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Autore: Aliak    10/02/2015    1 recensioni
Una breve One shot, che riassume quello che è successo dopo la sconfitta di Kubaxi, dal punto di vista di Inuyasha.
Prologo, di Shikion no Tama - Returns.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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La pace era ormai tornata in quelle terre, che cominciarono lentamente a prosperare e crescere, i villaggi umani si stavano lentamente espandendo, i campi tornarono a essere più fertili di prima, le culture crescevano rigogliose, la terra donava i suoi frutti ai propri figli, la terra era tornata a essere prolifera, i commerci si erano lentamente espansi verso territori, lontani. Oltre i mari e gli Oceani, il Giappone lentamente stava crescendo inesorabilmente, volgendosi verso un futuro ormai prossimo, ogni giorno sempre di più si notavano piccoli progressi, che fino a allora sembravano impossibili da raggiungere. La mente umana stava raggiungendo dei limiti, che fino a allora erano stati in valicati, si stavano evolvendo come anche, noi demoni stessi. Questo voleva dire il progresso, era questo che intendeva la mia adorata Kagome 

E' passato così tanto tempo ormai, eppure non riesco a dimenticarla, spero di arrivare al momento in cui nascerà in un futuro ormai prossimo, ma forse semplicemente mi illudo, la sua epoca era così diversa, avevano cambiato il passato creando un futuro alternativo, la sfera non sarebbe più tornata, il pozzo non si sarebbe più aperto verso un'epoca ormai lontana. Umani e demoni, finalmente convivevano pacificamente, aiutandosi gli uni con gli altri, non erano stati annientati, o scomparsi a causa di non si sa quale motivo, come era successo in quell'epoca ormai lontana. Pochi ormai erano gli attacchi, da parte di qualche demone inferiore, che voleva ribellarsi al dominio da parte degli inuyoukai, su tutti i demoni. 

Dopo che Iriumaru ha sconfitto Kubaxi, tutto tornò alla normalità nel villaggio degli inuyoukai, ognuno era tornato alla sua vita, le ferite guarirono i vari villaggi vennero ripristinati, le alleanze si fortificarono. Mi sembrava ancora così strano vivere tra quelle mura, alla fine decisi, che quello era ormai il mio posto, era inutile continuare a vivere fra gli umani. Vedevo pian piano i miei nipoti crescere, giocare, il trascorrere dei giorni dei mesi e infine degli anni. Iriumaru, sempre di più diventava forte aveva. Alla fine raggiunto quella maturità, in così poco tempo che a volte mi rendevo conto che forse era successo tutto troppo in fretta, quanti anni ci avevamo messo io e mio fratello per raggiungere quel livello? Probabilmente se non fosse stato per quel destino, che l'aveva disegnato come salvatore del mondo, probabilmente non sarebbe stato così, forse non l'avrei mai conosciuto e starei ancora lì a piangermi addosso per non aver salvato mia figlia, e mia moglie. 

Lo sguardo si era poggiato su quello che un tempo era il villaggio di Kikyo, ormai una piccola cittadina, il centro di tutto com'era cambiato da allora tutto era cambiato, la foresta era stata in parte spazzata via, eppure nessuno tutt'ora toccava quel vecchio pozzo, una grande struttura simile a un piccolo tempio, era stata eretta a proteggerlo da fatti atmosferici, e da attacchi nemici davanti alla porta venivano lasciati doni, la leggenda di quella donna venuta da chissà dove attraverso lo stesso per salvare il mondo, veniva tutt'ora tramandata, di padre in figlio da nonno a nipote. Un sorriso increspò le mie labbra, mentre lentamente mi trasformai scendendo infine a terra, ero la davanti a esso lo sguardo poggiato sulle assi del portone. Intorno a me la gente camminava tranquilla, quasi ignorando la mia presenza considerandola forse innocua, o come si sbagliavano avrei potuto spazzarli via facilmente ma questo non mi importava. Mi inginocchiai di fronte allo stesso, lasciando un piccolo pacchetto ben confezionato, il pensiero volò lontano verso di lei nella speranza che arrivasse dove attualmente si trovava. Sentì dei passi alle mie spalle, l'odore familiare arrivare fino alle mie nari, lentamente mi voltai verso la figura di Iriumaru, che era rimasto in silenzio a fissarmi. 

 
-Andiamo, o faremo tardi.- lo vidi annuire, e semplicemente come eravamo arrivati, ce ne andammo, erano passati 50 anni da allora, e oggi ci sarebbe stata una grande festa al palazzo, molti demoni e umani erano stati invitati, trovavo assurdo festeggiare quel massacro, per quanto ormai fosse finito, ma forse era solo un modo per augurarsi che non tornasse mai più. Toccammo terra, e le piccole figure di Kaara e Sean ci corsero incontro raggiungendomi, non avevo fatto nulla per aggraziarmeli, da quando erano nati, eppure sembravano volermi bene, e io quasi li consideravo come dei figli, l'avevo visti nascere crescere diventare quelle due piccole pesti che non erano altro, mi ricordavano quando io avevo la loro età. La sala principale era ghermita di gente, demoni di ogni genere ogni paese, umani sembravano divertirsi lo sguardo si spostò in direzione di mio fratello, che parlava seriamente con alcuni degli esponenti di vario genere. Iriumaru insieme ai suoi figli si era allontanato raggiungendo, sua moglie. Tutti erano felici, eppure io quella felicità sembrava che non riuscissi assolutamente a raggiungerla, allontanai lo sguardo da quella scena, ricercando un punto della sala per poter rimanere solo in disparte, e non essere disturbato, no non riuscivo a unirmi a tutto quello. Scorsi la figura di Shippo ormai non più un ragazzino, che cosa avrebbe detto lei nel vederlo ormai adulto, con una moglie ormai in procinto di partorire. Tutti avevano trovato il loro spazio nel mondo, anche quel ghiacciolo di mio fratello era felice, dovevo forse dimenticarla mettere da parte tutto e farmi una nuova vita, finché avevo tempo? 

Scossi il capo non volevo pensarci, senza accorgermene qualcuno si era lentamente avvicinato a me, con il suo passo altalenante una vecchia donna, che camminava arrancando, ogni passo verso di me sembrava costargli un enorme sforzo, eppure sembrava assai determinata. 

 
-Ragazzo, non arrenderti. Ritornerà!- Mi voltai verso di lei, quando ormai era a poco meno di un metro da me, come era riuscita, a farcela senza che i miei sensi mi mettessero all'erta. 

-Cosa intendi vecchia?- ero arrabbiato da quella situazione, che cosa voleva non lo convinceva affatto quell'essere, stranamente non sembrava con se portare nessun odore, come se fosse solo un illusione della propria mente, stranamente tutto intorno a se sembrava essersi fermato, nessun vociare più proveniva dalla sala, sembrava si fosse di colpo congelato il tempo, tutto intorno a se era immobile. 

-La Sfera dei quattro spiriti tornerà, e con essa la sua custode.- 

-Cosa!- quasi urlai sconcertato da quella notizia. 

-Salvala finchè sei in tempo, e fate in modo che questa volta la sfera non torni mai più.- in un attimo tutto tornò normale, quella vecchia era scomparsa, e di essa rimaneva solo la profezia che aveva rivelato. Non dovevo demordere, mi sari finalmente ricongiunto dopo tanti anni, alla mia Kagome, finalmente l'avrei rivista, dovevo solo aspettare un po' di tempo, per poterla di nuovo riabbracciare e averla di nuovo vicino a me, e questa volta non avrei permesso a nessuno, nemmeno alla sfera, di portarmela via.. 
 
Ps: come avevo promesso ecco la One Shot, preludio di Shikon no Tama - Returns, spero vi sia piaciuto e a presto. 

   
 
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