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Autore: gioconiglio    09/02/2015    0 recensioni
Era solo, prima il rombare frenetico delle ruote, poi l'abbandono su quel posto desolato che sembrava essere uscito da un film fantascientifico e quella puzza, la puzza di quell'uomo morto, con ancora la pistola in mano e le cervella di fuori. l'unica cosa che la sua mente riusciva ancora a tenere a fuoco era di andare ad est, ma verso cosa? non c'era nulla, da nessuna parte.
-dobbiamo muoverci- fece il ragazzo vicino a lui -prima che faccia buio.-
-Questo libro è un Must per i fan di The Maze Runner e Hunger Games come me :)-
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Questo libro lo dedico ai ventidue compagni e amici che, dal 2009 al 2014, mi hanno accompagnato per cinque anni della mia vita, solo ora che non ci sono più si capisce quanto quei momenti insignificanti ora siamo diventati tutto e per i pochi di noi che ancora resistono, gli altri sono come diventati l'ancora di salvezza di un mondo che ormai non esiste più.

 

Ai ragazzi della Steiner.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

 

 

 

 

Mi accasciai su quel freddo e tetro pavimento, Il movimento delle ruote che giravano infinite sotto di me mi stava nauseando; il sangue freddo sui miei vestiti si stava seccando e la sua puzza penetrava sul mio naso, sapeva di ferro e sale, ancora con quell'odore nauseabondo sulle narici ma accasciai a terra, era un rollio forte, intenso e cattivo, la nebbia fuori dal finestrino era sempre impenetrabile come all'inizio, niente si vedeva la fuori e ancora andavamo dritti, come se fossimo usciti dalla Terra stessa e vagassimo in un'universo d'infinito bianco, era probabile, ormai le cose più insensate erano le più probabili. Ricordavo ancora il tocco di mia madre di pochi giorni prima, la dolcezza del suo volto e della sua voce, e il delicato tocco delle sue mani quando mi aveva abbracciato l'ultima volta prima che me ne andassi giorni prima, quel maledetto giorno che ora sembrava così lontano e così vicino allo stesso tempo, guardai il cellulare con le poche forze che mi restavano, restava solo il venti percento di batteria e, ovviamente nessun servizio "tutto ciò non ha senso" continuavo a dirmi ma ormai era diventata una frase monotona. Le ruote continuavano a girare vuote, ero sfinito le mie energie sembravano essere state divorate da quel marchingegno infernale, svenni.

 

-L'AUTORE-

Ed eccoci ad un nuovissimo libro “Perso, nessun modo per tornare” in poche parole parla della disavventura che capiterà alla/o nostra/o nuova/o protagonista, ma ovviamente non vi spoilero nulla #cattivogioconiglio:3. Ora ci sentiamo al più presto col primo capitolo okay? Ciauuuuuu!!

   
 
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