Adoravo quella casa, pareva tanto una villa, oppure lo era davvero. Di sicuro la vicina, per averla comprata, aveva pagato proprio tanti soldi, ma non mi spiegavo come alcuni potessero avere così tanti soldi mentre io stavo per essere sfrattata.
La vicina aveva tre figlie femmine, tutte molto graziose e ben vestite. Sembravano tre principesse; una mora, una bionda e una rossa. Tutte coi capelli lunghi fino a metà schiena, lisci, con i nastrini in testa ed i vestitini colorati.
La maggior parte delle persone nella mia situazione, probabilmente, le avrebbe odiate, ma io no. A me stavano simpatiche. Infondo, per quanto poco ci avessi parlato, loro si erano sempre mostrate gentili con me, proprio da brave vicine.
A volte mi soffermavo a guardare attraverso le finestre di quella casa, dalla mia stanza d'orfanotrofio, e vedevo le figlie e i genitori correre di qua e di la, giocando e ridendo...
Insomma, si divertivano e si volevano bene.
E mentre guardavo mi ritrovavo un bel sorriso stampato in faccia. Poi mi guardavo intorno e il sorriso di poco prima svaniva.
E continuavo più volte a chidermi: "Chissà se un giorno non troppo lontano avrò anche io una bella casa dove stare e dei genitori che mi adotteranno e che mi vorranno bene..."