• Mercurius •

But that is how it's got to be

It's coming down to nothing more than apathy

I'd rather run the other way than stay and see

The smoke and who's still standing when it clears

The Fray

Lacrimosa, cola la pioggia sulla ruvida superficie, levigandola in un rituale fluido ed ininterrotto, pregno d'invisibile sacralità; indomabile e dolcissima forza della natura. Ed è dolce il corso dell'acqua che, amorevole come la carezza di un padre, lava via il sangue.

Gentile purificazione.

Risoluta cancellazione.

Un tamburo onnipresente intona il motivo sobrio della Morte, che s'inchina soltanto a raccogliere il prodotto della volontà fatale di uomini consumati; prima di allontanarsi fa un cenno rispettoso col capo a chi rimane, promettendo un ritorno. È il più innocente dei giuramenti, non secondo al commovente battito del cuore di una madre, ad accompagnare dalla prima all'ultima ognuna delle creature, dall'esatto momento in cui questa viene al mondo; ma talvolta l'amorevole Signora si sente un po' in dovere, e non a torto, di rammentare a qualcuno, senza rancore ed anzi, in una rassicurante concessione, che lei non se n'è scordata.

Che Lei si augura di essere attesa; quando, dove, non da ad alcuno di saperlo. Forse neppure Lei n'è del tutto certa, tanto straordinaria è la capacità degli esseri umani di deliberare da sé il proprio destino. Perlomeno, è una qualità che le capita di riscontrare qui e là, ogni tanto.

Oh, non che ne abbia a male; chiunque le è stato promesso!

Nello schivo, indistinto chiarore di una giornata nuvolosa, si intromettono alteri bagliori di una purezza sfiorita e distante, incapaci di risollevare l'onerosa ombrosità circostante.

Dal cielo piove; e il suolo antico è reso nuovamente illibato, pronto per venire imbrattato ancora dal sangue esasperato.

Questa pioggia è sottile e debole, come un pianto trattenuto.

Porta l'amara tregua; il temuto Addio.

Perché, alla resa dei conti, i soldati non sono altro che uomini. Uomini che, in assenza di alternative, ognuno per la propria giustissima ragione, s'affidano alla Morte.

Non è forse l'Ignoto, ciò che cercano, al prezzo della vita, di raggiungere?

O vergine Acqua, purifica la pietra e la terra, altare glorificato di guerra; O Pioggia premurosa, che assumi sembianze di lacrime sui volti esposti all'eternità, assimila invece la visione straziante,

carezzala,

confondila.

Dita pallide stringono con inespressa disperazione l'unica materiale prova che l'espiato corpo appartenne a un'anima. Bagnato è il pugno che racchiude le Ali della Libertà; gocce conformi sfuggono ripetutamente a quella pelle tesa, frantumandosi al suolo.

Il Caporale si volta dopo un momento; il Soldato ha atteso diligentemente, ad una distanza ragguardevole. Non si scambiano uno sguardo, o un cenno, né alcunché di simile.

Levi ha visto la Signora dargli le spalle ancora una volta ed è l'insistente colpa a spingerlo avanti, la colpa da cui deve redimersi, non ha importanza in che modo.

Si dirige ai superbi cavalli dalle criniere gocciolanti, lo segue il ragazzo al suo ordine silenzioso.

La Muraglia non è lontana, ma ha miseramente perduto qualsiasi tono di sicurezza che soleva esercitare; non è un luogo sicuro, mai lo sarà, non potendo proteggerli da ciò che hanno veduto e sofferto. Può soltanto sottrargli la vera luce del sole e la purezza dell'acqua.

Veloci sfrecciano i cavalli, strigliati dai secchi gesti dei due uomini; bruciano in trepidante galoppo la distanza tra loro e qualunque cosa li accolga all'interno, allargando la voragine a separarli dai corpi inerti, ormai cibo per corvi.

Ora rarefatto è lo scroscio, incorrotto il terreno dal sangue; penetrato questo nel velenoso grembo della realtà.
Sacrificato, dimenticato.

Purificato?

Veloci, sempre più veloci, si fanno lontane le Ali della Libertà. Agili, prometeico sigillo di Gloria, spalancate su un'eternità promessa ed inafferrabile, che di diritto vi spetta, giacché siete nati in questo mondo; e pur di vederlo, scoprirlo, avanzerete nel sangue e tra il fumo, avanzerete tra i risparmi masticati di una Guerra; la pioggia non avrà che da sciacquare manti sporcati di lacrime e sudore, Ali ferite.

Siate dimentichi dei lamenti, affidate le preghiere alle anime fragili,

per voi ora c'è solo battaglia;

Siete pioggia, e come tale scivolerete via.

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Mercurio: Pianeta più vicino al Sole.

Rappresentava per gli antichi velocità, intelletto,

purificazione,

e l'elemento Acqua.

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NA: Salve e grazie a chiunque sia arrivato qui in fondo. Spero non vi siate pentiti di aver aperto questa one-shot anche dopo aver visto "abuso di personificazione". Non riesco proprio a scrivere qualcosa senza sfruttare smodatamente le lettere maiuscole, mh? Tendo a mettercele in qualsiasi cosa, anche dove non servono. Adoro le lettere maiuscole.
Ma comunque, a stimolare la stesura di questa roba è stata l'ora di scienze, e non sto neppure facendo il sistema solare. Essendo una maniaca dei significati dietro a tutto, ho deciso di rappresentare dei concetti che si potevano collegare al Shingeki no Kyojin Universe con i pianeti e... questo è il risultato??
Bene, ora che mi sono tolta il callo di raccontare la storia di come è nato tutto ciò, evaporo.
Le opinioni sono sempre accolte a braccia aperte, naturalmente.
A presto,
Amaya