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Autore: Giulia 96    09/02/2015    1 recensioni
Non potevo parlarne con nessuno, non potevo dimostrarmi debole, sono stata addestrata per essere imbattibile.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anthony DiNozzo, Donald Mallard, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Varcata la soglia dell'ascensore mi diressi verso la mia scrivania, non avevo molta voglia delle solite battutine di DiNozzo, quindi mi sedetti salutando tutti con un semplice ciao. Tony era vicino a Mcgee e come sempre era lì a punzecchiarlo, quasi non si accorse neanche della mia entrata, ma nulla può sfuggirgli.

"Ehi Ninja! Come mai in ritardo stamattina?"
"Solo perchè stranamente sei in anticipo non vuol dire che io sia in ritardo, Tony!"
"Ehi Boss, dove andiamo questa mattina?" intervenne McGee;
"Da nessuna parte McGee, oggi restiamo in ufficio, non ci è stato affidato nessun caso. Finite i vostri rapporti sui casi risolti!"
Detto questo prese le sue cose e salì le scale per andare dal Direttore.

"Sapete cosa vuol dire questo?" intervenne Tony, "Nessun crimine è stato commesso, dovremmo festeggiare ragazzi, è una notizia magnifica!... Anche se forse... non lo è cioè è il nostro lavoro, è ciò che facciamo, noi indaghiamo gli omicidi e se non avvenissero più saremo tutti disoccupati ... ci ritroveremo tutti sotto un ponte per cercare di sopravvivere! Oddio è orrendo!" 

Cominciai ad avere un forte mal di testa e decisi di zittirlo prima che potessi arrivare a fargli del male: "Se continui così finirai sicuramente sotto un ponte a elemosinare, non hai da lavorare?"
"Come siamo scontrosi oggi Zee, brutta serata ieri?"
Decisi di ignorarlo, non che avesse ragione ma con lui è inutile rispondere, se continui non finisce più! Mi alzai per fotocopiare un documento quando d'improvviso la mia vista si annebbiò, mi appoggiai al tavolo, feci un respiro profondo e mi diressi verso la fotocopiatrice, sembrava che nessuno avesse notato il mio "malessere" perfetto, nessuno poteva notarlo, d'altra parte non sono stata allenata per questo, non posso dimostrarmi debole e poi che vuoi che sia Ziva ti sei alzata troppo in fretta!
Finito il mio rapporto (sul caso della settimana scorsa) decisi di rinfrescarmi un pò e nella direzione del bagno trovai Abby che saltellando mi prese per un braccio e mi portò nel suo laboratorio perchè voleva mostrarmi una delle sue nuove macchine scientifiche.
"Hai da fare?...Non m'importa, vieni che ti mostro una mia nuova macchina da lavoro, è adorabile, devo trovarle un nome e chi meglio di un'amica può aiutarmi nel farlo?" 
"Abby, veramente io..." cercai di seguire il suo passo, ma mi era difficile, non sapevo cosa mi stesse capitando barcollai per un attimo e Abby subito si fermò: "Ziva tutto ok? Stai bene?" eravamo appena arrivate nel suo laboratorio e mi fece sedere su uno sgabello. 
"Abby sto bene! Non preoccuparti, anzi, mostrami la tua nuova macchina" 
"Sicura, non vuoi che chiami Ducky che venga a darti un'occhiata? Tanto per essere sicuri..." 
"Dai Abby, non ho tempo da perdere, ho un sacco di lavoro arretrato da finire e non sono qui per perdere del tempo nel farmi vedere da Ducky, per un semplice capogiro ci si deve preoccupare così tanto a chi non è mai successo?"
"A te...mai...per quello sono preoccupata..." 
"Ok Abby, scusa, ma non è niente davvero, ho solamente bisogno di più riposo, tutto qui.."
Abby mi stava illustrando tutte le funzioni del nuovo marchingegno quando all'improvviso sentii come un vento gelido trapassarmi tutta e instaurarsi nelle mie ossa, era primavera quindi non avrei dovuto sentire tutto quel freddo, mi stavo ammalando, non ricordo quando fu l'ultima volta che mi ammalai ma sarà stata mooolti anni addietro. Chiesi a Abby se aveva già in mente qualche nome e tutta eccitata me ne elencò una decina, scelsi quello più adatto per lei e tornai dietro la mia scrivania, solo che prima che potessi raggiungerla in ascensore successe una cosa stranissima! 
"Zeeevaa!" urlò Eli David, mi guardai intorno e non vidi nessuno, ero in ascensore, da sola, come potevo sentire la voce di mio padre? Mi appoggiai alla parete dell'ascensore, tutto sembrava muoversi, non riuscivo più a mettere a fuoco nulla, le porte si aprirono, cercai di uscire ma al terzo passo compiuto caddi a terra, non riuscivo a vedere nulla, ero come in dormi/veglia, solo che sentivo tutto, Tony preoccupato corse subito verso di me e fece chiamare Ducky, io cercavo di muovermi o di alzarmi, ma mi era impossibile! 
Passarono neanche 5 min e dato che Ducky non aveva risposto alla chiamata di McGee, Tony decise di portarmi giù da lui.
"Cos'è successo? Oh povera Ziva...coricatela qui!"
   
 
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