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Autore: Azaia    08/02/2015    0 recensioni
HEYYYY
questo è il continuo della fanfiction 'natale' solo che ho voluto dividerla per poi poterla continuare :D
enjoy :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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E' ormai il giorno di capodanno, sono le sette del mattino. Mi sveglio e mi metto seduto sul letto, stiracchiandomi e sbadigliando. Guardo mia moglie che dorme beatamente, con i suoi lunghi capelli neri che le coprono il viso.
'sta mattina non ci sarò, e la mia famiglia lo sa.
Oggi avevo programmato di andare in montagna, con Mike, solo io e lui, nessun altro. Una gita tra 'fidanzatini'. Sì. Mi piace fare la puttanella. fanculo Anna.
Mi lavo,vesto e faccio una veloce colazione; finisco di prepararmi - e non dimentico certo di prendere la mia macchina fotografica, altrimenti come immortalerò i miei momenti con Mike? - entro in auto e mi avvio verso casa di Mike, sperando che sia pronto. Non vedo l'ora di rivederlo.
Durante il breve tragitto tra casa mia e casa sua, non accendo lo stereo, non ho voglia di ascoltare niente, e inoltre sto pensando. Sto riflettendo sul fatto che, ora che ci ritroveremo soli io e lui.

Per poco non investo una vecchietta sulle strisce pedonali, cazzo, Mike mi fa distrarre anche al volante, e meno male che non avevo neanche lo stereo acceso!
Questa povera vecchia si sarà presa un colpo e infatti fa un gesto inequivocabile per mandarmi gentilmente a fanculo. Ma vaffanculo te, mica è colpa mia se ero immerso nei miei pensieri...prenditela con quel cazzone di Mike (in tutti i sensi), ecco!

Finalmente giungo davanti al cancello della villa di Mike e Anna. Vedo uscire Mike dalla porta di casa, e mi fa cenno di entrare...no, no, no! Non voglio vedere Anna, per carità! A mia volta, gli faccio cenno di raggiungermi in auto. Eccolo che arriva, ha un sorriso contagioso.
Entra in auto e mi saluta. Sembra contento di vedermi, non immagina quanto lo sia io. Soprattutto perché oggi passeremo una mattinata insieme, e, cazzo, nulla deve rovinarmela!
"Buongiorno, Chester!".
"Buongiorno amore mio!" - non l'ho detto, l'ho solo pensato, capace che questo stronzo mi mandi a fanculo, di prima mattina è insopportabile!
"A te, Mike. Allora, pronto? Allacciati le cinture, non vorrei beccare multe per causa tua!", gli strizzo l'occhio e sorrido.
Sorride a sua volta e si allaccia la cintura di sicurezza.
Partiamo.
Nell'auto piomba un silenzio tombale. E io percepisco un senso di imbarazzo strano. Cazzo, di' qualcosa, no?
"Ti dispiace se accendiamo la radio?", mi dice.
Razza di stronzo. Non erano esattamente queste le parole che volevo sentirmi dire, ma vabbè, accendo la radio. E l'imbarazzo cala leggermente.

****************************************************************

"Svegliati, coglione, siamo arrivati!", penso tra me e me guardando Mike che si è addormentato sul sedile del passeggero. Cazzo, quant'è perfetto.
Lo scuoto per un braccio, bruscamente.
"Mike! Mike, siamo arrivati, ora dobbiamo proseguire a piedi per la montagna!".
Mike si sveglia, sbadigliando e mostrandomi le sue fauci sbavose coi denti perfetti - anche se quello che sbava ogni volta che lo vede sono io, eh.
Prendiamo una cartina (geografica, cazzo avete capito?) e cominciamo il nostro percorso in salita.
Sì, in pratica sembriamo Heidi e Peter, ci mancano solo il nonno, Clara e le caprette che ti fanno ciao - serio, devo cambiare spacciatore.
Fa freddino, io poi sono talmente mingherlino che soffro molto di più il freddo...come vorrei un suo abbraccio, mentre camminiamo.
Vorrei solo camminare abbracciato a lui, stretto a lui, appiccicato a lui...
"Chester, perché ti sei fermato?".
Oh, cazzo, devo essermi immerso troppo nei miei pensieri!
Sto anche tremando, ora. E non sono sicuro che sia soltanto per una questione di freddo.
"Stai tremando...".
"You don't say?".
Intanto, ridendo e scherzando (un cazzo, ho passato il tempo a lamentarmi: "Eh ma non ce la faccio più!"/"Eh ma ho il fiatone!"/"Eh ma quando arriviamo?"..."Eh ma hai rotto il cazzo, Chester", mi dirà fra poco), si son fatte le due del pomeriggio.
"Forse è il caso che torniamo, Chaz".
Saggia decisione, speravo di godermi questa mattinata con lui, ma ho passatoi l tempo a lagnarmi, che coglione che sei, Chester, che coglione.
Avresti potuto spingerlo contro un albero, delicatamente, e impossessarti delle sue labbra, sì, trombarmelo in pratica.
Il percorso in discesa è stato decisamente più divertente e meno faticoso, saltellavo davvero come quella drogata di Heidi.
Arriviamo alla macchina e mi prende un senso di tristezza, sono le tre, ora lo devo riaccompagnare a casa e lui starà con Anna...mentre io vorrei tenerlo tra le MIE braccia.
Faccio per accendere il motore, ma qualcosa non va.
Una, due, tre volte.
Niente, l'auto non ne vuole sapere di mettersi in moto. Non so se essere felice perché passerò più tempo con lui, o incazzato come una bestia perché non mi funziona la mia adorata automobile.
Un passante si ferma vicino alla mia macchina.
"Può aiutarci, signore? Come vede siamo rimasti bloccati".
"Mi spiace, me ne intendo poco di automobili, però posso offrirvi riparo per ora. Domani poi, chiameremo un carro attrezzi che vi soccorrerà".
"In che modo può offrirci riparo?".
"Sono il proprietario di un Bed&Breakfast che si trova a dieci minuti a piedi da qui. Purtroppo è quasi tutto prenotato, ma vedremo cosa potremmo fare".
"Ottimo, il problema è che al momento, sebbene siamo i membri di una famosa band, non abbiamo un centesimo con noi...".
"Non preoccupatevi, per una notte posso offrirvi aiuto".
"grazie, signore!", dico.
"Allora avverto Anna che non torno stasera", dice Mike.
"Giusto, devo avvertire anche io Talinda".
Dopo aver avvertito le nostre mogli, seguiamo il vecchio uomo verso il suo Bed&Breakfast.

L'ambiente è carino e accogliente, e soprattutto caldo.
Certo, invece che di una cena, dobbiamo accontentarci di una colazione alle otto di sera, ma ce la faremo bastare, anche perché oggi in montagna abbiamo mangiato come dei porci.
"Ehm, signori", ci chiama l'uomo, dopo che abbiamo finito di mangiare. "La buona notizia è che mi è rimasta una stanza libera per voi".
"Ottimo", penso, "Quale sarebbe la cattiva?", comincio a sbavare mentalmente.
"Il problema è che è una stanza matrimoniale".
“non c'è problema, davvero!” dico.

“perfetto,allora questa è la chiave della vostra stanza, è la numero 459, si trova al terzo piano, potete raggiungerlo con le scale o in ascensore, a vostro piacere! La colazione domani è alle 8, nel caso vi svegliaste più tardi c'è un bar a qualche chilometro da qui! Buona giornata!” ci sorride e se ne va nella reception.

“perfetto, no? Ah, comunque io col cazzo che mi sveglio alle 8 domani.”

Mike alza gli occhi al cielo e si dirige verso l'ascensore, abbiamo camminato abbastanza è l'ultima cosa che voglio fare sono tre piani di scale.

Arriviamo in stanza e poso la borsa da campeggio che mi ero portato con il cibo (che ora naturalmente non c'è più!)

“è carina!” dice Mike felice.

“Beh, sicuramente meglio di quel buco di camera tua.” dico.

Infondo la sua camera non è male. ma questa ha le pareti color marrone chiaro, il parquet ed il letto è fottutamente fantastico, e le coperte color panna le amo! (sono sempre state le mie preferite!)

“Chiudi la bocca, puttana!”

Tutto questo lusso gratuito mi fa venir voglia di porcherie, e non so il perché.

“Vuoi vedere come mi comportassi se fossi davvero una puttanella, Mike?”

Mi avvicino a Mike, che ha stampato in faccia quel fottuto ghigno con cui potrebbe farmi venire.

“Perché no, inauguriamo questa meraviglia di stanza.”

Lo spingo sul letto con una smorfia e mi sporgo sopra lui. Se Mike vuole vedere come si comporterebbe una puttana in situazioni del genere lo vedrà.

Mordo leggermente la sua maglietta tirandogliela su con la bocca e inizio a baciargli l'addome, è così morbido, mi viene voglia di mordicchiarlo.

“Non credo che una puttana si metterebbe a baciarmi la pancia, Chaz”

“Zitto, non sono il tipo da una botta e via, quindi....zitto!” dico, e lui alza quei maledetti occhi al cielo, giuro che quando lo fa vorrei prenderlo e farlo mio.

Alzo gli occhi al cielo a mia volta e mi concentro sul collo di Mike, iniziandolo a stuzzicare con la bocca e la lingua. Lo sento balbettare qualcosa, ma non è udibile a me. Mentre mi lavoro il suo collo porto le mani alla chiusura dei jeans e la sbottono abbassandoglieli fino le ginocchia, torno con le mani ai suoi capelli e sposto la bocca sulla sua, ed inizio a baciarlo con foga, con tutta la passione che porto per lui, un bacio dolce ma duro. Continuo a torturare la sua bocca e passo la mano sul rigonfiamento.

Eh, mini-Mike si è svegliato! (che poi, tanto mini non è!), inizio a massaggiarlo e sento Mike gemere, adoro quando lo fa.

Tolgo i boxer a Mike contino a lavorare su di lui.

C'è sempre stata questa attrazione tra me e lui, siamo come il sole e la luna, siamo diversi ma continuiamo a girarci attorno. Io sono il fuoco, lui è l'acqua.

Eppure siamo perfetti insieme, certo, c'è sempre un bisticcio tra me e lui, ma ne usciamo sempre, più forti, con qualche ammaccatura, ma nulla che non si possa riparare con dell'amore.

“C-chaz..” capisco subito che è al limite ed annuisco sorridendo,come un coglione.

E non chiedetemi perché ho sorriso, perché me lo sto chiedendo anche io.

Ci sdraiamo entrambi nel letto e ci guardiamo, redo che lui non sappia cosa dire, ma continua a fissarmi, come se lui fosse un gatto ed io un faro che lo acceca.

“Beh, buon 2015,merda!” anche se erano solo le quattro del pomeriggio sapevo che non avrei raggiunto la mezzanotte.

“Anche a te, Chaz!”.

 

  
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