Film > Thor
Ricorda la storia  |      
Autore: PusheenCat    09/02/2015    3 recensioni
Dal testo:
[...]L’uomo posò definitivamente il libro sul comò. Sbadigliò, per poi stropicciarsi gli occhi con la manica del pigiama. Spense la lampada, si stese sotto le calde coperte. E aspettò.
[...]Allora, la testa che girava e le ginocchia strette al petto, si mise a fissare il buio, contando i secondi che mancavano.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Makochan, per la sopportazione.

A fior di labbra, un “Auguri”



L’uomo si lasciò cadere pesantemente sul materasso, che per ringraziamento emise un acuto cigolio.
La sua mano afferrò la copia - ormai consunta per le centinaia di volte in cui era stata sfogliata e sottolineata - di “Orgoglio e Pregiudizio”, che giaceva silenziosa sul comodino, ormai rassegnata al suo duro lavoro.
Le sue dita giravano le sue pagine, i suoi occhi, famelici, divoravano le malcapitate parole che ormai poteva vantarsi di conoscere quasi a memoria, la sua mente proiettava immagini familiari. Mondo di Inchiostro. Sfidava a trovarne uno più accogliente e allo stesso tempo pericoloso di quello.

Il principe dagli occhi verdi sbatté con forza le porte della sua camera dietro di sé. Persino quando era da solo ci teneva ad essere teatrale; in molti ormai consideravano quel gesto nella sua “natura” – che a volte veniva definita con parole leggermente meno virili. Si sdraiò sul lussuoso letto con un sospiro. Era stata una giornata crudelmente noiosa . Detestava tutta quella monotonia: sempre la stessa solfa dalla mattina alla sera, senza mai qualche novità. Per un minuscolo attimo si era ritrovato a fantasticare su cosa stesse accadendo su Miðgarðr – per poi, ovviamente, scacciare quei pensieri dalla testa con una smorfia di disgusto. No, quegli schifosi abitanti di quello sputo di mondo non meritavano di certo la sua attenzione.
Aprì il fascicolo de “Erbe e piante rare dei Nove Mondi”. Studiare. Ecco cosa avrebbe potuto distrarlo per un po’. Con un altro sospiro, si immerse nella lettura.

Il riccio alzò gli occhi dalle pagine quando li sentì bruciare. Non voleva interrompere il capitolo proprio in quel punto, quindi aveva un minuto o poco più per riposarsi. Sbirciò la sveglia: 8 Febbraio, le 11.57 di sera. Inavvertitamente, sorrise al pensiero della valanga di tweet che avrebbe ricevuto il giorno dopo e di come la sua cassetta della posta nelle successive due settimane sarebbe stata sul punto di scoppiare.
“34 anni, un traguardo che si raggiunge una sola volta nella vita.” Sussurrò tra sé e sé con un velato tono di divertimento. Perché per lui ogni anno era così, unico ed irripetibile; e lui cercava ogni volta, ogni giorno, ogni momento, di viverlo al meglio.
Sbuffò. Di certo pensare alla sua vita passata non lo avrebbe aiutato a concentrarsi. E tronò al romanzo di Jane Austen.

Il dio degli Inganni non aveva idea di quando fosse nato; a malapena era riuscito ad estorcere a Frigga il giorno in cui Odino era tornato da Jötunheimr con un fagotto piagnucolante in braccio. A lui era bastato e avanzato quello.
Non aveva mai festeggiato il suo compleanno. Certo, sapeva in cosa consisteva una festa per tale evento - date tutte quelle che il Padre degli Dei organizzava per il suo amato e favorito figlio che no , ovviamente non era lui.
Aveva finto di importarsene poco o nulla di quella data, ma si ritrovò, mentre tracciava dei fili d’erba sul manoscritto, a contare mentalmente i minuti – ormai pochi - che lo separavano da quel momento. Scosse la testa infastidito. Stanchezza e noia.

L’uomo posò definitivamente il libro sul comò. Sbadigliò, per poi stropicciarsi gli occhi con la manica del pigiama. Spense la lampada, si stese sotto le calde coperte. E aspettò.

Con un gesto spense le candele della stanza, e appoggiò il volume sul pavimento. Tirò le delicate lenzuola fino al petto. Indugiò per un momento, seduto sul materasso. Sapeva che ormai erano giorni che non dormiva, e riposare sarebbe servito a placare i suoi nervi. Ma era conscio anche dei terribili e soffocanti incubi che faceva una volta caduto nel sonno; scene in cui veniva trafitto da una scheggia di ghiaccio dalla sua matrigna, in cui si vedeva costretto ad uccidere il se stesso da bambino, che lo squadrava con due enormi occhi verdi lucidi. No, di
certo non avrebbe voluto.
Allora, la testa che girava e le ginocchia strette al petto, si mise a fissare il buio, contando i secondi che mancavano.

0.00
- Buon compleanno. –
- Buon compleanno. –

Contemporaneamente, in due mondi completamente differenti, senza neanche la più piccola caratteristica in comune, Tom Hiddleston e il Principe dell'Inganno chiusero gli occhi.

[684 parole]

Note dell’Autrice:
Ma buonsalve! *cicale*
Ci tenevo a pubblicare questa OS, dato che mi era venuta in mente mentre cenavo e mi sembrava un’idea alquanto carina (il che, come chi mi conosce ben sa, è un evento più unico che raro. Ci tengo a precisare che NON so quando sono avvenuti gli avvenimenti (all’inizio volevo farli prima di “Thor”, però poi Loki sapeva delle su origini eccetera eccetera eccetera).
Non posso dilungarmi molto, quindi ringrazio solo chi ha letto la storia (e Mako, ovviamente).

 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: PusheenCat