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Autore: Ormhaxan    10/02/2015    3 recensioni
Inghilterra, 1471. Dopo la sanguinosa battaglia di Barnet, in cui Edward IV ha perso la vita, la corona passa a suo fratello minore Richard. Re severo ma giusto, Richard prende in moglie - sotto consiglio del fratello Edmund, Arcivescovo di York - Anne Neville, vedova del suo nemico Edouard di Lancaster, Principe del Galles.
Il matrimonio, però, non sarà inizialmente felice e Richard dovrà fare i conti con una giovane e fredda sposa, un regno in tumulto e dimostrare che anche un "sole di mezzanotte" può essere caldo e luminoso come un sole splendente.
Genere: Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anne Neville, Edmund Plantagenet, Elizabeth Woodville, Richard Plantagenet / Richard III
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Londra, 1471


 
 


Richard sedeva stanco e silenzioso sul trono che era stato di suo fratello. Re Edward IV, Re d’Inghilterra e del casato degli York, era morto da sole due settimane sul campo di battaglia di Barnet, in quel giorno di metà Aprile che sarebbe stato per sempre ricordato. Per reciproca mano, lui e quello che un tempo era stato il suo mentore, il padre che non aveva mai avuto, Richard Neville, Conte di Warwick, avevano perso la vita e Richard, giunto con i rinforzi troppo tardi, non aveva potuto fare altro che assistere a quella tragedia impotente, combattere con tutte le sue forze e, vinta la battaglia, arrestare con l’accusa di tradimento George, Duca di Clarence, il suo altro fratello, il traditore, che di molteplici crimini si era macchiato nel corso degli anni appena trascorsi. Così, suo malgrado, Richard si era trovato ad essere, a soli diciannove anni, il successore di suo fratello, poiché nessun erede maschio aveva lasciato Edward, solo due figlie piccole – Elizabeth e Cecilia - che, lo sapeva, avrebbero avuto bisogno di lui, della sua protezione. Ma la guerra non era finita, poiché un ultimo atto doveva esser messo in scena, l’ultima battaglia prima della pace, una battaglia che si sarebbe svolta a Tewkesbury, nel Gloucestershire, in un luogo non molto lontano da Londra in cui le armate Lancaster – allo stremo e guidate dalla regina Lancaster Margherita D’angiò e da suo figlio, il diciottenne e aitante Edward, principe del Galles – si stavano dirigendo nella speranza di ritrovarsi e unirsi con quelle del traditore Jasper Tudor, il quale si era rifugiato in Galles, forte del sostegno degli ultimo lord lancastriani ancora rimasti in vita.


“Vostra Maestà – una guardia, un giovane alto non molto più grande di lui, lo destò dai suoi pensieri chiamandolo con quell’appellativo ancora nuovo per lui. Sebbene Richard fosse stato riconosciuto dal Parlamento come legittimo sovrano, la sua incoronazione non era ancora avvenuta, rimandata per dare spazio a questioni più urgenti, più delicate – Maestà, i lord e l’Arcivescovo di York, vostro fratello, chiedono udienza.”
“Fateli entrare!” esclamò con solennità Richard, impaziente di riabbracciare dopo mesi il suo fratello Edmund, l’unico fratello rimasto in vita di cui si poteva fidare. Appena sedicenne, il secondo dei figli di York aveva preso i voti e, all’età di ventotto anni, era diventato Arcivescovo di York, era uno delle figure ecclesiastiche più rispettate e importanti dell’Inghilterra.
“Maestà!” esclamarono in coro i lord, inchinandosi al suo cospetto per la prima volta nella sala del trono che nei secoli precedenti aveva visto susseguirsi schiere di Re e Regine.
Davanti a lui, eleganti nei loro farsetti dalle fogge pregiate e broccati, c’erano Francis Lovell, suo amico d’infanzia, suo fratello Edmund, William Hastings, che per anni era stato il braccio destro di suo fratello, e Anthony Woodville, Conte di Rivers, fratello della Regina vedova Elizabeth Woodville, con la cui famiglia Richard aveva finalmente fatto pace e che gli aveva promesso lealtà e fedeltà nonostante i trascorsi burrascosi.
“Mie lord – Richard fece loro segno di alzarsi – sono lieto di vedervi qui, nella stessa sala in cui tanti anni fa avete giurato fedeltà a mio fratello. Ditemi, quali notizie dai Lancaster?”
“Margherita d’Angiò è quasi giunta a Tewkesbury, arriverà all’Abbazia nel giro di quattro giorni. I nostri esploratori dicono che oltrepasserà il fiume non appena il tempo lo permetterà e si unirà al traditore Jasper Tudor.”
“E questo noi non possiamo permetterlo! - esclamò Richard, portando il suo sguardo verso Francis Lovell e Anthony Woodville - Miei lord, radunate i vessilli e fate in modo che gli uomini siano pronti a partire all’alba. Lord Hastings, a voi l’ordine di scortare mia madre, la Duchessa di York, la regina vedova e le sue figlie al sicuro: a Westminster, proporrei.”
“Come comandate, Vostra Grazia.” Rispose l’uomo, prendendo congedo e uscendo subito dopo dalla stanza come avevano fatto precedentemente il Barone Lovell e Lord Rivers.


“E per me, fratello, per me non avete alcun compito?” chiese con voce pacata Edmund, rispecchiandosi negli occhi del fratello minore, occhi dello stesso colore grigio-blu dei suoi.
“Nessun compito, fratello, solo il desiderio di passere del tempo con te, con l’ultimo dei fratelli che mi è rimasto.”
“Così hai deciso, Dickon – disse, usando quel nomignolo con cui anche Ned era solito chiamarlo – George morirà.”
Richard osservò il fratello con la coda dell’occhio, poi guardò fuori, il Tamigi che tagliava in due la città e sospirò: “Non so cosa sarà di lui, Ed, non so cosa fare. George è un traditore, due volte ha tradito, eppure è mio fratello e nei suoi occhi ho visto il dolore per la perdita di Ned, lo stesso che ha afflitto e ancora adesso mi affligge.”
“So che tu e George eravate uniti, fratellino, lo siete sempre stati così come io lo ero con Ned. Lui era la mia metà, la parte migliore di me, ognuno completava la frase dell’altro, sempre, e quando ho ricevuto la notizia… - un sospiro pesante scappò dalle labbra sottili di Edmund - Con Ned è morta anche una parte di me, e il pensiero di George, della sua testa appoggiata ad un ceppo, in attesa di essere giustiziato, mi lacera come lacera te. Ma tu… tu ora sei il Re, ed è tua la decisione: qualsiasi cosa farai, io l’accetterò.”
“Dimentichi che George ha anche una moglie, una figlia…” Richard non aveva dimenticato Isabel Neville, sua cugina, la ragazza che suo fratello aveva sposato a Calais andando contro la volontà di Edward, la donna da cui aveva avuto una bambina, Margaret: “Come stanno?”
“Molto bene, specialmente la piccola. Sebbene sia nata qualche settimana prima del previsto, la piccola è sana e forte, cresce a vista d’occhio.”
“E sua madre, la Duchessa di Clarence? Lei sa cosa è successo, presumo, sa cosa potrebbe succedere a suo marito.”
“Isabel è devastata all’idea di perdere anche suo marito, il dolore la sta consumando e le sue dame dicono che mangi poco e sia debole. Isabel ti implora, spera nella tua misericordia e vorrebbe parlarti.”
“Non ora. – disse Richard, declinando con forza la richiesta – Ora ho una guerra da vincere, e non posso perdere tempo prezioso con Isabel. Ma ti prego, dille che al mio ritorno ascolterò le sue preghiere e che la morte di suo marito non è ancora certa.”
“L’andrò a trovare oggi stesso, andrò a riferirle le tue parole e porgerle i tuoi rispetti e... – Edumund esitò, rimase immobile alle spalle del fratello minore – Sei al corrente della presenza di Anne a Tewkesbury, vero?”
Richard chiuse gli occhi non appena udì quel nome, concedendosi di pensare per la prima volta da settimane a Anne, alla sua adorata cugina che non vedeva da quando Edward aveva disposto il suo arresto – suo e quello della sua famiglia – nell’Aprile dell’anno precedente, prima della fuga verso la Francia insieme a suo padre e a suo fratello George.
“Sì, ne sono al corrente. Ma di cosa mi stupisco, dopo tutto? Lei è la moglie di Edouard di Lancaster adesso, una Principessa, e… - scosse la testa, sorrise algido – E’ mia nemica.”
“Non per sua scelta, Richard. Suo padre l’ha costretta a quella unione, a sposare quel ragazzo per sigillare un alleanza: è una pedina messa su di una scacchiera, e ora più che mai la sua posizione è in bilico…”
“Cosa intendi dire con questo?” Richard si girò di scatto, i suoi occhi grigi si scontrarono con quelli identici del fratello maggiore.
“Intendo dire che la battaglia non volgerà a favore del marito, che probabilmente – quasi certamente – il giovane morirà in battaglia o con la testa su di un ceppo ma lei… - Edmund sospirò, si avvicinò con passo lento al fratello – Potrebbe essere già incinta di un figlio a quest'ora, ci hai mai pensato?”
Richard sgranò gli occhi, trattenne il fiato: l’idea di Anne, del suo grembo gonfio, custode di un erede dei Lancaster fece gelare il sangue nelle sue vene. Anne, la sua dolce Anne, la sua promessa…
“Dio ce ne scampi! – esclamò, facendosi il segno della croce – Un ennesimo erede lancastriano sarebbe un nuovo pericolo, una minaccia per la pace futura e… no!”
“Se lei fosse incinta e nascesse un maschio il destino del bambino sarebbe segnato, e tu lo sai bene: i Woodville, tutto il regno spingerebbe per sbarazzarsi dell’infante non appena raggiunta la maggiore età, magari anche prima, non appena sarà abbastanza grande per tenere in punto una spada.”
“Basta, BASTA! – Richard strinse i pugni, il suo viso era una maschera di orrore – Non posso pensare a questo, non ora: Anne avrà il suo perdono reale, verrà riammessa a corte non appena il suo sposo sarà giustiziato e poi…”
“E poi?” Edmund inarcò un sopracciglio, lo spronò a continuare.
Richard guardò il fratello sottecchi, sul suo volto c’era indignazione e rabbia allo stesso tempo: “Si vedrà! – concluse, piccato – Ho una guerra da vincere, fratello, e intendo vincerla al più presto, senza troppi spargimenti di sangue.”
Sorpassò Edmund, si avviò verso la porta che fu aperta immediatamente da un soldato posto a guardia dall’altro lato e, prima di uscire e senza voltarsi indietro, disse: “Dì a Isabel che non è più una prigioniera, che presto riabbraccerà sua sorella. Sono certa che Lady Anne sarà contenta di rivederla dopo tutto questo tempo.”


 

*



Angolo Autrice: Cosa essere questa cosa? Semplicemente una versione 2.0 di Midnight Sun, la quale avrà qualche cambiamento nella trama, primo tra tutti l'avvenuto matrimonio tra Anne ed Edouard. Perchè questo? Semplicemente perchè ero bloccata, così ho deciso di riscriverla per farla più coinvolgente, anche se più avanti ritroverete i vecchi capitoli praticamente identici. Detto questo, spero che abbiate capito le mie motivazioni e riprendiate a seguire con lo stesso entusiasmo questa storia. Lasciate una recensione, mi raccomando! :3
Alla prossima,
V.
 
  
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