Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: The_winter_honey    06/02/2015    3 recensioni
Una storia dolce che pare quasi una favola, dolce e tenera...
Ale non si è mai innamorato.
Sel vive in un mondo tutto suo.
Due ragazzi destinati oppure no?
Questa storia mi è stata dedicata da un ragazzo che voleva farmi aprire gli occhi sull'amore.
Lo ringrazio infinitamente.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


ALE&SEL




In una piccola cittadina c'erano due personaggi molto particolari: Ale e Sel.
Ale era un ragazzo molto estroverso, gli piaceva raccontare tutto della sua vita ed era in grado di trasmettere una sensazione di gioia a chiunque gli fosse vicino, però aveva una particolarità da non sottovalutare: Ale non riusciva mai ad innamorarsi.
Non importa quale fosse la situazione, o quante ragazze fossero innamorate di lui; lui semplicemente non riusciva a provare nulla del genere.
Sel, invece, era completamente diversa: lei era “persa” nel suo mondo, so che sembra una frase banale, vista e rivista più e più volte per descrivere il comportamento di una persona timida, ma non era questo il caso.
Non era una normale timidezza, anzi, a volte riusciva ad essere molto socievole; però quello che caratterizzava questo “essere persa nel suo mondo” era proprio il fatto che lei lo fosse veramente.
Quando si sentiva sola, o semplicemente quando aveva voglia di stare in un posto sicuro, andava con l'immaginazione il quel mondo, tanto reale quanto fittizio, che però non sarebbe mai potuto esistere...o così lei credeva.
Frequentavano entrambi la stessa scuola, ma non si parlavano molto, anche perché Ale di immaginazione non ne aveva, e sentir parlare qualcuno di un mondo immaginario, per lui era fuori dalla “normale amministrazione”.
Ma concludiamo qui questa descrizione, vorrei parlarti adesso del perché te li ho presentati, tutto cominciò quel giorno...
Era una giornata come tante altre, nulla di insolito; Sel, come di consueto, si era seduta al suo banco e si era messa a disegnare su un foglio una delle meraviglie del suo mondo fantastico, però poi ad un tratto si era avvicinato Ale.
-Bello!
-Grazie, però credevo che non ti interessasse il mio mondo.
-Beh, se riuscissi ad immaginarlo anche io un mondo così, penso che non uscirei mai più dalla mia fantasia! Ma purtroppo non riesco a farlo
-Vorrei poterti aiutare, però non posso passarti la mia fantasia- disse Sel in modo scherzoso.
-Facendomi vedere quell'immagine è come se lo avessi già fatto- controbatté Ale, anche lui in modo scherzoso.
Ale si allontanò per andare al suo banco, una conversazione normale dirai; però qualcosa era successo, Sel aveva iniziato a vedere Ale in modo diverso.
Tornata a casa, si era messa a guardare fuori dalla finestra, in cerca di una risposta che il cielo però non poteva dare; non pensava al suo mondo (cosa molto strana, poiché in quei momenti lei si trovava sempre in quel luogo misterioso), pensava ad Ale, per la prima volta voleva capire come fosse la mente di una persona senza immaginazione.
Nessuna risposta, solo altre domande che continuavano a pervadergli la mente, e ad ogni minuto eccone di nuove, pronte a far compagnia alle altre e confondere la mente di Sel sempre di più.
Cosa c'era che non andava in Ale? Perché non riusciva ad avere immaginazione? Come mai ora lo considerava in modo diverso?
Sel era stata tutto il pomeriggio a pensarci e ripensarci, ma, come ho detto prima, senza alcun risultato; aveva invece aumentato il mistero che si celava dietro ad Ale.
Il giorno seguente, Sel andò a scuola intenta ad ottenere qualche risposta alle sue innumerevoli domande, così si avvicinò ad Ale.
-Ciao Ale.
-Ciao Sel, dimmi pure- disse sorridendole.
Sel si bloccò, aveva pensato e ripensato a cosa dire, però non ci riusciva; si limitò a guardare Ale negli occhi senza emettere un singolo suono.
-Tutto a posto?- chiese Ale un po' sorpreso dal comportamento di Sel.
-Certo, volevo solo chiederti se potevi prestarmi una penna, la mia si è scaricata poco fa.
-Solo un attimo.
Poco dopo Ale tirò fuori una penna dal suo astuccio e la porse a Sel.
Lei però rimase immobile.
-Sei sicura di stare bene?
-Sì, sono solo un po' stanca- disse con aria piuttosto incerta, dopotutto non era vero.
Sel prese la penna e ringraziò Ale, poi tornò al banco.
Cos'era successo? Come mai non era riuscita a parlargli? Nuove domande, però nessuna nuova risposta.
E più il tempo passava, più lei voleva cercare una spiegazione alla situazione che aveva appena vissuto.
Ancora una volta Sel tornò a casa e si mise a cercare una risposta nel cielo, però questa volta aveva delle nuove domande da porsi.
Cominciava a provare qualcosa per Ale, non sapeva perché e non sapeva se Ale contraccambiasse; così decise che il giorno seguente sarebbe andata da lui a dirglielo.
Il giorno seguente Sel aspettò che tutti fossero usciti, per rimanere da sola con Ale.
-Ale, devo parlarti!
-Ciao Sel! Dimmi pure.
-Da un po' di tempo provo qualcosa per te, cerco di tornare nel mio mondo, però riesco a vedere solo la tua immagine e ti dirò di più, mi piace molto il fatto di vederti, perché sento che tra di noi c'è qualcosa di speciale.
Non so spiegarti il perché, non riesco nemmeno io a capirlo, quello che so è che vorrei stare con te, ma non so se tu provi qualcosa per me.
-Mi dispiace, io non provo nulla e non credo di riuscire a darti ciò che ti aspetti-
-Facciamo un tentativo, solo uno.
-No Sel, mi dispiace.
Sel fece per dire qualcosa, ma scoppiò in lacrime e corse via; ad Ale dispiacque molto aver fatto soffrire Sel, per la prima volta nella sua vita avrebbe desiderato provare qualcosa per qualcuno...e forse lo stava già provando.
I giorni successivi, Sel non andò a scuola, non voleva vedere Ale perché sapeva che non sarebbe riuscita a guardarlo senza scoppiare a piangere.
Ale intanto continuava a ripensare a ciò che era successo e più ci pensava, più gli dispiaceva; era strano per lui pensare così tanto ad un fatto accaduto di recente e ancora più strano pensare che avrebbe voluto provare qualcosa per Sel.
Ora era Ale a volersi mettere nei panni di Sel, avrebbe voluto provare i sentimenti che provava lei e avrebbe voluto avere l'immaginazione che aveva lei.
Si rese conto però che mentre pensava a questo, stava già provando qualcosa per lei, e l'idea di incontrarla e dirglielo era l'unica che gli passava per la testa.
Il giorno dopo, Ale tornò a scuola, però non vide Sel e iniziò a pensare che Sel non andasse più a scuola per colpa sua.
Passò qualche giorno e Sel decise di fare un tentativo e tornare a scuola; il caso volle che si incontrarono sulla soglia dell'entrata dell'edificio.
-Sel!- esclamò Ale con un sorriso.
Sel lo guardò e tentò di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì; si girò dalla parte opposta e fece per andarsene, però Ale le prese la mano.
-Lasciami Ale.- disse singhiozzando, con un sibilo di voce.
-Ho commesso un errore, Sel non andartene, resta qui con me!
Sel smise di piangere, si girò verso Ale e lo abbracciò.
Ale era felice di riuscire ad amare qualcuno per la prima volta e Sel sapeva che d'ora in poi avrebbe potuto condividere il suo mondo speciale con qualcuno di altrettanto speciale.

Ale prese tra le mani il viso di Sel e la baciò dolcemente.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: The_winter_honey