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Autore: Green 182    11/02/2015    3 recensioni
Mi è venuto in mente di scrivere qualcosa sulla situazione reale che c'è ora tra di loro, ispirandomi a Here's Your Letter. E' incredibile che sia successo di nuovo, da una parte non me lo aspettavo ma dall'altra era prevedibile. Mi sembra di conoscere Tom. Ha in mente solo gli Ava ed è triste come cosa. Niente, la smetto di dire cazzate e vi lascio questa one-shot, spero vi piaccia.
#blink-182life.forlife.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mark Hoppus, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Here's Your Letter

 

Ho lo stesso pensiero da ore. Come ha potuto verificarsi lo stesso errore per due volte e anche dopo dieci anni? Pensavo che la merda fosse finita, ma lui mi ha deluso ancora. C'era da aspettarselo, in fondo. Chi lo conosce meglio di me? Lo conosco da 23 anni. Lo conosco come le mie tasche, se non di più. So che carattere ha, che codardo di merda è. E io...io mi sento stupido. Un coglione. Non avrei dovuto dargli tutto quello che gli ho dato in questi anni. Non avrei dovuto coprirlo davanti a tutti. Non avrei dovuto dargli corda. Per poi ricevere in cambio cosa?

 

Apro gli occhi, ancora stordito dal sonno. Fino a poco tempo fa ero solo, ma ora sento la sua voce nel buio. Mi ha svegliato. Entra nella stanza, mi riesco a perdere nei suoi occhi illuminati dalla luna. Perché sei diventato così, Tom? Quasi non ti conosco più. Ti guardo negli occhi. Sei caduto così in basso.

“Notte” mi dice.

“Notte” sussurro appena, mentre lui si sdraia accanto a me.

Mi giro dall'altra parte, dandogli la schiena, mentre dentro di me c'è un esplosione di emozioni. Si contrastano, sono in lotta. Lo amo. Lo odio.

Le lacrime si fanno strada giù per le mie guance. Piango in silenzio, sperando non mi senta. Non voglio farmi vedere così debole.

Le cose stanno andando a puttane. Non posso, non devo lasciare che questo mi uccida. Mi asciugo le lacrime in fretta col dorso della mano e aspetto che la pena finisca, addormentandomi ancora.

 

È mattino presto, Mark sta ancora dormendo nel nostro letto. Nel 'nostro' letto. Quello che tra poco diventerà solo suo.

Sono in sala, cerco un foglio e una biro. Non so ancora bene cosa scriverò, ma ho in mente di andarmene. Le cose vanno male ed è colpa mia. È giusto che me ne vada se sono io il problema.

Comincio a scrivere qualche cosa con la mia stupida mano. E spero che quel qualcosa abbia un senso. Mi considero un poeta, allora dovrei essere capace di scrivere ogni cosa. Ma invece credo che questi momenti mi colgano alla sprovvista. Non sono mentalmente pronto ad affrontare questa situazione. Ma il danno l'ho fatto io. Ne tanto meno so cosa scrivere su questo dannato foglio. La cosa più spontanea che mi viene da scrivere è 'Scusa' per mille volte, che ancora non bastano. 'Scusa per il passato, scusa per tutto. Scusa per averti ferito. Scusa se me ne sto andando un'altra volta'.

Mi sento patetico. È quello che realmente sono. Alla fine non sono cambiato molto, rimango sempre un bambino codardo, egoista. Patetico, più che altro.

Credo di aver scritto troppe cazzate. Decido di tirare una riga sopra a quelle in cui sembro un ritardato mentale. Troppe cose senza senso. Confuse. Ah, fanculo.

Poso la biro, prendo il foglio e vado in camera da letto, dove lui sta dormendo. Ha la fronte aggrottata, come minimo si è addormentato così. Chi non sarebbe preoccupato?! Oppure ha fatto un brutto sogno. Ma sono io il suo peggior incubo.

Appoggio il foglio sul 'mio' cuscino, sperando di non svegliarlo e poi me ne ritorno in sala, per prendere le mie cose ed uscire di casa.

 

Tom mi ha 'appena' lasciato tramite questa lettera. Lo odio. Lo odio. L'odio prevale sull'amore ora.

Strappo il foglio e lascio cadere i pezzi dove capitano.

“Figlio di puttana!” urlo, sfogandomi.

Mi ricorico sul letto, fissando il soffitto.

“Stronzo” piagnucolo.

Le lacrime compaiono ancora sulle mie guance. La mia vita ha appena perso ogni significato. Questa casa ora è del tutto silenziosa, fottutamente silenziosa. Già che prima non si parlava granché, ma ora...quel coglione...se n'è andato...e ora cosa mi rimane?

È schifoso. Mi sento di merda. È ovvio, quando la persona che ami di più al mondo ti lascia con niente.

E tu, mi ami ancora, nonostante tutto? Ti senti ancora allo stesso modo?

Mi serve solo un po' più di tempo...

  
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