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Autore: AllYouNeadIsLove    07/02/2015    3 recensioni
un incubo che la perseguite tutte le notti. Colpe cadono su di lei, per dieci lunghi anni tutte le colpe ricadono su di lei. E' quello che lei crede. Una nuova vita, nuove persone, e soprattutto nuovo amore che riusicrà a farle dimenticare tutto il passato e cominciare a vivere una vita come quella di ogni ragazza. Spero di avervi incuriositi passate a leggere la storia e lasciate una piccola recensione eh??!! sono curiosa di leggerle e vedere cosa ne pensate
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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<< Mamma dai cambia canzone è la quinta volta che la ascolti >> dico io. << dai piccola ancora una volta e giuro che cambiamo okey? >> risponde mia mamma, Maria una donna allegra spensierata amichevole disponibile per tutti. Stiamo andando allo Store, un negozio nella città vicina, per comprare il nuovo cd del mio cantante preferito. Ha messo una canzone degli anni '70, in ricordo del suo anniversario con papà. <> le rispondo con tono autoritario di una bambina di 10 anni viziata e che pretende tutto. Si io sono questa. Viziata e pretendo tutto da tutti. <> mia mamma mi riprende cerca in tutti i modi di farmi cambiare nel modo di fare. <> le dico io. Mi allungo per cambiare canzone ma mi blocca <> mi minaccia. <> <> mi allungo nuovamente verso la radio e riesco a cambiare, mia mamma cerca di fermarmi e per farlo lascia il volante per un millesimo di secondo. In quegli attimi avvengono due cose: l'auto deraglia, un auto si scaraventa contro di noi facendoci finire nella corsia inversa facendo scontrare quindi tutte le auto contro di noi. Mi sveglio confusa in una stanza bianca, l'ospedale, cerco di alzarmi ma una fitta alla testa mi blocca facendomi cedere sul materassino. <> mi giro e la vedo distesa affianco a me, senza vita, con la mascherina dell'ossigeno, mille dottori cercando di aiutarla fino a quando la macchinetta alla sua sinistra comincia a suonare. <> il mio colpleanno. Mi giro attorno, vedo mio padre piangere al mio fianco.








 Mi sveglio l'ennesima volta di notte di soprassalto dopo l'incubo che mi perseguita tutte le sere e che non mi fa dormire. Ciao. Sono Martina ma potete semplicemente chiamarmi Tini o Tinita. Ho 20 anni e una vita normalissima. Amici meravigliosi che mi stanno vicini per ogni problema. Mio padre è da un paio di anni a Parigi per lavoro e io sono dovuta andare con lui per finire gli studi. Come avrete capito mia madre non c'è più. E' morta 10 anni fa in un incidente stradale. Ho un fratello, Francisco, 25 anni, vive a Buenos Aires e io mi sto per trasferire da lui. Vive con mio cugino, Diego della stessa età e Jorge un ragazzo che non ho mai conosciuto. Guardo la sveglia, segna le 5:00 di mattina, tanto vale alzarsi e cominciare a preparare l'occorrente per prendere l'aereo alle 10:00. Vado in bagno a farmi una doccia rilassante e dopo un'oretta esco. Apro l'armadio e cerco qualcosa da mettermi <> afferro la mia camicetta preferita e dei pantaloncini di pelle neri, infilo la camicetta color azzurro dentro i pantaloni e poi afferro delle ballerine nere con un piccolo fiochhetto sopra. Prendo la valigia e la borsa mi assicuro di aver preso tutto e scendo a fare colazione <> dico scendendo dalle scale. bacio mio padre Alejandro e saluto Alfredo suo migliore amico nonchè segretario e Mirta,cuoca nonchè mia confidente da anni, le voglio un mondo di bene, l'ho sempre considerata come una mamma, mi ha sempre aiutata. <> risponde mio padre con un sorriso smagliante <> aggiunge. <> rido nel dirlo e afferro la tazza di caffèlatte che Mirta mi ha preparato. <> la solita Mirta <> le dico abbracciandola. <> dice mio padre, saluto tutti con un caloroso abbraccio e salgo in macchina. Arrivata all'aereoporto saluto mio padre e salgo sull'aereo <> una voca fredda risuona dall'autoparlante. Allaccio la cintura e chiudo gli occhi. Quando li riapro scopro che stiamo atterrando. Possibile che ho dormito per così tanto? Vabbè, scendo ed esco fuori sotto il sole caldo di Buenos Aires, qui il tempo è decisamente diverso. Afferro il cellulare e compongo il numero di Francisco <> <> dice dall'altra parte del telefono <>. Attacco. Dopo una decina di minuti un'auto rossa sfreccia per la strada e si ferma davanti a me, come non riconoscerlo, questo è Fran. La portiera si apre e scende dalla parte del guidatore mio fratello e dalla parte di destra mio cugino Diego. Gli corro in contro <> dico saltandogli addosso <> dice Fran <> aggiunge staccandosi <> dico io, mi giro verso mio cugino che evidentemente sta aspettando, salto addosso anche a lui, mi aspettavo un rifiuto come ha sempre fatto invece ricambia <> dico io dandogli dei leggeri colpetti sulla spalla <> dice <> <> <> <>. Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso casa. Mi è mancata questa città, anche se mi ricorda tutto di mamma, avevo voglia di tornare, di vedere mio fratello mio cugino e di cominciare una nuova vita senza prese per il culo, senza persone che ti cercano per chiederti un piacere. Questo è il posto dove voglio stare. Questo è l'inizio di una nuova vita, una vita migliore di quella precedente.





ANGOLO AUTRICE

CIAOO... HO VOLUTO COMINCIARE UNA NUOVA STORIA, OVVIAMENTE SI BASERA'  SUI NOSTRI jORTINI MA NON SARA' TUTTA ROSE E FIORI. NELLA PRIMA PARTE ABBIAMO UNA SPECIE DI FLASHBACK IN CUI RICORDA LA MORTE DELLA MADRE. E INFINE IL RITORNO A BUENOS AIRES DA SUO CUGINO E SUO FRATELLO. BENE SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO. ALLA PROSSIMA AMORI E VI RICORDO DI LASCIARE UNA RECENSIONE CON LA VOSTRA OPINIONE. SONO CURIOSA DI LEGGERLE.

CIAUUU
   
 
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