era delicato, era capace di farti sentire vellutata come petali di rosa e delicata come cristallo.

"Forse ho esagerato.. non meritava di sentirsi dire quelle cose, anche se per l'amor di Pietro, neanche lui può essere stupido fino a questo punto!"
In cuor suo, Wanda sapeva perfettamente che lui ricambiava forse molto di più di lei, si sarebbe giocata i propri poteri. "O forse si.."

Sospirò controllando l'orario, si stava facendo buio fuori, era ora di andare a cercarlo. Magari doveva chiedergli anche scusa per tutte le volte che lo trattava male. Agitò la bacchetta e apparì nella stanza di Timmy, fronteggiando una figura.
《Finalmente ti sei decisa ad uscire da lì!》

 

AntiCosmo's PoV

Non l'avrebbe mai immaginato, anzi, se qualcuno gli avesse raccontato un'ora prima che si sarebbe trovato a fare da Cupido (o meglio, AntiCupido) alla sua controparte, la fata che più odiava, lo avrebbe incenerito. Ma chi glielo aveva fatto fare di andare lì? Si dice che la curiosità è sintomo dell'intelligenza, gli sarebbe tanto piaciuto fare la parte del finto ignorante che subirsi le lamentele di quel cretino. Però era stato ad ascoltare malgrado tutto, un pò perché era pur sempre l'alterego, dentro di lui aveva la propria Fantastighiandola! E un pò perché sarebbe stato disposto a questo ed altro per lei. Il solo pensiero che sua moglie potesse rientrare al Castello e dirgli che la lettera in cui diceva che la sua controparte aveva sposato un altro era arrivata, e avrebbe dovuto farlo anche lei.. Come avrebbe sopportato l'idea e i fatti? No, assolutamente no, non potevano lasciarsi. Naturalmente aveva fatto in modo che risultasse una questione d'orgoglio, ma la verità era che AntiCosmo /amava/ sua moglie infinitamente, ogni giorno di più, ogni volta che faceva una sciocchezza, amava i suoi occhi brillanti nell'oscurità proprio come i suoi, amava tutto di lei, molto prima che Cosmo e Wanda si sposassero, e quando seppe che le controparti si erano unite in matrimonio si sentì l'Antifata più fortunata (ironico, no?) del mondo. Anche non volendo, dopo tutti quegli anni ti affezioni ad una persona. Immaginò per un attimo AntiWanda che barattava il suo amore, e lui che fuggiva da qualcun'altra. Cercò per questo di entrare nella mente dei due per capire cosa sentissero. Lui si sentirebbe ferito e sua moglie ne morirebbe, anche perchè quando era arrabbiato o giù di corda per un piano fallito lei faceva di tutto per farlo sorridere, anche se lui la maltrattava sempre. Nessuno scappa all'amore, e quei due seppur tanto diversi avevano una cosa in comune: senza le mogli valevano zero.

《Com'è che tua moglie si è innamorata di te e ha lasciato il belloccio qualche migliaio di anni fa?》

《Io le ho buttato una torta in faccia quando ci siamo conosciuti, ho sempre cercato di farla ridere, a volte anche senza volerlo. Il professore di Fantalgebra le disse di darmi ripetizioni, iniziammo a vederci spesso. Quando litigava col suo fidanzato poi si confidava con me ed anche se io già l'amavo la ascoltavo e le dicevo di farci pace. Poi lei scoprì la mia cotta e capì che per vederla felice le dicevo quelle cose, e un giorno lo lasciò.》AntiCosmo sfubbò desiderando una lametta e mettendoci tutto il suo autocontrollo per non farne apparire una.

《Molto romantico. Non era quello che cercavo, credevo tu l'avessi corteggiata.》
《No è stato tutto spontaneo, diciamo che ho iniziato a regalarle fiori o cose del genere dopo qualche centinaio di anni, specie quando si arrabbiava, ma si sono molto romantico io!》
《Può essere, io non lo sono nemmeno un pò.》
《Ehi ho avuto un'idea! Perché non mi dici qualcosa che tu non faresti mai a tua moglie?》 Iniziava a stancarmi ma la sua idea sembrarava intelligente. Wow, lui per Wanda usava il cervello, straordinaria la forza dell amore.

《È diverso, per una moglie si fa tutto come anche per un marito, tipo lei, a volte prova a farmi il thè e a coniugare correttamente i verbi ma di rado ci riesce. Ma io lo apprezzo lo stesso, tenta di farmi felice ed in quello è brava.》

《Quindi cosa faresti per vederla felice?》Non credevo che sarei arrivato a tanto, spero solo che abbia capito la minaccia di prima e tenga la bocca chiusa.

《Cosmo, non ti offendere, ma tu e AntiWanda siete infantili oltre che stupidi e vi basta un bacio per farvi sciogliere e non dire che non è vero.》

《Cosa dovrebbe fare lei per vedere felice te? Che non sia un thè o i verbi però》

《Te l'ho detto, non sono romantico, lei lo fa nelle piccole cose. Posso dirti che devi farti perdonare non farla felice, e ti resta una sola cosa da fare.》



 

Wanda era rimasta in piedi a parlare tutta la sera, ad un certo punto la stanchezza e lo stress della giornata si erano fatti sentire piegandole le ali, senza accorgersene, dopo essere rientrata al Castello si era addormentata cedendo alla stanchezza. Un incubo l'aveva svegliata. Aveva avuto modo di sfogarsi, buttare fuori tutta la malinconia e l'uragano di emozioni che sentiva, piangendo, ma ora era davvero arrivato il momento di chiarire la situazione, da quando si era sposata non era mai stata senza Cosmo per tutto quel tempo. Si accorse che mancava un'ora all'alba, e che sia il Castello che la camera di Timmy erano come li aveva lasciati: vuoti. Chiuse gli occhi e si Immaginò di avere suo marito davanti a lei, poi concentrandosi profondamente, agitò la bacchetta e sparì. Si materializzò pochi attimi dopo in un bosco; lo riconobbe, ma non riuscì a vedere né le giostre, né niente che non siano alberi, doveva essere nel cuore di esso. L'idea che forse Cosmo stava passando lì la notte, fece rimpicciolire il suo di cuore. Iniziò ad avanzare, gli alberi erano molto fitti, ma stranamente dopo un pò in lontananza iniziò ad essere visibile una flebile macchia di luce, e abbassando lo sguardo notò un sentiero luccicante: porporina magica. Con le palpitazioni avanzò silenziosamente riuscendo dopo pochi minuti ad arrivare alla fioca fonte di luce. Si affacciò oltre un albero di poco, e quel che vide la lasciò spiazzata e colma di stupore: era una radura circolare completamente priva di alberi a parte un enorme Salice Piangente, illuminata debolmente  a causa di piccole lanterne accese posizionate intorno ai rami e al tronco del Salice; davanti ad esso, intravide tra i ciuffi d'erba smeraldina e fiorellini piccoli dei boccioli grandi quanto un pugno, apparentemente sparsi sul terreno alla rinfusa. Sembravano sassi in quel campo di fiori rossi selvatici, quasi stonavano, ma Wanda li riconobbe dopo un pò di attenzione; Big-Daddy e sua madre li coltivavano in grosse teste fuori la finestra della sua camera da ragazza, erano i suoi fiori preferiti, e si aprivano solo quando i raggi del sole li toccava direttamente, ecco perché il crepuscolo di quel momento non ne ammirava i petali a differenza degli altri fiori, che reagivano subito alla luce circostante.

Si accorse della presenza del marito solo quando piccole scintille circondavano i boccioli, Cosmo li stava incantando con una serie di incantesimi. Si sporse meglio per osservare attentamente, quando il tronco su cui era appoggiata essendo vecchiotto e mezzo marcio, cedette cadendo di lato, rivelando la sua presenza;

《Wanda?!》esclamò il verde, col cuore a mille e gli occhi lucidi.
《Cosmo..》
《Che.. ci fai qui?》
《Sono venuta a cercarti, sono quasi dodic'ore che non ti vedo, e mi sono pesate più di diecimila anni trascorsi con te..》

《Vuoi dire che non sei più arrabbiata?》Wanda sorrise.
《No Cosmo, ho esagerato, il fatto era che mi sono sentita così male che ho seriamente dubitato di te, ma poi mi sono ricordata di tutte le volte che mi hai dimostrato di amarmi, e di tutte le volte che io ti ho trattato male e... oh Cosmo, mi dispiace così tanto, sono stata una sciocca!》
Disse lei, fiondandosi su di lui per abbracciarlo forte, e inumidendo la camicia bianca con qualche calda lacrima.
《No amore, scusami tu, sono uno stupido, avevi tutte le ragioni di lasciarmi, forse lui.. ti merita davvero più di me..》
《Non dirlo nemmeno! Non sono andata da nessuna parte, sono sempre stata al Castello, io non voglio nessuno che non sia tu!》Cosmo prese il suo viso tra le mani, portandolo al suo fino a posare un dolce bacio su quelle labbra di rosa. Sembrava un'eternità non toccarle, si sentì libero di respirare nuovamente, finché quel piccolo bacio di riconciliazione e perdono non divenne più profondo, passionale. Solo la sensazione dei primi raggi di sole sui corpi freddi li destò dal loro piccolo mondo.
《Sai, speravo proprio che tu fossi qui all'alba, stavo per venire a chiamarti.》
《Perché?》

《Guada qua.》 La voltò, e lo spettacolo che le si presentò davanti fu il più bello della sua vita. Le lanterne sul Salice erano incantate in modo da catturare la luce del sole e proiettarla sui bocccioli, i petali si sciolsero in una piroetta aprendosi immediatamente e rivelando sfumature arcobaleno, da cui nuvole di fumo a forma di cuore si espandevano nell'aria circondando i fiorellini rossi, che sistemati anch'essi formavano un cuore grande quasi quanto la radura, fluttuando sopra di essi e cadendo come rugiada formando l'immagine di loro due, al momento della loro promessa di amarsi per tutta la vita, avvenuta migliaia di anni fa, davanti al giardino di Cupido, mano nella mano su una panchina immacolata.
《Cosmo..》
《Ti amo.》
《Anch'io ti amo. Non smetterò mai, te lo giuro come ho giurato tanto tempo fa!》
《Torniamo a casa. Timmy è lì?》
《No, è andato a dormire da A.J. Tornerà nel pomeriggio e ha detto di non preoccuparci per i suoi desideri per oggi. Non voglio più dormire in due letti separati.》

《Andiamo..》Agitarono le bacchette dopo esserci baciati, ed entrambi sparirono in un sonoro "Poof", ritornando nel loro prezioso Castello, con una rinnovata promessa d'amore.

Nel frattempo, un malvagio (o non così tanto) folletto dipinse sul proprio viso un ghigno compiaciuto, staccandosi dal ramo di un albero da cui era possibile vedere il tutto come aveva appena fatto, incrociando le braccia al petto.
《Wow. Non credevo che dirgli 'usa il cuore' avrebbe portato a tutto questo. Beh, almeno sono tornati insieme.》 Rise, sparendo anch'egli nel suo Castello macabro, in cerca della sua sposa.

La trovò nella camera da letto, sorprendendola a lucidare (provandoci) tutti i monocoli dell'Anti-fata, e mettendoli a posto sul suo comodino quasi con cura maniacale per non romperli. Ma appena il genio del male dagli occhi smeraldo tossì per annunciare la sua presenza, un paio le caddero in terra, frantumandosi. Deglutì abbassando lo sguardo e strizzando gli occhi, aspettandosi una sfuriata che non arrivò; aprì una palpebra scrutando il volto del marito sorridente.
《Che stavi facendo?》
《Oh scusami AntiCosmo, ho visto che hai preso il tuo vecchio monocolo e credevo che quelli buoni fossero sporchi così... lo so che non vuoi che li tocco, ma..》

《Non importa.》 Andò a stendersi sul letto facendole segno di raggiungerlo, e lei, felice che fosse tutto a posto, si mise al suo fiancl lasciandosi circondare le spalle dal suo braccio. Appoggiò la testa sulla sua spalla, guardandosi.
《Sai Cozzie, non puoi nemmeno immaginare chi ho incontrato mentre tu eri via》
《Oh non dirmi che..》









Saaaaalve a tutti fairies! Allooora, ho rivisto la puntata "caccia al tesoro" e mi è venuta fuori questa cosa. Amo questi due ed amo forse un pochiiiiiino pochino in più le loro controparti, e quindi non potevo non metterli nella stessa storia! Momento difficile per i due sposini ma fortunatamente si amano ancora come la prima volta! Perchè AntiWanda e AntiCosmo? Perché nessuno ti capisce meglio di te stesso e quando si ha un problema tutti noi parliamo botta e risposta con noi stessi, che in quei momenti siamo la stessa persona in due caratteri opposti. Beh, lasciatemi un pensiero se volete!

Alla prossima ♡
   
 
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