10/02/2015
0 recensioni- LA MIA STORIA -
Shay-
Oggi, c'è qualcosa che vi voglio dire. Quello che vi voglio raccontare non si legge sui libri, dicono questa storia sia stata scritta da persone che l'hanno vissuta sulla propria pelle, ma non è mai stata raccontata da uno di noi, almeno finora. Io sono nata qui, in quella che avrebbero chiamato la vecchia foresta del nord, ma per quelli come me questa selva è senza età, senza inizio e senza fine, senza limite fra terra e cielo. Come il vento nell'erba della prateria, noi eravamo parte di questo posto e ne saremo sempre stati parte. Dicono che i lupi siano lo spirito della foresta, che quella terra sia magica o no, alla fine dovrete deciderlo voi, ma la storia che vi voglio raccontare è vera, io ero la e me lo ricordo, mi ricordo il sole e il cielo e il vento che mi chiamava per nome, al tempo in cui i lupi selvaggi ululavano alla madre luna che illuminava tutto con la sua lieve luce bianca. La mia storia cominciò in un tiepido pomeriggio di 16 anni fa, in un giorno di primavera per la precisione, in una piccola grotta sotto la montagna Brad, chiamata così per via del piccolo ampio boschetto situato sopra di essa. Adesso sono qui, venuta al mondo selvaggio e libero, forte, giovane e ancora parecchio inesperta. Questo è tutto un nuovo mondo da scoprire passo dopo passo, un nuovo giorno, nel battito forte del mio giovane cuore, è una nuova vita che mi aspetta, ricca di avventure da vivere e di emozioni ancora tutte da provare, terra nuova e sole son qui per me!Ero la figlia di un maschio alfa appartenente ad uno dei più potenti branchi del territorio del nord, a cui era stato affidato il compito di vegliare sul nostro branco. Mio padre, era un esemplare molto rispettato, si chiamava Shiray, aveva la folta pelliccia bianca con qualche sfumatura di grigio chiaro sulla fronte, sopra gli occhi color azzurro ghiaccio, sulla punta delle zampe e sul dorso lungo la spina dorsale fino alla punta della coda. Di mia madre invece non so molto, se non solo il nome e l'aspetto. Si chiamava Dairya, era una donna dai lunghi capelli neri come la notte, gli occhi a forma di mandorla color castano. Almeno, questo è tutto quello che mi hanno raccontato mia nonna e gli altri, non mi parlano molto di loro se non ero io a chiedere loro di parlarmene, il motivo non lo so con precisione. Io, come figlia del lupo alfa, ero destinata a diventare a mia volta il nuovo lupo alfa del branco, ma non volevo farlo, era una responsabilità che non avevo voglia di prendermi, sono sempre troppo spensierata, sempre in cerca di avventura o luoghi che non conoscevo da esplorare... Insomma cose che un lupo alfa non poteva permettersi di fare perché sempre troppo impegnato con le faccende che riguardano il bene del branco. Ma di questo vi parlerò prossimamente.