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Autore: Kore Flavia    06/02/2015    12 recensioni
Non pensarci nemmeno, Principessa, tu non mi potresti rallentare, tu sei il mio viaggio, tu sei tutto quello che voglio. [...]
Tu non marcisci, diventi ogni giorno più bella. Non sono stati i tuoi capelli a farmi innamorare di te, non è stato il tuo corpo. Io mi sono innamorato delle tue parole, del tuo lottare per quel che è giusto, per la voce che s’incrina quando parli di qualcosa che ami, dei tuoi sorrisi.[...]
Io sono Peter Pan e tu Wendy ricordi?[...]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Che cosa sei disposto a perdere?'
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Will you still love me?
 
 
 
Will you still love me when I’m no longer young and beautiful
Will you still love me when I got nothing but my aching soul
I know you will, I know you will
I know that you will
Will you still love me when I’m no longer beautiful
 
 
-Mi amerai ancora quando sarò cresciuta, quando non sarò più bella? -
-Tu sarai sempre bella amore, io ti amo lo sai- rispose abbracciandomi mentre gli bagnavo la camicia bianca.
-Quando sarò vecchia, quando questo viso sarà attraversato dalle rughe e dalla sofferenza? -
-Certo che lo farò- mormorò poggiandomi il mento sulla testa e stringendomi tanto da far male.
-Quando la malattia avrà fatto il suo corso, quando non avrò più la forza di amarti. -
Lui annuì mesto, gli occhi erano lucidi per la commozione. Non potevo farlo soffrire.
Perché voleva rimanere accanto a me mentre perivo in un letto d’ospedale?
-E mi dirai che mi ami quando non potrò farlo? -
-Io ti amo, Alice, ti amo e lo farò per sempre!  Non mi frega un cazzo delle coppie che si lasciano alla prima difficoltà. Io non farò lo stesso, non quando tu starai soffrendo- ruggì il ragazzo in un impeto di rabbia che si placò immediatamente sentendo i tremiti che mi percorrevano.
Mi strinse le spalle mormorando parole dolci, parole dolorose alle mie orecchie, parole che mi fecero singhiozzare sempre più forte.
-Ma così sarai tu a soffrire! Cerca una ragazza, una che non sia malata fai quello che hai sempre desiderato: viaggiare. Io qui ti rallento e non potrei perdonarmelo se così facendo ti dovessi frenare- gli soffiai sul collo. I capelli rossi mi cadevano pesanti sulle spalle, quei capelli che tra un po’ non avrei più avuto, quei capelli che mia madre amava tanto spazzolare.
-Non pensarci nemmeno, Principessa, tu non mi potresti rallentare, tu sei il mio viaggio, tu sei tutto quello che voglio. Ti ricordi quando guardavamo Rapunzel stesi sul divano tra vaschette di gelato e cioccolato? Ti ricordi cosa diceva Flynn ad un certo punto? Tu sei il mio nuovo sogno. E tu amore lo sei- mi baciò la fronte portandomi una mano dietro la testa.
Come potevo dimenticare i film che ci eravamo visti, l’uno accanto all’altro mangiando schifezze, ridendo e, talvolta, persino piangendo.
-Il tuo è un sogno che ti porterà solo sofferenza, un sogno che sta già marcendo- singhiozzai io strofinandomi forte gli occhi con una mano. Come poteva fare questa scelta? Scegliere me in confronto alla vita? In fin dei conti era giovane, era bello aveva tutto quello che poteva desiderare tranne la felicità.
-Tu non marcisci, diventi ogni giorno più bella. Non sono stati i tuoi capelli a farmi innamorare di te, non è stato il tuo corpo. Io mi sono innamorato delle tue parole, del tuo lottare per quel che è giusto, per la voce che s’incrina quando parli di qualcosa che ami, dei tuoi sorrisi. Quindi sorridi amore che così illumini le miei giornate. -
Emisi un gemito di frustrazione e un singhiozzo proruppe dalle mie labbra screpolate per i troppi morsi.
-Mi amerai ancora quando non sarò più bella? - Alla mia ultima domanda lui mi passò un dito sulle labbra per zittirmi e lo sentii sorridere sopra di me, la luce sembrò filtrare dalle pesanti tende bianche illuminandoci per un istante.
-Lo so che lo farai. - Sorrisi tra le lacrime. “Dammi un bacio” volevo gridargli sulla pelle umida di lacrime, “Dimmi che mi ami” volevo urlargli tra i singhiozzi.
Come se mi avesse udito, si abbassò per darmi un bacio a fior di labbra e mordicchiandomi un pochino il labbro inferiore.
-Io sono Peter Pan e tu Wendy ricordi? - mi passò una mano tra i capelli scostandomeli dal viso. “Io vivrò per sempre e lo farò anche per te.” soffiò, ancora in contatto con le mie labbra.
-Ti amo Gabriele- mormorai passandogli delicatamente le dite a contornargli il viso.
-Anch’io Alice e questo viaggio lo affronteremo insieme. -
 
Oh that grace, oh that body
Oh that face makes me wanna party
He’s my sun, he makes me shine like diamonds


 
Note d'autore: Ciao a tutti, questo è una specie di... esperimento. Non sono il tipo che scrive storie tristi e tanto romantica, ma oggi ascoltando la musica la storia è venuta da se. 
Non sono entrata nei particolari della malattia o del rapporto tra i due e del contesto perché era così che doveva essere quindi se in una recensione mi dite: "Ma non si capisce di che malattia è affetta e bla bla bla" qui tra le note è spiegato il motivo. Ringrazio Shinkari per il banner.
Bye bye
Black

Mi raccomando recensite!
 
 
   
 
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