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Autore: Ayumu Ena    07/02/2015    4 recensioni
#9. Solo inutili bugie ricorderò di te ◦ Fra pochi mesi avrebbe rivisto quegli occhi, osservando un tempo passato che gli era scivolato via dalla mani come un soffio di vento. Lei avrebbe fatto altrettanto e si sarebbe chiesta chi fosse quel giovane dai capelli cobalto.
{Partecipa a “La sfida dei 200 prompt” indetta da msp17 | Raccolta di Flashfics | Rein, Shade centric – accenni Rein/Shade}
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rein, Shade
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Ayumu. | Fandom: Twin Princess.
Titolo: La bambina che giocava con l'inverno. | Prompt: #31. Infanzia.
Note: partecipa alla challenge La sfida dei 200 promptindetta da msp17.



L'alba del tempo



La bambina che giocava con l'inverno


Come in una giornata autunnale grigia e senza sole, il cielo ricordava un antico mantello grigio, che solcava indisturbato le mura di quell'inverno pungente. Ma Rein amava l'inverno, era accogliente e rasserenante, come le fiabe che sua madre le raccontava prima di addormentarsi nel torpore delle coperte. C'era un particolare, odiato e disprezzato dalla gente che la circondava, che era possibile ammirare solo in un determinato periodo dell'anno. Quel dettaglio effimero che quasi nessuno sapeva cogliere erano piccoli, quanto grandi, pezzetti di cielo bianco che cadevano sulla terra per dare luce al mondo. Solo Rein vedeva la neve sotto quell'aspetto e non aveva ancora trovato nessuno capace di comprenderla. In conseguenza alle poche volte in cui la neve concedeva a Rein l'opportunità di vederla e adorarla, la bambina coglieva i pochi giorni all'anno in cui poteva camminare nel bianco soffice che essa portava. A volte mentre i piccoli piedi affondavano nella neve, formando un solco, Rein inciampava e cadeva, avvolta da una strana sensazione, piacevole e calda, mentre il freddo lo sentiva appena quasi come una carezza.

In diverse occasioni dovette ringraziare la neve, in special modo quando incontrò un bambino. Quando lo vide per la prima volta, quest'ultimo la scrutava e i suoi occhi parevano invocare aiuto; aiuto perché nessuno era in grado di accettarlo e tutti lo disprezzavano come l'inverno. Quelle iridi colorate di un intenso color cobalto, somigliavano tanto al gelo e infondevano nell'animo di Rein un incantevole magia. Così quando i loro sguardi si incrociarono, parvero quasi sovrapporsi tanto erano simili e all'unisono.
Rein si avvicinò d'istinto al cancello di metallo che li divideva e quando cercò di afferrare la mano del bambino, stretta alle sbarre nere, lui si ritrasse un poco, indietreggiando di qualche passo. Il respiro di Shade si fece più inquieto e timoroso, mentre formava delle piccole bolle informi d'aria davanti a sé. Con una camminata più cauta la bambina raggiunse il cancello, allungò una mano oltre le sbarre e la protese verso quell'animo freddo quanto gentile.
«Giochiamo insieme?» Un sorriso caldo riscaldò il giovane cuore di Shade che sporse, quasi inconsapevolmente, la mano verso quella della fanciulla come segno d'assenso. E quando Rein fece aprire il cancello, tra lei e quel bambino non si disperse nell'aria alcuna parola; esse sarebbero risultate superflue, i gesti di Shade erano così limpidi che quando lui l'abbracciò capì il grazie muto che volle lasciarle. La bimba rimase inerte fra quelle braccia, tanto che per un attimo la scena parve immortale come una fotografia, e fu come essere avvolta dalla neve, il freddo lo sentiva appena, quasi come una carezza.



[Angolo Autrice]. Ieri mattina mi sono svegliata e ho ricevuto una delle più belle sorprese che il tempo potesse regalarmi. Forse leggendo questa Flash avete capito di cosa sto parlando. Ma se così non fosse allora vi dirò che sto parlando della neve. La mia amatissima neve. Cosa ci volete fare mi piace tanto e l'ho amata fin da quando ero bambina. Dovevo, quindi, scrivere qualcosa sull'infanzia di Rein, anche se forse il prompt più azzeccato sarebbe stato neve, ma siccome non c'era ho usato infanzia. E niente questa Flash non rappresenta il mio amore per l'inverno, la mia stagione preferita e che forse non è poi così male e sono convinta che nel mondo ci sarà qualcuno che lo ama almeno quanto me!

Quando Rein protende la mano verso Shade e viceversa mi ha ricordato tanto un altro anime che adora (Kyoukai no kanata), chissà forse la mia mente pensava incosciamente ad Akihito e Mirai mentre scrivevo.
Bene, direi che sono giunta alla conclusione di queste note e colgo l'occasione per dirvi che questa è la terzultima storia. Ancora non ci credo: solo altre due Flash e questa Raccolta sarà finita!!! Oddio, non ci credo – l'ho già detto, lo so, lo so. Va be', sarà meglio non pensarci ora, per cui vi saluto e vi ringrazio per essere passati di qua.
Ayumu.
   
 
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