Prefazione: i personaggi saranno
molto probabilmente in OOC, anche se cerco di farli comportare normalmente
essendo inoltre una fic romantica sembreranno un po’ più affabili e chiacchieroni in qualità dei
sentimenti^^” soprattutto Gaara, se lo faccio reagire a modo suo completamente
ci metterei troppo, voglio far capire come vedo io i suoi sentimenti. Quindi è
dolce a modo suo e a modo mio, ok era fighissimo quando era spietato e
psicopatico, lo so perfettamente anch’io (per chi dice che uno come lui non è
destinato ad amare)ma lui è fighissimo in qualsiasi modo, sia che sia crudele
che dolce. E perché non concedergli l’amore di una persona che lo considera più
importante di chiunque altro? Nessuno potrebbe amarlo più di Matsuri. Per il
resto i personaggi di Naruto non sono di mia proprietà ma di Masashi Kishimoto…ecc
Il titolo è ispirato a una
canzone di Maaya Sakamoto, doppiatrice originale di Matsuri, che io trovo
perfetta per il pairing GaaMatsu.. consiglio di ascoltarla anche solo per
capriccio.. è molto bella^_^
YUBIWA, YOU ARE NOT
ALONE
Capitolo 1
*Gaara-sama ... la prossima
volta sarò io a proteggerti! ... Non permetterò a nessun altro di farti del
male... perché tu sei la persona più importante al mondo per me... io...ecco
io...*
“Matsuri...”
“...ra-samaaa...”
“Matsuri!”
“Gaara-samaaaa...” la ragazza imperterrita
continuava a mugugnare nel sonno e non accennava minimamente a svegliarsi
nonostante i numerosi richiami; improvvisamente appena terminato il suo ultimo
farfugliamento si sporse in avanti portando con impeto le braccia al collo
della misteriosa figura che tentava ormai da svariati minuti di destarla...
“MATSURI!!!!!!”
“mmh......ma che...” finalmente
aprì impercettibilmente gli occhi per riabituarsi alla luce del Sole che ormai
era in procinto ad arrossarsi in un accecante tramonto, momento assai
suggestivo a Suna, infatti il cielo sembrava quasi fondersi con le dune del
deserto che circondavano il villaggio, creando un’atmosfera favolosa. Rosso
fuoco, questo fu la prima cosa che la ragazza riuscì a intravedere appena
aperti gli occhi, un rosso che le ricordava assai nitidamente il brillante
colore dei capelli della persona a lei più cara... rimase immobile,ormai
incantata per quello spettacolo che quasi non si rese conto di essere ancora
abbracciata a qualcosa, o forse a qualcuno. Ripreso pieno possesso delle sue
facoltà mentali, ma non ancora del tutto di quelle visive, intorpidite dal
lungo sonno, si rese conto della situazione ove si trovava. Si scostò appena
osservando il viso di chi stava ancora cingendo fissandone i bellissimi occhi
verdi; subito avvertì il suo cuore mancare di un battito per poi accelerare vertiginosamente
“GAARA-SAMAAAAAAAA!!!” urlò senza riserve staccandosi immediatamente nel più
completo imbarazzo indietreggiando a carponi
fino a poggiarsi con le spalle alla parete che poco prima aveva usato
come sostegno, chiuse violentemente gli occhi e chinò il capo in segno di rispetto
cominciando a scusarsi, le parole le uscivano di bocca ad una velocità
impressionante..
“ Perdonami Gaara-sama... non
era certamente mia intenzione abbracciarti così...almeno,non
mi permetterei mai, senza il tuo permesso voglio dire, insomma...tu sei il mio
sensei e anche il Kazekage-sama... naturalmente non posso prendermi certe
libertà anche se...”
“Matsuri!”
quella voce severa la fece quasi rabbrividire, anche se non la riconobbe in
quella del suo maestro. Aprì con timore un occhio e con stupore riconobbe
immediatamente l’esile figura che le si parava davanti
“illuminami... ti pare che IO
sia Gaara?!”chiese mentre un sorrisino sarcastico le
spuntava in volto puntando l’indice verso il suo viso.
“TEMARI-SAMA!!!! Ehm...-compresa l’enorme gaffe che aveva appena fatto Matsuri
arrossì violentemente-perdonami, io credevo...”
“si,si,
ho capito^^” comunque ti sarei grata se la prossima volta che fai certi tipi di
sogni su mio fratello, tu mi stessi leggermente alla larga XD non vorrei che mi
scambiassi ancora per lui” la punzecchiò Temari.
“ ma no! No!! che vai a
pensare!>///< Io non stavo... ah! Piuttosto, come mai sei venuta qui al
campo di allenamento? Hai bisogno di qualcosa?” chiese la bruna con impaziente
curiosità, cercando anche di sviare l’argomento”penso-a-Gaara-sensei-ogni-singolo-secondo”,almeno
per il momento.
“si, infatti, pare che tu, io,
Gaara e Kankuro dobbiamo prepararci a partire, e al più presto anche. Vai da
Gaara, lui ti saprà fornire maggiori dettagli...” la informò Temari.
“ma come al più presto? Che è
successo? È una missione? Capisco per me, ma far scomodare addirittura voi
tre...”
“non agitarti cosi, non è una
missione, sembra che sia semplicemente un evento formale a cui dobbiamo
partecipare,in qualità di nobili di Suna ( oltre al fatto che ora Gaara è il
kazekage, loro sono cmq figli dello yondaime kazekage NdA) la notizia è
arrivata da poco e richiede urgentemente la nostra presenza ecco perché abbiamo poco tempo per prepararci e partire.”
Le spiego velocemente la bionda.
“si, questo lo afferro, ma
perché dovrei venire anch’io allora?” le domandò perplessa Matsuri. Temari
distolse lo sguardo un po’ imbarazzata, aveva un fare molto materno con i suoi
fratelli ed era una ragazza davvero molto dolce nel suo intimo, ma spesso
appariva forte e distaccata,quasi glaciale e anche se era una persona molto
schietta non si sentiva completamente a suo agio nell’esprimere apertamente i
propri sentimenti, anche con Shikamaru era stato cosi, non ci fu una vera e
propria dichiarazione inizialmente, tutto era nato con il susseguirsi degli
eventi, finchè non fu costretta ad ammettere a se stessa cosa provava
seriamente per lo shinobi di Konoha.
“ecco, il fatto è che sia io che
Kankuro ci siamo molto affezionati a te, in un certo senso è come se tu facessi
parte della famiglia, ti vediamo un po’ come una sorellina, e poi sei l’unica
allieva di Gaara, e anche ora che ormai è diventato kazekage e ha guadagnato il
rispetto di tutti sembra che l’unica persona a cui si senta particolarmente
legato oltre a noi e a Naruto sia proprio tu, quindi vedila in questo modo, ci
fa piacere che venga anche tu con noi, va bene? Comunque , adesso va da Gaara,
fatti spiegare tutto e preparati”concluse infine sorridendo e contagiando
Matsuri con un’energia che solo lei
riusciva a trasmettere. L’allieva del Kazekage raccolse velocemente il suo
jouhyou e corse a perdifiato verso l’ufficio del suo sensei.
Durante il tragitto si ritrovò a
ripensare alle parole di Temari...che lei fosse davvero diventata così
importante per Gaara da essere ritenuta una delle poche persone che
occupavano un posto speciale nel cuore del suo amato maestro? Ammetteva che
anche solo questo pensiero riusciva a provocarle un calore molto appagante
nella profondità del suo petto, una sensazione assai piacevole, come se quel
calore riuscisse in qualche modo a riempirle il vuoto e a calmare il dolore che
qualche tempo prima non faceva altro che consumarle l’animo. Perdere i genitori
per lei era stata un’esperienza devastante, non credeva più in nessuno, si
sentiva irrimediabilmente sola e si era chiusa nella sua sofferenza...poi uno
spiraglio di luce le aveva ridonato la gioia di vivere. Il giorno in cui aveva
chiesto di diventare sua allieva aveva rappresentato nella sua vita un
magnifico arcobaleno che poneva fine al suo grigio e tempestato passato per far tornare un futuro luminoso.
Sì, lei si era perdutamente innamorata di quella luce che aveva ripreso a rischiararle
l’esistenza, le ci volle poco per comprendere che quell’infinita ammirazione
che provava per il suo sensei era sfociata in un sentimento puro e dolcissimo
che finiva per turbarle l’anima ogni volta si avvicinasse o pensasse a Gaara.
Terminò allora il fluire veloce
dei suoi pensieri perché si era resa conto di essere giunta davanti all’ufficio
del Kazekage; prese un profondo respiro, abitudine ormai radicata in lei con il
vano intento di far rallentare i battiti del suo cuore ogni volta che poteva
incontrare gli occhi del suo maestro, straordinariamente capaci di
causarle fugaci e incontrollabili
rossori,e bussò all’enorme porta. Un “avanti...” la fece trasalire, si decise
finalmente a calmarsi e riprendere a comportarsi come a suo “solito” per non
destare, come sempre, il più minimo sospetto riguardo ai suoi sentimenti. Aprì
quasi violentemente la porta e si precipito all’interno dell’ufficio sorridente
e piena di energia; raggiunse la scrivania del Kazekage, distese le braccia
lungo i fianchi e fece un inchino di 90°”Ai vostri ordini Gaara-sama!
Temari-sama mi ha appena riferito di venire da voi per ricevere maggiori
informazioni riguardo il viaggio che dovremo affrontare!” disse, o quasi urlo tutto
d’un fiato. Gaara rimase a guardarla quasi sorpreso, Matsuri si comportava
spesso in quella maniera davanti a lui, da qualche tempo a quella parte.. soprattutto
nel suo ufficio, anche per far sì che in caso fosse entrato qualcuno durante
una loro conversazione non trovasse una semplice chunin a scherzare
amichevolmente con il grande kazekage, nonostante costui fosse il suo maestro; e
nel tentativo, pensava, di dimostrargli maggiore rispetto,ma in tutta sincerità
lui non ne andava particolarmente pazzo, lo trovava esagerato e lo imbarazzava
leggermente, si, era ora di mettere la situazione in chiaro, o almeno sperava
che lei comprendesse ciò che voleva intendere...chiuse gli occhi e gli sfuggi
un sospiro che la ragazza non manco di notare.
“ascolta Matsuri...”
“ditemi” chiese quasi scoraggiata
avendo interpretato negativamente quel sospiro
“prima di andare a spiegarti i
dettagli del viaggio, vorrei chiederti una cosa, una richiesta che vorrei tu accontentassi..”
Matsuri si sentì molto confusa..” co..cosa desiderate Gaara-sama?”
“ ecco, smettila di avere questo
atteggiamento quando sei con me, comportati normalmente, mi metti a disagio,
anche se adesso sono il kazekage, sono e rimango il tuo sensei, e capisco che
tu voglia dimostrarmi più rispetto possibile ma c’è modo e modo...solo, non
esagerare, va benissimo come ti comporti quando siamo da soli agli allenamenti
o in qualche missione, come qualche tempo fa, prima che io diventassi kazekage, o preferisci
discutere una mia richiesta?” chiese in
tono quasi di rimprovero
“certo Gaara-sama... ogni tuo
desiderio è un ordine... solo che io... sono la persona che dovrebbe dimostrarti
più rispetto e riconoscenza di chiunque altro, per tutto ciò che fai per me,
non solo sei il sensei migliore che chiunque possa solo sperare di ottenere,
sei anche il più grande kazekage di tutti i tempi, un amico meraviglioso, una
persona speciale, e il ragazzo di cui sono inn...- si
accorse di stare andando troppo oltre, era arrossita violentemente, Gaara la
fissava stupito ”Matsuri..” sussurrò in maniera
appena percettibile – mi.. mi perdoni Gaara-sama, volevo semplicemente che
sapessi che per me sei la migliore persona che possa esistere! naturalmente farò come desideri” concluse mentre quasi si
massacrò le mani per il nervosismo..Gaara si rilassò, quest’ultima uscita della
ragazza lo aveva messo molto in imbarazzo ma non aveva intuito che poteva
sfociare in una dichiarazione vera e propria, era ancora poco perspicace in
amore..tuttavia sfoderò uno dei suoi ancora rarissimi ma meravigliosi sorrisi
” Matsuri, davvero, io
preferisco che tu sia sempre naturale, il rispetto che provi per me si nota
benissimo comunque”
La ragazza arrossì ancora più
vistosamente abbassando lo sguardo per pochi istanti, dopo di che riprese a guardare
Gaara sorridendogli come faceva sempre:” AH! Gaara-sama! I dettagli! Non vorrei
tenerti qui tutta notte per spiegarmi i dettagli del viaggio” esordì Matsuri
notando che ormai all’esterno si era
fatto piuttosto buio.
“ ti spiego subito, tranquilla, dobbiamo partire
domattina all’alba ma c’è abbastanza tempo per fare tutto. O devo pensare che
ti dispiacerebbe passare la nottata con me?” le chiese con un tono fin troppo
serio che la fece sobbalzare:”certo che no Gaara-sama, ehm..solo, non voglio
farti perdere tempo ecco!”
*stupida! Che ti agiti a fare?
Sta scherzando! E comunque non sarebbe certo la prima volta, abbiamo svolto
parecchie missioni che ci hanno impegnato e fatto passare molte notti insieme
da soli!* Gaara riprese a parlare come se nulla fosse
” Allora, come credo ti abbia
già anticipato Temari, saremo in quattro, tu,io e i
miei fratelli. La nostra meta è Konoha, sai bene anche tu dove si trova, alla
fine la nostra sarà più una visita di cortesia ma ci richiede assolutamente la
presenza, in quanto sarà effettuata la
nomina del Rokudaime Hokage, Naruto Uzumaki. La prassi è molto simile alla
nostra, quindi seguiranno alcuni giorni di festeggiamenti a cui parteciperemo, pertanto
la nostra permanenza li durerà in tutto una settimana.”
“Wooow!!! Naruto-san diventerà
Hokage! Ma è fantastico!!!” la ragazza non seppe trattenere il suo stupore.
“si, è sempre stato il suo
sogno, sono contento per lui” Gaara volse lo sguardo al cielo quasi come voler
raggiungere i pensieri dell’amico che ormai stava per realizzare il più grande
desiderio della sua vita...senza volerlo gli tornarono in mente tutti i momenti
in cui le parole e i gesti di Naruto avevano avuto così tanto valore nella sua
esistenza, era stato capace di cambiare la sua vita.
*Gaara-sama..*
Era passato ormai un anno da
quando era avvenuto il rapimento di Gaara da parte dell’akatsuki, da quando gli
alleati di Konoha tra cui Naruto Uzumaki lo avevano liberato, dalla morte della
vecchia Chiyo-sama per riportare il kazekage in vita...Naruto Uzumaki, un carissimo
amico, il più caro amico di Gaara-sama che per qualche oscuro motivo era ancora
genin nonostante le sue grandi abilita e la sua enorme determinazione, colui
che le aveva aperto gli occhi sulle preziose parole che Gaara-sama aveva cercato
di insegnarle e che lo stesso Naruto aveva insegnato al suo maestro. Ora stava
finalmente per diventare Hokage. Un grande Hokage.
“Gaara-sama..- la ragazza lo
aveva chiamato quasi destandolo da uno stato di torpore in cui sembrava essere
caduto, la tranquillità e l’aria fresca della notte lo avevano talmente
rilassato che si era letteralmente perso nei suoi pensieri; sentendosi
richiamato dalla sua allieva le rivolse nuovamente lo sguardo in attesa che
ella proseguisse – Gaara-sama... perché? – lui le rivolse uno sguardo
interrogativo, Matsuri lo notò e arrossì leggermente- ecco.. volevo chiederti
perché volete che venga anch’io? Dopotutto sono semplicemente la tua allieva,
non faccio parte della famiglia, non sono ancora diventata nemmeno jonin,
Temari-sama mi ha detto che mi portate perché vi fa piacere, che mi considerate
come una vostra parente, e di questo ne sono felice davvero, ma non credo sia
il caso che venga anch’io per un evento tanto importante”
“ non devi chiederti perché, tu
vieni, discorso chiuso” Gaara sembrava essersi infastidito a quella domanda
“si certo ma...” Matsuri non
proseguì, voleva tentare di capire se davvero
lei rappresentava una persona importante per Gaara scoprendolo dal
diretto interessato ma non aveva alcuna intenzione di provocargli dei fastidi.
“ è un mio ordine- Gaara
accortosi dell’aria abbattuta che la sua risposta aveva riscosso nella ragazza
decise di accontentarla anche se
parecchio scocciato – Temari e Kankuro non hanno fatto la minima obiezione,
anzi sembravano soddisfatti, per quel che mi riguarda, non c’è un motivo
particolare, voglio solo che tu venga con noi”
non glielo aveva detto chiaro e tondo ma lei era felice,
ormai le mezze risposte che Gaara le dava a volte le bastavano ampiamente,
prese la mano destra del Kazekage, che poggiava sulla scrivania stringendola
fra le proprie provocando un lieve imbarazzo al suo maestro
“grazie
Gaara-sama! Perdonami se sono stata
inopportuna comunque ti ringrazio tanto per aver pensato a me! Io se possibile,
voglio esserti sempre vicina!Non vedo l’ora di partire! Allora tolgo il
disturbo, ti auguro buona notte!” ormai senza nemmeno pensarci in preda al buon
umore si porse in avanti fino ad arrivare a dargli un lieve bacio su una
guancia ma appena si accorse del gesto che aveva appena compiuto si ritrasse
quasi spaventata di aver violato troppo la confidenza che doveva esserci
formalmente fra un sensei e la sua allieva,
“ scu..scusami! Gaara-sensei!”
gli chiese serrando gli occhi in preda alla confusione e all’imbarazzo per poi
correre via dall’ufficio del kazekage.
Gaara rimase inebetito per
qualche istante, poi lentamente si sfiorò la guancia, solo il tocco delle mani
della ragazza che stringevano la propria aveva provocato nel giovane un aumento
di battiti cardiaci superiore alla norma, in seguito il fulmineo bacio di
Matsuri gli aveva causato un senso di calore molto gradevole che fini per
invaderlo, avvertì sensazioni che mai prima aveva provato, non nella medesima
intensità.. questo un po’ lo preoccupava, ma pian piano ormai ci stava facendo
il callo considerando che da quando quella ragazzina aveva iniziato a
manifestare interesse nei suoi confronti, partendo dal voler essere sua
allieva, in parecchie occasioni gli era capitato di sperimentare dei sentimenti
e delle emozioni simili, senza però riuscire a dargli il giusto termine e
significato. Improvvisamente gli tornarono in mente come un fiume in piena le
parole del suo amato zio ...
“ a essere sinceri un
rimedio ci sarebbe anche per quelle ferite, ma si tratta di una medicina molto
rara..e comunque te la deve somministrare una persona
speciale.. la medicina che può guarire la tua ferita.. è l’amore... l’amore è
quella cosa che ti regala una persona che vuole starti vicino e che ti vuole
proteggere dalle sofferenze, che ti coccola quando piangi, è esattamente ciò
che ha fatto tua madre, la mia cara sorella...”
Ormai da quando era diventato
kazekage era riuscito ad ottenere il rispetto di tutti, aveva l’affetto dei
suoi fratelli, la profonda amicizia con Naruto e l’alleanza con Konoha, si
sentiva appagato, era convinto che questo gli bastasse ma a volte, solo a
volte, soprattutto ripensando al passato, alla sua infanzia, quelle fitte
riprendevano a dolergli nel petto, e allora, sempre, Matsuri arrivava
prontamente quasi avvertisse i suoi pensieri, le sue emozioni e riusciva a
placare il suo dolore...
“ Forse... che sia lei... “
Gaara frenò il flusso dei suoi
pensieri e si diresse verso i suoi alloggi.
Il rossore sui visi di entrambi era ormai parecchio visibile e vi
rimase a lungo , ma nessuno provò minimamente a chiederne il motivo.
Fine Primo Capitolo
Bene, il primo capitolo è
finito,
Ringrazio chiunque abbia avuto
il coraggio di leggere questo capitolo, ne sono onorata, so che non sono la più grande scrittrice che questo
universo abbia mai visto solcare delle bianche pagine, ma cerco di metterci più
impegno che il mio cervello attualmente con la scarsa ispirazione che ho mi
consente. E questa fanfic probabilmente ho cominciato a scriverla più per me
che per chiunque altro, essendo una fan sfegatata del GaaMatsu –con
orgoglio..fra le più grandi esponenti mondiali- devo assolutamente ampliare
ogni cosa che si possa fare su questa coppia. Già ci penso con le fanart,quelle
mi vengono piuttosto bene suppongo..(su deviantart sono Momo-chan510) almeno
una fan fiction ci voleva^^ inoltre, non me ne si voglia, tutto il rispetto
possibile inimmaginabile per Kishimoto –sensei, ma per me questa è una coppia
canon, sia che alla fine del manga sia
cosi o no, per me lo sono, punto e basta, e niente e nessuno può farmi cambiare
idea, in nessun modo. Mi scuso con chi può trovarlo un pensiero assurdo ed
egoistico, ma non posso farci nulla e tantomeno cambiare idea^^” inoltre
sarebbe l’unico pairing con Gaara a non essere completamente crack.
Fra fanart e tutto il resto
posso già avvertire che i miei aggiornamenti saranno piuttosto lenti..
Ciaoooooooo^_^