"Clary" dico in un sussurro, non essendo nemmeno certo di essere udito.

Lei è in mezzo alla stanza e sta parlando con Isabell, Simon e gli altri. Le corro incontro, l'abbraccio la stringo forte a me, incurante di chi ci circonda le accarezzo i capelli e la bacio in ogni punto: il viso, il collo, le mani...

"Jace..." lo dice piano, il mio nome, forse è sorpresa di questo mio impeto, non è da me esternare così i miei sentimenti ma dopo tutto quello che abbiamo passato, io non riesco davvero a trattenermi, sento come se il cuore mi stesse esplodendo di gioia, lei è qui, è con me, tra le mie braccia e non è mia sorella!

Sento le sue mani premere sulle mie spalle, mi sta attirando a sè, percepisco i suoi seni sul mio petto e per la prima volta dopomesi non mi pento dei miei pensieri su di lei.

"Scusate piccioncini, ne avete ancora per molto?"

la voce di Isabell ci riporta alla realtà. Lentamente mi stacco da Clary e guardo i miei compagni, sui loro visi vedo la gioia di saperci finalmente felici, perfino Simon sembra essere contento delle ultime rivelazioni. Ma adesso non c'è tempo per loro, adesso voglio solo stare con Clary e parlarle.

"Clary... verresti un attimo in camera mia?"

Lei annuisce seguendomi con un coro di strane incitazioni dietro di noi.

"Scusa per prima, non volevo sembrarti precipitoso o non so cos'altro, è che sapere che non sei mia sorella e che posso amarti liberamente come un uomo ama una donna, mi ha reso felice, felice come non mai. Tu sei il mio sole, sei la mia forza. Io non riesco a vivere senza te"

Ho parlato velocemente, per paura di non riuscire a dire quel che volevo. La vedo davanti a me, gli occhi lucidi e le mani che tremano.

Mi abbraccia e io finalmente mi rilasso.

"Oh Jace, io ti amo, ti ho sempre amato e ..."

Scoppia a piangere, mi mostra tutta la sua fragilità, il dolore che ha cercato di celare a tutti in questi mesi...a me in particolar modo.

"Ti capisco come nessun altro al mondo può fare, io ho sofferto con te, ho combattuto contro me stesso, contro i miei pensieri, i miei desideri. Mi sono odiato perchè io che avrei dovuto proteggerti da chi fantasticava su di te io invece ero il primo a sognarti nel mio letto, nuda e avvinghiata a me. Mi sono odiato Clary, mi sono odiato perchè non ho smesso un solo giorno di amarti e quando le fate ci hanno ordinato di baciarci io avrei voluto non finisse mai!"

Tremiamo, insieme, accovacciati e abbracciati sul pavimento, come due bambini, come due naufraghi che hanno appena toccato terra.

"Grazie di esser sempre stato al mio fianco, di non avermi lasciata sola, di avermi sempre protetta..."

Sono parole singhiozzate le nostre, miste a lacrime di indicibile felicità.

"Adesso potrai essere mia finchè vorrai!" dico baciandole la fronte.

"Rimani con me questa notte?" sento la domanda uscire dolcemente dalle tue labbra, me l'hai ciesto con un candore di cui solo tu sei capace, ed io non so dirti di no.