In realtà quella notte rimasi sveglia per ascoltare il suo respiro. Era poco più di un soffio, mai l’avrei udito se la casa fosse stata meno che perfettamente immobile. Credo che se la felicità non mi avesse riempito completamente in quegli istanti, avrei potuto temere che un suono tanto esile potesse essermi strappato via da tutta quell’immobilità.