07/02/2015
4 recensioniWithout you
Hiro si svegliò alle 10:30 quella mattina: la zia gli aveva concesso di dormire un pò di più.Era il 10 settembre, quindi il suo compleanno.
Si alzò dal letto e scese per fare colazione.
"Buon compleanno, piccolo genio!" lo accolse la zia con un abbraccio.
"Grazie, zia Cass" disse lui ricambiando il gesto.
"Guarda cosa ti ho preparato!" la donna gli mostro il tavolo pieno dei suoi dolci preferiti.
"Wow!" il ragazzo si fiondò subito a mangiare, tra frittelle, pancake, torte di mele e caramelle.
La zia si sedette, felice ed orgogliosa del giovane ragazzo davanti a lei.
"Allora" iniziò a dire "Hai 15 anni! O dio, non mi sembra vero! Mi sembra solo ieri quando tu e Tadashi eravate dietro alla mia porta per venire a vivere qui!"
A sentire quel nome, Hiro perse il suo entusiasmo e la zia se ne accorse. Era il primo compleanno che passava senza suo fratello.
"Oh, scusami tanto tesoro, mi dispiace" disse teneramente lei accarezzando una mano del ragazzo.
"Non fa niente" mentì lui "Ci devo convivere"
Ci fu un minuto di silenzio imbarazzante e la zia cercava un qualsiasi argomento per attaccare bottone.
"Allora...a che ora arrivano i tuoi amici?" chiese infine.
Finalmente il giovane Hamada si rallegrò di nuovo. "Alle 18, 18:30 massimo."
"Bene, allora stasera vi farò delle belle ali di pollo piccanti, così tu e i tuoi amici potrete divertirvi a fare facce buffe!" esclamò la donna ridendo. "E anche una bella torta al cioccolato, la tua preferita! Piena di candeline!"
"Grazie, zia Cass" disse sinceramente lui.
"Tutto per il mio ometto!" rispose la zia alzandosi dalla sedia e abbracciandolo da dietro. "E ora vai! A sparecchiare oggi ci penso io!"
Hiro obbidì e sali in camera sua.
Si punse il dito e "svegliò" Baymax.
"Ciao, io sono Baymax, il tuo personale assistente sanitario!" disse lui come al solito. "Buon compleanno, Hiro."
"Grazie, ragazzone" rispose lui. "E ora, dammi una mano: dobbiamo aiutare zia Cass con i preparativi!"
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Erano le 18:15 e, finalmente, il gruppo nei nerd era arrivato a casa del loro amico.
Quando entrarono videro il "Lucky cat cafè" addobbato con un miliardo di striscioni e palloncini colorati.
"Wow! è tutto così bello!" esclamò Honey. Indossava un abito fucsia che arrivava a metà coscia, un cardigan rosa confetto e scarpe rosse col tacco, abbinate al fiocco che aveva legato il vita. Gogo aveva una canotta bianca, giacca di pelle, una gonna sportiva viola, leggins neri e scarpe da ginnastica viola e nere. Wasabi una camicia bianca a righe verdi e pantaloni neri. Fred, invece, una t-shirt blu con il simbolo di Superman, jeans blu chiaro e il suo solito cappello.
In quel momento, Hiro scese al piano di sotto. Indossava una camicia azzurra e jeans blu.
“Hei ragazzi!” li salutò il festeggiato.
“Hiro!” esclamarono in coro gli altri.
La bionda fu la prima ad abbracciarlo. “Oh, Hiro, sono 15 anni!”
“Stai crescendo, amico” disse Wasabi scompigliandogli i capelli.
“Fai la donna quest’anno, ragazzino” gli ricordò Gogo.
“Sarà un anno davvero super!” gli augurò Fred.
“Grazie ragazzi” rispose il giovane Hamada. “Beh, e ora…chi ha fame?”
Salirono verso la cucina, entusiasti. La cena fu divertente, piena di risate e scherzi.
La parte migliore fu quando mangiarono le ali di pollo piccanti: il vedere le rispettive facce andare a fuoco era esilarante.
Alla fine del pasto, presero tutti la giacca e uscirono.
“Dove state andando?” chiese zia Cass.
Hiro si voltò e le rispose: “Dobbiamo andare a salutare una persona che non è potuta venire.”
Salirono sulla macchina di Wasabi e guidarono fino alla fine della città.
Entrarono nella loro destinazione e cercarono il loro amico.
Lo trovarono solamente dopo pochi minuti.
“Ciao Tadashi!” disse in coro il gruppo.
Erano tutti davanti alla sua tomba, che forzavano un sorriso, come se lui fosse ancora lì, realmente davanti a loro, con il suo volto dolce e rassicurante.
“Oggi è il mio compleanno, te lo ricordi bro?” chiese Hiro “Sono 15 anni. Sto crescendo in fretta. Ora vado alla SFIT e uso il tuo laboratorio. Penso che tu saresti fiero di me, sai? Non faccio più i bot-duelli….mi manchi…”
Le lacrime iniziarono a rigare il viso dell’ormai quindicenne e Gogo abbracciò il ragazzo da dietro.
“Manchi a tutti noi, amico” aggiunse il ragazzo di colore.
“Tu sì che eri un eroe” continuò Fred.
Rimasero a fissare la tomba per un paio di minuti, in silenzio, e poi uscirono dal cimitero.
A fine serata, il giovane Hamada venne portato a casa e andò in camera sua.
Quando arrivò, Baymax era lì, che accarezzava Mochi. Quando il robot vide arrivare il suo padrone parlò: “Ciao Hiro. ”
“Ciao Baymax” rispose il genio con poco entusiasmo, avvicinandosi alla finestra della propria camera.
Fissava con sguardo assente le luci di San Fransokyo.
“Secondo il mio data-base, durante un compleanno si esprime un desiderio. Qual è il tuo?” domandò Baymax piegando la testa di lato.
Hiro si lasciò sfuggire un sorriso. Qualcosa di nuovo; pensò.
Ma non si scherza con in desideri.
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NOTA AUTRICE: Eccomi, con la One-shot del compleanno di Hiro che avevo annunciato! Sarebbe una specie di Pre-quel della mia storia “New city, new life”. Se vi va potete andare a leggerla!
Comunque, il titolo significa “senza di te” e credo che abbiate capito a che mi riferisco.
Se avete domande, scrivetemelo in una recensione! Se volete potete fare anche richieste su altre one-shot che potrei scrivere, anche che non c’entrano con la mia storia principale (ad esempio di una coppia di BH6 che a voi piace tanto).
Recensite in tanti! Kisses, Emy.
P.S: il giorno del compleanno di Hiro me lo sono inventata.