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Autore: they_are_not_only_books    09/02/2015    1 recensioni
Piccola Everlark fluffosa, ambientata dopo la guerra. Un momento tra Katniss, Peeta e loro figlio non ancora nato. [...] Veniamo interrotti da un altro calcetto che mi fa spaventare. "Mi sa che questo bambino diventerà bravo a giocare a pallone." scherza Peeta.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimba Mellark, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzo dal letto. Sono stanchissima. Peeta non fa altro che cucinarmi dolci su dolci facendomi restare in camera tutto il giorno per "la salute del bambino" come dice lui. Guardo fuori dalla finestra finchè il rumore di un miagolio mi distrae: Ranuncolo. Devo ammettere che ormai non siamo più nemici mortali, ma di certo non siamo migliori amici. Si avvicina soffiando e io lo scanso con una pedata "Non ora, gatto." Sembra aver capito, perchè si rannicchia sul letto e comincia a sonnecchiare. Mi sporgo dalla porta e vedo mio marito intento nella preparazione di qualche altra leccornia. Scendo le scale lentamente, attenta a non fare rumore, quando sento qualcosa di strano all'altezza dello stomaco. Come se qualcosa, o meglio qualcuno, si stesse muovendo. Riesco a percepire il suo corpo rigirarsi dentro di me. La paura mi paralizza. Senza quasi pensarci comincio ad urlare "Peeta!" strillo "PEETA!" Lui mi sente e come un razzo corre fino a raggiungermi. "Katniss! Cosa succede? Il bambino..." dice abbracciandomi. Sento le lacrime cominciare a bagnarmi il viso mentre risaliamo in camera. "Katniss ti prego parlami..." supplica Peeta guardandomi. Io alzo la testa "L'ho sentito. Era come se...come se qualcuno mi stesse scombussolando lo stomaco." Mio marito fa una faccia esterrefatta per poi far scivolare una mano sul il mio ventre. Qualche secondo dopo un calcio ben assestato mi fa sobbalzare e vedo gli occhi di Peeta illuminarsi di gioia "Katniss è...incredibile. Perchè stai piangendo? È una cosa meravigliosa." Rimango un attimo con la bocca aperta per poi dire "Ora sembra tutto molto più reale." Peeta sorride mentre poggia la fronte sulla mia "È reale. Saremo una famiglia. Una famiglia felice, senza paura di mietiture o altre cose." sussurra. Accenno un mezzo sorriso poggiando le labbra sulle sue. Veniamo interrotti da un altro calcetto che mi fa spaventare. "Mi sa che questo bambino diventerà bravo a giocare a pallone." scherza Peeta. "E cosa ti fa pensare che sarà un bambino?" chiedo io assumendo un espressione di sfida. Lui mi guarda e poi scoppia a ridere "Sei tu la madre!" ribatte alzando le mani in segno di resa. Gli poso un bacio sulla guancia "Facciamo così: se è un maschio deciderai tu il nome, se invece è una femmina lo farò io. Ci stai?" gli propongo. Peeta valuta la mia offerta per poi rispondere "Ci sto. Ora andiamo giù a mangiare prima che bruci la torta." Mi alzo al suo fianco e lui mi sporca la pancia con un po' di farina "Ti amo." dice disegnando una faccina con la polvere bianca. "Ti amo anch'io." rispondo prima di schioccargli un bacio sulle labbra e scendere le scale verso la cucina.
   
 
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