Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Saretta_12    06/02/2015    1 recensioni
Phite è la Prescelta, proprio come Harry. Ed è anche l'unica ragazza ad essere riuscita a far breccia nel cuore di una serpe bionda. Durante l'ultima battaglia, quando Harry sembra essere morto e lei essere rimasta sola a combattere, il suo più grande incubo diventa realtà. Voldemort chiama dalla sua parte tutti quelli che lo desiderano, e lei sa bene che non può più rimandare, lui dovrà scegliere...
Dal testo:
"Seguo con lo sguardo la mano di Lucius Malfoy che si alza e si apre nelle mia direzione, ma non sta cercando me, sta cercando qualcuno che so essere esattamente pochi passi dietro di me, sui gradini d’ingresso del castello. In quel momento il mio cuore si ferma. “No!” sussurro, quasi disperatamente. Sento la sua presenza dietro di me, lo avverto così indistintamente che quasi mi fa paura, come in questi ultimi due anni, sento la sua vicinanza che mi brucia sulla pelle."
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nessuno in quel momento riusciva a crederci, nessuno tranne me. Io sapevo, con certezza assoluta, che Voldemort stava dicendo la verità. Harry era morto, perché così avevano voluto altri al di sopra di noi. Avevamo scoperto entrambi da poco che così doveva andare, Harry sarebbe dovuto morire, spezzando il penultimo legame di Voldemort alla vita, io mi sarei dovuta occupare del resto, di Nagini e di Voldemort stesso, da sola. Come poteva pretendere Silente che sarei riuscita a fare tutto da sola non ne avevo davvero idea. Eravamo forti ma lo eravamo sempre stati insieme, ora mi sentivo davvero spaesata, e sì, lo ammetto, ridicolmente impaurita. Uscimmo in massa dal castello correndo al centro del cortile. Ron e Hermione mi si pararono davanti, con l’intenzione di proteggermi, ma ormai niente poteva separarmi da quello che ero destinata a fare, e l’avrei portato a termine, per Harry. Non potevo pensare di vacillare in quel momento, dovevo rimanere concentrata sulla battaglia, su di Lui. Niente di quello che stava dicendo mi interessava, poteva ribadire gli stessi concetti fino alla morte, ma non avrebbe mai vinto finchè io fossi rimasta in vita, e il mio scopo principale era quello. Finché non pronunciò quelle poche parole, quella frase quasi sussurrata che mi paralizzò, “Se c’è qualcuno che vuole passare da questa parte è libero di farlo, non lo fermerò, avete subito tante perdite, vi risparmierò se vi unirete a noi! Lasciate che la Prescelta combatta da sola la sua battaglia…non dovete morire per forza per lei!” lo sento dire dal centro del cortile dove si è fermato. Un gesto impercettibile poco dietro di lui mi fa distogliere lo sguardo dai suoi occhi rossi che continuano a fissarmi, pregustando il momento in cui mi ucciderà, perché lui è convinto che sarà così, non è al corrente di tutto quello che abbiamo scoperto io e Harry, e questo è il mio vantaggio. Seguo con lo sguardo la mano di Lucius Malfoy che si alza e si apre nelle mia direzione, ma non sta cercando me, sta cercando qualcuno che so essere esattamente pochi passi dietro di me, sui gradini d’ingresso del castello. In quel momento il mio cuore si ferma. “No!” sussurro, quasi disperatamente. Sento la sua presenza dietro di me, lo avverto così indistintamente che quasi mi fa paura, come in questi ultimi due anni, sento la sua vicinanza che mi brucia sulla pelle. Non si muove, forse non respira neanche, è combattuto e lo so bene, ne abbiamo parlato forse anche troppo spesso. Deve scegliere e stavolta so che lo farà, e la cosa mi terrorizza. Non posso perdere anche lui. Non adesso. Sento suo padre che lo chiama, sua madre che lo supplica, ma so che non si è mosso. Non ho la forza di girarmi, non ho il coraggio di guardarlo, perché se nei suoi occhi madre perla dovessi scorgere quella scelta so che ne morirei. Per cui abbasso lo sguardo e sento gli occhi inumidirsi. “Pretendevi che rimanesse al tuo fianco?” sento sibilare il Signore Oscuro, ma faccio finta di niente, non lo devo ascoltare o scoppierò. “Proprio lui…un Malfoy…che stupida ragazzina!” continua a deridermi Lui, e sa bene di aver centrato il segno. Ha ragione, fatico ad ammetterlo, cosa potevo sperare, stiamo pur sempre parlando di un Malfoy, sangue del sangue di Lucius Malfoy, la persona più deplorevole che abbia mai conosciuto. Ma so di avere una piccola speranza, perché io conosco davvero il ragazzo a cui sto dando le spalle, so che da suo padre non ha preso assolutamente niente, so che la sua ancora è sempre stata sua madre. Suo padre continua a chiamarlo e finalmente sento i suoi passi avvicinarsi. Non oso ancora guardarlo perché ho davvero paura di perderlo e so che non ce la farei. Hermione di fianco a me cerca il mio sguardo, sta cercando di aiutarmi, ma sa bene anche lei che andrei in frantumi se lui scegliesse di stare dall’altra parte. Non posso farcela, sento che da un momento all’altro mi spezzerò e sarà finita per tutti, devo respirare, devo stare calma, devo…non lo so nemmeno io cosa devo fare. Sento i suoi passi che molto lentamente si avvicinano, se mi sorpasseranno crollerò. Non me ne rendo conto subito ma ho cominciato a tremare e questo significa una cosa sola, sono terrorizzata. Non mi capitava da tanto tempo ormai, con tutto quello che abbiamo passato negli ultimi anni era davvero tanto che non mi sentivo così terrorizzata e impotente. L’idea di perderlo mi distrugge. Tengo gli occhi fissi a terra, non ho il coraggio di alzare lo sguardo e le parole sempre più cattive e deridenti di Voldemort mi uccidono pezzo per pezzo. Lucius Malfoy ride al suo fianco, lo vedo attraverso i capelli, è sicurissimo che suo figlio sceglierà loro. Alzo piano lo sguardo respirando a fatica e incontro gli occhi di sua madre. Narcissa mi guarda e leggo speranza nei suoi occhi, è strano ma sembra quasi che voglia che suo figlio scelga me piuttosto che loro, ne sono quasi certa. Mi sorride incoraggiante, sa qualcosa che io non so? Perché se è così voglio saperla anche io, voglio smetterla di attanagliarmi. “Se sei entrata nel cuore di mio figlio nessuno potrà toglierti il tuo posto!” ricordo quando me l’ha detto, quella sera che mi ha scoperta in camera sua a Malfoy Manor, esattamente un anno prima. Era così sicura mentre lo diceva che era riuscita a convincermi. Ma ora non so nemmeno io cosa pensare. Sento i suoi passi sempre più vicini, la sua presenza sempre più forte e il mio cuore comincia ad accelerare, come fa sempre quando mi ritrovo con lui. Vorrei davvero poter dire qualcosa ma non ci riesco, ho un nodo in gola che non riesco a sciogliere. Tengo gli occhi fissi a terra mentre lo sento fermarsi di fianco a me. So che è qui, me lo dicono i brividi che avverto su tutto il corpo. Non so cosa fare, lui si è fermato al mio fianco, ma questo non significa niente, potrebbe muoversi verso suo padre anche subito. Sento suo padre dire “Bravo figliolo…vieni!” ma lui non si muove, credo che non stia nemmeno respirando al momento, non lo so perché non riesco a decidermi a guardarlo, i miei occhi neri sono ancora fissi sulle mie scarpe e sto facendo davvero fatica a trattenere le lacrime. Ma ce la faccio, non darò anche questa soddisfazione al Signore Oscuro, ha ucciso Harry, che era più di un fratello per me e ora sta cercando di portarmi via la persona più importante della mia vita, non gli farò vedere quanto questo mi faccia male, non piangerò davanti a lui. Draco non si muove, è ancora di fianco a me, lo sento. Vorrei alzare la testa e urlargli contro che se vuole andarsene è libero di farlo, non sarò io a trattenerlo. Ma sarebbe una grandissima bugia, io vorrei fare di tutto per trattenerlo con me. Proprio quando sto pensando di alzare lo sguardo su di lui sento la sua mano scivolare lenta lungo il mio braccio e afferrare la mia. Le sue dita si incastrano alla perfezione tra le mie, come sempre. Non dice niente ma sento il suo sguardo madre perla pungermi addosso. E se mi stesse dicendo addio? Non credo di riuscire a sopportarlo. Cerco di togliere la mano dalla sua ma lui stringe ulteriormente le dita senza lasciarmi via d’uscita. Non capisco…perché mi sta trattenendo? Perché lo sta facendo? Se continuo a chiedermi perché mi scoppierà la testa. Mentre continuo ad arrovellarmi il cervello con queste stupide domande tutto intorno a noi è tremendamente silenzioso. Tutti stanno aspettando l’esisto di questa storia. Sento gli occhi di tutti addosso e faccio davvero fatica a ragionare. Senza che me ne renda davvero conto sento che mi gira in modo che io possa essere proprio di fronte a lui, sento la sue dita sfiorarmi la guancia al di sotto dei capelli che ancora mi ostino a tenere davanti al viso, sono la mia protezione, non voglio che nessuno veda i miei occhi terrorizzati, soprattutto lui. Ma non si ferma. Con le dita scende sotto il mento e me lo alza, costringendomi a guardarlo. “Phite guardami!” mi dice, con quella sua voce dolce e profonda, che mi fa vibrare dall’interno. Reprimo un singhiozzo e punto i miei occhi neri nei suoi. Si accorge subito del mio terrore e delle mie lacrime trattenute, da cui ne è sfuggita una, simpatica lacrima che scivola lungo la mia guancia. Lui muove le dita e la raccoglie. Mi sposta i capelli dietro l’orecchio e mi guarda fisso negli occhi. Ho davvero paura di quello che sta per dire, perché sicuramente dovrà dire qualcosa e sono terrorizzata che possa essere un addio. “Se vuoi andare fallo subito…non…non farmi male ulteriormente Draco…ti prego!” sento sussurrare la mia voce. Non so da dove arrivi quella supplica, mi ero imposta di essere forte, sono giorni che mi preparo al dolore di perderlo davvero, ma non pensavo potesse fare così male. Lui mantiene la mano sulla mia guancia ma non parla. Sorride, un sorriso dolce, di quelli che fino a questo momento ha sempre regalato solo a me. “Forza Draco!” sento urlare suo padre. Ma lui non lo guarda, non lo ascolta neanche, è troppo concentrato su di me, non stacca gli occhi dai miei neanche un secondo e io mi sento bruciare sotto quello sguardo. Tutti sono con il fiato sospeso, stanno aspettando, trepidanti e curiosi, aspettano la sua reazione, aspettano la sua decisione, come me. Draco appoggia la fronte sulla mia incurante di essere sotto lo sguardo del Signore Oscuro, che ha servito obbligatoriamente per un anno, sotto quello di suo padre, che sicuramente lo starà guardando con disgusto mentre intrattiene questo siparietto con la Prescelta, e sotto quello di sua madre, che forse, per la prima volta, sta sperando una vita migliore per il suo unico figlio. “Io non vado da nessuna parte Halliwell!” mi dice, e il suo sorriso si allarga, e il mio cuore perde un battito mentre spalanco gli occhi, incredula per quelle parole. E le sue labbra sono sulle mie, come sigillo per quella promessa appena uscita dalla sua bocca. Un’ovazione sale dalle file dei difensori di Hogwarts. Draco si stacca da me e mi ritrovo a sorridere come mai in vita mia. Ha scelto me, ha sempre scelto me. Sento il cuore esplodermi e il terrore abbandonarmi del tutto. Ora che so di averlo al mio fianco posso riuscire in qualsiasi cosa, lo so. Draco mi tiene ancora per mano e si volta verso i suoi genitori. “Io rimango con lei!” dice, e i Mangiamorte cominciano a borbottare. Lucius Malfoy ci guarda con disprezzo, fissa lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e poi rialza gli occhi su suo figlio, “Sei un disonore per la nostra famiglia!” gli sputa addosso senza pensarci due volte. Queste parole lo feriscono e io lo so, stringo forte la bacchetta tra le dita, con più rabbia di quella che mi aspettassi. Quell’uomo ha rovinato per anni la vita del ragazzo che ora è al mio fianco, non potrò mai perdonarglielo. Sua madre sussurra un “Prenditi cura di lui” rivolto solo a me e sorride. Leggo nei suoi occhi il dispiacere per l’”abbandono” di suo figlio, ma anche la gioia che lui abbia trovato una strada migliore, un futuro migliore. Sempre che io vinca questa guerra. Poi succede tutto in un secondo, vedo con la coda dell’occhio Lucius Malfoy alzare la bacchetta e puntarla contro di me, urla un Avada Kedavra diretto al mio cuore. Sto per alzare la bacchetta e proteggermi quando Draco si muove veloce davanti a me, fermando l’incantesimo con la sua bacchetta. Narcissa si muove altrettanto veloce e butta il marito per terra, sovrastandolo gli punta la bacchetta alla gola, “Non ci provare mai più!” gli urla con tutta la rabbia che ha in corpo. Stimo profondamente quella donna, è grazie a lei se Draco ha mantenuto un po’ della sua umanità, quell’umanità che io sono riuscita a tirar fuori in questi anni. Punta la bacchetta contro suo padre e lo guarda, negli occhi madre perla una rabbia che non gli ho mai visto prima. La avvertono tutti perché si spostano di qualche passo da noi. “Non osare rifarlo!” gli urla, fiero, “O la prossima volta non sarai vivo per raccontarlo!” aggiunge, stringendo ancora di più la bacchetta. Il Signore Oscuro mi osserva, sento i suoi occhi rossi puntati su di me. La sua rabbia è incontenibile, gli ho portato via anche l’ultima soddisfazione, mi odia come non mai in vita sua. Ed è questo quello che voglio, che mi odi fino in fondo, perché così sarà ancora più soddisfacente ucciderlo una volta per tutte. “Ma bene Halliwell, vedo che sei riuscita a rammollire anche il rampollo di casa Malfoy, i miei complimenti!” mi dice Lui, fissandomi con quei suoi occhi rossi e battendo le mani per congratularsi con me. “La cosa ti disturba?” gli rispondo, sfidandolo. “Ho ucciso il Prescelto e tu farai la stessa fine, non sarà di certo Draco Malfoy a proteggerti da me!” mi risponde lui, quasi in un sibilo. Lo guardo fissa ed ogni paura è uscita dal mio corpo, so quello che devo fare e sono pronta. “Vieni a prendermi!” gli dico, impugnando saldamente la bacchetta.

Lui avanza verso di me pronto a lanciare il suo Anatema ed è in quel momento che Harry Potter cade dalle braccia di Hagrid e tutti rimaniamo a bocca aperta. Harry è vivo…non sono più sola.

E’ finita, finalmente tutta questa storia è finita. Voldemort è morto davanti ai nostri occhi. Siamo riusciti ad ucciderlo. Abbiamo vinto. Ancora non riesco a crederci. Guardo Harry con le lacrime agli occhi e lui ricambia il mio sguardo. Ritrovo tutte le sensazione che provo io nei suoi occhi verdi. Siamo due fratelli, due fratelli che hanno vinto finalmente, due fratelli che possono vivere i loro prossimi anni in tranquillità. Tutti d’ora in poi potranno vivere il loro futuro in tranquillità. Harry allarga le braccia e mi invita a buttarmici, come ha sempre fatto nell’arco di questi sette anni. E io non esito nemmeno un secondo. Di slancio mi butto tra le sue braccia e lui mi stringe al suo petto. “E’ finita!” mi sussurra, mentre mi stringe sempre di più. “Abbiamo vinto!” gli rispondo io, alzando gli occhi pieni di lacrime incontrando il suo sorriso. Ci stacchiamo l’uno dall’altra e scoppiamo a ridere di gusto, segno che stiamo buttando fuori tutta la tensione di queste ultime, infernali, ore. Poi d’un tratto un lampo di comprensione mi illumina gli occhi. Devo trovarlo. Devo andare da lui. Devo correre. Harry mi legge immediatamente nel pensiero, quasi dimentico il legame che ci unisce, ognuno sente le emozioni dell’altro, e io so che lui sta provando quello che provo io, per un’altra persona. Mi guarda e sorride, “Vai!” mi dice, e il suo sorriso si allarga quando sento dei passi dietro di me. Mi volto e vedo Ginny avvicinarsi titubante. Le corro incontro e l’abbraccio, è una delle mie più grandi amiche, le voglio bene, e sono davvero contenta che sia stata la scelta di Harry, stanno bene insieme, li adoro. “Io…devo andare…ma…mi raccomando…ti affido mio fratello!” le dico, facendole l’occhiolino. Lei capisce all’istante e mi stringe di nuovo fra le braccia, “Tranquilla…è in buone mani!” mi sussurra all’orecchio e sono sicura che sta sorridendo. “Lo so!” le dico io, staccandomi da lei. Ginny mi legge negli occhi una domanda nascosta, “L’ho visto poco fa che saliva le scale della Torre di Astronomia!” mi dice con un sorriso. Il nostro rifugio perfetto. Dovevo immaginarlo. “Grazie!” le rispondo, e inizio a correre verso quella direzione, perché ho bisogno di lui adesso, devo trovarlo. Perché ha scelto me e non ho avuto il tempo di dirgli nemmeno una parola. Corro a perdifiato per tutto il cortile, entro di scatto nella porta d’ingresso e senza che possa prevederlo mi ritrovo tra le braccia di Ron e Hermione. “Avete vinto! Abbiamo vinto!” mi urla lui nelle orecchie e non riesco a fare a meno di ridere. Sono felice, davvero felice. Hermione mi stringe ancora più forte, sta piangendo e io con lei. Siamo sempre noi, siamo rimasti noi fino alla fine. Ma adesso c’è qualcun altro che devo trovare, qualcuno con cui voglio stare, subito. Dopo qualche secondo di euforia ci stacchiamo e vedo Hermione guardarmi strano. Lei ha capito e mi sta fulminando con lo sguardo. “Allora…ti vuoi muovere!” mi dice con un sorriso. E so bene a cosa si sta riferendo. Sì, mi devo muovere. “Ci vediamo dopo!” urlo a entrambi mentre ricomincio a correre verso la Torre di Astronomia. Sento il mio cuore battere a mille, no forse a tremila, forse anche di più, e sono sicura che non è per colpa della corsa. Salgo i gradini della Torre a due a due, sperando di non inciampare e sfracassarmi la testa al suolo proprio in questo momento, non sarebbe carino, decisamente no. Continuo a salire gli scalini di corsa, ho bisogno di vederlo. Anche se non so cosa aspettarmi. Nella battaglia lui ha scelto me. Ma se avesse cambiato idea ora che Voldemort è morto? Di scatto mi blocco proprio sull’ultimo gradino della scala, terrorizzata. E se avesse cambiato idea? Insomma, sfidare i suoi genitori e Voldemort in persona non è da tutti. Se l’ha fatto è perché lo voleva, o forse perché era la scelta più facile. No bhe, la scelta più facile sarebbe stata tornare dai suoi genitori, non avrebbe rischiato nulla. Continuo ad arrovellarmi il cervello, ma non posso avere le risposte che voglio, anche se le vorrei davvero tanto. Solo lui può darmele, solo lui può rispondere ai miei dubbi. “Cercavi qualcuno?” sento dire ad una voce proprio dietro di me. Sgrano gli occhi e il cuore ricomincia a battermi a mille. “Sta calma, devi stare calma!” comincio a ripetermi tipo mantra, ma la cosa non mi aiuta. Lentamente mi giro, finchè non trovo il suo sguardo, quello sguardo per cui mi scioglierei in qualsiasi momento. Quegli occhi madre perla sono qualcosa di incantevole. Lo guardo bene, forse per la prima volta dopo ore, sta sorridendo come mai gli ho visto fare da quando lo conosco. Ha dei graffi lungo la guancia e le sue mani sono sporche di sangue. Ma riesce a mantenere quella fierezza e quel portamento elegante che lo contraddistingue anche adesso, dopo aver combattuto, cosa per cui lo invidio particolarmente, non oso immaginare come possa essere conciata io invece. Mi soffermo a guardarlo in silenzio per un lungo istante, quasi rapita, e c’è una cosa che mi colpisce più di tutte: ha combattuto e ha combattuto per me. Non riesco a crederci anche se effettivamente non riesco nemmeno a stupirmene, ho imparato a conoscere questa serpe bionda che mi sta davanti. Sono sette anni che combatte…per me. Vorrei dire qualcosa, ma non riesco a parlare, ho paura di quello che possa dire lui. Ho davvero paura. Lui mi fissa ancora con il sorriso sulle labbra ma non dice niente, anche se noto la sfumatura dei suoi occhi madre perla, sembra quasi che voglia divorarmi con lo sguardo e io mi sento nuda come non mai sotto quegli occhi. Ad un tratto si stacca dalla ringhiera a cui è comodamente appoggiato con le mani e si avvicina, rompendo il silenzio della Torre e facendomi sussultare. Forse ero ancora totalmente presa a fissarlo. Forse. “Sì” forse un po’ tardi, ma rispondo alla domanda che mi ha fatto, “Cercavo te!” aggiungo e di colpo sento le mie guance in fiamme. Ma perché riesco a combattere contro un mago oscuro e spregevole senza problemi e non riesco ad affrontare una conversazione con lui senza arrossire di botto o sentirmi inevitabilmente in imbarazzo sotto quello splendido sguardo? Lo so il perché, anche se non l’ho mai ammesso, nemmeno a me stessa. Lui continua ad avvicinarsi e alla mia risposta il suo sorriso si allarga. “Perché?” mi chiede. Ok…è un grandissimo stronzo…perché so dove vuole arrivare. È palese il motivo per cui stavo cercando proprio lui, ma ora credo che non gli basti più che sia palese. Siamo usciti allo scoperto davanti a tutta la scuola pochi attimi prima, anzi proprio davanti a tutti, Mangiamorte e famiglia Malfoy compresi, anche se forse tutti lo immaginavano…sono due anni che portiamo avanti questa storia di nascosto per non rischiare la vita, soprattutto la sua vita, e forse è ancora da più tempo che inconsciamente, almeno per quanto mi riguarda, siamo così legati. Ma ora vuole sentirselo dire, vuole che sia io a dirglielo, e non posso biasimarlo. Devo solo trovare le parole adatte per farlo, e non è per niente facile. Lui si ferma a pochi centimetri da me, molto lentamente fa scivolare i miei capelli dietro le spalle e con un gesto della mano mi alza il mento in modo che lo guardi negli occhi. “Perché?” mi richiede in un sussurro. Il suo viso è a pochi centimetri dal mio e sento il calore del suo respiro sulle labbra, cosa che non mi aiuta per niente a ragionare lucidamente. Questo è l’effetto che da anni Draco Malfoy fa sulla Prescelta, Phite Halliwell affronta con grinta qualsiasi cosa le capiti sul cammino ma poi svalvola per una stronzissima serpe bionda. Ok lo ammetto…sono davvero ridicola! D’istinto mi aggrappo al suo maglione nero e lo porto ancora più vicino a me. Devo dirgli la verità e devo dirglielo adesso. “Mi lascerai parlare? O farai l’egocentrico anche stavolta?” gli chiedo, con un sorriso furbo sulle labbra. Lui ride, una risata bassa e roca che mi fa vibrare dentro. “Usa tutte le parole che vuoi Halliwell!” mi risponde, facendomi l’occhiolino. “Ok!” gli dico io, prendendo fiato. Ne ho davvero tante di cose da dirgli, tre anni di sentimenti repressi, sono decisamente lunghi. “Oggi ho vinto la battaglia di una vita…e lo devo a te…sono corsa qui, rischiando di spaccarmi l’osso del collo sulle scale, appena ho saputo dov’eri…cercavo te…ho sempre cercato solo te…in ogni stanza, in ogni corridoio, in ogni angolo della nostra scuola…ho sempre cercato te…anche quando stavo con Harry…” lo vedo aprire la bocca per ribattere, probabilmente un sarcastico “lo sapevo”, ma glielo impedisco, “Serpe hai promesso!” gli dico sorridendo, “Hai ragione…scusa…continua!” mi risponde lui, ricambiando il sorriso. “Anche quando stavo con Harry…” sottolineo, cosa che gli fa storcere il naso come pensavo, “Ho sempre cercato te…perché ne avevo bisogno…perché ho bisogno di te…perché non mi hai mai fermato…stupidamente…perché mi hai sempre incentivato a fare quello che volevo…se volevo combattere tu mi dicevi di farlo…se volevo arrendermi tu mi assecondavi…sei sempre stato dalla mia parte, anche se non avresti dovuto, e se non avessi avuto te a quest’ora sarei crollata! Poco fa…quando Voldemort ha chiesto se qualcuno voleva passare dalla sua parte…ho avuto paura…paura di perderti…non sapevo per certo cosa ti passasse per la testa…e tuo padre sa essere molto convincente quando ci si mette…ero terrorizzata all’idea che scegliessi loro…anche se forse sarebbe stata la scelta giusta…se non avessi vinto saresti stato comunque al sicuro…ma sono egoista…e…ti volevo con me…al mio fianco! Quando hai scelto me…lì ho capito di avere il mondo in mano e di poter fare qualsiasi cosa…perché è così che mi fai sentire…potente e viva come non mi sono mai sentita in vita mia! Non ho vinto grazie ai miei poteri…ho vinto grazie a te!” non ho ancora finito, lui mi guarda trepidante e aspetta, perché sa che lo dirò, dopo tutto questo discorso è sicurissimo che finalmente lo ammetterò, ma sa quanto questo conti per me e mi sta lasciando il mio tempo. I suoi occhi brillano come non mai e ne sono completamente soggiogata. “Ok…probabilmente di parole ne ho usate anche troppe!” gli dico, strappandogli una piccola risata che mi scalda il cuore. “E forse ne avrei ancora mille altre da dire…ma…credo che non servano…credo che capirai tutto da solo se ti dico solo un’ultima, semplice, ridicolissima cosa…” gli dico, nervosa, perché non l’ho mai detto a nessuno, non l’ho mai ammesso nemmeno a me stessa, ma è così, lo so, ne sono sicura. “Mi sono maledettamente e inevitabilmente innamorata di te piccola serpe!”. Finalmente l’ho ammesso e ne sono felice, perché è sempre stato così, inconsciamente l’ho sempre saputo ma avevo davvero paura di ammetterlo. La cosa più bella è vedere il suo sorriso che si allarga, anche se non dice niente, e questo un po’ mi preoccupa. “Dovresti dire qualcosa…sai…dopo tutto questo discorso…dovresti…non lo so…dire qualcosa…credo!” balbetto, cercando di abbassare lo sguardo, tremendamente in imbarazzo. Ma lui non me lo permette, con una mano mi rialza il mento e con l’altra mi prende per un fianco e mi avvicina ancora di più a se, stringendomi al suo petto, quasi possessivo. “Era ora che lo ammettessi…grifona orgogliosa!” mi sussurra, ad un soffio dalle mie labbra. Ma ancora non mi bacia, cosa che vorrei terribilmente, perché ha altro da dire, lo so. Rimango immobile e aspetto. “Ho scelto te in questa guerra e sceglierò sempre te qualsiasi cosa succeda! Sei la ragazza più formidabile che abbia mai conosciuto…hai rischiato la vita per difendermi!” so a cosa si riferisce, l’anno scorso eravamo esattamente in questo luogo, mentre lui cercava di soddisfare una richiesta talmente grande e orribile che non ho il coraggio di ripensarci. Io gli ho permesso di fare una scelta, io gli ho impedito di rovinarsi ulteriormente la vita più di quanto avesse già fatto suo padre. Lo amavo già così tanto che ho affrontato Bellatrix per lui, per concedergli una possibilità, perché credevo in lui. E avevo ragione. “Sei stata l’unica a non perdere le speranze con me, l’unica a cui ho permesso di entrare completamente nella mia vita e di salvarmi! Sei sempre stata tu l’unica che volevo!” mi dice, avvicinandosi sempre di più alle mie labbra che stanno aspettando solo lui. “Mi sono maledettamente e inevitabilmente innamorato di te piccola grifona orgogliosa!” mi dice, prima di baciarmi con una passione e una dolcezza incredibili. Era quello che volevo, stavo aspettando questo momento da una vita. In questo momento, tra le sue braccia, mi sento davvero viva.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Saretta_12