Storie originali > Soprannaturale > Licantropi
Segui la storia  |       
Autore: girlwolf    09/02/2015    1 recensioni
Prefazione : Questa storia non ha scopo di lucro. I personaggi sono frutto di fantasia e quindi qualsiasi fatto, nome e contesto sono inventati.
Natalie vive a Los Angeles ma a causa della morte inaspettata dei suoi genitori con cui ha un rapporto travagliato e difficile, è costretta essendo minorenne, a trasferirsi da sua zia Kate nel Wisconsin unica parente stretta e sorella della madre defunta, la zia non le piace affatto perchè non la conosce per niente e perchè fa l'altropologa, cosa che lei trova noiosa finchè scopre quello che sua zia sta analizzando in alcuni paesi vicini a Milwakee: il fenomeno della licantropia...
Genere: Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
Chad si fermò sul vialetto di casa di Natalie, la guardò un momento sembrava ancora irritata per l’accaduto.
-Grazie per il passaggio….- espresse quest’ultima aprendo velocemente lo sportello e uscendo dall’abitacolo.
-Non dare peso alla faccenda di Josh e Kammy è una questione delicata…- Chad le prese la mano, Natalie si voltò esterrefatta sottraendogliela.
Natalie lo guardò costernata, uscì di quasi di corsa per evitare che lui aprisse ancora bocca, richiuse lo sportello e andò verso la porta di casa. “Questione delicata?!” sostenne mentre cercava le chiavi “ io direi che e questione di… stronzo!”.
Pensato a questo si voltò verso casa, tralasciando ogni minima speranza a Chad di parlarne. Quest’ultimo mise in moto e lasciò il vialetto sparendo nella notte annebbiata.
 Nattie apri’ la porta accigliata, trovò sua zia e Sam  in cucina. Li pensava a letto da un pezzo e invece erano la ad aspettarla.
-Ciao tesoro!- sostenne sua zia andandole incontro – allora come’è andata la festa?! Divertita?!- chiese cercando di essere il più vaga possibile.
-Si… moltissimo!- espresse fingendo di essere felice, quasi  provando entusiasmo. Kate la fissava, sembrava si stesse sforzando di essere serena e lo aveva notato. Lanciò un’occhiata a Sam la quale le cinse le spalle per rassicurarla.  Kate era ansiosa, ma disposte però di non chiederle spiegazioni, non per il momento, magari non ne voleva parlare. Natalie aveva 16 anni e doveva avere i suoi spazi.
- Vado a dormire… sono stanca scusatemi… buonanotte!-.Kate e Sam ricambiarono. Sua zia le sorrise, mentre la vedeva salire di corsa e sentire il chiudersi  della porta della sua stanza.
Natalie emise un grosso sospiro, gli occhi lucidi stavano per cedere. Si lasciò cadere per terra dietro la porta, pensando alla grossa delusione avuta da Josh. Ripensava a lui, alle sue parole fredde e distaccate, le veniva in mente anche Kammy, la sua aria da schizzinosa, col sorriso falso stampato in faccia trionfante su lei e su tutti. Chad, di lui Natalie non sapeva cosa pensare, non riusciva a pesarlo, a capire se il suo comportamento, almeno questa volta fosse sincero. Amareggiata si alzò dal pavimento, si spogliò di corsa e lanciò il vestito accanto alla cassettiera. Guardandola le venne in mente il diario, forse leggerlo l’avrebbe distratta. Aprì il cassetto, spostò le sue magliette e lo ritrovò li. Per fortuna nessuno si era accorto di nulla, sperava che almeno sua zia e Sam non fossero al corrente di quello che era successo qualche ora prima, nello studio. Ma se così fosse stato l’avrebbe capito. Guardò la foto dei suoi genitori e di Karen insieme a Barbara e Jennie sulla cassettiera; la tentazione di chiamarla era forte ma si trattenne. Non voleva farla preoccupare.
 Dopo essersi rilassata sotto la doccia, spento il telefono con le chiamate di Ally , chiuse la porta a chiave, si distese sul letto, prese il diario e lo aprì con cura. Era in cuoio o qualcosa di simile, un po’ rovinato ma bello e particolare, uno stemma in ferro, simile ad un bocciolo,  teneva  ben salde le lunghe stringhe.  Una stringa dello stesso materiale avvolta su se stessa lo teneva ben chiuso. Nattie lo disfece per ben tre volte, per poi aprirlo. Le pagine ingiallite e la scrittura con il pennino le davano l’idea di qualcosa di bello e puro.  Iniziò a leggere  :
 “ 18-10-1816.  Non so perché scrivo questo diario,  una volta ci avevo provato ma  avevo solo 10 anni e raccontavo ben poco ora ne ho 16 di cose da raccontare ce ne sarebbero tantissime ma posso solo dire che per la prima volta l’ho visto. Ho visto il ragazzo che mi ha fatto battere il cuore, solo per qualche minuto ho incrociato lo sguardo col suo e sono arrossita, divampata. Ma com’è possibile impazzire così a 16 anni? io dico che mi sto ammalando per lui, mi sento calda, stuzzicata ( ecco l’ho detto!).  L’ho visto mentre ero con mia madre Kyla a lavare i panni nel fiume. Non so nemmeno come si chiama ma…  credo e spero di rivederlo…“ abbastanza coerente sostenne Natalie tra sé continuando a leggere “ e… tantomeno potrei  chiederglielo io dato che sono promessa ad un altro, non devo pensarci… sposerò  Len… Luna mettitelo in testa punto e basta!!”
Natalie continuò a leggere ancora qualche pagina, un po’ rise all’idea che anche in tempi così remoti ci fossero scaramucce amorose. Si sentiva meglio perciò decise di farsi una bella dormita e cercare di non pensare a Josh.
Qualche giorno dopo era il week-end, e non potè non svegliarsi travolta dall’ondata della dolcezza dei muffins di sua zia Kate.  Avvolta nel suo cardigan fango, e nei suoi jeans affusolati, si stava dando da fare mettendo su un vassoio una bella e abbondante colazione.
- Hey buongiorno!- sostenne voltandosi verso sua nipote che col cenno della mano fece segno per poter prenderne uno.
- Certo tesoro… prendi…!- espresse mentre le  versava del caffè. – Devo fare presto prima che si svegli… e c’è anche un’altra marea di roba da fare…-
- Ehmm  è tenero da parte tua questo gesto d’amore zia! Sam lo apprezzerà! Ne sono certa ma… non credi che sia troppo per una persona sola…- espresse osservando tutto quello che ricopriva il tavolo.
 Oh lo spero!  La colazione è la prima fase per festeggiare il suo 32 esimo compleanno!-
Natalie la guardò illuminandosi. In effetti l’aveva accennato qualche giorno fa quando c’era Josh. Il solo pronunciare quel nome  la fece sospirare nervosamente, per fortuna Kate non se ne accorse perché era presa dal tenere quell’enorme vassoio. Natalie le diede una mano fino alle scale.  Pensava a quando si erano ritrovati a scuola e non gli aveva rivolto parola, tantomeno lui poteva con quella sanguisuga della sua fidanzata. Si erano lanciati sguardi ma non una parola, eppure condividevano lo stesso banco ma lui e soprattutto Natalie aveva intenzione di farlo. Ally non aveva colpa con lei si era subito scusata e aveva però intrapreso l’amicizia con Chad. Se tale  poteva definirsi. In realtà lui le parlava e lei stava ad ascoltarlo. Non sapeva se poteva fidarsi di lui… Aveva deciso di seguire l’istinto e non pensare alle conseguenze.
-Posso darti una mano se vuoi… sai quando ero a Los Angeles spesso aiutavo Jannie .. adoro cucinare…!-
- Bene! Allora inizia a sbucciare le patate… - espresse mentre si apprestava a salire le scale.  - Josh tra poco arriverà con il resto della roba..-
Natalie dovette sedersi prima di collassare. Avrebbe dovuto avere a che fare con Josh tutto il giorno?! Si guardò attorno pensando ad una via di fuga ma non poteva e non voleva dargli soddisfazione, perciò corse in camera, fece finta di non sentire le effusioni tra sua zia e Sam e afferrò il suo cellulare.
“Ehmm ciao Chad… buona giornata… ti va di passare da me dopo? Magari potremmo fare due chiacchiere… mangiando un buon muffin ” . Invio. Natalie fece un’espressione irrequieta “ Ma perché l’ho fatto?  Accidenti a me e quanto sono impulsiva!” si disse, ma era troppo tardi l’sms era stato inviato.
Passò circa un’oretta dall’aver mandato l’sms, sua zia si era chiusa con Sam in camera. La macchina di Josh era sul vialetto. Preoccupata emise un sospirone, lo guardava scendere dal fuoristrada mentre afferrava la scatola di legno con probabilmente il resto della spesa.
Il suono del campanello la fece sentire ancora più in ansia, diede un occhiata alla tendina era da solo, almeno non avrebbe dovuto sorbirsi anche Kammy. Il terzo suono del campanello aggiunto al bussare e al - Heyyy ma ci siete o devo rompere la porta?!- fece spazientire Natalie e oltretutto il non aprirgli avrebbe creato non poche perplessità a Kate e Sam.
Facendo un sospirone e aggiustandosi i capelli Natalie aprì la porta. Si specchio un secondo  emettendo una smorfia di disapprovazione sull’abbinamento del maglione blu con i jeans. Si diede un colpetto in testa pensando che non doveva compiacere Josh.
-Ah finalmente qualcuno ha…- Josh non finì la frase perché il vedere Natalie di fronte a lui lo sorprese.
-Ciao…- le disse con gentilezza, ma lei non gli rivolse nemmeno lo sguardo e tornò in cucina a sbucciare le patate.
- Senti … Kate dov’è?!....- si guardava attorno ma Nattie aveva notato molto bene il suo imbarazzo, infatti le si avvicinò  quasi impaurito dal suo disinteresse- … e poi senti… ho bisogno di parlarti vedi è successo…-
- Posa pure la spesa sul tavolo… zia Kate in questo momento è…..- sostenne distaccata ma anche avvampando all’idea lanciando un’occhiata al piano superiore – impegnata…-
-Natalie è una lunga storia … e anche se non posso io… devo parlartene!-
- Credo ci sia tutto! Ah no hai dimenticato le birre a Sam piacciono molto le rosse ambrate… per cui… va a prenderle e lascia pure tutto fuori dalla porta … ci penserò io a portarle dentro… non serve che rimanga qui!- a Natalie non sembrava importarle molto delle parole e delle scuse di Josh. Doveva anzi volevametterci una bella pietra sopra. E così mentre lui la fissava in attesa lei non gli degnava nemmeno lo sguardo, anzi sembrava come fosse solo aria.
-Cavolo ma mi vuoi stare a sentire!-Josh la afferrò per le spalle  afferrandola per  le braccia.
- Lasciami immediatamente  o mi metto a urlare tanto che mi sentiranno in Canada!-
Josh mollò la presa ma non la mollò dalle braccia. Mentre lei lo fissava accigliata capendo perfettamente quello  che stava per accadere lui non poteva non rimanerne incantato. Natalie e il suo profumo erano un vero elisir. Le piaceva e da matti ma la sua situazione era già complicata con le ragazze da quando quasi era venuto al mondo, cercava in tutti i modi di farsene una ragione. Sentendo il suo respiro agitato, quasi stesse per esplodere, le lasciò lentamente le spalle. Natalie emise un sospiro sollevata, lanciandogli un’occhiataccia.
-Non credere che me ne vada se non ti ho prima parlato!- sostenne lui ponendosi a questo punto tra lei e l’enorme ciotola con le patate.
-Non c’è niente da dire…-
-Io… devo spiegarti il perché… non voglio sentirmi una carogna…-
-Se lo dici tu…- si scrollò nelle spalle Natalie. – La tua fidanzata è al corrente che tu sei qua a pararmi.. ?!Non vorrei che dopo si arrabbiasse e credimi non ho più voglia di vederla arrabbiata… non voglio avere a che fare con una come lei…! -
-No lei non lo sa… ma credimi… se mi lasci spiegare capirai il perché…-
-Okay… spara… - Natalie lasciò ricadere il coltello sul tavolo e si mise in ascolto con le braccia conserte.
-No… non qui… Sam mi farebbe una bella ramanzina!- espresse agitato, Natalie lo fissava interrogativa. – E’ una questione delicata…- espresse prima che lei potesse fare altre domande.
-Perché dovrebbe ?! Oh beh si lui è molto irascibile… - espresse pensandolo arrabbiato come quando era accaduto con  il suo iphone e le foto che voleva fare.
-Senti ti passo a prendere più tardi.. verso le cinque… e ne parliamo…ti devo delle spiegazioni  e … è tutto così complicato accidenti !- sostenne Josh prendendole il volto fra le mani. Natalie si la mano vicina alla sua guancia quasi non volesse che lui la togliesse. – Io non posso rinunciare a te…- espresse in un sussurro, poi corse via lasciandola senza parole e fiato.
Quella frase lasciò sbigottita Natalie, mentre lo vedeva attraversare la porta e dirigersi in macchina. Stava per rincorrerlo ma l’sms le chiarì tutto “ Vado a prendere il resto… ti prego non rifiutare il mio invito…”. Lui non voleva rinunciare a lei, in che senso ?! all’amicizia  o a qualcosa di più?!. Abbozzò un sorriso all’idea di poter tornare a passare quei bei momenti  vissuti fino a qualche giorno prima  con lui, la sua compagnia, la sua musica, la sua voce,  ma aveva anche in mente Kammy, quella ragazza  le faceva paura e non voleva problemi con lei di alcun genere.
Josh recandosi al supermercato pensava alla discussione avuta con sua sorella qualche giorno prima.
 “Ally entrò nella sua stanza sbattendo la porta e con aria corrucciata.
-Oh no!! Non ti ci mettere pure tu…! – le disse stanco mentre si spogliava per farsi una doccia che magari avrebbe cancellato quel brutto fine settimana di fine Ottobre.
- Perché proprio con Kammy… ?!? lo sai che Walter le ha proibito qualsiasi rapporto con chi ha il gene…  e tu invece di rispettare le regole che fai vai con lei… ma ti ricordi cosa è successo l’anno scorso…. Vuoi che lui ti rinchiuda…?!- Ally era agitata, la situazione non era delle migliori e voleva far ragionare suo fratello.
-Lo so! Ma che dovevo fare?! lasciare che raccontasse a Natalie cosa si nasconde davvero a Menomoone Falls?!-
-Dovevi parlarne a Sam… Dovevi consultati con lui… e dirgli che Kammy vorrebbe riprendersi il gene… sai che succederebbe se suo nonno lo scoprisse… sarebbero guai per Kate e Sam… se Kate è ancora viva è solo per quelle dannate fiale di siero… spero che le stia continuando a prendere altrimenti siamo in un bel guaio…-
- Si… hai ragione… ma ora è meglio non parlarne più la mamma ci potrebbe sentire…-
- Okay… però parlane con Sam…-
- Si… lo farò… però ti prego solo di una cosa Ally… - le disse sollevandosi dal letto e guardandola negli occhi-… proteggiti e proteggi Natalie il più che puoi da Chad… non mi fido di lui… lui non è prudente… non esiterebbe se l’istinto lo sovrastasse …. !- espresse serrando i pugni e iniziando a tremare e a sudare.
- Anche tu…fratellone!- sostenne Ally.
- Tranquilla…  con Kammy sono stato chiaro che non avrà quello che vuole da me…ora devo solo trovare il modo di chiarirmi con Natalie…-
- Lei ti piace … lo so Josh.. ma sai che… non puoi, non con lei, sarebbe come uccidervi a vicenda… e io non voglio perdere ne la mia amica tantomeno te che sei mio fratello-espresse afflitta.
- Si lo so…- riferì angosciato all’idea che innamorarsi di quella ragazza non doveva accadere sarebbe stata la loro condanna a morte.”
 Ma non riusciva ad ignorarla, a metterla da parte e rinunciare a lei. Sentiva un legame speciale, forse era prematuro pensarci ma se non avesse avuto tutti i suoi problemi si sarebbe fatto molto più avanti, quel giorno da solo con lei avrebbe voluto non essere quello che era, la sua vicinanza gli piaceva e moltissimo ma non poteva fare questo alla sua famiglia, a Sam a Kate e alla stessa Natalie. Ora l’unica cosa che gli interessava era recuperare il rapporto con lei, ritornargli amico e starle vicino per il suo bene, per proteggerla.
Sam e soprattutto Kate non accettarono molto la sua idea di riavvicinarsi a Natalie, ma non potevano permettere a Josh di contaminare, se così poteva definirsi, Kammy.
Suo nonno, il professor Walter, da quando era in fasce, aveva preso in mano la situazione, e pur se primo genita avrebbe impedito lo svilupparsi del gene, della licantropia appunto,ad ogni costo.  Il siero sperimentato da Sam e Kate funzionava, ma c’era solo un piccolo particolare  Kammy aveva un gene forte e incessabile, che solo con  la lontananza da un altro gene forte, come quello di Josh, avrebbe aiutata a stabilizzarsi e a scomparire. Ma Kammy era testarda, viziata e poco propensa a volere una vita da umana. Era un continuo contrasto con suo nonno, la sua famiglia. Tutti coloro che avevano sviluppato quel dannato gene volevano liberarsene, lei al contrario non pensava affatto di farlo.
La festa di compleanno stava  trascorrendo magnificamente. Kate era soddisfatta di vedere il suo amore così sereno e allegro come non mai. Insieme ai loro amici sembravano divertiti, l’unica a non esserlo era Natalie che pensava alle parole di Josh, mentre era seduta in salotto a sorseggiare la cioccolata calda  alla cannella, che un’amica di Kate e Sam, Liza, aveva preparato con cura.
-Tesoro nei vuoi un po’ anche tu?!- espresse Kate osservando sua nipote che sembrava annoiata.
-Oh si grazie… - disse sorridendole e prendendo in mano la tazza calda.- Mmm è ottima… mi serviva proprio…- espresse poi mentre si alzava notando che nel vialetto c’era la macchina di Chad. 
-Ti spiace zia se…- sostenne quasi chiedendole il permesso.
-Vai pure…- le rispose indicandole la porta. Si guardò con Sam il quale emise un’espressione  decisamente contrariata, ma lasciò correre non poteva fare scenate davanti  ai suoi amici, col rischio di far scoprire loro cosa nascondesse la sua vera natura. 
-Ciao…- espresse quasi intimidita  e imbarazzata Natalie- … non ti è arrivato il mio sms…?!-
-Si ma… avevo voglia di vederti …posso?!- le chiese indicandole il dondolo nella veranda.
-Si…- rispose titubante Natalie, non è che non gli faceva piacere che non fosse là con lei ma Chad non gli ispirava fiducia, non riusciva a concepire il perché dopo settimane di assoluta distanza da lei così di punto in bianco fosse riapparso, e non beveva affatto la storia di lui e Kammy.
-… Come va? Stai meglio?- lui le cinse le spalle, questo fece ancora più insospettire Natalie nonché imbarazzarla, gli tolse il braccio non voleva dargli illusioni.
-Si meglio… grazie …- espresse facendo spallucce, guardò il suo cellulare l’ora  le ricordò che tra poco Josh sarebbe arrivato e conoscendo la rivalità nonché la simpatia che correva tra loro pensò che forse era il caso di farlo andare via.
-Senti … Chad… io adesso devo andare… non mi sembra educato che abbandoni la festa di Sam … non credi…?! –
-Credo che potrà farsene una ragione…- espresse rimettendole il braccio attorno alle spalle- Natalie… io vorrei che tra noi funzionasse…-
-Mi sembra fuori luogo oltre che prematura come proposta…- rispose Natalie allibita- Non so quali siano i tuoi piani… tantomeno in questo momento ho voglia di qualcosa di più di un’amicizia percui se le tue intenzioni sono altre io devo subito metterti all’angolo Chad…-
-Lo so che non ti fidi di me… dopo quello che ho fatto ti capisco ma… credimi se dico che voglio aiutarti… io credo che potrei renderti felice so quanto hai sofferto per la perdita dei tuoi genitori … per Josh…-
-Ma l’hai fatto.. l’altra sera mi hai riaccompagnato a casa … mi sei stato di grande aiuto…non so a cos’altro ti riferisca io credo che tu abbia frainteso… e poi che centra Josh?! Non mettere in mezzo chi non è presente…- nemmeno il tempo di finire quella frase che Josh era arrivato davanti casa.  Il solo pensare che Natalie fosse in compagnia di Chad lo faceva agitare. Conosceva benissimo il suo carattere: meschino, bugiardo e sapeva come raggirava le ragazze, specialmente le umane.
- Beh.. vedo che hai visite Natalie…- sostenne Josh nervoso, era sceso dalla sua Jeep ma non faceva altro che indietreggiare e nervosamente colpiva la breccia con i suoi scarponcini. Dopo quella frase Chad decise di aumentargli la collera, cingendo il suo braccio alle spalle di Natalie, tanto sapeva che non poteva scatenare una rissa davanti a lei, davanti a Sam. 
Josh si strinse nei pugni, non poteva tantomeno voleva dare rpoblemi a Sam e soprattutto scaturire preoccupazioni e domande da parte di Natalie, già si era complicato tutto a causa di Kammy non voleva far precipitare ancora di più il loro rapporto. Fece retrofront, al sorrisetto impertinente di Chad rispose sbattendo il suo sportello e sgommando col suo fuoristrada. “ a questo punto, se vuole che ci chiariamo mi cercherà…” pensò ingranando la prima e uscendo dal cortile della casa di Sam. 

P.s. - Cari lettori scusate l'assenza lunghissima ma ho avuto altri impegni per il lavoro più che altro, ma ora sono tornata e spero che leggerete ancora. Baci Girlwolf.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Licantropi / Vai alla pagina dell'autore: girlwolf