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Autore: Dali510    01/12/2008    1 recensioni
fanfic basata sul pairing GaaMatsu, verranno approfonditi i loro pensieri e i loro sentimenti. durante un viaggio per Konoha e a una loro breve permanenza al villaggio della foglia la loro relazione è destinata a evolversi...
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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*Gaara-sama

Prefazione: i personaggi saranno molto probabilmente in OOC, anche se cerco di farli comportare normalmente essendo inoltre una fic romantica sembreranno un po’  più affabili e chiacchieroni in qualità dei sentimenti^^” soprattutto Gaara, se lo faccio reagire a modo suo completamente ci metterei troppo, voglio far capire come vedo io i suoi sentimenti. Quindi è dolce a modo suo e a modo mio, ok era fighissimo quando era spietato e psicopatico, lo so perfettamente anch’io (per chi dice che uno come lui non è destinato ad amare)ma lui è fighissimo in qualsiasi modo, sia che sia crudele che dolce. E perché non concedergli l’amore di una persona che lo considera più importante di chiunque altro? Nessuno potrebbe amarlo più di Matsuri. Per il resto i personaggi di Naruto non sono di mia proprietà ma di Masashi Kishimoto…ecc

Il titolo è ispirato a una canzone di Maaya Sakamoto, doppiatrice originale di Matsuri, che io trovo perfetta per il pairing GaaMatsu.. consiglio di ascoltarla anche solo per capriccio.. è molto bella^_^

 

 

YUBIWA, YOU ARE NOT ALONE

 

Capitolo 1

 

*Gaara-sama ... la prossima volta sarò io a proteggerti! ... Non permetterò a nessun altro di farti del male... perché tu sei la persona più importante al mondo per me... io...ecco io...*

“Matsuri...”

“...ra-samaaa...”

“Matsuri!”

“Gaara-samaaaa...” la ragazza imperterrita continuava a mugugnare nel sonno e non accennava minimamente a svegliarsi nonostante i numerosi richiami; improvvisamente appena terminato il suo ultimo farfugliamento si sporse in avanti portando con impeto le braccia al collo della misteriosa figura che tentava ormai da svariati minuti di destarla...

“MATSURI!!!!!!”

“mmh......ma che...” finalmente aprì impercettibilmente gli occhi per riabituarsi alla luce del Sole che ormai era in procinto ad arrossarsi in un accecante tramonto, momento assai suggestivo a Suna, infatti il cielo sembrava quasi fondersi con le dune del deserto che circondavano il villaggio, creando un’atmosfera favolosa. Rosso fuoco, questo fu la prima cosa che la ragazza riuscì a intravedere appena aperti gli occhi, un rosso che le ricordava assai nitidamente il brillante colore dei capelli della persona a lei più cara... rimase immobile,ormai incantata per quello spettacolo che quasi non si rese conto di essere ancora abbracciata a qualcosa, o forse a qualcuno. Ripreso pieno possesso delle sue facoltà mentali, ma non ancora del tutto di quelle visive, intorpidite dal lungo sonno, si rese conto della situazione ove si trovava. Si scostò appena osservando il viso di chi stava ancora cingendo fissandone i bellissimi occhi verdi; subito avvertì il suo cuore mancare di un battito per poi accelerare vertiginosamente

“GAARA-SAMAAAAAAAA!!!” urlò senza riserve staccandosi immediatamente nel più completo imbarazzo indietreggiando a carponi  fino a poggiarsi con le spalle alla parete che poco prima aveva usato come sostegno, chiuse violentemente gli occhi e chinò il capo in segno di rispetto cominciando a scusarsi, le parole le uscivano di bocca ad una velocità impressionante..

“ Perdonami Gaara-sama... non era certamente mia intenzione abbracciarti così...almeno,non mi permetterei mai, senza il tuo permesso voglio dire, insomma...tu sei il mio sensei e anche il Kazekage-sama... naturalmente non posso prendermi certe libertà anche se...”

Matsuri!” quella voce severa la fece quasi rabbrividire, anche se non la riconobbe in quella del suo maestro. Aprì con timore un occhio e con stupore riconobbe immediatamente l’esile figura che le si parava davanti

“illuminami... ti pare che IO sia Gaara?!”chiese mentre un sorrisino sarcastico le spuntava in volto puntando l’indice verso il suo viso.

“TEMARI-SAMA!!!! Ehm...-compresa l’enorme gaffe che aveva appena fatto Matsuri arrossì violentemente-perdonami, io credevo...”

si,si, ho capito^^” comunque ti sarei grata se la prossima volta che fai certi tipi di sogni su mio fratello, tu mi stessi leggermente alla larga XD non vorrei che mi scambiassi ancora per lui” la punzecchiò Temari.

“ ma no! No!! che vai a pensare!>///< Io non stavo... ah! Piuttosto, come mai sei venuta qui al campo di allenamento? Hai bisogno di qualcosa?” chiese la bruna con impaziente curiosità, cercando anche di sviare l’argomento”penso-a-Gaara-sensei-ogni-singolo-secondo”,almeno per il momento.

“si, infatti, pare che tu, io, Gaara e Kankuro dobbiamo prepararci a partire, e al più presto anche. Vai da Gaara, lui ti saprà fornire maggiori dettagli...” la informò Temari.

“ma come al più presto? Che è successo? È una missione? Capisco per me, ma far scomodare addirittura voi tre...”

“non agitarti cosi, non è una missione, sembra che sia semplicemente un evento formale a cui dobbiamo partecipare,in qualità di nobili di Suna ( oltre al fatto che ora Gaara è il kazekage, loro sono cmq figli dello yondaime kazekage NdA) la notizia è arrivata da poco e richiede urgentemente la nostra presenza ecco perché  abbiamo poco tempo per prepararci e partire.” Le spiego velocemente la bionda.

“si, questo lo afferro, ma perché dovrei venire anch’io allora?” le domandò perplessa Matsuri. Temari distolse lo sguardo un po’ imbarazzata, aveva un fare molto materno con i suoi fratelli ed era una ragazza davvero molto dolce nel suo intimo, ma spesso appariva forte e distaccata,quasi glaciale e anche se era una persona molto schietta non si sentiva completamente a suo agio nell’esprimere apertamente i propri sentimenti, anche con Shikamaru era stato cosi, non ci fu una vera e propria dichiarazione inizialmente, tutto era nato con il susseguirsi degli eventi, finchè non fu costretta ad ammettere a se stessa cosa provava seriamente per lo shinobi di Konoha.

“ecco, il fatto è che sia io che Kankuro ci siamo molto affezionati a te, in un certo senso è come se tu facessi parte della famiglia, ti vediamo un po’ come una sorellina, e poi sei l’unica allieva di Gaara, e anche ora che ormai è diventato kazekage e ha guadagnato il rispetto di tutti sembra che l’unica persona a cui si senta particolarmente legato oltre a noi e a Naruto sia proprio tu, quindi vedila in questo modo, ci fa piacere che venga anche tu con noi, va bene? Comunque , adesso va da Gaara, fatti spiegare tutto e preparati”concluse infine sorridendo e contagiando Matsuri  con un’energia che solo lei riusciva a trasmettere. L’allieva del Kazekage raccolse velocemente il suo jouhyou e corse a perdifiato verso l’ufficio del suo sensei.

 

Durante il tragitto si ritrovò a ripensare alle parole di Temari...che lei fosse davvero diventata così importante per Gaara da essere  ritenuta una delle poche persone che occupavano un posto speciale nel cuore del suo amato maestro? Ammetteva che anche solo questo pensiero riusciva a provocarle un calore molto appagante nella profondità del suo petto, una sensazione assai piacevole, come se quel calore riuscisse in qualche modo a riempirle il vuoto e a calmare il dolore che qualche tempo prima non faceva altro che consumarle l’animo. Perdere i genitori per lei era stata un’esperienza devastante, non credeva più in nessuno, si sentiva irrimediabilmente sola e si era chiusa nella sua sofferenza...poi uno spiraglio di luce le aveva ridonato la gioia di vivere. Il giorno in cui aveva chiesto di diventare sua allieva aveva rappresentato nella sua vita un magnifico arcobaleno che poneva fine al suo grigio e tempestato  passato per far tornare un futuro luminoso. Sì, lei si era perdutamente innamorata di quella luce che aveva ripreso a rischiararle l’esistenza, le ci volle poco per comprendere che quell’infinita ammirazione che provava per il suo sensei era sfociata in un sentimento puro e dolcissimo che finiva per turbarle l’anima ogni volta si avvicinasse o pensasse a Gaara.

Terminò allora il fluire veloce dei suoi pensieri perché si era resa conto di essere giunta davanti all’ufficio del Kazekage; prese un profondo respiro, abitudine ormai radicata in lei con il vano intento di far rallentare i battiti del suo cuore ogni volta che poteva incontrare gli occhi del suo maestro, straordinariamente capaci di causarle  fugaci e incontrollabili rossori,e bussò all’enorme porta. Un “avanti...” la fece trasalire, si decise finalmente a calmarsi e riprendere a comportarsi come a suo “solito” per non destare, come sempre, il più minimo sospetto riguardo ai suoi sentimenti. Aprì quasi violentemente la porta e si precipito all’interno dell’ufficio sorridente e piena di energia; raggiunse la scrivania del Kazekage, distese le braccia lungo i fianchi e fece un inchino di 90°”Ai vostri ordini Gaara-sama! Temari-sama mi ha appena riferito di venire da voi per ricevere maggiori informazioni riguardo il viaggio che dovremo affrontare!” disse, o quasi urlo tutto d’un fiato. Gaara rimase a guardarla quasi sorpreso, Matsuri si comportava spesso in quella maniera davanti a lui, da qualche tempo a quella parte.. soprattutto nel suo ufficio, anche per far sì che in caso fosse entrato qualcuno durante una loro conversazione non trovasse una semplice chunin a scherzare amichevolmente con il grande kazekage, nonostante costui fosse il suo maestro; e nel tentativo, pensava, di dimostrargli maggiore rispetto,ma in tutta sincerità lui non ne andava particolarmente pazzo, lo trovava esagerato e lo imbarazzava leggermente, si, era ora di mettere la situazione in chiaro, o almeno sperava che lei comprendesse ciò che voleva intendere...chiuse gli occhi e gli sfuggi un sospiro che la ragazza non manco di notare.

“ascolta Matsuri...”  

“ditemi” chiese quasi scoraggiata avendo interpretato negativamente quel sospiro

“prima di andare a spiegarti i dettagli del viaggio, vorrei chiederti una cosa, una richiesta che vorrei tu accontentassi..” Matsuri si sentì molto confusa..” co..cosa desiderate Gaara-sama?”

“ ecco, smettila di avere questo atteggiamento quando sei con me, comportati normalmente, mi metti a disagio, anche se adesso sono il kazekage, sono e rimango il tuo sensei, e capisco che tu voglia dimostrarmi più rispetto possibile ma c’è modo e modo...solo, non esagerare, va benissimo come ti comporti quando siamo da soli agli allenamenti o in qualche missione, come qualche tempo fa, prima che  io diventassi kazekage, o preferisci discutere una mia richiesta?”  chiese in tono quasi di rimprovero

“certo Gaara-sama... ogni tuo desiderio è un ordine... solo che io... sono la persona che dovrebbe dimostrarti più rispetto e riconoscenza di chiunque altro, per tutto ciò che fai per me, non solo sei il sensei migliore che chiunque possa solo sperare di ottenere, sei anche il più grande kazekage di tutti i tempi, un amico meraviglioso, una persona speciale, e il ragazzo di cui sono inn...- si accorse di stare andando troppo oltre, era arrossita violentemente, Gaara la fissava stupito ”Matsuri..” sussurrò in maniera appena percettibile – mi.. mi perdoni Gaara-sama, volevo semplicemente che sapessi che per me sei la migliore persona che possa esistere! naturalmente farò come desideri” concluse mentre quasi si massacrò le mani per il nervosismo..Gaara si rilassò, quest’ultima uscita della ragazza lo aveva messo molto in imbarazzo ma non aveva intuito che poteva sfociare in una dichiarazione vera e propria, era ancora poco perspicace in amore..tuttavia sfoderò uno dei suoi ancora rarissimi ma meravigliosi sorrisi

” Matsuri, davvero, io preferisco che tu sia sempre naturale, il rispetto che provi per me si nota benissimo comunque

La ragazza arrossì ancora più vistosamente abbassando lo sguardo per pochi istanti, dopo di che riprese a guardare Gaara sorridendogli come faceva sempre:” AH! Gaara-sama! I dettagli! Non vorrei tenerti qui tutta notte per spiegarmi i dettagli del viaggio” esordì Matsuri notando che ormai all’esterno  si era fatto piuttosto buio.

“ ti  spiego subito, tranquilla, dobbiamo partire domattina all’alba ma c’è abbastanza tempo per fare tutto. O devo pensare che ti dispiacerebbe passare la nottata con me?” le chiese con un tono fin troppo serio che la fece sobbalzare:”certo che no Gaara-sama, ehm..solo, non voglio farti perdere tempo ecco!”

*stupida! Che ti agiti a fare? Sta scherzando! E comunque non sarebbe certo la prima volta, abbiamo svolto parecchie missioni che ci hanno impegnato e fatto passare molte notti insieme da soli!* Gaara riprese a parlare come se nulla fosse

” Allora, come credo ti abbia già anticipato Temari, saremo in quattro, tu,io e i miei fratelli. La nostra meta è Konoha, sai bene anche tu dove si trova, alla fine la nostra sarà più una visita di cortesia ma ci richiede assolutamente la presenza, in quanto sarà effettuata  la nomina del Rokudaime Hokage, Naruto Uzumaki. La prassi è molto simile alla nostra, quindi seguiranno alcuni giorni di festeggiamenti a cui parteciperemo, pertanto la nostra permanenza li durerà in tutto una settimana.”

“Wooow!!! Naruto-san diventerà Hokage! Ma è fantastico!!!” la ragazza non seppe trattenere il suo stupore.

“si, è sempre stato il suo sogno, sono contento per lui” Gaara volse lo sguardo al cielo quasi come voler raggiungere i pensieri dell’amico che ormai stava per realizzare il più grande desiderio della sua vita...senza volerlo gli tornarono in mente tutti i momenti in cui le parole e i gesti di Naruto avevano avuto così tanto valore nella sua esistenza, era stato capace di cambiare la sua vita.

*Gaara-sama..*

Era passato ormai un anno da quando era avvenuto il rapimento di Gaara da parte dell’akatsuki, da quando gli alleati di Konoha tra cui Naruto Uzumaki lo avevano liberato, dalla morte della vecchia Chiyo-sama per riportare il kazekage in vita...Naruto Uzumaki, un carissimo amico, il più caro amico di Gaara-sama che per qualche oscuro motivo era ancora genin nonostante le sue grandi abilita e la sua enorme determinazione, colui che le aveva aperto gli occhi sulle preziose parole che Gaara-sama aveva cercato di insegnarle e che lo stesso Naruto aveva insegnato al suo maestro. Ora stava finalmente per diventare Hokage. Un grande Hokage.

“Gaara-sama..- la ragazza lo aveva chiamato quasi destandolo da uno stato di torpore in cui sembrava essere caduto, la tranquillità e l’aria fresca della notte lo avevano talmente rilassato che si era letteralmente perso nei suoi pensieri; sentendosi richiamato dalla sua allieva le rivolse nuovamente lo sguardo in attesa che ella proseguisse – Gaara-sama... perché? – lui le rivolse uno sguardo interrogativo, Matsuri lo notò e arrossì leggermente- ecco.. volevo chiederti perché volete che venga anch’io? Dopotutto sono semplicemente la tua allieva, non faccio parte della famiglia, non sono ancora diventata nemmeno jonin, Temari-sama mi ha detto che mi portate perché vi fa piacere, che mi considerate come una vostra parente, e di questo ne sono felice davvero, ma non credo sia il caso che venga anch’io per un evento tanto importante”

“ non devi chiederti perché, tu vieni, discorso chiuso” Gaara sembrava essersi infastidito a quella domanda

“si certo ma...” Matsuri non proseguì, voleva tentare di capire se davvero  lei rappresentava una persona importante per Gaara scoprendolo dal diretto interessato ma non aveva alcuna intenzione di provocargli dei fastidi.

“ è un mio ordine- Gaara accortosi dell’aria abbattuta che la sua risposta aveva riscosso nella ragazza decise di accontentarla  anche se parecchio scocciato – Temari e Kankuro non hanno fatto la minima obiezione, anzi sembravano soddisfatti, per quel che mi riguarda, non c’è un motivo particolare, voglio solo che tu venga con noi”

non glielo aveva detto chiaro e tondo ma lei era felice, ormai le mezze risposte che Gaara le dava a volte le bastavano ampiamente, prese la mano destra del Kazekage, che poggiava sulla scrivania stringendola fra le proprie provocando un lieve imbarazzo al suo maestro

“grazie Gaara-sama! Perdonami se sono stata inopportuna comunque ti ringrazio tanto per aver pensato a me! Io se possibile, voglio esserti sempre vicina!Non vedo l’ora di partire! Allora tolgo il disturbo, ti auguro buona notte!” ormai senza nemmeno pensarci in preda al buon umore si porse in avanti fino ad arrivare a dargli un lieve bacio su una guancia ma appena si accorse del gesto che aveva appena compiuto si ritrasse quasi spaventata di aver violato troppo la confidenza che doveva esserci formalmente fra un sensei e la sua allieva,

“ scu..scusami! Gaara-sensei!” gli chiese serrando gli occhi in preda alla confusione e all’imbarazzo per poi correre via dall’ufficio del kazekage.

Gaara rimase inebetito per qualche istante, poi lentamente si sfiorò la guancia, solo il tocco delle mani della ragazza che stringevano la propria aveva provocato nel giovane un aumento di battiti cardiaci superiore alla norma, in seguito il fulmineo bacio di Matsuri gli aveva causato un senso di calore molto gradevole che fini per invaderlo, avvertì sensazioni che mai prima aveva provato, non nella medesima intensità.. questo un po’ lo preoccupava, ma pian piano ormai ci stava facendo il callo considerando che da quando quella ragazzina aveva iniziato a manifestare interesse nei suoi confronti, partendo dal voler essere sua allieva, in parecchie occasioni gli era capitato di sperimentare dei sentimenti e delle emozioni simili, senza però riuscire a dargli il giusto termine e significato. Improvvisamente gli tornarono in mente come un fiume in piena le parole del suo amato zio ...

 

“ a essere sinceri un rimedio ci sarebbe anche per quelle ferite, ma si tratta di una medicina molto rara..e comunque te la deve somministrare una persona speciale.. la medicina che può guarire la tua ferita.. è l’amore... l’amore è quella cosa che ti regala una persona che vuole starti vicino e che ti vuole proteggere dalle sofferenze, che ti coccola quando piangi, è esattamente ciò che ha fatto tua madre, la mia cara sorella...”

 

Ormai da quando era diventato kazekage era riuscito ad ottenere il rispetto di tutti, aveva l’affetto dei suoi fratelli, la profonda amicizia con Naruto e l’alleanza con Konoha, si sentiva appagato, era convinto che questo gli bastasse ma a volte, solo a volte, soprattutto ripensando al  passato, alla sua infanzia, quelle fitte riprendevano a dolergli nel petto, e allora, sempre, Matsuri arrivava prontamente quasi avvertisse i suoi pensieri, le sue emozioni e riusciva a placare il suo dolore...

“ Forse... che sia lei... “

Gaara frenò il flusso dei suoi pensieri e si diresse verso i suoi alloggi.

Il rossore sui visi di  entrambi era ormai parecchio visibile e vi rimase a lungo , ma nessuno provò minimamente a chiederne il motivo.

 

 

Fine Primo Capitolo

 

Bene, il primo capitolo è finito,

Ringrazio chiunque abbia avuto il coraggio di leggere questo capitolo, ne sono onorata, so che  non sono la più grande scrittrice che questo universo abbia mai visto solcare delle bianche pagine, ma cerco di metterci più impegno che il mio cervello attualmente con la scarsa ispirazione che ho mi consente. E questa fanfic probabilmente ho cominciato a scriverla più per me che per chiunque altro, essendo una fan sfegatata del GaaMatsu –con orgoglio..fra le più grandi esponenti mondiali- devo assolutamente ampliare ogni cosa che si possa fare su questa coppia. Già ci penso con le fanart,quelle mi vengono piuttosto bene suppongo..(su deviantart sono Momo-chan510) almeno una fan fiction ci voleva^^ inoltre, non me ne si voglia, tutto il rispetto possibile inimmaginabile per Kishimoto –sensei, ma per me questa è una coppia canon, sia che alla fine del manga  sia cosi o no, per me lo sono, punto e basta, e niente e nessuno può farmi cambiare idea, in nessun modo. Mi scuso con chi può trovarlo un pensiero assurdo ed egoistico, ma non posso farci nulla e tantomeno cambiare idea^^” inoltre sarebbe l’unico pairing con Gaara a non essere completamente crack.

Fra fanart e tutto il resto posso già avvertire che i miei aggiornamenti saranno piuttosto lenti..

Ciaoooooooo^_^

 

  
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