08/02/2015
2 recensioniPrologo
La notte è silenziosa
e nel suo silenzio
si nascondono i sogni.
Kahlil Gibran
Il passato ritorna
Clary stava correndo per le strade di New York, adorava allenarsi da sola di notte; ciò le permetteva di riflettere su tutto ciò che era accaduto durante quegl'ultimi anni.
La sua vita aveva subito una svolta enorme da quando aveva scelto di entrare in quella discoteca; senza quell'evento chissà se avrebbe mai conosciuto la sua vera natura. Improvvisamente apparve un sorriso sulle sue labbra, ricordò il primo incontro con Jace, come quella volta le aveva ricordato un leone dagli occhi chiari e distanti e da una criniera dorata.
Quante cose erano cambiate da allora; lei era riuscita a cambiarlo e lui aveva cambiato lei.
Nel frattempo Clary, si era seduta sul bordo della fontana del Bryant Park; di notte la fontana le appariva meravigliosa, e il rumore dell'acqua la rendeva sempre pensierosa. Con l'indice di una mano si era messa a disegnare dei piccoli cerchi nell'acqua, mentre ricordava il loro primo bacio. Era stato così perfetto sul momento, ma a causa di suo padre l'aveva rimpianto più e più volte.
"Cosa non va in me ?" questo aveva continuato a chiedersi per più di due anni, come se l'aver scoperto di essere una shadowhunternon fosse stato abbastanza. Prima di addormentarsi si ripeteva " Non devo amarlo, è mio fratello". Non sapeva più cosa provare allora.
" Questo è una sorta di scherzo cosmico", le aveva detto Jace quella fatidica notte prima della battaglia contro Valentine, " Io ti amo e ti amerò fino alla morte e se c'è una vita dopo la morte, ti amerò anche allora".
Clary aveva paura a ricordare quei momenti come se qualcuno avesse potuto cancellarli e metterne degli altri, tuttavia tutti quei momenti passati insieme a Jace, l'avevano resa quella che era diventata. Non rimpiageva nulla.
Clary si stava rimettendo in piedi quando sentì un braccio che l'avvolse, facendo fare a Clary un salto, per lo spavento.
"Buon sera, signora Herondale" si sentì sussurrare all'orecchio da una voce familiare. Clary era entusiasta che fosse lì in quel momento, tuttavia mise su un finto broncio e rispose " Non dovresti mai comparire alle spalle di uno shadowhunter, signor Herondale, potrebbe rischiare una brutta fine".
Lui rise " In futuro me ne ricorderò". Detto questo spostò la mano destra, che circondava ancora i fianchi di lei, andando a sfiorarne la guancia con un gesto delicato. - Mi mancavi! Cosa stavi facendo prima che arrivassi ?
Clary arrossì e si divincolò dal suo abbraccio - Stavo pensando-
- A me, suppongo- disse lui avvicinandosi nuovamente
- Si, ma adesso non fare lo spaccone, Miss universo- Jace cominciò a ridere di gusto - Miss universo? Sai che non è una brutta idea, dovrei partecipare quest'anno, scommetto che con una parrucca vincerei sicuramente-
Clary alzò gli occhi al cielo, cercando di togliersi dalla testa l'immagine di Jace vestito da miss. - Stavo pensando, alla notte passata insieme prima della battaglia contro mio...- non riusciva a dire ad alta voce la parola "padre", tantomeno di fronte a Jace - contro Valentine- disse infine.
A Jace brillarono gli occhi - Ricordo bene quella notte, quando ti sei addormentata io mi sono accorto di non riuscire a dormire,come potevo con la cosa che desideravo di più al mondo accanto? Così sono rimasto a guardarti al buio, con la sola luce della luna ad illuminare la stanza. Ti accarezzavo come se fossi una bambola di vetro, sembravi talmente fragile, che avevo paura di romperti. Allo stesso tempo pensavo che l'indomani avrei potuto perderti e così è stato ... - - Jace tu non mi hai perso, quando ... - -Clary- lui sospiro -aspetta, fammi finire. Stavo dicendo che così è stato per un attimo -Jace distolse lo sguardo puntandolo sulla fontana, per poi ritornare a riflettersi nelle pupille di Clary - Quando ho sentito che mi stavi chiamando e ti ho vista di nuovo, io non sapevo cosa pensare. Fra tutte le cose che potevi chiedere, Clary, capisci ? - la sua voce era diventata un sussurro- . Potevi avere il mondo, invece hai scelto me e questo dimostra quanto tu sia la persona più importante per me, Clary- gli occhi di Jace s'illuminarono. Clary non potè trattenersi dal prendere il suo volto tra le mani e premere dolcemente le proprie labbra su quelle di lui. - Non pensiamoci più ora, è tutto passato, e comunque già allora ti ho detto cosa voglio- gli mise una mano sul cuore, dove ancora brillava la runa - qui, proprio in questo punto e poi qui- spostò le mano dal petto al braccio - hai altre due prove di quel che voglio - io voglio solo te ! - Jace la strinse tra le braccia e lei appoggiò la testa sul suo petto; rimasero così per un lungo momento godendo l'uno della sola presenza dell'altra. Fu lei a ruppere il silenzio; alzò il viso per guardarlo in faccia, anche se la differenza d'altezza tra loro le rendeva la cosa un pò difficile, come al solito. Si mise in punta di piedi per dargli un lieve bacio sulla guancia,- Sappi però, signor Herondale, che prima o poi voglio anche un anello- . - anche le tradizioni dei mondani vanno rispettate-.
- Ovvio- lui le fece l'occhiolino - Ora però tornare indietro, è notte fonda- - Tu ritorna pure all'istituto, io preferisco correre ancora un pò- - Va bene, ma non fare troppo tardi, anche i cacciatori dormono. Pensa a me, non sarei così incredibilmente affascinante senza qualche ora di sonno-. In qualche modo Jace riusciva sempre a strapparle un sorriso -D'accordo- si limitò a dire - A dopo- .
Clary decise di farsi una breve corsa solo all'interno del parco, così da poter tornare prima all'stituto. Negli ultimi tempi aveva alimentato le sue capacità di cacciatrice; nonostante tutti gli allenamenti fatti con Jace in precedenza, dopo il matrimonio si era sentita più forte, come se quelle rune che ora brillavano sul cuore e sul braccio trasferissero un pò dell'energia di Jace in lei. Adesso riusciva a correre più veloce, ad aggirare gli ostacoli con maggior facilità e i colpi di un nemico erano schivati con maggior semplicità.
Era l'una di notte ormai e il sonno cominciava a farsi sentire, Clary era dalla parte opposta rispetto alla fontana, ora si trovava davanti una serie di panchine, su una di esse che si trovava in lontananza vide una sagoma scura, tuttavia era troppo buio per poterne distinguere l'aspetto da così lontano.
Clary decise di avvicinarsi cautamente, estraendo Eosforos in modo d'avere l'elemento sorpresa in caso di attacco. Quando fu abbastanza vicina abbassò la spada; una ragazza dai capelli biondi teneva il volto tra le mani, mentre una stregaluce appoggiata sulla panchina accanto a lei permetteva a Clary di vedere meglio. Stava piangendo. Il rumore dei passi di Clary fece rinsavire la ragazza, che alzò il viso, voltandolo nella sua direzione; aveva lo sguardo perso nel vuoto e le lacrime agli occhi. - oh ciao, Clary-
Clary era stupita. - Emma, cosa ci fai qui ?